Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 3115 du 10 janvier 2024 - Resoconto

OGGETTO N. 3115/XVI - Interrogazione: "Azioni poste in essere per eradicare il fenomeno delle gang giovanili in Valle d'Aosta".

Bertin (Presidente) - Punto n. 14. Risponde il Presidente della Regione.

Testolin (UV) - I consiglieri Manfrin e Ganis chiedono se tali segnalazioni siano state ricevute dall'Amministrazione regionale. Nessuna segnalazione formale è pervenuta direttamente dalla scuola all'Amministrazione regionale. La scuola ha confermato tuttavia alla Sovrintendenza agli studi che è avvenuta un'aggressione in data 7 novembre, ma che la stessa non è imputabile a una gang giovanile. Sono stati evidenziati alcuni elementi, quali il coinvolgimento di una decina di studenti, mentre la presenza di coltelli non è presente nella versione fornita dalla dirigente, a dispetto di quanto invece richiamato nelle vostre premesse. È appurato che si tratta di un fatto già preso in carico dall'istituzione scolastica e prontamente segnalato alle Forze dell'ordine, le quali, a loro volta, dopo averlo preventivamente analizzato e condiviso nelle dovute sedi istituzionali, hanno attivato opportune misure di controllo e di contrasto al fenomeno. Non si ritiene pertanto di poter fornire ulteriori elementi in questa fase.

Seconda domanda: "quali siano le azioni messe in campo per eradicare il fenomeno delle gang giovanili e della violenza nel plesso scolastico segnalato". Per quanto riguarda le diverse azioni messe in campo dall'Amministrazione e dalla scuola, in collaborazione con le Forze dell'ordine e con i vari enti e associazioni del territorio nell'ambito della legalità, in particolare della prevenzione del contrasto del bullismo in senso più ampio e di ogni fenomeno di violenza, sono già state date alcune volte delle risposte circostanziate alle varie interpellanze che sono state via via presentate, comunque confermiamo che i contatti della scuola con le Forze dell'ordine siano costanti e finalizzati alla massima attenzione, alla sicurezza e alla corretta fruibilità dell'istituto in questione che si pone, da un punto di vista didattico, come una delle più importanti offerte educative del sistema scolastico regionale. Lo stesso istituto, inoltre, si è prontamente attivato per contrastare il fenomeno della devianza minorile, attivando incontri di supporto alla genitorialità e alla cittadinanza, di cui uno è previsto per il prossimo 12 gennaio, attivando anche dei percorsi di lezioni con il giudice dedicati a tutte le classi terze dell'istituto.

Presidente - Replica il consigliere Manfrin.

Manfrin (LEGA VDA) - Grazie Presidente per le sue risposte. Purtroppo abbiamo dovuto portare quest'iniziativa all'attenzione di quest'Aula per evidenziare un fenomeno che ritenevamo superato con l'arresto di un personaggio dopo un tentato omicidio proprio nella zona di Verrès, ma evidentemente questo non è stato sufficiente e i comportamenti devianti si sono riproposti. A questo proposito lei, Presidente, dice nella sua risposta che non sia imputabile a una gang giovanile, però mi ha anche ricordato che ci sono delle indagini in corso, quindi poi eventualmente ci saranno delle indagini che dovranno anche stabilire che cosa è accaduto. Certo è che un'aggressione di dieci ragazzi contro uno che gli spaccano un ginocchio non può essere derubricata a semplice "baruffa scolastica" fra alunni durante la pausa pranzo; questo purtroppo è un dato di fatto.

Quello per cui abbiamo voluto evidenziare quest'evento è che già nel passato, purtroppo, quella scuola era stata protagonista di questi eventi in negativo, ricordiamo nel 2019 quando presentammo un'iniziativa per evidenziare come proprio in quel plesso ci fosse un gruppo di ragazzi, nello specifico erano ragazzi stranieri, che si divertivano a spaccare i vetri delle auto dei professori che li riprendevano, a picchiare i compagni, a mettere in atto comportamenti violenti all'interno dell'istituto e anche all'esterno. Rispetto alle nostre segnalazioni dell'epoca ci viene detto che erano purtroppo dei comportamenti un po' così, ma potevano essere corretti e che quindi si erano prese le dovute misure. Accade che da quello stesso gruppo di ragazzi vennero fuori poi coloro che hanno poi tentato l'omicidio a colpi di mannaia e di coltelli in un evento successivo, che hanno aggredito le persone alle feste e ai palchetti sul territorio, che hanno utilizzato addirittura un Tesar spaccando la mascella a una persona sempre in Bassa Valle e questo perché si è sottovalutato il fenomeno ab origine. Il problema è proprio questo: che noi siamo in origine di questo fenomeno, siamo in presenza della punta di un iceberg e di un'aggressione, come dicevamo prima, di dieci ragazzi contro uno che hanno fratturato un ginocchio a un altro ragazzo, che erano in possesso di coltelli - questo lo dicono direttamente i genitori che hanno poi dopo raccolto le testimonianze dei ragazzi presenti - che non sono stati usati per fortuna ma queste persone erano in possesso di questi coltelli.

Il principio è questo: noi abbiamo presentato diversi impegni, e mi ricordo l'ultimo ancora all'interno del DEFR e probabilmente anche uno all'interno del bilancio, per chiedere di mettere in campo delle azioni di contrasto e ci è stato detto che già tutte le azioni necessarie erano già previste, erano già state messe in campo, erano in pieno svolgimento e quant'altro. Se questi sono gli effetti delle azioni che sono state messe in campo, evidentemente non sono sufficienti, questo mi pare di poterlo dire con una discreta certezza.

Io, Presidente, la sollecito - e sono felice che abbia risposto lei a quest'iniziativa avendo anche lei competenze di ordine prefettizio, perché questo è un fenomeno che se lasciato andare e se abbandonato a sé stesso, non può produrre che effetti negativi - a occuparsi della questione sia più dal punto di vista giudiziario, quindi con l'attenzione necessaria verso coloro che hanno perpetrato queste azioni, sia dal punto di vista di autorità politica della Giunta con stimolo verso chi si occupa e chi ha le deleghe della formazione scolastica, affinché si mettano in campo necessarie azioni di contrasto immediato e non siano abbandonati a sé stessi i ragazzi che sono anche vittime, purtroppo, di questi episodi di bullismo, di aggressione e di vera e propria violenza che poi si trasformano e si trasformeranno (mi auguro di no) in qualcosa di più. È bene insistere e prendere le giuste contromisure del fenomeno sul nascere per evitare che questo poi possa tornare a funestare il nostro territorio come è già successo in passato.