Objet du Conseil n. 3098 du 21 décembre 2023 - Resoconto
OGGETTO N. 3098/XVI - Reiezione di mozione: "Impegno a fornire ai cittadini valdostani una completa informazione sui rischi attuali della contrazione del VIRUS SARS-COV2 e sulle terapie di cura".
Bertin (Presidente) - Passiamo pertanto al n. 48, una mozione. Si è prenotato il consigliere Lucianaz, ne ha facoltà.
Lucianaz (RV) - Visto che è l'ultimo punto prima del riposo del Santo Natale, vediamo di essere concilianti e visto che ieri abbiamo già ricordato purtroppo quanti morti, per cause violente, ci sono attualmente nel mondo, dovute a decisioni politiche più che altro, occupiamoci degli aspetti sanitari.
Con questa mozione, che il capogruppo mi ha gentilmente concesso di presentare, vorrei ritornare su questo argomento sicuramente tabù, e me ne accorgo quando in V Commissione pongo delle domande che parlano di vaccini, c'è il nuovo Torquemada, impersonato dal Presidente Padovani, che puntualmente mi cassa le domande.
È stato un argomento difficile, divisivo, molto delicato, tutti quanti siamo al corrente che abbiamo passato quasi quattro anni molto difficili, che hanno diviso famiglie, amicizie, e non sto a farla lunga.
Quello che io vorrei chiedere a quest'assemblea, in particolare al Governo, è che si cerchi in qualche modo di stemperare questo clima.
Io ho assistito personalmente, come immagino tanti di voi, a dei momenti veramente brutti, di segregazione quasi, per chi non era vaccinato, e io ve lo dico sinceramente, io non mi sono vaccinato proprio per capire fin dove si poteva arrivare con questo comportamento abbietto. Riuscire a mettere all'indice persone che avevano fatto scelte, magari anche sanitarie, scelte legittime, di non inocularsi questo vaccino... purtroppo abbiamo assistito a cose scandalose. Sarebbe bene non ritornarci sopra e il mio timore è che se ne parlerà ancora per anni e anni.
Cerchiamo di uscirne in qualche modo. Con quest'iniziativa chiedo delle informazioni al Governo sull'attuale situazione SARS-COV-2, sempre se esiste ancora la SARS-COV-2, perché con tutte queste varianti sinceramente io leggo tante cose ma non riesco a capire bene a che punto siamo arrivati.
Prima però vi voglio citare, visto che c'è un po' di tempo, i fatti attuali, e parto a ritroso, parlando della notizia pubblicata su uno dei pochi giornali che abbiano dato quest'informazione: "Speranza e Magrini indagati, hanno taciuto gli effetti avversi del vaccino". Questo titolo è apparso il 22 novembre 2023; si legge che l'allora direttore dell'AIFA, Nicola Magrini, con il Ministro della salute, Speranza, risultano indagati dalla Procura della Repubblica di Roma. Tra le pesanti accuse anche l'omicidio plurimo. La notizia è emersa durante la trasmissione "Fuori dal Coro" di Giordano, nella quale la giornalista Marianna Canè ha elencato alcune imputazioni, tra cui il falso ideologico e l'omicidio plurimo.
Alla base di queste imputazioni, il Procuratore capo della Repubblica di Roma, Francesco Lo Voi, ha deciso d'iscrivere questi due personaggi nel registro degli indagati.
L'esposto era stato presentato nel maggio scorso dagli avvocati Veneziano e Lorenzo di Avvocati Liberi, con la firma anche del Comitato Ascoltami (4.200 danneggiati dal vaccino Covid che si sono riuniti in associazione) ma è stato sottoscritto anche dagli operatori della sicurezza associati, dal sindacato dei finanzieri democratici, dal sindacato di Polizia LES, dalla ex Senatrice Granato.
Nelle comunicazioni si afferma che "Fuori dal Coro" riporta dei documenti che già nel gennaio 2021, quindi a un mese dall'inizio della campagna vaccinale, vi erano scambi epistolari in cui i funzionari dell'Agenzia del farmaco parlavano di pazienti fragili che rientravano nella popolazione dei non studiati - quindi non tutte le categorie erano state studiate - e anche dei primi effetti avversi segnalati subito dopo le vaccinazioni, in particolare da parte di soggetti che avevano già contratto l'infezione, quindi erano naturalmente guariti.
Questo non è servito a nulla, si è voluto imporre - tramite direi un girone infernale, vizioso, sempre più restrittivo - la vaccinazione forzata a tante categorie di persone.
È successo a me ma penso anche a tanti di voi di vedere gente vaccinarsi con le lacrime agli occhi, però costretti a vaccinarsi, perché questo gli era imposto dal datore di lavoro, gente che aveva chiesto informazioni ai medici sul vaccino e non ne ha ottenute.
Sinceramente le lamentele e le criticità sono state veramente troppe, perché un'organizzazione che si deve occupare della salute dei cittadini non ne avesse tenuto conto.
La psicologa del Comitato "Ascoltami", l'altro giorno, dopo questa notizia, è arrivata a dire: "È arrivato il momento di fare giustizia, dopo che per anni i danneggiati sono stati demonizzati e insultati", parlo dei danneggiati, non parlo solo dei non vaccinati, i danneggiati che si sono sottoposti volontariamente alla vaccinazione.
Dice Federica Angelini, la fondatrice del Comitato "Ascoltami": "Abbiamo bisogno di verità e giustizia per tutti, e non solo per i danneggiati. Chiedo al Ministro della salute Schillaci che finalmente si faccia carico della nostra situazione, del nostro inferno che viviamo ogni giorno e che va avanti da oltre tre anni. Chiediamo che le istituzioni si occupino di noi, come avrebbero dovuto fare, per la verità, fin dall'inizio, invece ci hanno ignorati, silenziati e tenuti nascosti. È arrivato il momento che emerga tutta la verità e non solo le bugie che stanno emergendo da quest'inchiesta".
Per quanto riguarda la Valle d'Aosta, sappiamo, a detta dell'Assessore alla sanità, che non pare ci siano casi di effetti avversi attualmente, poi se ci sono novità, ci aggiorni pure, Assessore.
Magrini, responsabile dell'Aifa, è riuscito a scrivere: "Se non mettiamo tutto a tacere, queste segnalazioni sugli effetti avversi post-vaccinali in persone già guarite dal Covid, così si uccide questo vaccino".
Questa sarà una frase che passerà alla storia, infatti la giornalista chiosa: "Perché salvare il vaccino? Forse era più importante che salvare le persone".
Per Speranza ora la situazione si fa complicata, il suo caso dovrà essere affrontato dal Tribunale dei Ministri che ha 90 giorni di tempo per utilizzare le indagini della Procura o respingerle, potrebbe finire in un nulla di fatto, come è successo alla Procura di Bergamo per la mancata istituzione delle zone rosse, però gli elementi portati all'attenzione chiamano direttamente in causa AIFA e Speranza che dovranno ora dimostrare di non essere stati a conoscenza di alcuna evidenza, cosa che nella trasmissione televisiva hanno dimostrato; infatti nell'esposto presentato, i reati sono pesanti: corruzione per l'esercizio della funzione, articolo 318, corruzione per atti contrari ai doveri di ufficio, articolo 319, false dichiarazioni, falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale, omicidio, lesione personale, somministrazione di medicinali in modo pericoloso per la salute pubblica.
Vedremo come procederà questa indagine.
La notizia ha fatto il giro del mondo, tantissime testate all'estero ne hanno parlato, per esempio "France Soir", che è il giornale dove sono uscite le affermazioni di Luc Montagnier, rimpianto premio Nobel, sui danni che questi vaccini avrebbero potuto procurare, ma Luc Montagnier naturalmente è stato deriso da soubrette e pseudo giornalisti prezzolati. Questa è un'altra vergogna italica.
Le raccomandazioni sono per fare una quinta dose, non so se si continuerà su questo passo, nonostante tutte queste segnalazioni. È recente la segnalazione dell'EMA, l'Istituto europeo del farmaco, che ammette morti dovute al vaccino.
La traduzione è: "A causa dell'enorme numero di morti improvvise anche tra i giovani, l'autorità per il farmaco europeo EMA e la Commissione europea ora ammettono nella versione nuova dell'allegato 1 alle decisioni di autorizzazione di immissione sul mercato dei cosiddetti vaccini Covid-19 Comirnaty e Spikevax di Moderna, che queste due sostanze basate su a mRNA causano miocarditi e pericarditi, provocando morti e altri gravissimi danni irreversibili".
Questo lo dice la scienza, l'autorità suprema in fatto di farmaci.
Non sto a leggere altri testi, giustamente Renate Holzeisen, l'avvocato di Bolzano, si chiede dov'è la giustizia, "Chiediamo che si dimettano subito i Giudici della Corte Costituzionale. Questo è il fallimento totale di quel potere che fatico a definire giustizia, avete sulla coscienza la vita di tanti giovani e di tanti cittadini".
Nella conferenza stampa dell'europarlamentare Marcel de Graaff del 21 novembre 2023, parlando dei vaccini anti-Covid, afferma: "Questo mese abbiamo finalmente ricevuto la risposta dell'EMA alla nostra lettera ed è una risposta scioccante. Questi problemi sono così grandi che abbiamo chiesto all'EMA di ritirare immediatamente l'autorizzazione al commercio dei vaccini. L'EMA, in risposta tramite la funzionaria irlandese Emer Cooke, direttrice dell'Agenzia europea per i medicinali ad Amsterdam, dice: "Sono ammessi sul mercato i vaccini Covid esclusivamente per le immunizzazioni individuali e assolutamente non per il controllo delle infezioni, non per prevenire o ridurre l'infezione", esattamente il contrario di cosa le autorità politiche e istituzionali italiane ci hanno detto per tre anni.
"Non solo l'EMA non ha autorizzato affatto i vaccini per prevenire l'infezione, i rapporti di (incomprensibile) dell'EMA sull'ammissione dei vaccini sottolineano la mancanza dei dati sulla contagiosità", quindi non avevano neppure gli studi per affermare che questi vaccini non erano validi.
"I vaccini infatti non avevano lo scopo di prevenire le infezioni e non ci sono dati che dimostrino che i vaccini aiutino contro le infezioni". L'EMA, il più importante organismo scientifico, istituzionale europeo in fatto di farmaci, afferma che "l'esposizione al virus aumenta la possibilità di contagi anche nei soggetti vaccinati". I Governi sapevano questo fin dall'inizio, sapevano che la vaccinazione non preveniva la trasmissione, lo sapevano.
Io non so se devo continuare, vi cito solo quattro sentenze recenti e poi sto zitto. La prima riguarda un pronunciamento del Tar del Lazio che ha rigettato la domanda di alcuni sanitari che avevano portato in giudizio AIFA perché, nel giustificare la loro sospensione al lavoro, non avevano dato le motivazioni necessarie sull'efficacia dei vaccini e il rapporto rischi-benefici.
Il Giudice, rigettando la domanda dei due sanitari, però motiva che AIFA non era in possesso di quei dati al momento della messa in commercio dei vaccini, perché AIFA non aveva alcun dato, in quanto tutto quanto era ancora in possesso dell'EMA, quindi AIFA ha autorizzato queste vaccinazioni senza essere in possesso di alcun dato. Questo è sentenziato dal Tar del Lazio.
Gli interrogativi sono inquietanti su quest'approvazione dei vaccini.
Eppure, nel corso della campagna vaccinale, il Governo Conte 2 e poi Draghi hanno ripetuto come un mantra che i vaccini erano efficaci, che avrebbero bloccato il virus, che il rapporto rischi-benefici era decisamente a favore di questi ultimi, tutto questo senza avere ancora un dato in mano, come conferma questa sentenza.
Altra sentenza, questa è pronunciata dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Chieti: sono stati assolti dall'accusa di interruzione di pubblico servizio - quindi annullando il decreto penale di condanna che gravava su di loro - due sanitari che durante la vaccinazione si erano recati al Centro vaccinale pretendendo risposte sulla sicurezza ed efficacia dei vaccini. Il medico vaccinatore di turno non gliele aveva fornite, anzi, li ha denunciati per interruzione di servizio.
La sentenza del GIP, che si chiama Luca De Ninis, è la seguente: "Era invece un loro diritto sacrosanto richiedere informazioni sui vaccini" e pertanto non solo la loro non era interruzione di pubblico servizio, ma semmai è il medico che è stato denunciato per aver interrotto un servizio pubblico. È stata rimandata al Procuratore la posizione penale del medico.
Per la prima volta un Giudice afferma, in una sentenza passata in giudicato, gli errori della campagna vaccinale.
Il terzo caso è del giudice Susanna Zanda di Firenze, questo è solo di primo grado, quindi è ancora appellabile: a un'infermiera non vaccinata sospesa per un anno è stata riconosciuta la discriminazione e il disposto reintegro degli stipendi, condannando la USL a un risarcimento di 200 euro per ogni giorno senza lavoro. Decisivo nel giudizio il report INAIL sui sanitari in malattia per Covid, che dimostra come il vaccino non abbia protetto dal virus. In sostanza, nel 2022, l'INAIL ha avuto oltre il 62% di sanitari in malattia causa Covid e il ragionamento è semplice: "Come è stato possibile, essendo tutti vaccinati non avrebbero dovuto contrarre neanche un raffreddore". Usando così la logica, il Giudice ha riconosciuto all'infermiera il suo diritto a vedersi riconosciuti non solo gli stipendi arretrati con tanto di previdenza, ma il risarcimento danni nella misura di 200 euro per ogni giorno di lavoro perso.
Termino con la quarta, per non farla troppo lunga: il Giudice di Viterbo ha condannato il Ministero all'istruzione a versare gli stipendi arretrati a tre docenti che furono sospesi dal lavoro perché senza vaccino. È stata riconosciuta la retro-attività del reintegro per colpa della legge scritta male.
Ciò che è importante di questa pronuncia è che, essendo passata in giudicato, non è più appellabile e quindi, come tale, potrebbe essere utilizzata da molti altri avvocati che stanno difendendo migliaia di persone sospese dal lavoro che ora chiedono giustizia.
Vi ho citato tre casi, ne trovate innumerevoli sugli organi d'informazione; forse non sono organi d'informazione da mainstream, che spesso e volentieri non le citano neppure queste notizie, però la situazione, allarmante com'era, adesso è diventata tragica.
Io vi ho citato solo esempi di fatti concreti, non ho fatto considerazioni per il fatto che bisognerebbe forse riuscire a questo punto a trovare sinceramente un momento di dialogo, di confronto sereno, se possibile, e in quest'aula la vedo dura, però in ogni caso io lo sforzo l'ho fatto con quest'iniziativa.
Presidente - La discussione generale è aperta. Qualcuno vuole intervenire nella discussione generale della mozione? Se qualcuno vuole intervenire, si prenoti, altrimenti chiudo la discussione generale.
Non vedo prenotazioni, chiudo la discussione generale. La discussione generale è chiusa. Per il Governo, replica l'assessore Marzi.
Marzi (SA) - Collega Lucianaz, credo che ogni iniziativa abbia assolutamente dignità di essere rappresentata in questo Consiglio, quindi di conseguenza, brevissimamente, le faccio presente che, nella risposta all'interrogazione 18 che ieri è stata rappresentata in Consiglio, abbiamo lungamente fornito i dati rispetto a quanto oggi tutta la sanità valdostana è impegnata a fare rispetto al tema pandemico.
Ho colto in maniera assolutamente positiva l'inizio e la fine della presentazione della sua iniziativa, quando addirittura si è richiamato allo spirito natalizio, però credo che quando avrà occasione di ascoltare poi dopo la sua requisitoria, avrà modo di vedere che l'unica cosa di natalizio che poteva esserci è il fatto che è parso che il bue abbia dato del cornuto all'asino, nel senso che oggettivamente nulla di conciliante è stato rappresentato rispetto a questo tema, mentre ritengo che, nello spirito della sua iniziativa, il silenzio sia la miglior cosa rispetto a un periodo drammatico nel quale tutti hanno cercato di fare il meglio possibile, e noi in tal senso abbiamo la volontà di continuare ad agire.
Per questo motivo le chiediamo di ritirare l'iniziativa, altrimenti la maggioranza non la sosterrà.
Presidente - Altri? Consigliere Lucianaz, a lei la parola.
Lucianaz (RV) - Vede, Assessore, me l'aspettavo sicuramente questa risposta, non poteva rispondere diversamente. Il fatto che si continui a rifiutare un'evidenza... mi spiace, saranno i malati a giudicarla, saranno coloro che verranno di volta in volta informati di quanto starà succedendo, anche dal punto di vista giudiziario.
Per carità, ieri ci ha fornito qualche dato in risposta al collega Baccega, ho sentito bene. La mia azione era più incisiva, avrei voluto sentire altri dati, ad esempio le avevo scritto: "Rappresentare un quadro completo dello sforzo di carattere sanitario finanziario psico-sociale", non ne ha detto una parola, perché sicuramente non ha nessuna intenzione di parlarne, non volete essere concilianti voi del Governo - lei in particolare - ma sappiate che in questa contrapposizione tra chi si ritiene portatore della somma verità e della scienza (che scienza non è stata e lo sta dimostrando in tutti i modi) e chi invece è alla ricerca della verità si continuerà a scontrarsi.
Continuate a comportarvi così, l'unica cosa che sapete fare è distribuire milioni. Buon lavoro.
Presidente - Consigliere Manfrin per dichiarazione di voto, ne ha facoltà.
Manfrin (LEGA VDA) - Il gruppo che mi onoro di rappresentare all'interno di quest'aula ha guardato le impegnative che questa mozione pone all'attenzione di quest'assemblea, nonostante molti colleghi stiano smobilitando e sparecchiando le carte dal tavolo.
Sulla base di questo ha verificato gli impegni che questo Consiglio regionale dovrebbe votare e, sinceramente, non vi ha trovato un impegno che potesse non essere giudicato di buon senso, neanche da chi - come in quest'aula è avvenuto ma soprattutto anche al di fuori - ha dimostrato una certa avversione per la libertà di scelta.
Io leggo l'impegnativa e leggo che si deve fornire la più completa informazione sui rischi che rappresenta ancora il virus SARS-COV-2 a distanza di 4 anni dallo svilupparsi dell'epidemia e quali siano le terapie idonee.
Chi è favorevole o sfavorevole agli obblighi vaccinali su questo non può avere nulla da dire.
Rappresentare un quadro completo dello sforzo di carattere sanitario, finanziario e psico-sociale che ha impegnato così a fondo tutte le strutture pubbliche e la comunità valdostana nella sua interezza, avere un quadro di quello che è accaduto... io credo che sia un impegno che ci si può prendere tranquillamente; d'altra parte se quest'impegno, così come mi pare, non verrà votato, fortunatamente a livello nazionale è stata votata una Commissione d'inchiesta che lavorerà in maniera alacre per stabilire tutto quello che è accaduto durante la pandemia, comprese eventuali responsabilità su quello che è accaduto, su tutta una serie di cose che ha già ben illustrato il collega Lucianaz.
Poi la terza impegnativa, che forse è la parte considerata più conciliante da parte del collega Marzi che io ho trovato assolutamente condivisibile: trasmettere finalmente un messaggio conciliante sull'argomento Covid, capace di stemperare il clima di contrapposizione che si è creato all'interno della comunità e che deve inevitabilmente partire dal mondo dell'istituzione e dei rappresentanti politici tutti.
Vedete, colleghi, noi da tempo elaboriamo un dibattito all'interno di quest'aula, purtroppo quest'Aula è stata testimone di diversi atti d'intolleranza e i promotori di questi atti d'intolleranza, quelli che si sono schierati e scagliati contro chi chiedeva semplicemente di avere la libertà di poter scegliere e non obblighi surrettizi a cui sottostare, da questo punto di vista i messaggi poco concilianti sono stati lanciati da chi purtroppo rappresentava le posizioni che invece erano favorevoli agli obblighi.
A prescindere dalla posizione che ciascuno di noi rappresenta, credo che lanciare un messaggio conciliante possa essere qualcosa di assolutamente condivisibile.
Purtroppo la nostra Regione è stata protagonista anche di azioni che io considero riprovevoli e da dimenticare; ricordo le immagini che ho pubblicato e che sono ancora presenti sui miei canali social di una famiglia con una persona con disabilità che è stata mandata via da un consultorio della Bassa Valle perché i genitori non erano vaccinati, nonostante la normativa imponesse e permettesse di poter essere presenti all'interno delle strutture sanitarie per accompagnare le persone con disabilità, anche in assenza di vaccinazione.
Questa è stata una delle tante violazioni che sono state commesse contro la legge - tant'è vero che io portai un'interpellanza in quest'aula - e che devono per forza trovare una loro collocazione, devono per forza passare attraverso un messaggio che sia di pacificazione, che dica che un certo tipo di scelta; soprattutto le scelte che sono coperte dall'articolo 32 della Costituzione devono poter essere individuali, altrimenti non si spiegherebbe come mai ci sono molte persone che si schierano in favore per esempio dell'eutanasia, dicendo che su quella ci deve essere una libertà di scelta e poi invece, su alcune altre questioni, dicono che gli obblighi ci devono essere ed è giusto che siano così e quelli che non si adeguano devono diventare poltiglia verde, mi pare.
Queste erano le parole che sono state utilizzate non in quest'aula né al di fuori di quest'aula, né in questa regione per fortuna.
A nome del gruppo Lega annuncio il voto assolutamente favorevole.
Presidente - Ci sono altri interventi? Se non vi sono altri interventi, mettiamo in votazione la mozione. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 34
Votanti: 29
Favorevoli: 10
Contrari: 19
Astenuti: 5 (Baccega, Erika Guichardaz, Marquis, Minelli e Restano).
La mozione non è approvata.
Con questo punto all'ordine del giorno, si chiudono i lavori del Consiglio di questa "Due giorni". Vista la giornata, auguro buon Natale a tutti e buone feste.
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L'adunanza termina alle ore 15:29.