Objet du Conseil n. 3095 du 21 décembre 2023 - Resoconto
OGGETTO N. 3095/XVI - Interpellanza: "Procedure da adottare preventivamente per evitare la diffusione del cimurro negli animali domestici".
Bertin (Presidente) - Punto n. 45. Consigliere Ganis, a lei la parola.
Ganis (LEGA VDA) - Quest'iniziativa ha lo scopo d'informare i nostri cittadini, possessori di animali da compagnia, come il cane, in merito a diversi casi di cimurro, o malattia di Carré, presenti in volpi, in parte rinvenute morte e in parte soppresse. Va ricordato che la malattia colpisce i carnivori selvatici e domestici.
La malattia, che non colpisce l'uomo, è presente sul nostro territorio regionale sin dall'autunno, la sua estensione è ancora in via di definizione, e si diffonde per contatto diretto o attraverso urina o feci.
Il cimurro colpisce i cani in giovane età e si manifesta con problemi respiratori e complicanze al sistema nervoso, è una malattia da non sottovalutare e che, se contratta, può portare conseguenze gravissime all'animale domestico.
Tenuto conto che, secondo i numeri della banca dati dell'anagrafe animali da affezione raccolti dal Ministero della salute, in Italia i cani microchippati sono circa 13 milioni, quindi un cane ogni 4 persone, e che la Valle d'Aosta conta circa 27 mila esemplari, il sottoscritto interpella il Governo regionale per conoscere quali siano le procedure da adottare in maniera preventiva da parte dei cittadini possessori di animali domestici al fine di evitare conseguenze gravissime.
Presidente - Risponde l'assessore Marzi.
Marzi (SA) - Innanzitutto è bene fugare ogni possibile dubbio sul fatto che il virus del cimurro non colpisce l'uomo, ma solo i carnivori selvatici e domestici. Inoltre il cimurro è contrastabile con la vaccinazione, non resiste all'ambiente esterno e si trasmette per contatto diretto.
Rassicuriamo sul fatto che dalle strutture veterinarie non sono pervenute segnalazioni di casi di cimurro negli animali domestici.
Il 21 novembre scorso, per sensibilizzare la popolazione sulla presenza della malattia in Valle d'Aosta e sull'importanza della prevenzione, abbiamo emesso un comunicato stampa ripreso da diverse testate giornalistiche; attraverso il comunicato veniva consigliato a tutti i proprietari di cani il controllo dello stato vaccinale del proprio animale e di consultare il medico veterinario di fiducia per provvedere all'eventuale vaccinazione di richiamo.
Oltre a ciò, tramite l'ordine dei medici veterinari della Valle d'Aosta, la struttura di igiene e sanità pubblica e veterinaria dell'Assessorato ha inviato una comunicazione a tutti i veterinari liberi professionisti operanti sul territorio, con la richiesta di allertare i proprietari dei cani a verificare lo stato vaccinale degli stessi.
Un aumento di positività per cimurro in alcuni esemplari di carnivori selvatici sul territorio regionale è stato riscontrato verso la fine dell'estate nel contesto delle normali azioni di sorveglianza passiva sugli animali selvatici, quindi analisi sulle carcasse degli animali rinvenute sul territorio da parte del Corpo forestale della Valle d'Aosta, effettuate dall'Istituto Zooprofilattico sperimentale nell'ambito del piano di monitoraggio sanitario e degli animali selvatici in Valle d'Aosta.
Nello stesso tempo i medici veterinari convenzionati con l'Amministrazione regionale per il servizio di cura e riabilitazione degli animali selvatici ritrovati feriti o malati hanno riportato diverse segnalazioni da parte del Corpo forestale valdostano di esemplari di volpi con sintomi riconducibili al cimurro.
Questi casi rappresentano un fenomeno epidemico che rispecchia il tipico andamento ciclico di questa malattia.
I cani domestici, che circolano in ambienti aperti, come boschi e montagne, possono eventualmente infettarsi soltanto con l'incontro ravvicinato con una volpe, una faina o un tasso infetti.
Il cimurro nel cane dà luogo a una sintomatologia piuttosto grave con febbre alta, congiuntivite, difficoltà respiratoria e tosse, vomito, eruzioni cutanee ed infine sintomi neurologici.
La mortalità tra i soggetti colpiti è molto alta e può arrivare all'80%.
Come premesso, per i cani di proprietà, la misura di protezione più efficace contro il cimurro è assolutamente la vaccinazione preventiva che può essere richiesta al proprio veterinario di fiducia.
Presidente - Consigliere Ganis, ne ha facoltà.
Ganis (LEGA VDA) - Grazie, Assessore, per aver fatto un po' di chiarezza su questa malattia.
Quest'iniziativa aveva lo scopo d'informare i nostri cittadini, e lei in Consiglio regionale l'ha fatto.
Visto che la profilassi vaccinale è il solo strumento di prevenzione, non ci resta che consigliare a tutti i proprietari di cani e animali da compagnia di provvedere alla vaccinazione.