Objet du Conseil n. 3093 du 21 décembre 2023 - Resoconto
OGGETTO N. 3093/XVI - Interpellanza: "Risoluzione problematiche del Pronto Soccorso dell'Ospedale Parini".
Bertin (Presidente) - Punto numero 43, illustra l'interpellanza il consigliere Baccega, ne ha facoltà.
Baccega (FI) - Grazie Presidente. L'interpellanza è molto chiara, in realtà ne abbiamo parlato a lungo nei diversi appuntamenti che ci sono succeduti in Consiglio regionale rispetto ai temi della sanità e, come ho avuto modo di dire la settimana scorsa, evidentemente il pronto soccorso è il punto più delicato, il punto di accesso più delicato dell'ospedale Parini.
Abbiamo ricevuto noi Consiglieri diverse comunicazioni rispetto a problematiche che si sono verificate e abbiamo anche avuto modo però di apprezzare... io ho avuto copia della lettera che la dirigente ha mandato a tutti coloro che hanno collaborato in una notte strategica, dove credo ci fossero stati circa 140 accessi, quindi c'è un forte impegno da parte del personale nel cercare di dare più disponibilità e più attenzione agli utenti che accedono al pronto soccorso. Poi, evidentemente, a volte può succedere qualcosa per il quale ci sono degli intoppi e quindi ci sono delle oggettive difficoltà.
Vogliamo capire se si vuole andare nella direzione di una buona organizzazione, riorganizzazione del pronto soccorso: avevamo visto che era stato avviato il percorso che ha portato poi ad avere l'admission room, una serie di letti, però non c'è mai una quantificazione precisa sui letti (a volte sono 18, a volte sono 10, a volte 7), perché poi non si capisce bene qual è il motivo, pare che in alcuni reparti poi i letti siano disponibili. Bisogna capire dal punto di vista organizzativo se si vuole trovare una quadra definitiva, anche perché, davvero, il personale è sfinito, non ne può più di lavorare in quel modo ed è il personale molto attento, che si prodiga affinché il servizio sia efficace e questo riguarda il pronto soccorso Parini.
Poi c'è l'aspetto del pronto soccorso ortopedico: anche lì, il periodo è di quelli caldi, nel senso che è vero che ci sono i centri traumatologici, ma una frattura va portata in ospedale, quindi evidentemente anche lì le difficoltà si acuiscono. C'è la sensazione che ci sia del personale non completamente performante; c'è la sensazione, non è una sensazione, ma è una certezza, che alcuni abbiano fatica a relazionarsi anche in italiano. L'avevamo già detto qualche mese fa, questo, e pare che questa Cooperativa - che è la "In Mensa", si occupa di tante cose nel resto del Piemonte, è anche molto attenzionata da parte di altri palazzi - non rispetti appieno quelli che sono i percorsi e gli accordi siglati. Quindi chiedo a lei, Assessore, se in tutto questo c'è un nuovo modo di approcciarsi a quello che è il front dell'ospedale Parini, perché poi capisco l'adeguatezza e l'appropriatezza di chi accede al pronto soccorso e di chi non accede, è un tema che ormai è vecchio più di me, però devo dire che gli ultimi mesi sono stati molto traumatici per il personale soprattutto e per i medici, grazie.
Presidente - Risponde l'assessore Marzi.
Marzi (SA) - Grazie Presidente. Insieme all'azienda USL, nel corso dell'anno abbiamo messo a punto le azioni utili a ridurre la pressione sul pronto soccorso. Abbiamo innanzitutto reso coerente la programmazione degli interventi chirurgici, ovviamente non urgenti, con il principio di stagionalità, il cui elevato afflusso turistico moltiplica enormemente la popolazione sul nostro territorio (sino a 5 volte d'inverno e sino a 7 volte d'estate), e, come avviene in diverse altre Regioni, determina un forte aumento degli accessi in pronto soccorso.
Nei periodi di maggiore afflusso turistico viene ridotta la programmazione degli interventi in modo da poter offrire nei reparti un maggior numero di posti letto disponibili a favore delle urgenze, accelerando quindi i trasferimenti in reparto e riducendo di conseguenza i tempi di attesa in pronto soccorso.
È utile infatti specificare - come lei sa, ma non tutti giustamente sanno - che il pronto soccorso non gestisce posti letto, ma solamente i flussi verso i reparti di riferimento o, naturalmente, le relative dimissioni del paziente.
Nelle stagioni a minore afflusso turistico si aumentano invece gli interventi programmati in modo da smaltire le liste di attesa e fornire i servizi non urgenti, ma ovviamente necessari.
Questa modulazione che stiamo mettendo a sistema consente una migliore calendarizzazione ed eviterà le sporadiche sospensioni delle attività programmate che, seppur sporadiche, comportano sempre alcuni disagi, ad esempio per i pazienti ai cui l'intervento programmato viene sospeso per l'aumento degli afflussi in pronto soccorso, al netto di situazioni particolari che determinano un improvviso afflusso di pazienti urgenti non prevedibili.
Complessivamente nell'anno, il numero di interventi nei mesi programmati (senza quindi interruzioni) consente di mantenere i livelli attuali o degli stessi o addirittura di incrementarli, come si è verificato nel 2023, con un incremento del 30% nell'attività chirurgica.
Inoltre si è aumentata - ma questo è stato anche oggetto di tante sue iniziative, anche perché l'admission room è una cosa alla quale lei ha sempre dimostrato particolare attenzione - la dotazione dell'admission room, elevando da lunedì al numero di 18 posti gli attuali 8 posti letto che erano previsti.
Tutto questo potenzia la funzionalità a pieno regime, sia in fase di entrata che di uscita, dell'admission room che svolge un ruolo intermedio importante tra il pronto soccorso e il ricovero nel reparto di destinazione per i pazienti acuti e invece la dimissione dai reparti in attesa delle strutture territoriali per i pazienti cronici: per cui noi stiamo cercando di utilizzare l'admission room sia come camera di compensazione nel momento in cui non c'è un posto nel reparto nel quale il paziente acuto dovrebbe andare nel momento in cui accede al pronto soccorso, sia come camera di compensazione in dismission nel momento in cui è possibile diminuire l'attenzione nei confronti del paziente che, a quel punto non è più in una fase acuta, ma passa in una fase cronica e deve andare in una struttura territoriale dove magari in quel momento non c'è posto.
Queste azioni sono il risultato delle continue interlocuzioni che abbiamo avuto con l'Azienda, che si sono fortemente intensificate nel mese di dicembre e che, in una logica sinergica, hanno visto la presenza di tutti i referenti dell'Azienda coinvolti nelle procedure e nelle attività. Con l'Azienda abbiamo anche convenuto sull'importanza di migliorare la capacità di presa in carica sul territorio attraverso la riorganizzazione che è stata naturalmente avviata con tutti gli atti del caso: l'ultima, di cui spesso parliamo, è la delibera 1609 del 2022.
Il potenziamento sul territorio è infatti un elemento essenziale sia per contenere a monte gli accessi inappropriati al pronto soccorso, sia per consentire anche una più rapida dimissione dei pazienti cronici dall'ospedale, normalizzando quindi i tempi di attesa dei trasferimenti dal pronto soccorso ai reparti di destinazione.
Riguardo al terzo quesito, i titoli professionali del personale del pronto soccorso ortopedico fornito dalla società sono preventivamente verificati dal RUP e dal direttore dell'esecuzione del contratto, e le loro effettive esperienze e capacità sono monitorate dal coordinatore e dal direttore dell'esecuzione del contratto stesso.
Nei casi in cui emergano inadeguatezze, viene chiesto e ottenuto l'allontanamento, con la conseguente sostituzione del singolo professionista.
Presidente - Consigliere Baccega, per la replica, ne ha facoltà.
Baccega (FI) - Grazie Presidente. Mi reputo soddisfatto della risposta, l'auspicio è che si possa continuare a vigilare in questa direzione, perché gli afflussi al pronto soccorso mi pare che si incrementino anziché...
Sulla questione del pronto soccorso ortopedico chiedo che si faccia molta più attenzione rispetto al personale che viene utilizzato per dare risposte ai cittadini, grazie.
Presidente - Questo pomeriggio, come da accordo tra i Capigruppo, i lavori si riprenderanno alle 14:30. Propongo di chiudere adesso il Consiglio di questa mattinata e di riprendere alle ore 14:30, diversamente dall'abituale orario delle ore 15.
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La seduta termina alle ore 12:48.