Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 3069 du 20 décembre 2023 - Resoconto

OGGETTO N. 3069/XVI - Interrogazione: "Effettuazione di uno studio volto a comprendere e prevenire la piaga sociale del suicidio in Valle d'Aosta".

Bertin (Presidente) - Punto n. 19. Risponde l'assessore Marzi.

Marzi (SA) - Proprio in considerazione della particolare incidenza che il fenomeno ha nella nostra realtà regionale, l'Assessorato è impegnato insieme all'Azienda nell'implementare le strategie esistenti attraverso un progetto dedicato. Con la delibera di Giunta 522 del 29 maggio 2022, quest'impegno si è concretizzato con l'approvazione di uno specifico progetto regionale per la prevenzione del suicidio. Il progetto è diretto a contrastare il fenomeno attraverso strategie declinate dalle evidenze scientifiche che spaziano dalla prevenzione e sensibilizzazione, sino alla presa in carico e al sostegno delle famiglie superstiti. È da evidenziare che la nostra Regione, proprio per l'attenzione e l'incidenza del fenomeno, è stata la prima in Italia ad aver avviato una politica specifica e programmata nell'ambito della prevenzione del suicidio e degli atti non conservativi, diventando di fatto regione di riferimento di una rete sempre più ampia di regioni interessate a sviluppare un programma condiviso. La particolarità e la natura del fenomeno non consentono una sua misurabilità rispetto ai meri dati degli accadimenti, come non sono direttamente misurabili gli effetti delle azioni di prevenzione adottate che, insieme all'Azienda e all'Associazione dei familiari superstiti, Il mandorlo fiorito, si sono poste in essere.

Sulla base di questo assunto, inizio con riferire rispetto ai primi interventi di dissuasione agli atti non conservativi realizzati nei primi mesi del 2022, sui punti di Introd e di Avise, ritenuti 6 tra i siti maggiormente sensibili. Questi interventi sono stati consigliati dai familiari delle vittime che hanno nel frattempo costituito l'Associazione Il mandorlo fiorito e la loro tipologia è stata individuata sulla scorta di confronti con specialisti e di sistemi di contrasto già adottati con risultati in altre regioni che soffrono di un alto tasso di questo tipo di eventi così drammatici. Sul ponte di Introd è stata potenziata l'illuminazione ed è stato installato un sistema di analisi termica di avanguardia su ogni lato del ponte che prevede un allarme sonoro collegato alla centrale di gestione del sistema e quindi al pronto intervento in caso di necessità. Sul ponte di Avise è stata realizzata una pannellatura metallica dell'altezza di circa 2 metri che consente un concreto alto grado di barriera fisica e dissuasione agli atti anticonservativi. Si tratta di interventi che non hanno la presunzione di essere risolutivi, ma che tendono a ridurre il rischio, soprattutto in siti considerati hotspot, luoghi prescelti rispetto ad altri in cui la frequenza di questo tipo di atti risulta essere elevata.

Con la delibera 913 del 21 agosto scorso, quindi 2023, abbiamo inoltre approvato le azioni del progetto che comprendono anche la fase di studio del fenomeno specificatamente legato al territorio valdostano che lei richiama nella sua iniziativa. Lo studio comprenderà una parte curata da docenti qualificati in possesso di competenze specifiche di valenza nazionale e una parte di ricerca e azione in merito alla prevenzione del suicidio sviluppato attraverso una convenzione con l'Università della Valle d'Aosta. La ricerca dell'Università ha lo scopo di prevenire il disagio psicologico e il rischio suicidario degli adolescenti e dei giovani adulti e, a tal fine, coinvolgerà studenti e insegnanti delle scuole secondarie di secondo grado, genitori e luoghi con funzioni educative, quali famiglie, scuole, associazioni sportive e oratori. La bozza di convenzione è già stata approvata dall'Università della Valle d'Aosta e sarà proposta all'attenzione della Giunta nel prossimo mese di gennaio.

Gli altri più ampi e importanti obiettivi compresi nella ricerca nell'ambito della salute mentale sono: una riduzione del disagio psichico percepito nei giovani, un aumento della consapevolezza di sé e un aumento della consapevolezza degli adulti di riferimento. Gli obiettivi messi in campo sono ambiziosi ma altrettanto necessari anche in considerazione del fatto che il fenomeno ha, ahimè, subito un drammatico peggioramento nella fase post pandemica in seguito alle restrizioni verificate nei più giovani al gioco, allo sport, al tempo libero, alla socializzazione e allo sviluppo delle proprie potenzialità. Con la citata delibera, la 913/2023, si è inoltre approvata una formazione destinata agli operatori sanitari a supporto dei sopravvissuti, alle sentinelle sul territorio, a famiglie, insegnanti ed educatori e sarà fornita nel corso del prossimo anno. Per affrontare concretamente il tema nella sua ampiezza, in quanto non ascrivibile unicamente a ragioni sanitarie, abbiamo costituito inoltre un tavolo tecnico interistituzionale che articola e promuove un cronoprogramma di interventi condiviso da tutti i componenti, oltre ai referenti competenti dell'Assessorato con funzione di coordinamento e monitoraggio. Il tavolo comprende: gli Assessorati competenti in maniera di opere pubbliche e di istruzione; l'organizzazione dei volontari del soccorso Grand Paradis attraverso la sezione "Il mandorlo fiorito"; l'Azienda USL Valle d'Aosta; l'Arma dei Carabinieri; la Polizia di Stato; la Guardia di finanza; la Polizia penitenziaria; il Corpo valdostano dei vigili del fuoco; il Corpo forestale della Valle d'Aosta; il Vescovato; l'Università della Valle d'Aosta; il CELVA; la Chambre e gli organi di informazione. L'ampia e trasversale composizione di questo tavolo dimostra come la complessità del fenomeno coinvolga ampi settori della nostra organizzazione sociale.

Le altre azioni previste riguardano la campagna di prevenzione e sensibilizzazione della popolazione avviata nel corso del 2023 assieme all'associazione "Il mandorlo fiorito", con la quale la collaborazione è continuativa. Si sono inoltre già svolti i primi tre incontri con la popolazione, finalizzati a far diminuire lo stigma legato al suicidio e a cambiare l'approccio nei confronti del fenomeno. In particolare, l'evento pubblico svoltosi a Saint-Vincent lo scorso 10 settembre, in occasione della Giornata mondiale per la prevenzione del suicidio, ha riscosso una significativa partecipazione a dimostrazione di come l'interesse sul tema inizi a manifestarsi anche pubblicamente e, quindi, che è possibile cambiare l'attuale approccio nei confronti del fenomeno. Inoltre, il servizio di accesso alle offerte di aiuto, attività prevista all'interno dell'obiettivo del Centro di salute mentale dato dall'Azienda per l'anno 2023, dovrà garantire agli utenti la possibilità di accesso diretto di almeno 12 ore per 6 giorni alla settimana e gli psicologi dell'emergenza garantiscono il supporto in tutte le fasi, in particolare nei momenti più delicati e dolorosi, con il sostegno ai familiari. Garantire inoltre una presenza in carico a trattamenti efficaci e a tal fine è stata creata, presso il Dipartimento di salute mentale, una équipe multidisciplinare dedicata al suicidio che comprende le figure dello psichiatra, dello psicologo, dell'infermiere, dell'assistente sociale e dell'educatore. Il Dipartimento ha inoltre istituito e aggiornato i protocolli di prevenzione del suicidio nel Reparto di psichiatria e in carcere ed è in corso di definizione il protocollo di prevenzione in altri reparti ospedalieri. Altra cosa è l'istituzione delle sentinelle, figure determinanti nel riuscire a cogliere precocemente i segnali sul territorio per poter intervenire preventivamente, verranno appositamente formate per assolvere a tali delicati compiti. In ultimo, il sostegno ai superstiti e alle persone implicate che si sta sviluppando attraverso un progetto specifico in collaborazione con l'Associazione Il mandorlo fiorito e l'USL: il gruppo di familiari dell'Associazione rappresenta infatti un patrimonio di esperienze e sensibilità importante, il cosiddetto "sapere esperienziale", che va valorizzato al meglio. Inoltre è prevista un'attenzione sul tema condivisa con gli organi di formazione: a loro in larga parte va dato atto di avere negli ultimi anni applicato appropriate linee guida dedicate a una comunicazione sul tema così sensibile.

Si tratta quindi di un progetto importante e articolato che mostra già i primi segni positivi in ordine alla consapevolezza che il tema va dichiarato, studiato e affrontato nella sua complessità. Parlarne e agire significa avviare un processo di cambiamento che, seppur lungo, è necessario sia per abbattere i pregiudizi che per creare le condizioni necessarie affinché le persone in stato di difficoltà riescano a manifestare il disagio e riuscire a chiedere aiuto e a loro possa quindi essere offerto tutto il supporto necessario. Bisogna continuare a lavorare insieme per migliorare in ognuno di noi questa consapevolezza.

La scelta di essere così lungo e articolato nella risposta è stata voluta - e mi scuso se ho annoiato - ma di fatto una domanda così precisa su un tema così delicato richiedeva un approccio multidisciplinare assolutamente approfondito, perché, per cercare di entrare nel merito di questo tipo di evenienze, bisogna muoversi in maniera sincrona e allo stesso tempo parallela, altrimenti non si riesce a fare tutto quanto possibile per evitare che anche un solo caso si ripresenti.

Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Manfrin, ne ha facoltà.

Manfrin (LEGA VDA) - Grazie Assessore per la sua risposta. Ovviamente parliamo di una questione che è particolarmente delicata come il suicidio, come appunto i gesti anticonservativi. Nella nostra interrogazione abbiamo riportato una serie di dati che, come giustamente ha anche ricordato nella sua esposizione, collocano purtroppo la nostra regione fra quelle particolarmente a rischio. C'è un dato nazionale di circa 6,2 suicidi ogni centomila persone, nella nostra regione siamo oltre il doppio, siamo a 12 suicidi ogni centomila persone, e, come giustamente anche ha ricordato sempre l'Assessore, ci sono dati che ci collocano sempre in maniera peggiore.

È ovvio che ci sono alcune misure, e lei, Assessore, ne ha citato un paio, che sono concrete, pratiche, che possono essere quelle della messa in sicurezza, per esempio, di alcuni luoghi; ha citato, per esempio, il ponte di Introd. Io credo che però queste siano delle azioni che in realtà poi dopo hanno poco effetto pratico, nel senso che una persona, se vuole portare a compimento una tale azione, cerca il luogo idoneo e quindi che sia un ponte, che sia un altro luogo, che sia comprare degli oggetti con cui ferirsi o quant'altro porta a compimento quest'azione. Ricordiamo purtroppo la cronaca che ci ha testimoniato di alcuni recenti eventi luttuosi che hanno coinvolto il ponte di Châtillon, su cui evidentemente in questo ultimo periodo l'Amministrazione comunale ha montato delle luci, ma insomma, tendenzialmente, anche se avesse messo delle barriere, delle reti ovunque su quel ponte sarebbe poi un altro ponte l'oggetto di quelle azioni, quindi servirebbe ben a poco.

Quello che abbiamo voluto sollevare con la nostra interrogazione, quello che abbiamo voluto chiedere, anche in occasione della Giornata nazionale di prevenzione del suicidio, era proprio la questione di uno studio che potesse andare alla radice di queste azioni, perché evidentemente ci sono azioni che sono dettate dal momento, azioni che sono spesso a volte imprevedibili, imponderabili, altre azioni che possono eventualmente avere una matrice comune, similare, che va verificata, va studiata, che ci dia la possibilità di poter intercettare questo malessere. È corretto e giusto quello che lei ha detto sull'approccio multidisciplinare, quello che però noi avremmo la volontà di capire è il dato relativo alle motivazioni, cioè sarebbe utile andare a percorrere all'indietro le motivazioni delle persone che sono arrivate a compiere un tale gesto, comprendere se vi siano dei tratti distintivi, anche soltanto, per esempio, dei tratti che possono accumulare l'identità delle persone che arrivano a compiere certi gesti. Penso non le sarà sfuggito - l'ha detto in un momento del suo intervento - che c'è un dato che evidenzia che ci sono molti giovani che purtroppo arrivano a compiere questi gesti. Ecco, comprendere il perché... io ho avuto, per esempio, l'anno scorso il figlio dei vicini di casa dove abitavo prima e, purtroppo, ha compiuto questo gesto ed era effettivamente un ragazzo esternamente che non dava a vedere segnali di questo tipo; comprendere però quale sia la motivazione o comunque le cause o comunque i tratti identitari che ci fanno comprendere - sarà impossibile riuscire a entrare nella mente delle persone - quali sono le difficoltà che magari hanno vissuto quelle persone, se hanno dei tratti in comune, se hanno dei tratti in comune che la famiglia ha, per riuscire a prevenire crediamo sia la soluzione, non sicuramente la soluzione per risolvere tutto, ma sicuramente un buon passo per riuscire a ottenere un risultato e comprendere le motivazioni che vedono purtroppo, come abbiamo detto prima, la nostra Regione tra quelle che hanno il più alto numero di suicidi.

Io la ringrazio per la sua risposta, spero però che si possano ottenere questo tipo di risultati, abbiamo visto che sono state messe le risorse a bilancio e abbiamo visto anche degli impegni sul DEFR, la delibera che lei ha citato del 2022, purtroppo, lei lo sa bene, questo lunedì è avvenuto un altro evento luttuoso e quindi, evidentemente, delle azioni messe in campo probabilmente non si vedono ancora gli effetti, quindi riteniamo che si debba assolutamente accelerare, comprendere e trovare una soluzione sicuramente non per tutti, ma perlomeno per poter prevenire tali luttuose situazioni.