Objet du Conseil n. 3066 du 20 décembre 2023 - Resoconto
OGGETTO N. 3066/XVI - Interrogazione: "Definizione della roadmap e della governance tecnico-scientifica per la redazione della variante del piano territoriale paesistico".
Bertin (Presidente) - Punto n. 16. Risponde l'assessore Sapinet.
Sapinet (UV) - Grazie collega Aggravi. Il primo quesito è: "quale sia lo stato di attuazione del processo di riconsiderazione del Piano Territoriale e Paesaggistico (PTP), ai sensi dell'articolo 6 della legge 11 del 1998". Come da delibera 1067 del 2022, era stato istituito quindi uno specifico gruppo di lavoro composto dai coordinatori o comunque dai loro delegati dei 8 dipartimenti regionali e i dipartimenti maggiormente interessati, a cui si sommavano tre sindaci in rappresentanza degli Enti locali e un rappresentante di ARPA, i lavori sono coordinati dal Dirigente della Struttura pianificazione territoriale, che si avvale anche di supporti tecnici.
Il gruppo ha lavorato sinora sul recepimento delle nuove disposizioni europee e nazionali in materia di pianificazione territoriale con l'individuazione degli argomenti da introdurre o da aggiornare nel percorso di riconsiderazione del PTP e delle norme regionali a esse collegate, sono stati inoltre organizzati una serie di incontri volti a raccogliere la valutazione sull'attuazione del PTP e della legge, nonché a recepire proposte di revisioni o integrazioni, in questo ambito si sono svolte poi numerose riunioni e specifici confronti con vari portatori di interesse. Durante questo articolato percorso è emersa inoltre la necessità di provvedere ad alcuni approfondimenti per i quali erano richieste competenze specialistiche che consentissero anche un confronto con le esperienze di altre realtà e con le più avanzate elaborazioni nel campo della pianificazione territoriale; conseguentemente sono stati dati specifici incarichi a istituti e esperti con una riconosciuta esperienza in campo urbanistico, nel campo socio-economico e giuridico, nello specifico si tratta dell'Associazione dislivelli per gli aspetti socio-economici e nuovi assetti insediativi, all'Istituto nazionale di urbanistica, sezione Piemonte Valle d'Aosta per gli aspetti strettamente attinenti alla forma del piano e della riorganizzazione della normativa urbanistica e di una consulenza in materia costituzionale sulla natura del piano paesaggistico del PTP in relazione all'evoluzione del quadro normativo nazionale. Sono state predisposte 75 schede informative e alcuni dossier tematici che nel loro insieme costituiscono un ampio corpus di dati, analisi, definizioni di scenari e valutazioni utili per le successive fasi di predisposizione dei documenti di aggiornamento del PTP e della normativa regionale in materia di urbanistica e governo del territorio. Alla luce di quanto detto e in base a quanto emerso e a queste ulteriori consulenze e approfondimenti, i lavori del PTP erano da delibera, con delibera si definiva al termine entro 12 mesi, quindi nell'autunno del 2023, questa scadenza è stata posticipata a febbraio 2024, ma con una cospicua documentazione a supporto del lavoro successivo, indispensabile a una prima analisi di tutti gli attori coinvolti, compresa ovviamente quest'Aula nel percorso che ne seguirà, quindi la consegna della documentazione di fatto avvierà la discussione e il confronto della parte politica.
Secondo quesito: "quale sia lo stato dell'arte della revisione della legge 11". È opportuno premettere che la revisione della legge 11 è stata considerata fin da subito strettamente integrata nel processo generale di valutazione della pianificazione territoriale regionale intesa in senso lato sebbene il processo di redazione di una nuova proposta di legge abbia comunque un proprio iter di approvazione, in ogni caso da condurre parallelamente alla riconsiderazione a tutto il lavoro del PTP, come già avvenuto precedentemente nel 1998. Circa i principi contenuti e le conseguenze normative per la nuova legge regionale dell'urbanistica, sono stati individuati i pilastri e i conseguenti contenuti innovativi e integrativi di riforma, tra cui - cito brevemente - il principio e il metodo della copianificazione e valutazione interistituzionale, le finalità e i contenuti normativi del saldo zero di consumo del suolo e della rigenerazione territoriale e urbana, il principio e il metodo normativo della perequazione urbanistica e territoriale, la finalità e disciplina di una sostenibile flessibilità del piano urbanistico e riduzione della necessità di continue varianti a cui abbiamo assistito. Circa i principi contenuti e le conseguenze normative invece per i piani regolatori, la definizione della modalità con cui i piani urbanistici possano recepire e dare attuazione al nuovo PTP, senza incorrere in un nuovo lungo processo di adeguamento, la definizione di una nuova forma di piano unico ma articolato attorno a due componenti principali, una strutturale strategica e una regolativa; attualizzare poi la concezione del sistema dei servizi e l'individuazione dei possibili punti di sovrapposizione e intersezione fra le discipline della nuova legge urbanistica e il Testo unico sull'edilizia. Come già ricordato nel corso di precedenti iniziative, oltre alle modifiche urgenti già effettuate durante questo 2023: ad esempio, il passaggio sui bacini, un secondo momento di manutenzione della legge relativamente a varie tematiche, tra cui le serre, le varianti urbanistiche e certamente l'articolo 95 nel suo complesso, si concluderà nei prossimi mesi, parallelamente ai primi passi che verranno fatti sulla revisione generale di cui sopra.
Terzo quesito: "quale sia lo stato di definizione della roadmap e della governance tecnico-scientifica per la redazione della variante PTP e dell'aggiornamento della 11/98, nonché quali ne siano i principali contenuti". La roadmap segue il procedimento indicato dall'articolo 6 della legge 11, che prevede la riconsiderazione del PTP. L'aggiornamento strutturale della legge 11 del 1998 procederà di pari passo, fatti salvi ovviamente i passaggi ordinariamente previsti per i disegni di legge. L'obiettivo è avere, se del caso contemporaneamente, una nuova formulazione di piano e una nuova legge a esso collegato. A tali fini si sta ultimando la predisposizione del documento di indirizzo strategico quale supporto per il confronto preliminare e la condivisione di indicazioni a livello politico per orientare i lavori dei progettisti di piano e degli estensori della legge di revisione della legge 11 del 1998. Si prevede di concludere entro aprile del 2024 la fase di condivisione del documento strategico, prima di procedere alla sua approvazione da parte della Giunta e avviare la procedura di approvazione da parte del Consiglio regionale, che avvia la fase progettuale di redazione di una bozza di piano e di un disegno di legge ai sensi del comma 2 dell'articolo 6, poi le darò magari una copia. Entro la fine del 2024 si prevede di avviare la fase operativa della predisposizione dell'aggiornamento del PTP e della legge regionale, previa l'istituzione di un comitato scientifico con funzione di coordinamento tecnico-scientifico. Lo sviluppo sarà comunque caratterizzato da un continuo e regolare coinvolgimento del portatore di interesse nel processo partecipato di ogni fase di lavoro, si prevede quindi di completare il processo entro la prima metà del 2026 per poi avviare la fase di approvazione.
Presidente - La parola al consigliere Aggravi.
Aggravi (RV) - Sì, mi concentro soprattutto, visto i tempi, perché l'argomento è molto complicato e meriterebbe anche una conoscenza più approfondita del rendiconto dei passaggi che sono stati fatti dall'Assessore, la ringrazio per la copia cartacea che mi vorrà mettere a disposizione. La volontà di questa interrogazione era appunto fare un po' di luce rispetto alle scadenze che erano contenute nella deliberazione 1067 del settembre 2022, quindi prima data utile è febbraio 2024. Ci si aspetta di trovare un lavoro molto corposo da quello che è stato detto, poi vedremo ovviamente nel dettaglio quello che verrà prodotto; sicuramente le tempistiche non sono comode dal punto di vista dell'orizzonte, perché se poi si arriva e si traguarda il 2026, lo dico sia lato Regione, sia lato Comuni, si entra anche in altri tipi di dinamiche.
Quello che penso e mi auguro possa essere utile, al di là delle modifiche che devono essere fatte per necessità di tempi, nel senso che i tempi sono passati e di acqua sotto i ponti ne abbiamo vista o di aria sopra i condomini ne è passata, mettiamola un po' così, bisogna comprendere come oggi si voglia mettere, aggiornare soprattutto il piano ed eventualmente anche la legge a fronte di tempi che non sono più quelli in cui questi due documenti, per semplificare, sono stati prodotti.
Mi auguro soprattutto che tutto questo insieme e tutti questi passaggi non nascondano una sorta di tecnocrazia latente, perché sappiamo che soprattutto laddove ci sono delle procedure comunque complesse, comunque delicate, perché lei ha citato un termine che rende l'idea, cioè quella del governo del territorio, ovviamente che tutti possano operare secondo le proprie possibilità, ovviamente nell'interesse comunque di uno sviluppo del territorio, un governo del territorio che tenga conto di tutte le necessità che questo ha.