Objet du Conseil n. 3064 du 20 décembre 2023 - Resoconto
OGGETTO N. 3064/XVI - Interrogazione: "Strategie per aumentare la quota di Valdostani che acquistano lo Skipass".
Bertin (Presidente) - Il punto n. 13 all'ordine del giorno verrà affrontato congiuntamente con il punto n. 36, pertanto passiamo al punto n. 14. Risponde l'assessore Bertschy.
Bertschy (AV-VdA Unie) - L'interrogazione chiede "se i dati riportati dal Presidente dell'Associazione impianti a fune corrispondono a verità e se l'Amministrazione regionale abbia messo in campo delle strategie oltre a quelle già previste per aumentare la quota di Valdostani che acquistano skipass nella nostra regione".
I dati, a dire il vero, sono leggermente migliori, nel senso che, in base ai dati forniti dall'AVIF, le tessere per residente che sono state utilizzate una volta nella stagione invernale 2021/2022 sono state 15.594, nella scorsa stagione 16.050 di cui 1.700 relative a guida dei maestri sci, quindi in realtà la percentuale media delle ultime due stagioni è leggermente maggiore, pari al 12,87%, un piccolo miglioramento del 2,8%.
Direi che il cuore però della domanda è: "se l'Amministrazione regionale abbia messo in campo delle strategie oltre a quelle già previste per aumentare la quota di Valdostani che acquistano skipass nella nostra regione". È un tema caro, la risposta la fornisco io, ma in collaborazione con l'assessore Grosjacques e tutto il Governo, ma tutti coloro che amano lo sci, gli sport da montagna e in generale lo stare in montagna. Quello che abbiamo fatto negli ultimi anni è cercare non tanto di parlare di sconti ma di progetti, di costruire una visione rispetto ai giovani, ma non solo i giovani, perché ci sono prodotti anche per tutte le fasce di età, però l'idea è di ridare un interesse allo stare in montagna e quindi non solo allo sciare, perché ci sono progetti che riguardano lo sci d'inverno, ma ci sono progetti che riguardano la montagna d'estate e ridare importanza al fatto che i nostri ragazzi possano stare in altitudine, sui campi da sci, quando parliamo di sci, ma ripeto in montagna, quando è necessario stare in montagna. Costruire dei progetti come lo "Scivolare a scuola", che si propone di dare un'educazione, delle regole, delle informazioni, fornire tutti quegli elementi che sono necessari anche per costruire una cultura differente per tutti coloro che non hanno la fortuna a volte di avere una famiglia che dà queste opportunità, queste possibilità ai giovani, ed è una fortuna perché non tutte le famiglie se lo possono permettere e magari non ne conoscono e hanno la possibilità o semplicemente perché non hanno mai avuto la possibilità di farlo, la possibilità di dare ai ragazzi delle opportunità. Ci sono quindi gli sconti del 20% ai residenti, c'è il progetto "Scivolare a scuola", c'è lo stagionale per gli studenti, sia per lo sci di discesa che per il fondo, adesso da quest'anno lo stagionale è per le piccole stazioni, mi pare che siano circa 200 quelli venduti a 200 euro, poi c'è la possibilità del feriale, dal lunedì al venerdì, anche questo scontato, ci sono gli sconti sull'abbonamento.
Quello che credo ci dobbiamo proporre di dare come indirizzo politico, perché poi questi sconti, questi progetti li possiamo fare in collaborazione con l'AVIF e con i maestri di sci, con le guide, con tutti coloro che ci aiutano a costruirli... quindi indirizzare delle nuove attenzioni, dei nuovi progetti, in particolare verso i giovani che hanno uno stacco forte dallo skipass dai 50 euro al momento in cui si va a pagare lo stagionale o il giornaliero intero, in una situazione in cui probabilmente non hanno ancora né la forza economica, né anche la possibilità di sostenere costi così importanti e magari andare a migliorare dei prodotti che esistono già - lo sconto del 20% è un buono sconto -, però con una logica che sia ricostruire un insieme di persone che sta in montagna per sciare, ma anche dei giovani che possano cogliere delle opportunità per costruirsi dei percorsi professionali, degli interessi e delle opportunità date da un settore che nel suo insieme, insieme allo sci di fondo, insieme allo sci alpinismo, insieme a tutto al biathlon e tutto il mondo degli sport invernali, può dare interessi agli sportivi, interessi al mondo del lavoro e una sostenibilità complessiva.
Mi sono piaciute le parole del Presidente di ADAVA questa mattina: "se abbiamo dei buoni dati in questo momento nella presentazione della stagione invernale prima di Natale, è perché l'insieme del comparto si sta muovendo per dare delle risposte", non è più una questione del singolo albergatore o del singolo maestro di sci, bisogna far bene meglio tutti insieme e, per farlo, bisogna che i Valdostani abbiano a cuore, se possibile, quando di interesse, la montagna e in questo caso la montagna per sciare e in altri casi la montagna per fare alpinismo.
Presidente - Consigliere Ganis, a lei la parola.
Ganis (LEGA VDA) - Ringrazio l'Assessore per la risposta e per l'impegno volto a valorizzare quest'attività o, meglio, anche nel cercare di renderla fruibile a tutti.
Questa iniziativa, così come lo è stato anche l'ordine del giorno presentato nell'adunanza del Consiglio regionale precedente, vuole mettere in evidenza il fatto che sono proprio i Valdostani a sciare poco. I dati sono un po' diversi da quelli che ho letto e presentato, quindi sul totale dei residenti la media è del 12% e scende all'8% per i cittadini della Bassa Valle. Credo quindi ben vengano tutte le iniziative, le strategie o i vari progetti messi in campo dal Governo regionale volte a valorizzare al meglio la pratica dello sci e allo stesso tempo la nostra Regione. I numeri di turisti che hanno trascorso le vacanze durante il Ponte dell'Immacolata lo dimostrano: sono stati più di 100.000-110.000 le persone nella nostra regione, questo a significare che la stagione invernale è partita alla grande.
Come abbiamo già evidenziato, lo skipass regionale dal costo di 200 euro darà la possibilità di riscoprire le piccole stazioni sciistiche e, da quello che ho capito, sono circa 200 gli stagionali venduti, quindi fa piacere. Credo però che il costo dello stagionale in sé stia diventando sempre più esoso, ma anche il prezzo del singolo biglietto giornaliero ormai si aggira intorno ai 55 euro e questo può incidere sul budget familiare. È evidente che, come ha ricordato anche lei, Assessore, le famiglie valdostane già messe a dura prova dalle difficoltà economiche dovute al caro vita, inflazione, costi energetici oggi mettano in ordine le priorità e non vorrei che per questo motivo lo sci diventi un surplus. Ci auguriamo che si possa trovare il giusto compromesso costi/ benefici, affinché i cittadini valdostani possano ritornare a sciare.
Sicuramente per la prossima stagione sciistica si potranno trarre le giuste considerazioni tenendo conto delle azioni messe in campo dal Governo regionale, ben vengano i nuovi progetti, ma sicuramente uno sconto è sempre benvenuto.