Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 3063 du 20 décembre 2023 - Resoconto

OGGETTO N. 3063/XVI - Interrogazione: "Esiti dello studio e delle valutazioni sullo spostamento in galleria del tratto autostradale Pont-Saint-Martin/Verrès".

Bertin (Presidente) - Riprendiamo i lavori. Il punto n. 11 verrà trattato congiuntamente con il punto n. 31, passiamo ora al punto n. 12. Risponde l'assessore Bertschy.

Bertschy (AV-VdA Unie) - Rispetto all'interrogazione che chiede quale sia l'esito dello studio e delle valutazioni sullo spostamento in galleria dell'autostrada, nelle occasioni pubbliche - e lascio perdere nell'ultimo dibattito, che direi è opportuno superare, che c'è stato in aula - ho sempre detto che avremmo affidato all'attuale società che si sta occupando della redazione del piano regionale dei trasporti la valutazione di come inserire l'obiettivo di aggiornare la situazione infrastrutturale, in particolare per la questione della Bassa Valle, del tratto Pont-Saint-Martin/Verrès, dicendo durante l'Assemblea di Confindustria che si tratta di un'infrastruttura datata, che ha necessità di essere ripensata e quanto meno ammodernata in vista della scadenza delle concessioni nel 2032. È questo il lavoro che è stato assegnato al piano regionale dei trasporti, a chi lo sta proponendo e, come ho già detto più volte, l'obiettivo che ci siamo dati in queste ultime riunioni è di arrivare nella prima quindicina di febbraio a presentarlo alla Giunta così da poterlo poi portare in Commissione ed è stato quello di valutare come andare a inserire questo studio all'interno dello scenario del piano, che avrà più fasi di sviluppo, una fase di realizzazioni dirette e altre di completamento di studi.

La valutazione che sta emergendo, anche se poi non è corretto troppo anticipare quello che vi andremo a presentare, è che si tratta di una situazione con la quale è possibile anche fare delle valutazioni e dei parallelismi con altri territori, per fare da un lato investimenti che ci possano proporre, degli investimenti nella fase di rinnovo delle concessioni che ci possano permettere di migliorare la gestione dell'infrastruttura attraverso investimenti diretti o anche attraverso modalità di utilizzo delle infrastrutture in maniera differenziata.

C'è un tema, per esempio, che riguarda la A22 sul Brennero, tra Modena e Campogalliano, dove il traffico è particolarmente congestionato tra Bolzano e Affi e durante i fine settimana nelle stagioni turistiche è programmata la realizzazione della cosiddetta "terza corsia dinamica", stessa cosa può essere portata come valutazione tra il tratto compreso tra Pontecchio Marconi e il nuovo svincolo di Sasso Marconi dove il tracciato storico della A1 è stato convertito in una variante parziale della SS64 e poi ci sono altre iniziative che possono essere un po' viste nella stessa direzione. In questa fase di completamento di studio di analisi quindi stiamo preparando dei documenti che inseriremo all'interno del piano regionale dei trasporti per dare continuità a queste valutazioni e per inserire degli impegni precisi da portare avanti nel breve periodo, nei prossimi anni, per fare in modo che l'Amministrazione regionale possa avere un ruolo attivo nella fase di discussione delle concessioni, ma anche degli investimenti da fare con ANAS, in particolare per questi tratti, ma non solo per questi tratti, in generale per tutte le infrastrutture di livello internazionale. L'obiettivo che perseguiamo è quello di dare massima concretezza nella programmazione nostra per rispondere a dei problemi che si sono presentati non più tardi di qualche giorno fa nel momento di esodo dal ponte dell'Immacolata in Bassa Valle con tutto quello che abbiamo potuto vedere e leggere un po' tutti quanti.

L'obiettivo deve essere, e lo confermiamo, quello di costruire una programmazione che ci permetta, da un lato, di suggerire e segnalare gli investimenti che riteniamo necessari e, dall'altro, di migliorare la gestione di più infrastrutture, magari con nuove modalità di gestione delle stesse anche in accordo con le società concessionarie; questo scenario vi verrà presentato di qui a metà febbraio, quando spero di poter portare il piano regionale dei trasporti all'attenzione della Giunta con la progettualità che avremo completato e messo definitivamente sul programma.

Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Marquis, ne ha facoltà.

Marquis (FI) - Grazie Assessore per la risposta che ha fornito all'interrogazione che è stata presentata perché nel mese di settembre, in un'occasione mi sembra di un'audizione, se non ricordo male, sugli sviluppi del DEFR era stato detto che si stava facendo uno studio internamente all'Amministrazione regionale e che nel corso dell'autunno sarebbe stato messo a disposizione dell'Aula, dei Consiglieri per avere una valutazione sull'argomento.

Tenuto conto che siamo alla fine dell'anno, abbiamo presentato l'iniziativa per capire se c'era qualche evoluzione in più, francamente questa situazione ci preoccupa per l'instradamento che può prendere, perché è una situazione che nasce come quella diciamo del tram-treno, che, partendo da un'idea, poi si fanno tutta una serie di passaggi che si può rischiare che si arriva in una strada a fondo cieco, soprattutto su un tema di questa portata e di questa rilevanza.

Ho sentito nel suo intervento fare dei confronti con Sasso Marconi, con quelle situazioni lì, ma stiamo parlando di situazioni francamente con delle dinamiche di traffico che sono completamente diverse, stiamo parlando di situazioni dove ci sono 5, 6, 7 ore di coda, situazioni al giorno di coda, tutti i giorni dell'anno, non che capitano in 10, 15 o 20 weekend all'anno.

Poi bisogna tenere conto anche di un'altra situazione che, al di là di chi fa l'investimento, l'investimento lo paga sempre l'utente; abbiamo un'autostrada di montagna, quando ci sarà il rinnovo delle concessioni, il problema sarà fare degli interventi significativi, manutentivi sui ponti, sui viadotti, sulle gallerie esistenti. Se noi andiamo ad aggiungere delle nuove gallerie, delle nuove situazioni che richiedono degli investimenti massicci, si rischia di creare delle situazioni che poi non si riescono più a gestire, è risaputo che dove si può si fanno le strade in rilevato e non si va in galleria che è l'ultima ratio, perché poi gestire anche nel tempo un'infrastruttura di quel tipo sappiamo cosa costa, ci rendiamo conto anche adesso, facendo le debite proporzioni, che anche se è un po' diverso nel discorso del Monte Bianco, non stiamo ragionando di una strada in rilevato, stiamo ragionando di tunnel, i tunnel hanno delle dinamiche completamente diverse rispetto alle strade ordinarie.

Credo che bisogna fare attenzione sotto questo profilo affinché la situazione non sfugga di mano, perché la questione del tram-treno è partita così, è partita mettendolo dentro un documento, poi si va avanti, poi si commissionano studi e poi si arriva alla fine dopo anni a rendersi conto che si sono state portate avanti delle cose che non stanno né in cielo, né in terra, perché non hanno delle ricadute possibili sotto il profilo della concretezza, come riteniamo che questa situazione sia assimilabile, cioè sia elevata a potenza rispetto alla questione del tram-treno a Aosta-Courmayeur in termini di costi, perché stiamo parlando di costi che possono essere 3-4 volte superiori rispetto a quelli del tram/treno, quindi di cose serie, pertanto aspettiamo e guarderemo con attenzione all'evoluzione del dossier e aspettiamo che venga messo a disposizione qualcosa di più per avere contezza di cosa si sta parlando.

Poi è del tutto chiaro che il problema che c'è delle strozzature autostradali deriva anche dal fatto che ci sono lungo la linea delle restrizioni e che quindi alla fine si sfogano tutte poi in un determinato tratto e poi bisogna tener conto anche di quello che dicono le regole dell'idraulica, che se io ho un'autostrada a due corsie e prendo una sezione di qualche centinaia di metri o di qualche chilometro e la faccio diventare a 3, il problema lo sposto solo di qualche chilometro, perché il tappo che avevo in questa situazione si sposta solo all'uscita della galleria. Non è quindi questa la soluzione a un problema di questo genere, piuttosto è una questione di politiche globali sotto profilo di gestione della viabilità.