Objet du Conseil n. 3060 du 20 décembre 2023 - Resoconto
OGGETTO N. 3060/XVI - Interrogazione: "Situazione relativa al personale in forze presso gli uffici INAIL e INPS di Aosta e Verrès".
Bertin (Presidente) - Punto n. 8. Ha chiesto la parola il Presidente della Regione per la risposta, ne ha facoltà.
Testolin (UV) - Le domande sono: "se e quali successive interlocuzioni con il Ministero e con le sedi nazionali degli enti citati sono avvenute nell'ultimo mese; se e quali risposte sono giunte dalla ministra Calderone; qual è l'attuale situazione riguardo al personale in forze presso gli uffici INAIL e INPS (uffici di Aosta e Verrès)".
L'interrogazione in esame evidenzia le particolari situazioni in essere dell'Ispettorato del lavoro, dell'INAIL e dell'INPS, ma la carenza di personale presso le sedi periferiche degli uffici statali unitamente alle eventuali conseguenze rappresentano una criticità che concerne la totalità del sistema pubblico statale, basti pensare ancora all'Agenzia delle dogane e dei monopoli e all'amministrazione della giustizia. Possiamo tranquillamente dire che la situazione di criticità degli organici interessa dunque, in generale, gli uffici territoriali dello Stato presenti in Valle d'Aosta, pertanto è importante la situazione dei singoli enti, INPS e INAIL e gli Ispettorati del lavoro, ma è l'intero sistema che deve essere oggetto di particolare attenzione in un'ottica complessiva anche in relazione alla trasversalità del tema, delle conseguenze, degli effetti e delle ricadute.
Per quanto concerne le specifiche situazioni evidenziate nell'interrogazione, oltre a essere state portate all'attenzione dei Parlamentari valdostani, le abbiamo fermamente rappresentate al ministro del lavoro e delle politiche sociali Marina Calderone in occasione della sua presenza a Sarre sabato 21 ottobre a un evento dedicato all'imprenditoria giovanile. In tale contesto il Ministro ha incontrato la Giunta e quello in esame è stato proprio uno dei temi affrontati; al Ministro è stato consegnato un dossier e una specifica scheda sul tema e da allora sono stati intrattenuti costanti contatti con la segreteria particolare, che ha provveduto a trasmettere la documentazione agli uffici ministeriali competenti, al momento non vi sono però riscontri in merito.
Ritenendo, come credo che sia condiviso da tutti, che questi uffici svolgano compiti necessari per lo sviluppo e la vita quotidiana della nostra Comunità, nello specifico, abbiamo rappresentato al Ministro, alla cui vigilanza sono sottoposti gli enti in questione, che si ha la necessità di dotare questi enti delle risorse necessarie al loro regolare funzionamento e si debba dare risposta bandendo delle specifiche procedure concorsuali ad Aosta, come previsto peraltro dalla legge 196 del 1978, norma di attuazione dello Statuto speciale della Valle d'Aosta. Così come evidenziato nella stessa interrogazione, infatti, i concorsi statali banditi a livello nazionale rischiano di non ottenere alcun risultato positivo, nel senso che i vincitori di concorso non prendono poi servizio nella nostra regione. È opportuno in ogni caso evidenziare come la Regione anche in un momento, come si diceva, critico anche per le dotazioni organiche dell'Amministrazione, cerca il più possibile di ragionare circa le risorse disponibili e di supportare alcuni servizi statali a servizio della comunità valdostana, per esempio, negli uffici giudiziari, ma non può certo risolvere le criticità di tutti gli enti periferici dello Stato. Abbiamo chiesto che i concorsi, come dicevo prima, vengano espletati in Valle d'Aosta e siamo a disposizione per analizzare con lo Stato altre eventuali possibili soluzioni, a partire dalla messa a disposizione definitiva agli enti di personale regionale.
Per ultimo ci tengo a ribadire che le interlocuzioni sono pressoché settimanali per sollecitare presso il Ministero questo tipo di azione che la Ministra si era presa in carico nella visita del mese di ottobre.
Presidente - Ha chiesto la parola la consigliera Minelli, ne ha facoltà.
Minelli (PCP) - L'interrogazione che abbiamo presentato è in relazione alla difficile situazione che sta vivendo la nostra Regione per quello che riguarda la tematica della tutela della sicurezza nell'ambito del lavoro. Come è stato evidenziato, sappiamo che rischiamo la perdita dell'ufficio dell'ispettorato del lavoro, che c'è una grave carenza di personale all'INAIL e che, come è stato ricordato sia dal testo, sia dal Presidente, non c'è una volontà delle persone che hanno già effettuato il concorso nazionale di venire ad Aosta.
Ci risulta anche che alla fine di questo mese, al 31 dicembre, andranno in pensione altri dipendenti dell'INAIL, e che c'è stata la richiesta da parte di alcuni dipendenti di enti pubblici della nostra Regione di spostarsi all'INAIL. Però, per fare questo, bisogna avere un comando temporaneo e al momento pare che soltanto l'Azienda sanitaria abbia dato nulla osta, non lo hanno fatto né la Regione, né altri Enti locali e questo è un problema che va risolto.
Per quello che riguarda gli uffici INPS, sappiamo anche lì della carenza non soltanto dell'ufficio di Aosta, ma anche di quello di Verrès, dove tre dipendenti su quattro sono andati in pensione e ne rimane soltanto uno: se questo si ammala, l'ufficio chiude, ma chiude per davvero; in alcune occasioni è stato mandato del personale dall'ufficio INPS di Biella, però sono persone che non conoscono il territorio e quindi ci sono anche delle difficoltà nella gestione, le cose si complicano.
C'è stato, lo sappiamo tutti, recentemente uno sciopero da parte dei dipendenti di tutti questi uffici; il presidente Testolin aveva già riferito in aula dell'incontro con la ministra Calderone di aver inviato una specifica lettera al Ministero, ora lei ci ha detto che le interlocuzioni continuano, che è stato consegnato questo dossier alla Ministra e che però, se ho capito bene, al momento risposte concrete non ne sono arrivate.
C'è sicuramente l'importanza della questione dei concorsi locali; credo che in questo senso bisogna continuare con convinzione, poi il Presidente ha detto adesso che la Regione si attiva, perché c'è un sistema generale di questi uffici che sono legati allo Stato che non funziona e c'è anche la disponibilità a collaborare per quello che riguarda la copertura di posti negli uffici giudiziari.
Io credo però che nella situazione emergenziale che abbiamo di fronte occorre che la Regione stessa, ma per parte sua, faccia anche un'azione di sensibilizzazione nei confronti di alcuni altri enti, perché quest'autorizzazione, questo comando a prestare servizio almeno per un periodo presso questi enti ci sia e sia sostenuto dall'Amministrazione. Il problema è che qui è in gioco la sicurezza dei lavoratori, non stiamo parlando di uffici che possono non avere una ricaduta anche sulla questione della sicurezza.
La richiesta, l'auspicio insomma, è che l'attenzione dell'Amministrazione regionale... questa sensibilizzazione a cui ho fatto accenno sia più che mai perseguita e che queste interlocuzioni, che lei mi dice essere pressoché quotidiane, portino veramente ad una sollecitazione di risposte settimanali e va già bene; visto che le interlocuzioni settimanali non hanno prodotto al momento delle risposte, dovrete arrivare a farle quotidiane, ma spero per voi di no.