Objet du Conseil n. 2910 du 26 octobre 2023 - Resoconto
OGGETTO N. 2910/XVI - Interpellanza: "Formazione, strumenti assegnati ed eventuale retribuzione degli Utenti e Familiari Esperti (UFE)".
Bertin (Presidente) - Riprendiamo con il punto n. 44. Consigliere Baccega ne ha facoltà.
Baccega (FI) - Assessore, era inevitabile, con tanti argomenti che si sono presentati con una convincente serie di ordini del giorno in occasione del dibattito per l'approvazione del Piano salute e benessere sociale, che su alcuni di questi si rischiava di dovere inevitabilmente ritornare, quindi a volte le relazioni che si scrivono e che vengono elaborate lasciano un po' il tempo che trovano e poi bisogna sicuramente passare alle fasi operative dei provvedimenti di quanto si scrive.
In particolare sugli utenti familiari esperti, gli UFE, apparsi nella delibera della Giunta regionale 1727 del 30 dicembre 2021, Forza Italia, prima di presentare l'ordine del giorno collegato al Piano salute e benessere sociale, aveva affrontato la questione con un'interpellanza del 18 novembre 2022. Nella stessa si chiedevano approfondimenti su questa nuova figura: professionale o di volontariato? Ovvero, quali qualifiche dovevano avere gli UFE, quale formazione, quale assistenza ai loro familiari, assistenza che è la formazione sul campo che i familiari fanno quotidianamente con i loro assistiti, ma anche eventualmente ai familiari di altri utenti, perché era previsto anche questo; chiedevamo se s'intendeva prevedere una retribuzione o comunque un sostegno economico e quale sarà la formazione o sarebbe stata la formazione ma, soprattutto, chi si occuperà di questa formazione?
Certamente, e lo dico con chiarezza, è un passaggio innovativo come era stato descritto dall'allora Assessore nella risposta, in una realtà decisamente complessa dove si cercava di premiare il sapere esperienziale in qualità di figure che hanno maturato esperienza come i caregiver.
Ci fu detto che gli UFE, come avviene in Trentino, sarebbero stati reclutati dalle Onlus che si occupano di questi casi e, attraverso le convenzioni con l'Azienda USL, avrebbero avuto una formazione adeguata.
Sappiamo che si sono fatte adeguate giornate di presentazione e di formazione - un paio di giornate, se non sbaglio - da parte dell'associazione "Il Cerchio Fareassieme" con testimonianze e tutta una serie di altre cose. La via che si voleva intraprendere in Valle d'Aosta era il reclutamento dei soggetti interessati in capo agli enti del terzo settore che già erogano i servizi per l'Azienda USL sulla base dell'accreditamento e delle convenzioni in atto.
Secondo quanto ci era stato anticipato, questa nuova organizzazione innovativa, lo ribadisco, avrebbe dovuto partire fin dal 2023. Ora è passato un anno e, ahimè, già nel 2022, dichiaravo che - con tutto questo sapere esperienziale che viene messo in campo da parte di associazioni che fanno parte del terzo settore e di personale che si va a reclutare e va messo alla dipendenza delle associazioni o comunque delle cooperative che si andavano a formare - non si sarebbe saputo, con chiarezza, quale disponibilità si poteva avere proprio da parte del terzo settore, come ci ha anticipato lei, Assessore, nel Consiglio scorso del 12 ottobre, quando il collega Distort ha fatto un ampio plauso all'iniziativa, peraltro condivisibile rispetto al testo ma che, come avevamo anticipato, va a complicarsi nella realizzazione, perché le organizzazioni del terzo settore, che dovrebbero essere coinvolte, pare non abbiano dato una risposta positiva in questo senso. Per questo, già nel 2022 avevamo anticipato alcune perplessità.
Noi chiediamo quale sarà un nuovo percorso di formazione e chi formerà gli UFE, gli utenti familiari esperti; quali strumenti verranno assegnati agli UFE, perché solo il sapere esperienziale ci pare molto poco. A mio parere il sapere esperienziale su un soggetto che è in famiglia è una cosa e, invece, un sapere esperienziale che va allargato anche ad altri soggetti è un'altra cosa, decisamente; chiediamo inoltre se si intende prevedere una retribuzione - ritorniamo su un argomento che avevamo già affrontato prima - per gli UFE, una retribuzione che a noi pare legittima, doverosa, comunque una contribuzione.
Presidente - Risponde l'assessore Marzi.
Marzi (SA) - Come abbiamo evidenziato e come da lei richiamato nello scorso Consiglio, stiamo lavorando affinché la figura dell'Utente familiare esperto si concretizzi a livello regionale con il giusto riconoscimento che merita nell'ambito dei servizi alla persona.
Con la collaborazione del Centro servizi per il volontariato, il CSV, stiamo approfondendo le possibilità di sviluppo di queste esperienze. Per finalizzare infatti quest'obiettivo, abbiamo iniziato il necessario percorso che deve regolamentare e supportare il reclutamento, la formazione e l'impiego di queste figure che, di fatto, si inquadrano a tutti gli effetti come dei lavoratori del pubblico impiego, con tutta la necessaria attenzione e tutta la dovuta legittimità e trasparenza.
Questi aspetti sono i passi necessari per giungere a implementare le future convenzioni con le figure degli Utenti Familiari Esperti, UFE, in modo che gli stessi, operando per conto dei privati accreditati, possano affiancare le altre figure professionali perché, a tutti gli effetti, risultano essere figure professionali anch'esse.
Nonostante gli UFE possano considerarsi esperti nel settore per il loro vissuto personale, è necessario che tale portata e bagaglio personale siano integrati da una formazione dedicata. L'Assessorato sta quindi valutando quest'ultimo aspetto, quello della formazione: un percorso per dare la possibilità di convenzionare l'utente attraverso il CSV e un'associazione dedicata. Allo stesso tempo, l'Assessorato sta valutando questo aspetto della formazione in collaborazione con la Struttura politiche per l'inclusione lavorativa dell'Assessorato sviluppo economico, formazione lavoro del collega Bertschy, in modo da poter strutturare un apposito percorso formativo dedicato a queste figure.
La formazione specifica accresce la potenzialità di queste persone portatrici di un sapere esperienziale che può essere messa a servizio di altre persone che, a loro volta, stanno attraversando un difficile percorso di assistenza e cura. Un UFE riesce infatti a trovare un punto di collegamento con un familiare e con un ammalato molto più stretto e profondo rispetto a un operatore, stabilendo un legame di fiducia che risulta estremamente favorevole nei processi di assistenza e di cura. Una delle esperienze più sviluppate in termini di UFE ha visto infatti creare, proprio per i motivi che ho rappresentato, un'associazione dedicata. L'associazione, dopo aver ricevuto l'accreditamento, collabora con l'Azienda sanitaria per il tramite di una specifica convenzione e ha reclutato questi soggetti che, in qualità di operatori sociali, a quel punto formati, forniscono un contributo importante nella prima accoglienza degli utenti presso il Centro di salute mentale, ad esempio, nell'esperienza italiana.
Guardando all'esperienza di altre Regioni, stiamo quindi lavorando per trasferire anche nella nostra realtà la valorizzazione della figura dell'UFE stesso. A queste figure - che nel loro passato hanno superato percorsi di cura complessi - viene anche data un'opportunità di reinserimento lavorativo - e quindi rispondiamo anche a una giusta istanza rappresentata sia dalla sua iniziativa che dall'iniziativa del collega Distort di due settimane fa - attraverso il rapporto di collaborazione e di affiancamento in attività prestate nei settori sanitari e assistenziali, come tra l'altro previsto dalla delibera che lei ha richiamato.
Il Dipartimento di salute mentale collabora già da tempo, tra l'altro, con alcune associazioni portatrici d'interesse dei bisogni degli assistiti e delle loro reti familiari. In tali collaborazioni, tenendo conto degli indirizzi regionali espressi dal PSBS (Piano della salute e del benessere sociale) approvato dal Consiglio, il Dipartimento di salute mentale, tramite il CSV, ha informato tutte le associazioni di volontariato circa l'opportunità di convenzionarsi con la USL, in modo da iniziare una proficua collaborazione.
Questo passo in più è un ulteriore aggiornamento rispetto a quanto esplicitato quindici giorni fa.
Alcune convenzioni sono state deliberate e, a breve, alcuni professionisti specializzati del Dipartimento di salute mentale incontreranno i responsabili di tali associazioni per vagliare e programmare incontri di formazione reciproche e azioni congiunte. In tale ottica è fondamentale il coinvolgimento dei volontari portatori di interesse rispetto al tema della salute mentale.
Con riferimento alla formazione, è inoltre importante ricordare l'esperienza che si è svolta nella nostra regione nelle giornate del 26 e 27 ottobre 2022, grazie alla collaborazione di un'associazione e organizzata dal collega Barmasse. In tale occasione è stata presentata l'esperienza trentina e la formazione è stata rivolta a tutti gli operatori dei servizi, compresi i gestori del privato sociale accreditato.
Ricordiamo che per arrivare a definire questa figura professionale - lo sottolineo perché a tutti gli effetti è una figura professionale - è necessario concludere l'iter amministrativo che si muove sui due binari che ho appena individuato.
Il passaggio attraverso la convenzione con un'associazione è un percorso formativo che permette di arrivare a chiudere il cerchio rispetto alle esperienze, ahimè, vissute a titolo personale.
Presidente - Consigliere Baccega ne ha facoltà.
Baccega (FI) - In realtà era stata annunciata correttamente l'interpellanza da parte del Segretario, perché si parlava proprio di informazioni legate a questo percorso. Se ho capito bene ci saranno le quattro/cinque fasi: la è fase di reclutamento; la fase di formazione per individuare il percorso formativo; la stabilità di figure professionali e di operatori che lavoreranno per il pubblico e, quindi, che ci saranno queste opportunità lavorative; gli aspetti di gestione da parte delle associazioni. Questo è il quadro nel quale si vanno a identificare gli UFE.
Farei solo attenzione agli aspetti proprio assicurativi, che sono sempre stati un elemento di grande difficoltà per chiudere il cerchio. Comunque la ringrazio per le informazioni che hanno fatto chiarezza rispetto al percorso.