Objet du Conseil n. 2881 du 25 octobre 2023 - Resoconto
OGGETTO N. 2881/XVI - Interrogazione: "Notizie in merito alle dichiarazioni indirizzate da un Assessore regionale al Presidente di Confindustria".
Bertin (Presidente) - Punto n. 14. Risponde l'assessore Caveri.
Caveri (AV-VdA Unie) - Ringrazio il consigliere Lavy di avermi dato l'opportunità di chiarire il mio pensiero di un Twitter che doveva essere un WhatsApp, ma credo che uno si debba comunque assumere la responsabilità delle cose che scrive e devo dire che, per quel che mi riguarda, da quando ho cominciato a fare politica, non ho mai smesso di scrivere. Può anche essere che talvolta io scriva troppo, però il dato di fondo è che credo che ognuno abbia delle caratteristiche nel presentarsi di fronte all'opinione pubblica e, per quel che mi riguarda, io non ho mai rinunciato, che fosse scrivere sui giornali prima dell'avvento di Internet e oggi scrivere su Internet. Credo che sia anche una caratteristica di chi fa politica esprimersi su dei temi.
Vorrei anzitutto sgombrare il campo, perché, proprio anche nel tam-tam un po' di Confindustria, emerge talvolta l'idea che io sia contrario a delle formule, a delle soluzioni, dal raddoppio del Traforo del Monte Bianco ad altre soluzioni tecniche, che possono consentire di uscire da questa situazione che è, ovviamente, una situazione paradossale; oggi immaginare che, per diciotto anni, ci saranno tre mesi di chiusura, è effettivamente un danno per la Valle d'Aosta, ma direi in generale un danno per l'Europa, visto che quest'itinerario fa parte della rete transeuropea dei trasporti.
Io ho più volte incontrato il Presidente Turcato, addirittura l'ho incontrato prima che venisse nominato alla Presidenza di Confindustria e, nel parlare di questi argomenti, mi sono sempre permesso di rilevare come il tema sia estremamente delicato, come è stato più volte rappresentato - e sono assolutamente sulla sua linea - dal Presidente della Regione Testolin.
Quando io dico modus in rebus - e mi pare purtroppo con Turcato di non essere stato molto convincente - parte da due assunti fondamentali: il primo assunto - e noi siamo obbligati a farlo anche per le caratteristiche culturali, geografiche e politiche della nostra Valle - è il mantenere un rapporto chiaro con la Francia.
Io mi auguro, davvero, che Turcato riesca a convincere, assieme al Presidente Bonomi di Confindustria, la Confindustria francese ad avere una mobilitazione sul tema, perché sembrerebbe quasi - ed è un paradosso - che questo risultasse essere solo un problema italiano, quando invece è un problema anche francese.
Seconda considerazione del modus in rebus: l'Europa. Io mi auguro che, prima o poi, il Ministro Salvini venga in Valle d'Aosta perché in questo momento quello che fa testo rispetto ai passaggi delle Alpi è ciò che è contenuto nella nuova direttiva sulla revisione della rete transeuropea dei trasporti. É un documento interessante che io conosco bene perché ab origine c'è stato anche un lavoro all'epoca del Parlamento Europeo su questo documento. È un documento interessante. Noi abbiamo la fortuna di avere due direttrici lungo la rete transeuropea dei trasporti: una è il Monte Bianco e una è il Gran San Bernardo. È del tutto evidente quindi che, nel momento in cui ci debbono essere delle interlocuzioni da parte di tutto il mondo, che sia il mondo politico come noi abbiamo fatto, l'ha fatto anche il Presidente Testolin in un importante incontro avvenuto alcuni mesi fa così come io mi sono sforzato nella prossimità della cooperazione transfrontaliera, quindi con Auvergne-Rhône-Alpes, con i due Départements che sono poi in particolare l'Alta Savoia e quello più interessato.
Ebbene, io credo che sia molto importante rifarsi anche alla storia. Le consiglio la lettura di un libro scritto da Philippe Desailloud, che si chiama "La guerre des tunnels" che racconta in maniera molto specifica le difficoltà che ci furono per la realizzazione del Tunnel, tra una competizione interna fra il Tunnel verso la Francia e quello verso la Svizzera, che fu tra l'altro abilmente sfruttato dalle autorità valdostane che riuscirono, di fatto, a ottenere la costruzione di entrambi tunnel stradali. Devo anche dire che questo libro chiarisce anche i passaggi che ci devono essere per la costruzione di un raddoppio o di altre soluzioni tecnologiche e cioè ci deve essere un accordo fra i paesi e oggi quest'accordo, a differenza degli anni 50-60, deve essere ratificato dall'Unione Europea, dopodiché ci deve essere una ratifica da parte dei Parlamenti.
Ora è evidente che questa è una strada che comunque va percorsa, perché non si può oggi pensare di avere, anche a conclusione dei lavori, un Tunnel monotubo che avrà comunque il peso dell'età per quanto si possa migliorare l'interno del traforo, è una costruzione oramai gravemente datata.
Credo che avrò modo di chiarire con il Presidente Turcato questa differenza, che già era emersa, che non vuol dire affatto mancare di rispetto.
Lei mi ha chiesto se è la posizione della Giunta questo mio Twitter, naturalmente è una posizione personale, perché io quando scrivo, non sono il portavoce della Giunta.
"Dove dovrebbe andare?": scrive lei ironicamente.
Io credo che una parte delle cose il Presidente Turcato le ha già fatte perché ha avuto un incontro con il Presidente di Confindustria di Liguria-Piemonte, c'era anche lui; tra l'altro quest'incontro si è svolto nell'ufficio della Regione a Bruxelles e - vede com'è strana la situazione - io ero in videoconferenza da un altro posto e ci tenevo a fare i miei saluti e gli auguri di buon lavoro, ritenendo che Bruxelles sia, anche per i finanziamenti necessari, un punto di riferimento importante.
Aggiungerei ancora che è importante, oggi, che questo dialogo in qualche maniera si concretizzi ancora di più e ci sia la possibilità di avere una visione prospettica, che oggi manca in tutto il Nord-Ovest.
Noi oggi abbiamo il Frejus che viene raddoppiato e io non credo che i Valsusini saranno tanto contenti di trovarsi con un aumento enorme di camion, specie nei periodi di chiusura del Traforo del Monte Bianco; abbiamo un confine di terra, che è quello che passa attraverso l'Autostrada dei fiori e va attraverso la Francia, attraverso Ventimiglia che, come voi sapete, è completamente saturo.
Abbiamo, purtroppo, una prospettiva estremamente negativa sui tempi di apertura del Traforo ferroviario della Torino-Lione, oggi si parla del 2033- 2034, e devo dirle che se dovessi correggere un mio pensiero del passato sulla possibilità di trasferimento facile delle merci dai tir ai treni, oggi avrei un certo pessimismo perché ritengo - come dimostra anche il caso del Brennero super intasato, pur in attesa anche in quel caso del Tunnel ferroviario - che vada detto che oggi non si può rinunciare ad avere il trasporto pesante su gomma, perché questa è la realtà della logistica attuale.
Credo che oggi ci voglia sinergia e credo che l'altro posto dove Turcato deve andare, - visto che uno è indicato, Bruxelles - è la Francia, perché l'atteggiamento francese oggi è estremamente rigido. Sicuramente questa è un'azione in cui speriamo anche noi di poter essere utili come Valdostani
Io mi auguro che quest'atteggiamento glaciale possa in qualche maniera, anche con il cambiamento climatico, essere sciolto, ma ritengo che questa vicenda - ed un po' mi spiace - è stata forse anche un'occasione per un chiarimento che sicuramente avrò personalmente con il presidente Turcato. Ripeto quello che ho detto prima: le cose che io ho detto questa sera sono esattamente quelle che, ancora con il Governo precedente, avevo avuto l'occasione di dire anche in occasioni pubbliche o in questa logica di mia scrittura, forse un po' compulsiva. Non so se la grafomania fa parte di una patologia, ma, per quel che mi riguarda, io credo che sia esclusivamente una voglia anche di trasparenza e di occuparsi di cose che non siano solo quelle valdostane, perché credo che anche noi politici valdostani abbiamo, tutti, la possibilità di poter dire delle cose anche su altri temi.
Presidente - Consigliere Lavy, ne ha facoltà.
Lavy (LEGA VDA) - Assessore Caveri, ma se la spiegazione era questa, come mai ieri durante la Capigruppo è stato chiesto che quest'iniziativa venisse discussa in seduta segreta? Non si parla di persone, ma lei comunque si è preso la libertà di citare una persona, che è appunto il Presidente di Confindustria, e quindi mi sono chiesto che senso avesse porre questa questione ieri in Capigruppo, discutere quest'iniziativa in seduta segreta.
Poi, per carità, lei è molto bravo a sviare il tema e forse, oltre a qualche problemino su quale social mettere questo tipo di commento, c'è anche un problema di memoria, perché allegato a quel tipo di commento c'era un articolo preso da un'agenzia, che trattava: "Imprese: Confindustria e VdA pessimista sul futuro, crolla l'export, in merito a un'indagine di Confindustria" che non trattava della questione del Tunnel, se non a margine. C'era una dichiarazione, ma il tema generale era totalmente un altro; quindi non sviamo il tema. Lei ha sbagliato social e questo non è che giustifichi, perché a chi mandava questo commento che "questo Turcato se ne doveva andare"? A qualche collega di Giunta o a qualche suo amico francese?
Però che da un Assessore, da una figura istituzionale, provenga questo tipo di messaggio, lo ritengo alquanto grave, anche perché sappiamo benissimo tutti che qui in Valle c'è un po' la mania, nel tempo, che la politica mette il naso o il becco in diverse questioni che non le competono; quindi commentare con un certo tipo di commento su di un ente che non ha niente a che fare con la Regione è una questione grave e molto seria.
Ecco perché si è portata quest'iniziativa in Consiglio; poi lei cerca di sviare il tema, giustamente, perché non avrebbe avuto senso concentrarsi in toto sul commento, anche perché, anche oggi, poteva essere chiesta seduta segreta, ma visto che ieri il giochino non è andato, oggi forse è meglio evitare, anche perché forse si sarebbe gonfiato un polverone ancora maggiore.
Qui forse c'è un problema, perché lei giustamente ama un sacco scrivere, ma bisogna pensare a cosa si scrive e poi bisogna anche capire le luci dei riflettori dove vengono puntate e lei, da questo lato, ama avercele puntate addosso. Purtroppo per lei, dopo il rimpasto di Giunta, queste luci si sono spente perché lei, con le deleghe che ha adesso, lo si vede, avrà in questo Consiglio quest'iniziativa e la prossima, ma in altri Consigli lei praticamente non apre bocca.
Allora cosa fa per ovviare a questa carenza di "visibilità"? Si organizza i convegni un po' alla Renzi, in cui se la canta e se la balla da solo, poi giustamente comunica molto sui social: si fa sentire, si va vedere, prende posizione su qualsiasi cosa e va benissimo, però dire che "doveva essere mandato a qualcun altro" non so su Twitter o su WhatsApp, non è che la tolga dal problema, anzi.
La questione sulla condivisione da parte della Giunta di questo messaggio... è interessante capire che è un messaggio personale. Per fortuna che l'ha detto, perché, se questa posizione fosse stata condivisa dalla Giunta, sarebbe stato un problema, uno scontro istituzionale tra Governo da un lato e la Confindustria dall'altro.
Prendiamo anche atto che lei agisce molto in maniera libera, però qui c'è una questione da porre, e mi rivolgo al presidente Testolin in questo caso, perché lei, assessore Caveri, non è la prima volta che fa di queste "Caverate" (che sarà un termine che verrà inserito nella prossima Treccani) ma più volte: la conosciamo per le dichiarazioni verso insegnanti e verso chi non vuole vaccinarsi... Io però, presidente Testolin, io la esorto veramente a due tipi di azione per cercare di moderare un poco i termini dell'assessore Caveri: una è una sorta di (incomprensibile) digitale, per cui sto al cellulare e mi si dice: "No, forse certe volte pensaci prima di scrivere qualcosa".
La seconda, invece, potrebbe essere addirittura più interessante: lei, presidente Testolin, non ha i social ma per l'occasione potrebbe farseli, potrebbe farsi Twitter e potrebbe decidere di fare qualcosa di molto efficace, di scrivere un unico tweet, ne basta uno, con su scritto: "Questo Caveri se ne deve andare".
Presidente - Assessore Caveri per fatto personale.
Caveri (AV-VdA Unie) - Per fatto personale. Purtroppo quando lei avrà la mia età io non ci sarò più e mi auguro che il suo curriculum sia uguale al mio.
Io, alla sua età, ero già Deputato ed ero giornalista professionista. Quando vedo il suo, mi sembra un po' deboluccio.
Presidente - Consigliere Lavy.
Lavy (LEGA VDA) - Presidente, non mi sembrava un fatto personale questo, perché alla fine se bisogna porre l'accento sulle proprie competenze, poi uno valuti anche quello che è e le scivolate che uno fa.
Per carità, non ho nessun tipo di problema nell'affermare che il mio curriculum non è di certo ai suoi livelli e sa una cosa? Ne sono molto fiero.
Poi magari adesso potrà aggiungere qualcosa in più sul suo curriculum, visto che probabilmente potrebbe essere il prossimo candidato alle europee dell'Union Valdôtaine.
Presidente - Consigliere Restano per mozione d'ordine.
Restano (GM) - Chiedo se possibile una sospensione per una riunione delle forze di minoranza.
Presidente - Sospensione accordata.
(La seduta è sospesa dalle ore 19:01 alle ore 19:12)