Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 2875 du 25 octobre 2023 - Resoconto

OGGETTO N. 2875/XVI - Interrogazione con risposta immediata: "Azioni per evitare il mancato passaggio della tappa del Giro d'Italia in programma nel 2024".

Bertin (Presidente) - Punto n. 8.04. Consigliere Manfrin ne ha facoltà.

Manfrin (LEGA VDA) - Chiedo scusa ai colleghi che hanno iniziative analoghe, ma la notizia è arrivata esattamente nel momento in cui c'era il deposito delle iniziative, quindi il nostro gruppo l'ha elaborata in una fase successiva.

Come abbiamo voluto riassumere nell'interrogazione che abbiamo depositato e come sappiamo, purtroppo a maggio avrebbe dovuto tenersi la XIII tappa del Giro d'Italia che doveva toccare la nostra regione: si è messo a piovere e quindi sono stati attivati dei protocolli che noi abbiamo ritenuto eccessivi. Questo, viste anche le condizioni generali, visto anche che, comunque, la tappa che prevedeva il Piemonte è stata portata a compimento. Avevamo già chiesto conto del fatto che la nostra regione fosse completamente saltata dal Giro d'Italia.

In occasione di questa nostra richiesta - proprio con un Question Time - già all'epoca ci fu risposto che c'erano già state delle proteste, delle lettere formali, da parte sia del Presidente che dell'Assessore delegato e che, sostanzialmente, si era prospettata la possibilità che ci fosse già un accordo per avere una sorta di risarcimento per la nostra regione.

Questa sorta di accordo, questa sorta di risarcimento, però si è infranto rispetto alle notizie di cui siamo venuti a conoscenza nella giornata di venerdì, quando abbiamo avuto conferma della mappa del Giro d'Italia e abbiamo visto che, plasticamente, la Valle d'Aosta non è ricompresa al suo interno.

Con quest'interrogazione chiediamo quali siano state le azioni messe in campo atte ad evitare il ripetersi del mancato svolgimento della tappa nella nostra regione.

Presidente - Risponde l'assessore Grosjacques.

Grosjacques (UV) - Il collega Manfrin ha correttamente riepilogato i fatti. Il 19 di maggio c'è stato il "fattaccio", quindi il mancato attraversamento sul nostro territorio della tappa del Giro; in data 23 maggio il sottoscritto e il Presidente della Regione, a firma congiunta, hanno inviato una lettera al Comitato organizzatore, quindi a RCS Sport, nelle persone dell'amministratore delegato e del direttore del Giro, rappresentando oltre al rammarico per il mancato passaggio, anche una richiesta di risarcimento, che abbiamo indicato ovviamente come risarcimento sportivo per quello che la Valle d'Aosta si aspettava e che aveva in qualche modo costruito, pur essendo solo una tappa di transito, per accogliere nelle migliori condizioni gli atleti e la gara.

C'è stata, da allora a oggi, tutta una serie d'interlocuzioni; ovviamente la lettera è stata scritta quattro giorni dopo, quindi sulla scorta anche dei colloqui che hanno avuto sia il sottoscritto, di persona, che il Presidente della Regione, telefonicamente, quella stessa mattina in cui c'è stato comunicato il mancato attraversamento della tappa. C'è una cronologia e le chiederei, collega Manfrin, se lei non ha nulla in contrario, di attendere qualche giorno in modo da potere rispondere in modo esaustivo - mi auguro almeno che sia esaustivo - a lei e alle iniziative ispettive degli altri colleghi che verranno discusse congiuntamente, in modo da dare la cronologia di quello che è successo, da allora ai giorni scorsi e in modo da dare piena contezza delle attività che sono state fatte.

Presidente - Per la replica, consigliere Manfrin.

Manfrin (LEGA VDA) - Rimaniamo in attesa della cronologia e di una risposta; credo però che, a prescindere dalla cronologia, i fatti siano abbastanza noti e sotto gli occhi di tutti.

La mappa c'è, le tappe ci sono, c'è un Giro che innerva tutto il Paese ma la Regione Autonoma Valle d'Aosta rimane in ogni caso esclusa.

Non so se questa cronologia potrà, in qualche maniera, alleviare quella che è sicuramente una nuova ferita aperta da questo mancato passaggio; io mi auguro di no, temo però che potremmo rimanere delusi.