Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 2874 du 25 octobre 2023 - Resoconto

OGGETTO N. 2874/XVI - Interrogazione a risposta immediata: "Attività di preparazione della Coppa del mondo di sci alpino sul versante italiano".

Bertin (Presidente) - Punto n. 8.03. Consigliera Erika Guichardaz ne ha facoltà.

Guichardaz E. (PCP) - Organi di stampa nazionale ed internazionale in questi giorni parlano delle ruspe da cantiere che stanno scavando il ghiacciaio del Teodulo per modellare il percorso della Coppa del mondo di sci dell'11 e 19 novembre tra Zermatt e il Breuil-Cervinia.

Il 17 ottobre alcune associazioni hanno avviato a loro volta una procedura per chiedere alla Commissione cantonale dell'edilizia svizzera d'interrompere immediatamente i lavori.

È notizia di ieri che la Commissione cantonale ha emesso il divieto di utilizzo di una parte di quanto realizzato in vista delle gare di Coppa del mondo.

Alla luce di tutto questo, calcolando anche la nostra strategia di adattamenti ai cambiamenti climatici, l'enorme impegno anche di Fondazione Montagna Sicura e di altre organizzazioni che conoscono bene l'importanza dei ghiacciai e sono anche sensibili sul tema, chiediamo al Governo regionale lo stato dell'arte di questa preparazione della gara e soprattutto se sul versante italiano invece, rispetto alla questione delle autorizzazioni, siamo completamente a norma.

Presidente - Risponde l'assessore Bertschy.

Bertschy (AV-VdA Unie) - I lavori di preparazione della pista sono pressoché ultimati e si sta provvedendo alla posa delle reti di protezione e alla linea aerea per i dati e per l'alimentazione dei dispositivi vari, telecamere, apparati audio e cronometraggio, quindi per quello che ci riguarda i lavori stanno avanzando nella maniera corretta nei due tratti che riguardano il territorio italiano, che sono differenti: una parte si realizza su un territorio dove la pista viene realizzata esclusivamente per questo periodo delle gare della Coppa del mondo, mentre nel secondo tratto si utilizza un tratto di pista turistica, la cosiddetta "Ventina" che è stata poi classificata e viene denominata la "7 bis".

Per quello che è di nostra informazione e ovviamente per il lavoro che le società sono tenute a fare, sono state avviate per tempo tutte le autorizzazioni e i permessi ritenuti necessari a poter operare in piena legittimità. Non siamo noi che dobbiamo valutare questi aspetti ma la società, già nell'edizione dello scorso anno, aveva lavorato nella direzione di ottenere tutti i permessi e di agevolare tutte le autorizzazioni.

Si procede per raggiungere l'obiettivo, un obiettivo che inseguiamo da tempo e che potrebbe dare alla nostra Regione la possibilità di sviluppare una competizione sportiva di grande livello e di continuare poi nella direzione, se possibile, di richiedere di poter realizzare queste gare - come è un po' tutto il movimento sportivo che oggi lo sottolinea - sempre più avanti nel corso della stagione invernale, viste le mutazioni che il tempo sta dimostrando.

Una delle cose che però è bene sottolineare è che in territorio svizzero, ma in generale in tutti i ghiacciai del mondo, l'operazione meccanica di chiusura dei crepacci e della messa in sicurezza delle piste è prevista proprio dall'autorizzazione delle piste, quindi la movimentazione della neve e il riempimento di questi crepacci con la neve è una cosa che avviene da tempo, da sempre forse sul Ghiacciaio del Plateau. Poi su questo si potrà essere più precisi chiedendo le informazioni alla società svizzera, però questo proprio per garantire la sicurezza sia degli sciatori che dei lavoratori che degli operatori. Probabilmente, in questo caso, ha fatto molto più scalpore l'attività che si fa, ma è un'attività che è parte del lavoro che si fa sui ghiacciai.

La cosa più importante è che ha nevicato in questi ultimi giorni e che le cose procedono nella maniera giusta. L'obiettivo è, speriamo, di fare una bella manifestazione e di realizzare in pieno il progetto che si è lanciato.

Presidente - Per la replica, la consigliera Erika Guichardaz.

Guichardaz E. (PCP) - Non solo le immagini fanno scalpore, perché se la notizia di ieri dice che una parte di quelle piste non può essere utilizzata perché non era autorizzata, evidentemente qualcosa nelle autorizzazioni, lato svizzero, c'è stato.

Verificheremo quanto lei ci ha detto rispetto al lato italiano. Quello che rileviamo, purtroppo, è che un evento che forse dovrebbe far parlare in positivo, oggi è agli onori della cronaca nuovamente sotto un aspetto invece negativo e c'è un'indignazione generale anche da parte di atleti comunque di rango mondiale. Lo abbiamo letto sulle pagine della stampa di ieri, proprio perché si va verso l'indignazione di chi vuole spremere la natura per fare degli eventi a tutti i costi in un momento che sappiamo di grande difficoltà anche per i ghiacciai e soprattutto per il ghiacciaio del Teodulo.