Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 2735 du 28 juillet 2023 - Resoconto

OGGETTO N. 2735/XVI - Interpellanza: "Valutazioni in merito all'internalizzazione degli operatori di sostegno attualmente in servizio presso la Società dei Servizi".

Bertin (Presidente) - Punto n. 37. Per l'illustrazione, la parola alla consigliera Erika Guichardaz.

Guichardaz E. (PCP) - Nello scorso Consiglio avevamo portato un'interrogazione a risposta immediata a seguito delle notizie apparse sugli organi di stampa, dove si dava per concretizzato un accordo, al fine di passare al primo di settembre l'impegno rispetto agli operatori di sostegno e un incremento contrattuale da 18 a 36 ore. Cosa che è stata in qualche modo confermata dall'Assessore, ma i tempi della replica di un question time sappiamo essere assai brevi; quindi in parte è già stato risposto su alcune cose al collega Manfrin, che ha presentato anche lui un'interrogazione in questo Consiglio. Quello che noi chiediamo, invece, è se vi sono novità rispetto all'accordo di cui abbiamo parlato, il numero degli operatori assunti dalla Società dei Servizi suddivisi per tempo determinato, indeterminato e le tipologie di contratto, il numero degli operatori che hanno accettato di trasformare il loro contratto (perché sappiamo che c'è un'esplicita richiesta che viene fatta nel mese di giugno), se qualche operatore già nel mese di giugno ha fatto esplicita richiesta per passare da 18 a 36 ore, e se vi siano valutazioni in corso, anche rispetto alla parte contrattuale di questi operatori. Naturalmente, è un passaggio successivo rispetto a quello dell'accordo di cui abbiamo parlato prima, ma se nelle interlocuzioni che ci sono con la Società dei Servizi e con i sindacati si sta comunque pensando anche ad una fase di contrattazione diversa rispetto a quella che c'è attualmente.

Presidente - Per la risposta, l'assessore Jean-Pierre Guichardaz.

Guichardaz J. (PD-FP) - Riguardo alle novità rispetto all'accordo del tavolo tecnico tra Regione, sindacati e Società di Servizi per il miglioramento dei lavoratori e degli operatori di sostegno, il Previdente Testolin ha fornito le relative informazioni che lei ha richiamato adesso in premessa, quindi rimanderei alla sua risposta, che è sufficientemente circostanziata, in modo tale da avere tempo per rispondere alle altre domande.

Il numero di operatori totale assunti dalla Società di Servizi, alla data della discussione dell'interpellanza, suddivisi tra quelli a tempo determinato e indeterminato e tipologia del contratto, tempo pieno o parziale, eccetera... Le leggo la tabellina: tipologia di contratto indeterminato a 18 ore sono venticinque, a 20 ore sono nove; a 31 ore (cioè al 66,25% di part-time) sono trentuno; part-time a 78,95%, (cioè 30 ore settimanali) sono trentacinque; a tempo indeterminato al 94,74%, cioè 36 ore, sono centotrentatré, sono duecentotrentatrè i tempi indeterminati totali.

Le fornisco anche i dati dei tempi determinati in somministrazione: a 18 ore sono sei, a 20 uno, a 25 uno, a 30 tre e a 36 sono tredici, per un totale di ventiquattro.

Poi, tempo determinato in somministrazione totale è 1 a trentasei. Quindi nel totale siamo a duecentocinquantotto. Ricordo solo che il full time del contratto collettivo nazionale AGIDAE non è a 36 ma è a 38: è per quello che parliamo di tempo parziale anche con riferimento alle 36 ore.

Entro maggio, la Società di Servizi - questo per fornire l'informazione - contatta tramite mail tutto il personale a tempo determinato con un part-time a 18 ore, richiedendo la disponibilità ad aumentare le ore per l'anno scolastico successivo scegliendo il pacchetto 20-25-30-36 ore settimanali e la richiesta viene presa in carico ed eventualmente rivalutata in base alle esigenze del nuovo anno scolastico.

Relativamente al numero degli operatori che hanno accettato la trasformazione dei contratti degli operatori da tempo parziale a tempo pieno, che ne fanno esplicita richiesta entro giugno, i dati relativi saranno disponibili a partire da fine agosto, anche perché ci sono parecchi operatori che, probabilmente - io immagino -, per organizzazioni proprie di vita e di altre situazioni che non ci vengono notificate, devono valutare se convenga loro passare da 18 a 36 ore.

Io questo dato non l'avevo, pensavo che fosse scontato che tutti avessero questa volontà, invece mi dicono che ci sono diversi casi che devono fare delle valutazioni, probabilmente legate al fatto che l'aumento a 36 ore magari non gli consente poi di poter fare altri lavori. Non lo so, comunque a fine agosto le daremo poi i dati.

"Se vi siano valutazioni in corso e si intenda procedere in tal senso al fine di verificare l'economicità del servizio per promuovere l'internalizzazione degli operatori di sostegno attualmente in servizio presso la Società dei Servizi": questa è una valutazione, ovviamente, da effettuare nell'ambito del tavolo di lavoro tecnico-politico che sta effettuando vari incontri; tra l'altro, tavolo coordinato dal collega Bertschy che ringrazio, perché si è preso carico veramente di tutte le varie situazioni, compresi gli operatori di sostegno e gli assistenti ai musei.

Quindi, con le organizzazioni sindacali stiamo facendo incontri e valutazioni, proprio in base alla tipologia dei diversi profili che operano nella Società dei Servizi, perché un conto - come le dicevo - sono gli operatori di sostegno, gli educatori professionali, altro sono gli assistenti sociali e gli operatori socio-sanitari. Ogni categoria ha le sue peculiarità.

Presidente - Replica la consigliera Erika Guichardaz.

Guichardaz E. (PCP) - I dati che lei ha fornito già ci fanno capire la confusione all'interno di quei contratti, perché vediamo tipologie di part-time che sono veramente un po' eccessive, e poi, come vi dicevo, soprattutto calcolando il tempo-scuola che proprio con queste tipologie poco c'entra, perché la scuola non è pensata sulle 36 ore; basti pensare che un docente di scuola secondaria ne fa 18, proprio perché è organizzata in maniera diversa. Quindi, anche impegnandoli per tutta una giornata, (nella scuola primaria tendenzialmente 08:30-12:30 e 14:00-16:30, con il mercoledì pomeriggio a casa), capiamo che le 36 ore non ci sono. Quindi, sotto questo punto di vista, un ragionamento, anche sulle varie tipologie che lei ha detto, bisognerebbe farlo proprio perché diventa anche un po' difficile per quello che riguarda la gestione non solo degli operatori di sostegno, ma anche per la gestione delle segreterie scolastiche che già sono oberate anche d'altro. Le assicuro che, rispetto all'organizzazione degli orari degli operatori di sostegno, per poter incastrare tutti i turni, diventa veramente difficile riuscire a fargli fare quelle 36 ore.

Un'altra anomalia che evidenziamo, da quanto lei ha detto, è che vi sono somministrati, all'interno della Società dei Servizi, che già prevede un servizio a tempo determinato, o comunque un servizio diverso; il fatto di aver in qualche modo utilizzato delle Agenzie di somministrazione questa cosa qui a noi risulta essere un bel punto interrogativo, perché non comprendiamo perché delegare il lavoro, che è espressamente richiesto a loro, ad altri.

Quello che sappiamo dalla risposta del Presidente è che si è in dirittura di arrivo rispetto ad un accordo. Quello che vorremmo segnalarle è anche il fatto che, come lei ha detto, c'è la tipologia da 18 a 36, ma ci sono persone che da anni svolgono le 25, piuttosto che le 30 ore. Secondo il nostro punto di vista bisogna dare la possibilità a questo personale, che è da tempo all'interno delle Istituzioni scolastiche e svolge quel lavoro, di poter passare anche alle 25 ore, non obbligarli a passare alle 36, perché le dico, per esperienza personale, che ci sono proprio degli operatori che, per la loro gestione familiare, sanno benissimo di non poter arrivare alle 36 ore, ma, dall'altra parte, sarebbe un peccato perdere delle risorse che si sono formate nel tempo.

Aspettiamo quindi di conoscere anche rispetto al passaggio successivo.

Quello che noi chiederemmo - vista anche l'attenzione che c'è da parte del Consiglio regionale e le tante iniziative che si sono svolte nel tempo - magari all'Assessore Bertschy, visto che sta facendo un po' da collante di tutti, di poter venire una volta in Commissione ed affrontare la tematica, in modo che si possa in qualche modo portare anche l'esperienza e il bagaglio di ognuno, per cercare la migliore soluzione per questo tema che, ripeto, è centrale, perché molti di quegli operatori stanno dando le dimissioni e stanno facendo altro.

Sotto questo punto di vista, noi vorremmo che chi, con passione e competenza, ha svolto negli anni quel lavoro possa continuare a svolgerlo con passione, proprio perché non è un lavoro semplice ed è un lavoro che ha bisogno assolutamente di professionalità e competenze.