Objet du Conseil n. 2729 du 28 juillet 2023 - Resoconto
OGGETTO N. 2729/XVI - Interrogazione: "Notizie in merito ad una eventuale mancata trasmissione regolare di dati al FSE da parte di alcune strutture sanitarie private convenzionate".
Bertin (Presidente) - Punto n. 23. Risponde l'assessore Marzi.
Marzi (SA) - Con la delibera di Giunta regionale 563 dello scorso 22 maggio l'Assessorato sanità, salute e politiche sociali ha ridefinito la strategia di sviluppo del Fascicolo Sanitario Elettronico nell'ambito regionale. Condividiamo con la collega che ha proposto quest'iniziativa sulla centralità di questo strumento, dimostrandolo appunto con questa deliberazione.
Con il chiaro indirizzo tracciato abbiamo stabilito che la strategia regionale di sviluppo del FSE, oltre ad assicurare il raggiungimento degli obiettivi del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) e delle linee guida nazionali, deve valorizzare e far evolvere l'architettura e il patrimonio informativo regionale, perseguendo un modello che non necessita di fare ricorso, in sussidiarietà, a servizi e a strumenti centralizzati.
Ricordiamo, in tal senso, che - indipendentemente dal fatto che il Fascicolo Sanitario Elettronico nella sua architettura e nella sua scelta iniziale, quindi di conseguenza con l'andare avanti degli anni ha avuto assoluto bisogno di essere riproposto - la Regione autonoma Valle d'Aosta è stata da questo punto di vista un barlume nello scegliere, ai tempi, di partire in house, sul proprio territorio, non soltanto nello scegliere questo tipo di strumento, ma anche poi, di conseguenza, nell'essere proprietaria e nel gestire a casa propria dati così sensibili come quelli sanitari.
Per cui, la scelta di rinnovare il Fascicolo Sanitario (e da questo punto di vista rinnovo la rilevanza di quest'iniziativa sulla quale concordiamo) dimostra a maggior ragione che, se lo si era capito allora, lo si vuole comprendere ancor meglio adesso.
L'obiettivo primario, quindi, è diretto alla realizzazione di un eco sistema digitale regionale in grado di garantire la piena fruibilità dei servizi sanitari e socio-sanitari in modalità digitale, tramite adeguati strumenti informativi e tecnologie innovative, integrate anche ai servizi di telemedicina.
Oltre che dall'Azienda USL, il Fascicolo Sanitario Elettronico è alimentato anche da alcune strutture - come richiamato dall'iniziativa - sanitarie e private convenzionate, le quali trasmettono i referti di specialità radiologica e le lettere di dimissioni ospedaliere prodotte nell'ambito delle prestazioni del servizio sanitario regionale valdostano.
Da un approfondimento, è correttamente emerso che, per una delle tre strutture, alcuni problemi tecnici avevano momentaneamente interrotto la regolare trasmissione del flusso dei dati. Grazie ad un intervento mirato, i problemi tecnici sono stati superati ed il flusso ha ripreso regolarmente ad alimentare il Fascicolo Sanitario Elettronico.
INVA ha comunicato che, nonostante la temporanea interruzione delle comunicazioni dei dati, non si sono comunque rilevate chiamate da parte degli utenti dirette a segnalare la mancata visibilità delle informazioni.
Il Fascicolo Sanitario Elettronico regionale mette a disposizione degli assistiti regionali, tramite la piattaforma nazionale di interoperabilità, INI, i referti clinici prodotti nell'ambito del servizio sanitario nazionale. Pertanto, rende disponibili anche i referti provenienti dalle strutture di altre Regioni collegate al sistema, nonché le informazioni prodotte localmente fruibili dalle rispettive Regioni di assistenza degli assistiti.
La piattaforma nazionale è in corso di potenziamento, con specifiche azioni evolutive e, nell'ambito della progettualità nazionale del Fascicolo Sanitario Elettronico 2.0, sono previste iniziative finalizzate alla possibilità di coinvolgere nel Fascicolo Sanitario Elettronico anche gli enti privati.
Inoltre, è già in corso l'adeguamento tecnologico previsto nell'ambito del Progetto FSE 2.0, di cui alla missione 6.2 del PNRR, volto a realizzare, anche per le strutture convenzionate - venendo ad un dato in più rispetto all'iniziativa - l'interscambio delle informazioni riferite ad altre specialità diagnostiche, quali quelle di laboratorio, di dermatologia e di ortopedia.
Presidente - Per la replica, la parola al consigliere Distort, ne ha facoltà.
Distort (LEGA VDA) - Grazie Assessore per la risposta, che oltretutto rivela e anticipa la possibilità di miglioramenti futuri di questo strumento. Infatti, obiettivo di questa nostra iniziativa non voleva essere quello di infierire su dei disservizi, assolutamente, crediamo in un'ottica ben più intelligente che è quella di sviluppare tutte le potenzialità di uno strumento; e quindi la finalità non si esaurisce all'aspetto ispettivo, ma ha una finalità esortativa, cioè innescare una riflessione sulle potenzialità di uno strumento.
Tra l'altro, è uno strumento regionale, però è del tutto evidente che da Pont-Saint-Martin in poi inizia un altro assetto regionale ed è del tutto analogamente evidente che ci siano persone della Bassa Valle che possono provare tutta una serie di risposte, cercare servizi sanitari a Ivrea, piuttosto che a Torino. Quindi, a questo punto, il pensare che lo strumento regionale possa essere concepito e strutturato in modo tale da poter permettere un assetto dialogico con realtà di fuori Valle è estremamente interessante.
Per la natura dello strumento, io vorrei fare un piccolo inciso di cultura generale che so che lei, personalmente, assessore Marzi, apprezza.
Lo strumento che ha generato il più grande passo avanti nella storia dell'antropologia umana, qual è stato? Non è la ruota, come immagineremmo immediatamente. Io l'ho saputo recentemente e mi ha stupito. Sa qual è? È l'ascia.
L'ascia ha generato il passo più significativo nella storia dell'umanità, perché era uno strumento facile da costruire, facile da usare, e versatile.
Adesso, dall'uomo primitivo ritorniamo nel 2023, ma questo è lo spirito di uno strumento: lo strumento deve essere facile da concepire. Proprio come concezione, poi è chiaro che tutta la complessità tecnica che sta dietro lo strumento può avere tutta la sua complessità, ma la concezione, il concepimento, il pensare ad uno strumento che sappia innanzitutto essere una risposta immediata; che sia facile da utilizzare, per utenti, per medici, per personale sanitario, per personale sanitario anche al di fuori del territorio regionale, quindi facile da usare, e versatile.
Questa è la nostra ottica, questo è il modo con cui noi intendiamo e immaginiamo affrontare temi di pubblico interesse.
Questo rimane, a questo punto, il nostro invito, quindi la fase esortativa continua in questa linea, cioè fare in modo che questo strumento sia sempre più versatile e facilmente utilizzabile, nell'interesse degli operatori di settore, ovviamente, e degli utenti.