Objet du Conseil n. 2727 du 28 juillet 2023 - Resoconto
OGGETTO N. 2727/XVI - Interrogazione: "Prospettive per i dipendenti assunti dall'ARER a seguito della sentenza della Corte Costituzionale n. 140/23".
Bertin (Presidente) - Punto n. 21. Risponde l'assessore Marzi.
Marzi (SA) - La legge regionale 8/2022 ha inteso dare sostegno all'ARER (Azienda Regionale Edilizia Residenziale) in riferimento all'importante riqualificazione del patrimonio di edilizia residenziale pubblica, tenuto conto dei numerosi investimenti da porre in essere a valere sui diversi programmi, PINQuA (Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell'Abitare) e 110% in particolare.
La legge ha quindi previsto per la gestione degli interventi di riqualificazione una struttura di progetto di secondo livello da istituire con deliberazione del Consiglio di amministrazione dell'ARER, al fine di consentire ad ARER di poter portare avanti gli investimenti in modo adeguato e nel rispetto dei tempi previsti, appunto, dalla legge regionale sopra citata, prevedendo che ARER, limitatamente al 2022, potesse procedere, in tempi compatibili con l'avvio degli interventi e in via straordinaria e d'urgenza, al reclutamento di due unità di personale a tempo determinato, necessarie per il funzionamento della struttura di progetto.
Il reclutamento ha una durata di 36 mesi, mediante apposite procedure selettive, con modalità semplificata di svolgimento delle prove.
È assicurato comunque il profilo comparativo per titoli e prove orali, in cui è accertato anche il possesso di conoscenze informatiche, digitali e fermo restando l'accertamento della lingua francese ed italiano.
I bandi delle procedure selettive sono stati pubblicati entro 31 dicembre 2022 per quindici giorni consecutivi.
La Presidenza del Consiglio aveva impugnato avanti alla Corte Costituzionale, per diversi, profili il citato articolo 3, comma 2, in particolare in quanto lo stesso, non prevedendo lo svolgimento di una prova scritta, si sarebbe posto in contrasto con il decreto legislativo 165/2001 che invece contempla tale prova.
Inoltre, secondo la Presidenza del Consiglio dei Ministri, la pubblicazione dei bandi, avvenuta esclusivamente nell'albo notiziario e nel sito istituzionale dell'ente, si sarebbe discostata dal decreto legislativo 165/2001 che prevede che i bandi debbano rispettare il principio dell'adeguata pubblicità.
In sintesi, con la sentenza 140 dello scorso 11 luglio, la Corte Costituzionale ha ritenuto le modalità semplificate di svolgimento delle prove selettive per l'assunzione del personale coerenti con il dettato costituzionale, confermando così i precedenti orientamenti della giurisprudenza della Corte che hanno riconosciuto la competenza regionale in materia di procedure selettive per l'assunzione del personale.
Ciò anche in considerazione del fatto che - sottolinea la Corte nella sentenza - "la norma in esame non irragionevolmente contempla le esigenze di celerità del reclutamento, sotteso al carattere temporaneo dei progetti alla cui attuazione sono preordinate le assunzioni in discorso, con l'obiettivo di selezionare soggetti in possesso della necessaria qualificazione professionale". Termino, quindi, così, di citare la Corte.
La Corte ha invece dichiarata fondata la questione di legittimità costituzionale riguardo alla pubblicazione del bando di selezione per l'assunzione di personale nell'albo notiziario nel sito istituzionale del medesimo ente.
Da un punto di vista sostanziale, la norma impugnata ha superato il vaglio di legittimità della Corte Costituzionale, risultando invece contestata unicamente laddove non è stata prevista la pubblicazione anche sul Bollettino ufficiale della Regione.
Ci viene chiesto quali prospettive si configurano per i due dipendenti assunti dall'ARER anche nell'ottica di garantire il servizio di sostegno alle iniziative legate agli importanti investimenti in essere. La sentenza della Corte Costituzionale arriva oltre un anno dopo l'approvazione della legge regionale 8/2022 e a circa un anno dall'assunzione del personale in questione, avvenuta il primo agosto del 2022.
Alla procedura selettiva, per la quale ARER ha dato pubblicità, oltre che nel proprio albo notiziario e nel proprio sito istituzionale, anche attraverso comunicazione agli Ordini professionali interessati e agli Atenei, avevano risposto infatti sette candidati di cui cinque di Aosta, uno di Como e uno di Torino. Nonostante la mancata pubblicazione sul BUR, quindi, diverse persone si sono candidate alla procedura selettiva che riguardava assunzioni a tempo determinato per un massimo di 36 mesi.
Emerge quindi una considerazione di ordine generale che vede porre sul piano della bilancia due sostanziali interessi pubblici: da un lato gli investimenti messi in campo dall'ARER con il sostegno fornito dalla Regione attraverso la legge regionale 8/2022, che devono essere portati a termine in tempi definiti anche per evitare di perdere i finanziamenti statali vitali per la realizzazione degli interventi stessi - ma lei ha da sempre dimostrato attenzione a queste cose, quindi lo sa almeno quanto noi -; dall'altro l'interesse pubblico diretto alla correttezza e al buon andamento dell'azione amministrativa.
Rispetto a tale situazione, assume carattere di interesse pubblico prevalente il superiore interesse della realizzazione degli investimenti nei tempi stabiliti.
Quindi, tra i due interessi pubblici, tenuto conto di quanto detto, ovvero che da un punto di vista sostanziale la sentenza della Corte ha ritenuto aderente alla Costituzione la norma giudicando regolare la procedura selettiva e ha censurato solamente una parte della stessa, è ragionevole intendere che possa risultare prevalente l'interesse pubblico alla realizzazione degli investimenti nei tempi stabiliti, tempi che - diversamente - non verrebbero rispettati qualora si dovesse nuovamente ripetere la procedura selettiva.
Presidente - Per la replica, Consigliere Baccega, ha facoltà di parola.
Baccega (FI) - In realtà, l'interrogazione era nata proprio all'uscita della sentenza; poi, è pervenuta la nota del Presidente della Regione che aveva fatto chiarezza rispetto alla sentenza stessa e ai percorsi. Ci preoccupava, appunto, questa dichiarazione di fondatezza della violazione degli articoli 3 e 97 della legge regionale 8/2022. C'è una prevalenza di interesse pubblico in quel senso, quindi era questa la nostra preoccupazione: avere due dipendenti che avevano lavorato un anno, con il rischio di non dover più proseguire la loro operatività in un percorso che è quello del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza); un percorso che li vede impegnati direi in modo significativo, altrimenti non avrebbe avuto nessun senso la loro assunzione.
Siamo lieti che il percorso prosegua e l'auspicio è che proprio i progetti e le realizzazioni vadano a buon fine.