Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 2338 du 19 avril 2023 - Resoconto

OGGETTO N. 2338/XVI - Interrogazione a risposta immediata: "Notizie in merito alla sottoposizione all'attenzione della Giunta regionale della relazione al Parlamento della Direzione investigativa antimafia al fine di porre in essere azioni di contrasto alla criminalità organizzata".

Bertin (Presidente) - Punto n. 5.02. Per l'illustrazione, si è prenotata la consigliera Erika Guichardaz, ne ha facoltà.

Guichardaz E. (PCP) - La relazione semestrale della Direzione investigativa antimafia al Parlamento evidenzia che l'evoluzione giudiziaria ha di fatto sancito l'esistenza di un locale di 'ndrangheta in Valle d'Aosta, locale di 'ndrangheta che per i Giudici della Prima sezione penale della Corte d'Appello non solo è esistito, ma, attraverso una rete di rapporti improntati a una costante azione, espressione di repressione e intimidazione, per quanto esercitati senza ricorso ad atti marcatamente violenti, è anche riuscito, di fatto, a costruire una rete di relazioni, connivenze, rapporti con istituzioni e con esponenti con ruoli d'interesse in settori importanti delle attività economiche e politiche, funzionali alla creazione di quel tessuto connettivo necessario per realizzare gli scopi e le finalità di un'associazione di tipo mafioso.

Alla luce di questo quadro preoccupante - ne abbiamo già parlato appena uscita la notizia in I Commissione - vogliamo chiedere al Presidente, anche nelle sue funzioni prefettizie e componente dell'Osservatorio, se ha portato il documento all'attenzione della Giunta al fine di mettere in campo azioni concrete e mirate non solo per far conoscere il fenomeno e contrastare la presenza di un locale di 'ndrangheta in Valle d'Aosta, ma con particolare riferimento proprio a quel sodalizio nel settore politico che viene evidenziato nella relazione.

Presidente - Il Presidente della Regione, ne ha facoltà.

Testolin (UV) - La relazione della Direzione investigativa antimafia, relativa al primo semestre 2022, che dedica alla Valle d'Aosta una pagina a cavallo tra le pagine 214 e 215, è un documento in libera consultazione, come tutte le relazioni precedenti che non hanno mai fatto oggetto di esame da parte della Giunta regionale che, peraltro, non ha specifiche competenze amministrative in materia di lotta alla criminalità organizzata.

In passato, peraltro, ai sensi della legge regionale 29 marzo 2010 n. 11, "Politiche e iniziative regionali per la promozione della legalità e della sicurezza", le attività inerenti alla promozione della legalità facevano oggetto di confronto nell'ambito della conferenza regionale sulla legalità e la sicurezza, istituita dall'articolo 4 della legge regionale stessa.

Ricordo che con la legge regionale 1/22 la conferenza è stata soppressa e le sue competenze trasferite all'Osservatorio regionale permanente sulla legalità e sulla criminalità organizzata e di tipo mafioso al quale il Presidente della Regione partecipa in quanto tale e non con riferimento alle sue funzioni prefettizie.

Ciò non toglie ovviamente che gli uffici della Giunta regionale continuino a operare come sempre fatto per la promozione e la diffusione dei valori di una sana convivenza civile anche per il tramite del tavolo tecnico permanente sulla corresponsabilità educativa e sulla legalità, istituito presso l'Assessorato beni attività culturali, sistema educativo e politiche per le relazioni intergenerazionali, oltre che attraverso le azioni d'impulso e d'indirizzo nell'ambito del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica.

Presidente - Per la replica, si è prenotata la consigliera Erika Guichardaz, ne ha facoltà.

Guichardaz E. (PCP) - Sappiamo bene che di eventi pubblici l'Osservatorio ne ha fatti diversi, ma, in quelle due pagine di cui parlava il Presidente, viene proprio evidenziato che vi sono delle ingerenze nella questione soprattutto degli appalti e vi sono state anche ingerenze durante le campagne elettorali con scambi di voti.

Quindi quello che noi diciamo è "Non serve solo fare della promozione e della divulgazione, ma servono azioni concrete proprio riferite ai temi su cui si è concentrata questa relazione".

Anche oggi, sulla prima pagina della Stampa, si parla della confisca a due imprenditori, considerati dagli inquirenti appartenenti o comunque avere dei contatti con la casa della 'ndrangheta di Cutro che pare lavorasse anche con la pubblica Amministrazione di cui poi chiederemo conto.