Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 2320 du 19 avril 2023 - Resoconto

OGGETTO N. 2320/XVI - Interrogazione: "Notizie in merito al progetto denominato "Condominio dell'Arco d'Augusto"".

Bertin (Presidente) - Punto n. 11. Risponde l'assessore Jean-Pierre Guichardaz, ne ha facoltà.

Guichardaz J. (FP-PD) - Rispetto al quesito posto, posso dire che vi è un'analogia tra i progetti di edifici a Valtournenche, a Breuil-Cervinia con destinazione ad abitazione e ad Aosta, "Condominio dell'Arco d'Augusto, con destinazioni miste, abitazione commerciale e direzionale, la si può ravvisare in particolare nel grande risalto mediatico che hanno suscitato. Come è noto, i proponenti non sono gli stessi, così come i progettisti, locali per il progetto dell'Arco e di fuori Valle per il progetto del Breuil. I progetti naturalmente sono diversi: proposta di demolizione e ricostruzione di ex albergo non più utilizzato, proposta di demolizione e ricostruzione di edificio con funzioni miste abbandonato in stato di degrado da anni e si riferiscono a contesti edilizi e urbanistici differenti, area di relativamente recente consistente sviluppo l'uno, centro storico l'altro, e tipologie di vincolo distinte: per uno vincoli paesaggistici e per l'altro vincoli archeologico e storico. Anche le tempistiche di presentazione e valutazione dei progetti sono lontane tra loro: 13 febbraio 2020 e 24 agosto 2022 l'Arco, 2 novembre 2022 e 16 dicembre 2022 quello del Breuil.

Sicuramente un altro elemento che accomuna i progetti è che entrambi prevedono ampliamenti del 35 percento in seguito alla demolizione e ricostruzione del preesistente, ai sensi della Legge Casa, la legge regionale n. 24/2009.

Al secondo quesito rispondo: al momento, per quanto a conoscenza degli uffici dell'Assessorato, il progetto dell'edificio dell'Arco di Augusto è in fase di valutazione da parte del Comune di Aosta al quale è opportuno rivolgersi per maggiori dettagli relativi al procedimento in corso. L'autorizzazione rilasciata dalla Soprintendenza per i beni e le attività culturali costituisce atto endoprocedimentale finalizzato all'eventuale rilascio di titolo abilitativo da parte del Comune.

Presidente - Ha chiesto la parola la consigliera Erika Guichardaz, ne ha facoltà.

Guichardaz E. (PCP) - Grazie per la sua risposta. Evidentemente il fiuto del Consigliere che ci aveva indicato di portare all'attenzione del Consiglio regionale questa tematica aveva una sua attinenza. Ho guardato con attenzione i due pareri, perché un parere, come lei diceva, è un progetto del 2020, quindi un primo parere della Soprintendenza diceva: "valutato l'ambito edificato di pertinenza, non si sollevano obiezioni nella realizzazione di opere in oggetto in quanto sufficientemente compatibili per tipologia e finiture" e poneva diverse condizioni rispetto ai parapetti, ai cornicioni e alla questione dello scavo archeologico.

Successivamente, anche a seguito di queste prescrizioni, nell'agosto del 2022 arrivava una nuova proposta progettuale, quindi un nuovo parere della Soprintendenza, che questa volta diceva: "considerata l'attuale situazione di degrado dei corpi di fabbrica, l'intervento risulterà sufficientemente compatibile rispetto alle esigenze di tutela del contesto di pertinenza", ma questa volta le prescrizioni aumentano rispetto a quelle del parere del 2020 e, come diceva lei, si fa sempre riferimento alla legge urbanistica perché, come ha giustamente sottolineato, ci troviamo in contesti diversi tra quello di Cervinia e questo, perché qui siamo in pieno centro storico.

Da una parte quindi un progetto è stato definito in due passaggi sufficientemente compatibile; credo che questo ci faccia un po' capire anche l'idea della Sovrintendenza rispetto a questo progetto e guardando il rendering del 2020, perché quello è quello che ho trovato su "La Vallée", capiamo che un condominio vista mare, si potrebbe dire, perché quando uno lo vede sembra un po' il classico condominio che c'è nelle località marittime, forse in un contesto come quello dell'Arco d'Augusto e del centro storico non so se è sufficientemente compatibile ma qualche perplessità ce la fa avere. Come questo condominio possa armonizzarsi con il centro storico è per noi assai difficile da comprendere. Comprendiamo anche le osservazioni della Commissione edilizia, che su questo hanno sollevato delle criticità, come abbiamo potuto leggere dai giornali. In più ci sembra di aver capito dal parere della Soprintendenza che quegli ampi terrazzi che già si contestavano in qualche modo nel primo parere vengono mantenuti. Anche sotto questo punto di vista quindi vediamo che si fanno magari storie per l'apertura di una piccola finestra in un centro storico, mentre invece possiamo benissimo fare un palazzo vista mare proprio davanti all'Arco d'Augusto. Esiste poi, e lo sappiamo bene, la questione del decumano, quindi il mantenimento di quel pezzo, che anche qui, leggendo dalle notizie di giornali, possiamo apprendere che anche in questo senso la Commissione edilizia aveva fatto delle proposte che molto probabilmente non sono state prese in considerazione dai progettisti. È normale che a questo punto, vista la sollecitazione, chiederemo anche pareri rispetto ad altri progetti per capire se la stessa sufficienza che viene data a questo progetto viene anche considerata per altri.

Quello che posso dire è che, analizzando o chiedendo alle persone che comunque ci sostengono e hanno competenza a livello tecnico, rispetto all'applicazione della legge Casa, proprio per quello che lei ha detto, cioè sia per la zona in cui ci troviamo, sia per l'applicazione della legge Casa, abbiamo delle riserve, quindi torneremo nel prossimo Consiglio per chiedere altre delucidazioni.