Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 2208 du 23 mars 2023 - Resoconto

OGGETTO N. 2208/XVI - Interrogazione: "Coinvolgimento della Soprintendenza per i beni e le attività culturali nell'iter per la costruzione di un edificio a nove piani nel centro di Breuil-Cervinia".

Bertin (Presidente) - Punto n. 32. Risponde l'assessore Jean-Pierre Guichardaz.

Guichardaz J. (FP-PD) - Siamo su un tema di cui abbiamo lungamente dibattuto anche in Commissione qualche giorno fa, un tema à la une, come si dice, relativo alla costruzione di un edificio a nove piani al centro della località Breuil-Cervinia nel Comune di Valtournenche, e lei chiede se corrisponda al vero che vi sia stato un coinvolgimento dell'Assessorato Beni attività culturali, sistema educativo e politiche per le relazioni intergenerazionali e in quali termini, e se vi siano stati dei rapporti con l'Amministrazione comunale di Valtournenche e con i progettisti dell'opera piuttosto che con l'impresa proponente la realizzazione dell'immobile.

In riferimento al primo quesito, per quanto concerne il progetto - di cui ormai è noto a tutti, più o meno, la specificità - il quale ha avuto larga eco mediatica, evidenzio che la valutazione dello stesso si è esplicata esclusivamente a livello tecnico e ha coinvolto la struttura patrimonio paesaggistico architettonico della Soprintendenza per i beni e le attività culturali, che fa capo al nostro Assessorato, per quanto attiene strettamente l'iter istruttorio finalizzato al procedimento autorizzativo per cui ha competenza primaria la Soprintendenza.

Peraltro, per l'ormai consolidato principio di separazione delle funzioni tecniche da quelle d'indirizzo politico già sancito dalla legge Bassanini, nonché da numerose sentenze della Corte costituzionale e da altri organi giudicanti, non sarebbe nemmeno stato possibile - e direi anche né opportuno - intervenire in sede di valutazione dell'opera proposta a un livello che non fosse quello tecnico.

La valutazione è stata quindi prettamente tecnica da parte degli uffici e l'Assessore, quindi in questo caso il sottoscritto, ne è venuto a conoscenza in seguito all'emissione del provvedimento finale di autorizzazione, come avviene peraltro sempre: come ho detto in Commissione, io non intervengo in nessun processo amministrativo e tecnico, non è mia abitudine, peraltro non è previsto.

A tal proposito c'è stata l'inoltrata richiesta di rilascio di autorizzazione, così come stabilito dall'articolo 146 del Decreto legislativo 42/2004, il codice dei beni culturali del paesaggio, per un progetto di edificio realizzabile ai sensi della legge regionale 24/2009, come è stato spiegato anche in Commissione.

Tale norma consente la demolizione dell'edificio - in questo caso l'ex hotel Fosson, che attualmente insiste sull'area - e la sua ricostruzione con un incremento volumetrico del 35%.

Tale progetto, in seguito ad approfondimenti tecnici rispetto alla storia del luogo e alla sua evoluzione architettonica, a sopralluoghi e valutazioni rispetto all'edificato d'impianto ed eterogeneo del Breuil, nonché all'assetto urbanistico dell'agglomerato stesso, è stato autorizzato - riporto quanto scrittomi dagli uffici - in quanto l'intervento proposto, quindi corpo di fabbrica ad alta efficienza tecnologica ed energetica, è stato ritenuto coerente, in relazione alle motivazioni di vincolo, con il contesto edificato di pertinenza e compatibile per posizione, dimensione e composizione architettonica, rispetto alle esigenze di salvaguardia dell'ambito tutelato, visuali verso e dal Monte Cervino e territori situati alla sua base, in gran parte prati ricompresi all'interno del domaine skiable e pinete collocate sui versanti; peraltro in Commissione avrà avuto modo di vedere anche gli elaborati, le sezioni, le planimetrie e le simulazioni, che peraltro, oltre che con i sopralluoghi in loco, sono state utilizzate per le valutazioni di tipo tecnico.

Per quanto riguarda il secondo quesito, faccio presente che il procedimento di autorizzazione non prevede che vi sia il coinvolgimento preventivo del Comune.

Per contro, in alcuni casi, ma evidentemente non in questo, in seguito a richieste dei Comuni stessi, le due Amministrazioni pubbliche si confrontano preventivamente a titolo collaborativo, ancorché le due materie, urbanistica e tutela del paesaggio, viaggiano su binari distinti e paralleli, seppure confluiscono a livello di determina finale nel permesso di costruire emesso dall'ente locale.

Con i progettisti delle opere e con i proponenti invece vi sono stati, come per la maggior parte delle pratiche di un certo rilievo che vengono presentate alla struttura componente, alcuni incontri in fase di formazione della proposta progettuale, con lo scopo di poterne comprendere meglio i contorni e gli sviluppi tecnici, al fine d'indirizzare la stesura definitiva del progetto in riferimento alle esigenze di tutela del sito di pertinenza.

Presidente- Per replica, consigliere Restano.

Restano (GM) - Grazie, Assessore, per la risposta. Ho ritenuto di procedere comunque a sentire la sua risposta senza ritirare l'iniziativa, ancorché abbia partecipato alla Commissione che lei ha citato, perché a mio avviso era doveroso renderla pubblica attraverso un'interrogazione in Consiglio.

Detto questo, noi siamo per la libera imprenditoria, per il libero confronto tra le imprese, siamo per incentivare il privato e per l'interazione tra pubblico e privato.

Quest'iniziativa non è assolutamente ostile a quanto si sta facendo a Cervinia.

Prendiamo atto di quanto lei ha detto circa la separazione delle funzioni tecniche e da quelle d'indirizzo politico, ne conveniamo, allora diciamo che se si vuole per il futuro dare un'impronta diversa rispetto a quella che abbiamo vissuto fino ad oggi, è necessario normare, quindi la invito a fare delle proposte normative, se le intende fare, per regolamentare ulteriormente la materia.

Certo, visto che siamo per la libera imprenditoria, ci teniamo, e ci terremmo che le regole fossero uguali per tutti, quindi se vi saranno delle altre proposte simili nello stesso contesto che vengano accettate, che vengano applicate le stesse regole, e ci chiediamo, salvaguardando le regolamentazioni degli enti locali, se la stessa cosa possa essere fatta alla città di Aosta, all'interno del Parco nazionale del Gran Paradiso e in altri Comuni della Valle d'Aosta, perché sappiamo tutti che poi è facile fare i confronti, magari anche sbagliando, però dopo nascono le polemiche.

Quindi chiediamo un rigoroso rispetto delle pari opportunità, definiamole così, per tutte le imprese valdostane e non solo per alcune di queste imprese, perché non vorremmo cadere in questa casistica.

Peraltro abbiamo appreso da poco che la stessa ditta si sta lanciando per quella che è la divisione impianti a fune; facciamo i complimenti per quest'iniziativa - forse la Valle d'Aosta, visto tutto quanto abbiamo detto ieri, ne ha bisogno - e le auguriamo buona fortuna.