Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 2206 du 23 mars 2023 - Resoconto

OGGETTO N. 2206/XVI - Interrogazione: "Mancata organizzazione di iniziative per celebrare il 'Giorno del ricordo'".

Bertin (Presidente) - Punto n. 30. Risponde l'assessore Jean-Pierre Guichardaz.

Guichardaz J. (FP-PD) - Grazie, colleghi Manfrin, Distort, Perron e Foudraz, per darmi l'occasione di fare alcune precisazioni in merito alla celebrazione del "Giorno del ricordo".

Voi ponete come domanda: "Si interroga l'Assessore competente per conoscere quali siano state le circostanze che hanno impedito l'organizzazione di almeno un'iniziativa per celebrare il giorno del ricordo".

La struttura Sistema bibliotecario e archivio storico regionale del Dipartimento Soprintendenza per i beni e le attività culturali ormai da molti anni organizza un'importante conferenza in occasione del "Giorno del ricordo" durante la quale si celebrano le vittime delle Foibe e l'esodo giuliano-dalmata.

Quest'anno a relazionare su tali temi è stato chiamato l'8 febbraio uno degli esperti più titolati, il professor Raoul Pupo, già docente di Storia contemporanea all'Università di Trieste, autore di innumerevoli testi sull'argomento, fra cui "Adriatico amarissimo", edito da Laterza nel 2021.

Lo storico triestino Raoul Pupo è stato a lungo docente di storia contemporanea e storia della Venezia Giulia al Dipartimento di scienze politiche e sociali dell'Università di Trieste, dove è attualmente Senior Scientist e componente delle Commissioni storico-culturali italo-slovena e italo-croata e del Comitato scientifico dell'Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione in Italia, ora Istituto Parri, nonché ricercatore di storia della politica estera italiana, delle relazioni italo-jugoslave, della frontiera adriatica, delle occupazioni militari italiane dopo la Prima e durante la Seconda guerra mondiale, delle logiche della violenza politica del ventesimo secolo e degli spostamenti forzati di popolazione nell'Europa del 900.

Il professor Pupo ha notevolmente contribuito con la sua attività di docente e di saggista a riportare in luce il dramma vissuto dalle popolazioni italiane del confine orientale a nord dell'Adriatico nel corso della Seconda guerra mondiale e negli anni immediatamente successivi e, sia pure indirettamente, a porre le basi storiografiche per l'istituzione del "Giorno del ricordo" avvenuta con legge 30 marzo 2004 n. 92.

La sua conferenza ad Aosta ha riscosso notevole afflusso e apprezzamento da parte del pubblico e messa a disposizione, nel volgere di pochi giorni, di tutti i fruitori di Internet sul canale YouTube "Biblio Rencontres" per la sua visione in podcast ed è stata finora seguita da migliaia di utenti del web.

Se ha piacere di vedersi la conferenza - che penso a questo punto o le è sfuggita o probabilmente successivamente ha avuto modo di vedere - se vuole poi le lascio gli estremi del web e anche del comunicato stampa, tra l'altro apparso sul sito della Regione, e anche della locandina della biblioteca regionale, che è stata esposta con anticipo rispetto alla conferenza.

Come consuetudine, inoltre, la Sovraintendenza agli studi supporta le istituzioni regionali, Presidenza della Regione e Consiglio Valle, nell'organizzare e diffondere le iniziative legate al "Giorno della memoria", quello del 27 gennaio, e del ricordo il 10 febbraio.

Tenuto conto dell'importanza per i giovani e per la società tutta di celebrare tali giornate e di non dimenticare - continuando a porre attenzione ai fatti storici e alle loro conseguenze - la Sovraintendenza agli studi non ha mancato di diffondere e portare a conoscenza delle scuole anche altre iniziative proposte a livello nazionale, al fine di arricchire il confronto e la discussione, utilizzando canali ormai ampiamente conosciuti dai docenti, quali Google Classroom e il sito "Web École".

È stata diffusa, relativamente alla Giornata del ricordo, una proposta di video contributo per il Giorno del ricordo fatta dal teatro stabile del Friuli Venezia Giulia e in occasione della ricorrenza del Giorno del ricordo il Rossetti rende nuovamente disponibile il video prodotto nel 2021 dal Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia dal titolo "Ricordare, portare al cuore".

Alle scuole è stato fornito, oltre che la circolare e i vari rimandi, anche l'indirizzo del link.

Poi sono state comunque diffuse in tutte le scuole le circolari ministeriali, la 2653 del 18 novembre 2022, quella sulle vicende del confine orientale e il mondo della scuola, il seminario online "Amate sponde adriatiche" del 2 dicembre 2022, e poi è stata anche diffusa ulteriormente un'altra circolare, la 442 del 3 febbraio 2023: "Il giorno del ricordo, 10 febbraio 2023".

Da segnalare inoltre, per il loro ampio valore di riflessione storica, i concorsi rivolti alle scuole che, all'interno della loro autonomia didattica e organizzativa, possono configurarsi come ulteriore occasione di confronto e riflessione sul tema.

Nello specifico si segnalano: "Filmare la storia", ventesima edizione del concorso nazionale, quella per l'anno scolastico 2022-2023, organizzato dall'Archivio Nazionale Cinematografico delle resistenze e il concorso nazionale "Tracce di memoria", nona edizione, anno scolastico 2022-2023, indetto dall'Archivio Flamigni, dalla Rete degli archivi "Per non dimenticare", dalla Direzione generale archivi del Mic in collaborazione con il Ministero dell'istruzione e del merito. La nota ministeriale è la 3971 del 28/11/2022.

Faccio ancora presente che per il Giorno del ricordo la Presidenza della Regione e il Consiglio Regionale della Valle d'Aosta, in collaborazione con il Comune di Aosta, hanno deciso di intitolare i Giardini pubblici di Corso XXVI Febbraio a Salvatore Radizza, operaio nativo di Curzola in Dalmazia, dove fu arrestato e fucilato, insieme ad altri civili e militari italiani, la cui famiglia, sfollata dalle sue terre di origine, risiede nel capoluogo regionale dal 1966; lei ha già più volte citato la sua storia, anche in Consiglio regionale.

Il 2 ottobre 2023, ottantesimo anniversario della morte, si svolgerà la cerimonia ufficiale d'intitolazione comunicata in occasione della giornata del ricordo 2023.

Il Giorno del ricordo è stato altresì commemorato dalla Presidenza del Consiglio e dalla Presidenza della Regione il 9 febbraio scorso, ribadendo che il ricordo delle sofferenze degli uomini causate da altri uomini non deve avere una coloritura ideologica, ma deve diventare un seme che tutti insieme gettiamo nel solco della storia per rafforzare il percorso democratico verso un futuro di pace e di piena integrazione. Spero di aver fornito sufficienti elementi.

Presidente - Per replica, consigliere Manfrin.

Manfrin (LEGA VDA) - Guardi, Assessore, io non mi aspettavo delle risposte esaurienti da lei, banalmente perché non ricopriva una delle deleghe o comunque quel periodo lì era un po' di sospensione, definiamolo così, ma arrivare ad affermare, Assessore, che l'otto di febbraio avete fatto una conferenza per celebrare una ricorrenza che è del 10 di febbraio, equivale a dire che il prossimo anno la festa delle donne la celebriamo il 10 di marzo, tanto non fa alcuna differenza.

Se per lei celebrare il suo compleanno due giorni prima non fa nessuna differenza, d'ora in poi sarà il metro di giudizio che adotteremo in ogni celebrazione di manifestazione di ricorrenza, magari il capodanno lo festeggiamo il 2 di gennaio e Natale il 23 dicembre.

Siccome il 10 febbraio è una giornata istituzionale, adottata con legge dello Stato, che fissa per il 10 di febbraio - né per l'11, né per il 9 e neanche per l'otto! - il 10 di febbraio tecnicamente si dovrebbero tenere delle manifestazioni.

Ora lei giustamente nel suo intervento ci ha fatto una similitudine, cioè quella del 27 gennaio, dove si celebra la Shoah. Io sono andato, mentre interveniva, sulla pagina dedicata della Regione e c'è proprio una pagina dove c'è scritto "Giornate della memoria e del ricordo 2023".

Per il giorno del ricordo del 10 febbraio c'è un comunicato stampa, di cui parlerò tra poco, per la giornata della memoria del 27 gennaio alle ore 17:00, Aosta Sala Maria Ida Viglino del Palazzo regionale: Cerimonia di consegna delle medaglie d'onore. Presidente della Regione Luigi Bertschy, Elena Landi e quant'altro.

Poi c'è un altro evento venerdì 27 gennaio 2023 dalle ore 08:30 alle ore 12:30 ad Aosta Teatro de La Ville: "Convegno rivolto agli studenti delle classi quarte e quinte delle scuole secondarie di secondo grado", dove appare l'assessore Luciano Caveri, Assessore all'istruzione, Marina Fey e quant'altro.

Caspita, quindi per una celebrazione c'è un comunicato stampa, invece per un'altra ci sono due eventi nello stesso giorno. Allora si può festeggiare, si deve celebrare nel giorno della festività? Sì. Bene.

Veniamo al comunicato stampa. Nel comunicato stampa, che lei ha ripreso peraltro, si dice che per celebrare la Giornata del ricordo avete intitolato i giardini del Comune di Aosta a Salvatore Radizza.

Assessore, ma guardi che l'ha votato anche lei, è una proposta che ho fatto io, non è stata una sua gentile concessione! L'ha votato questo Consiglio, non l'avete fatto perché vi piaceva celebrarlo e avete deciso di farlo perché ci avete pensato prima, lo abbiamo votato, l'ha votato questo Consiglio, e le ricordo che oltre ad averlo votato questo Consiglio, questo Consiglio aveva votato anche - e aveva risposto l'allora Presidente Lavevaz - di intitolare uno spazio nella nuova Università valdostana.

Lei non se lo ricorda, ma io me lo ricordo bene, ed era stato detto che lo spazio sarebbe stato intitolato "Nuova Università Valdostana". Invece si è voluto prendere quello stesso posto, luogo, che era intitolato ai Martiri e si è voluto mettere tutto nello stesso posto.

Noi abbiamo provato a celebrare il 10 febbraio lì, abbiamo fatto un comunicato stampa, abbiamo detto che avremmo fatto una piccola manifestazione, ma non ho visto nessuno, tanto meno lei.

Se poi il suo risultato è che avete fatto circolare delle circolari ministeriale, complimenti, ma già è un obbligo, non è che proprio è stato uno sforzo.

Quindi io fossi stato in lei, avrei ammesso umilmente di aver sbagliato - non è stata fatta alcuna manifestazione, non è stata organizzata per niente - e per il prossimo anno forse prenderei provvedimenti.