Objet du Conseil n. 2205 du 23 mars 2023 - Resoconto
OGGETTO N. 2205/XVI - Interrogazione: "Azioni volte a contrastare lo stato di degrado della Tour du Pailleron sita in prossimità della piazza della stazione ferroviaria di Aosta".
Bertin (Presidente) - Punto n. 29. Risponde l'assessore Jean-Pierre Guichardaz a cui passo la parola.
Guichardaz J. (FP-PD) - Alla prima domanda, "Quali siano le criticità che hanno portato a trascurare le segnalazioni inoltrate alla Soprintendenza ai beni culturali concernenti la Torre del Lebbroso": innanzitutto voglio esprimere un ringraziamento a Legambiente per l'intervento di pulizie effettuato, mi pare doveroso perché si sono mobilitati, come lei ha ben argomentato nella sua premessa.
La problematica del disordine e degrado causato da comportamenti incivili dei cittadini in spazi all'aperto connotati dalla presenza di vestigia storiche è nota ai componenti degli uffici della Soprintendenza per i beni e le attività culturali.
Le zone più critiche sono quelle lungo la cinta delle mura romane, ma anche la Porta Pretoria e Piazza Severino Caveri sono oggetto di atti che denotano una mancanza di senso civico di passanti e fruitori dei luoghi, di Piazza Severino Caveri lo posso attestare giornalmente perché è veramente un disastro.
Spesso gli uffici della Soprintendenza devono ricorrere a operazioni di riordino che, se possibile, sono effettuate da personale interno ma, a volte, richiedono l'intervento di ditte esterne per la tipologia dei rifiuti da trattare.
Un controllo più ricorrente della situazione avviene nelle zone maggiormente frequentate in concomitanza di eventi e manifestazioni che, richiamando molte persone, determinano inevitabili esigenze d'intervento.
Le segnalazioni di degrado sono pertanto utili perché i luoghi sono molteplici e il numero limitato di dipendenti, assorbiti dalla gestione dei siti aperti al pubblico, non consente un monitoraggio costante e diffuso dei luoghi.
Nel caso specifico della Torre del Lebbroso, alla segnalazione del Comune - avvenuta probabilmente in prima battuta per vie verbali e formalmente dopo l'intervento di Legambiente - non è seguito immediatamente un intervento per difficoltà contingenti di organizzazione degli uffici competenti, impegnati nelle azioni propedeutiche alle attività di valorizzazione programmate.
La situazione venuta a crearsi ha portato a riflettere nuovamente sulle problematiche proprio perché, come già detto, i siti culturali a rischio sono molti e l'esperienza di questi ultimi anni porta a rilevare un aumento della scarsa considerazione del bene comune, con conseguente aumento dei cittadini che giustamente lamentano contesti poco dignitosi.
Considerato che il decoro urbano e dei beni culturali in particolar modo non può dipendere dalla contingente disponibilità di personale delle strutture dell'Amministrazione regionale, alla luce di tali criticità il Dipartimento Soprintendenza per i beni e le attività culturali, Comune di Aosta, il Dipartimento risorse naturali e Corpo forestale si stanno coordinando per integrare in modo più efficiente le rispettive competenze e risorse, in modo da attivare e garantire un controllo periodico più puntuale delle aree, con successivo intervento di personale per la pulizia, il posizionamento di ulteriori cestini per la raccolta differenziata e un'intensificazione dei passaggi di pattuglie della Polizia locale in orario serale.
In parallelo, il Dipartimento Soprintendenza sta predisponendo la documentazione per procedere all'affido di un eventuale servizio esterno di pulizia e rimozione di rifiuti e materiali da effettuarsi a completamento delle attività svolte dal personale interno.
Alla domanda n. 2, "Se a fronte dell'identica situazione che coinvolge la Tour du Pailleron siano state messe in campo delle azioni efficaci a contrastare lo stato di degrado della struttura": l'installazione di pannelli di compensato e reti di plastica sul monumento si è resa necessaria dopo che una ragazza, salita sulla Tour du Pailleron - per urinare, mi dicono - vi è precipitata all'interno.
Anche in questo caso la Soprintendenza, che dovrebbe occuparsi di tematiche relative alla tutela e alla valorizzazione dei beni culturali, ha dovuto affrontare un'emergenza attinente alla mancanza di senso civico della popolazione e mettere in atto accorgimenti di emergenza finalizzati a evitare ulteriori spiacevoli incidenti.
Tale soluzione è ovviamente di carattere temporaneo. Un intervento di sistemazione del bene verrà inquadrato in uno dei prossimi interventi di valorizzazione più complessiva della cinta muraria di cui fa parte, di cui ora non si è in grado di fornire una tempistica precisa.
Per quanto concerne il mantenimento del decoro urbano dell'area, ovviamente si fa riferimento a quanto ho appena esposto. Credo che sia una delle questioni che ha posto.
Presidente - Replica il consigliere Manfrin.
Manfrin (LEGA VDA) - Grazie, Assessore, per la sua risposta. Guardi, mi permetta di cominciare con un piccolo ricordo, probabilmente il collega Marzi, che non vedo, lo rammenterà, ma diciamo che la questione della Tour du Pailleron non arriva come un fulmine a ciel sereno.
Già quando ero in Consiglio comunale ad Aosta, ho fatto una bella serata a girare per quella zona: tra la stazione, il parco della stazione, la zona delle mura, La Tour du Pailleron rilevando e ritrovando, oltre a numerosi soggetti che utilizzavano la zona per pernottare in maniera romantica alla luce della luna, anche personaggi che ovviamente invece erano dediti a commercio nell'area; di fatto la Tour du Pailleron era una discarica perché gli oggetti venivano buttati al suo interno: abbiamo recuperato delle biciclette, abbiamo recuperato di tutto, e quindi questo non è un problema che arriva, appunto, come un fulmine a ciel sereno.
Diciamo che lei - dando testimonianza di grande fiducia - si affida al fatto che ci sia un servizio serale di ronda della Polizia locale, questo è quello che lei giustamente ha riassunto.
Io le chiederei fino a che ora, secondo lei, la Polizia locale del Comune di Aosta fa servizio, perché, nel caso in cui non lo sapesse, glielo posso dire io.
Aosta è l'unico capoluogo di regione in cui la Polizia locale non fa servizio notturno, per cui significa che se ci sono persone che pernottano e trasformano i nostri monumenti in dei cestini per l'immondizia - e che provocano anche degrado nel frattempo - evidentemente avranno tutta la notte davanti per poterlo fare, perché il servizio della Polizia locale di notte non è coperto.
Quindi da questo punto di vista io, purtroppo, non faccio eccessivo affidamento.
Dall'altra parte, lei ci ha detto che probabilmente la segnalazione, rispetto alla Torre del Lebbroso, è stata girata verbalmente dal Comune alla Soprintendenza; qui in realtà Legambiente dice una cosa diversa, cioè dice: "Abbiamo presentato le criticità al Comune che ci ha comunicato di aver girato la segnalazione alla Soprintendenza", non credo che abbiano girato una conversazione orale, credo che abbiano girato qualcosa di più concreto.
Se, a fronte di questa segnalazione, nulla è accaduto, lei giustamente ci dice: "Eh, va beh, ma dipende dalla natura dei rifiuti".
Ora, per fortuna, Legambiente ha fornito una documentazione fotografica rispetto al suo intervento e, rispetto ai rifiuti che sono stati tolti, non mi è parso di vedere proietti all'uranio impoverito, non mi è parso di vedere dell'amianto, non mi è parso di vedere nulla che richiedesse l'intervento di una gru, quindi mi chiedo effettivamente questa tipologia di rifiuto qual era e qual è stato il problema che non ha permesso d'intervenire in diverso tempo.
In ogni caso io credo che la situazione sia abbastanza sconfortante, il problema delle mura della zona della stazione e delle Torri è noto; è un problema molto grave, perché ovviamente sono monumenti che hanno una storia direi abbastanza importante alle spalle, ma soprattutto sono il primo punto che i turisti che, per esempio, scendono alla stazione di Aosta - i pochi coraggiosi che affrontano questo tipo di tratta - vedono e incrociano, vedere che ci siano delle torri circondate di compensato con la roba di plastica o lo spacciatore nel passaggio vicino con quello che dorme con il sacco a pelo sotto il muro eccetera, non credo che ci presenti nella maniera migliore a chi vuole godere della città di Aosta.
Quindi le chiederei, al di là degli impegni formali, un impegno che preveda un preciso monitoraggio rispetto al degrado, perché - come nella teoria delle finestre rotte formulata da James Wilson e George Kelling - è chiaro che il degrado chiama degrado, se invece riusciamo a tenere un certo decoro, anche probabilmente il degrado riuscirà a stare lontano da quella zona che sicuramente è molto delicata.
Presidente - A precisazione, ne ha facoltà.
Guichardaz J. (FP-PD) - Solo una precisazione, forse ho letto male io... dicevo che: "Nel caso specifico della Torre del Lebbroso, alla segnalazione del Comune avvenuta probabilmente in prima battuta per vie verbali e formalmente dopo l'intervento di Legambiente", quindi è corretto quello che riporta lei, ma pensavo di averlo letto così.