Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 1560 du 26 mai 2022 - Resoconto

OGGETTO N. 1560/XVI - Interpellanza: "Definizione di una misura regionale da destinarsi a privati e Enti locali a sostegno di lavori di bonifica, rimozione o smaltimento dell'amianto".

Bertin (Presidente) - Alla presenza di 33 Consiglieri riprendiamo l'analisi dell'ordine del giorno. Siamo al punto n. 40. Si è prenotato il consigliere Ganis per l'illustrazione, ne ha facoltà.

Ganis (LEGA VDA) - Un tema importante e di attualità quello riferito alla presenza di amianto nella nostra regione, tant'è che proprio oggi in questo Consiglio l'assessore Caveri ha riferito che nel tunnel Mont Blanc i lavori di manutenzione sono rallentati a causa della presenza di amianto.

Veniamo a noi: la nostra interpellanza riprende in parte quella discussa in Consiglio circa un anno fa avente come oggetto l'aggiornamento del piano regionale di protezione dell'ambiente, di smaltimento e di bonifica dell'amianto. Dalla risposta dell'Assessore si evidenziava il lavoro e la volontà da parte dell'Amministrazione di mettere in sicurezza, effettuando i lavori di smaltimento e bonifica di gran parte dei manufatti contenenti amianto. Infatti, parlando di cifre, nell'anno 2019 si era provveduto a smaltire e a bonificare una superficie dei tetti contenenti amianto pari a 278 mila metri quadri, inoltre si era provveduto a mettere in sicurezza il sito di Émarèse. Numeri importanti ma non del tutto esaustivi, infatti, dai dati riportati dal censimento e mappatura dell'amianto, un solo Comune valdostano conta ad oggi circa 800 metri quadri di superficie contenente amianto. Questo a dimostrazione che il problema persiste, appare chiaro ed evidente che c'è ancora molto da lavorare affinché si possano mettere in sicurezza edifici residenziali, artigianali, edifici agricoli, scuole, cinema e caserme.

Vorrei ricordare che l'amianto nei vari manufatti è presente soprattutto nei tetti e diventa nocivo quando diventa vetusto perché, come sappiamo, la pericolosità dell'amianto è legata al suo stato di conservazione. Con l'usura e il passare del tempo l'amianto diventa friabile e le polveri si possono disperdere nell'ambiente e, se assorbite, possono creare gravi rischi per la salute. Nessuno di noi ha intenzione di lanciare accuse su chi deve vigilare o operare, ma pare di assoluta importanza che si arrivi al più presto a una soluzione, cioè alla rimozione di tutti i manufatti contenenti amianto, iniziando - perché no? - da quelli più vetusti e pericolosi per la salute. Vorrei ricordare inoltre che alcune Regioni hanno previsto degli incentivi per la rimozione e smaltimento dell'amianto, in modo da incentivare gli interventi di rimozione e lo smaltimento delle coperture in amianto. È di assoluta importanza gestire al meglio questa problematica attraverso un piano di gestione ponendo degli obiettivi da raggiungere, quello che, a parere nostro, conta maggiormente sono i risultati, bonificare e smaltire l'amianto nella nostra Valle deve diventare una priorità. In base a queste considerazioni, si interpella l'Assessore competente per sapere: "quante siano ad oggi le strutture regionali censite che presentano manufatti e/o parti in amianto, se con riferimento a queste siano ad oggi in corso attività di bonifica o ne siano programmate e in caso positivo con quale dispendio per l'Amministrazione, se nell'ambito del PNRR vi siano fondi oppure anche di altra provenienza comunitaria o statale a cui i privati o enti pubblici possono ricorrere per sostenere operazioni di rimozione e smaltimento dell'amianto e se si ritenga perseguibile, dal punto di vista legislativo e finanziario, la definizione di una misura regionale da destinarsi a privati o a Enti locali a sostegno di lavori di rimozione, bonifica e smaltimento dell'amianto".

Presidente - Risponde il presidente della Regione Lavevaz.

Lavevaz (UV) - Vengo alle domande poste dall'interpellanza, la prima è: "quante siano ad oggi le strutture regionali censite che rappresentano manufatti e/o parti in amianto". Le strutture censite che presentano tetti in amianto risultano essere solo 25 per circa 7.700 metri quadri totali. Su questo va fatta forse una brevissima premessa, ossia che occorre ricordare che nell'aggiornamento del Piano regionale di gestione rifiuti che abbiamo discusso in quest'aula poche settimane fa c'è un paragrafo specifico dedicato alla tematica con diversi dati e approfondimenti rispetto alla situazione del nostro territorio. Venticinque sono i tetti censiti per un totale di 7 mila metri quadrati circa, c'è però tutta una serie di manufatti che hanno amianto all'interno ma è difficile fare un censimento perché è ovvio, penso a canne fumarie, piuttosto che ad altre situazioni di tubazioni varie nelle quali si scopre la presenza di amianto nel momento in cui si è nel vivo della ristrutturazione o comunque nel vivo dell'intervento edilizio, diciamo che in generale siamo in presenza di numeri abbastanza piccoli e con situazioni che non hanno profilo di rischio elevato.

Chiede poi "se con riferimento a queste siano oggi in corso attività di bonifica o se siano programmate, e in caso positivo con quale dispendio, per l'Amministrazione". Ad oggi gli uffici del Dipartimento infrastrutture e viabilità comunicano che è presente amianto nella copertura dell'edificio che ospiterà il futuro studentato di Verrès, che la bonifica ha un costo stimato di 35 mila euro netti e avverrà nell'ambito dei lavori di ristrutturazione. C'è poi nella copertura del canile regionale di Saint-Christophe la cui rimozione verrà eseguita nell'anno in corso per un importo stimato anche in questo caso di circa 35 mila euro.

Si chiede poi se nell'ambito del PNRR vi siano fondi da destinare, su questo in realtà non ci sono fondi specifici dedicati alla rimozione di manufatti in amianto, ma è comunque possibile finanziare la rimozione dell'amianto all'interno di interventi più specifici di altre misure, cito, ad esempio, l'investimento 2.2 che riguarda il parco agrisolare, cioè la possibilità di sviluppare una filiera agroalimentare sostenibile che fra gli obiettivi ha quello di incentivare l'installazione di pannelli a energia solare, installazione che contempera la possibilità, anzi, la necessità di una riqualificazione anche delle strutture preesistenti, quindi in particolare anche con la rimozione dell'eternit amianto sui tetti, ove questo sia presente, e anche aumentare e migliorare la coibentazione delle strutture. Altre possibilità di agevolazioni economiche sono legate, ad esempio, al superbonus 110 percento in cui i lavori di rimozione dell'amianto possono rientrare nell'ambito delle agevolazioni o ancora è prevista da parte di INAIL, nell'ambito di attività promozionali legate alla sicurezza sul lavoro, un finanziamento proprio alle imprese rivolto anche a progetti di bonifica da materiali contenenti amianto. L'ultima domanda che mi fa è se si ritenga perseguibile, dal punto di vista legislativo finanziario, la definizione di una misura regionale da destinarsi a privati o Enti locali a sostegno di lavori di rimozione, bonifica e smaltimento dell'amianto. Questo è possibile, ma è comunque complesso, la dimostrazione ne è il fatto che il PNRR stesso, che ha, come noto, una buona parte della sua mission e finalità in ambito ambientale, non ha interventi specifici in questo senso, ma proprio perché, da un lato, fatta eccezione ai tetti di cui parlavamo adesso che hanno una facile attività di censimento, per tutto il resto è difficile, per non dire impossibile, avere una stima adeguata di quelle che possono essere le esigenze, perché si trovano all'interno di manufatti per i quali è impossibile censire la presenza di amianto. Tra l'altro, va anche ricordato che l'amianto, che non è più utilizzato dagli anni Novanta, è pericoloso solo quando - ma l'ha già ricordato lei - questo viene lavorato, o comunque sfaldato, o comunque abraso in qualche modo, quindi con la formazione di polveri e fibre che diventano pericolose nel momento in cui sono inalate, quindi non è pericoloso di per sé ma è pericoloso a seconda di come viene trattato e utilizzato. E'dagli anni Novanta che non viene più utilizzato, c'è ancora un lavoro da fare per uno smaltimento completo, però è evidente che per questo anche, quanto ho appena detto, i finanziamenti statali ed europei non hanno la rimozione dell'amianto come fine ultimo ma una conseguenza di un intervento di altro tipo. Per questo stesso motivo diventa difficile probabilmente immaginare delle misure dirette da parte dell'Amministrazione regionale per le stesse motivazioni. Ripeto: non è impossibile ma oggettivamente è complesso.

Presidente - Per la replica, ha chiesto la parola il consigliere Ganis.

Ganis (LEGA VDA) - Come abbiamo evidenziato in questo Consiglio, il tema è di attuale importanza e anche lei lo ha evidenziato. Ha fatto bene a ricordare quali sono i bonus, a livello nazionale c'è il bonus amianto 2021 pari al 50 percento, c'è il super bonus che vale in caso di efficientamento energetico e poi c'è anche il bonus INAIL. Io le volevo ricordare quello che succede nelle altre Regioni d'Italia: la Lombardia, ad esempio, ha previsto degli incentivi rivolti agli Enti locali per la rimozione dei manufatti in amianto, idem la Regione Piemonte che ha destinato un bando per l'assegnazione dei contributi ai Comuni per la realizzazione di interventi per rimuovere copertura in eternit, così anche la Basilicata che tramite un contributo economico, copre quasi il 60 percento della spesa sostenuta, mentre la Regione del Friuli-Venezia-Giulia concede i contributi per interventi di rimozione di coperture in eternit situati sul territorio regionale di proprietà di imprese. Ecco che, tornando al discorso, aiuti mirati a livello regionale anche per noi, per le imprese e i cittadini potrebbero rappresentare delle ottime opportunità, anche economiche, in questo caso mi riferisco alle imprese, oltre a tutelare la salute dei cittadini valdostani, incentivi economici, contributi a fondo perduto a privati o imprese potrebbero risultare fondamentali e di grande aiuto per smaltire l'amianto presente ancora, come ha detto lei, in gran parte nella nostra regione.