Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 1561 du 26 mai 2022 - Resoconto

OGGETTO N. 1561/XVI - Interpellanza: "Azioni finalizzate alla richiesta di nuovi ispettori del lavoro in Valle d'Aosta".

Bertin (Presidente) - Punto n. 41. Illustra l'interpellanza il consigliere Manfrin.

Manfrin (LEGA VDA) - Quest'interpellanza prende ispirazione da alcuni fatti purtroppo tragici che hanno coinvolto la nostra Regione in quest'ultimo anno che è trascorso in cui abbiamo purtroppo appreso di notizie tragiche che si legano al mondo del lavoro: dal decesso di Giuseppe D'Agostino nel febbraio 2021 a Sandro Pepellin ad agosto e Velio Dal Dosso sempre nello stesso incidente, uno il 24 e uno il 25 agosto, a Salvatore Esposito morto a marzo del 2022 e infine l'ultima vittima nell'ultimo evento tragico di cui è stata data contezza da parte degli organi di informazione, il decesso che ha visto Costantin Obanel perdere la vita nel lavoro di ristrutturazione di un alloggio di proprietà del ministro della giustizia Cartabia. Sono cinque eventi luttuosi che sicuramente spiccano ma che sono la punta di un iceberg che riguarda degli eventi sicuramente altrettanto gravi come i gravi infortuni che accadono sul lavoro. Banalmente, ma penso che tutti in quest'aula abbiamo ricevuto segnalazioni proprio del mancato funzionamento anche a fronte di denunce circostanziate dell'attività di ispezione dell'Ispettorato del lavoro, quindi persone che magari lavorano in nero, piuttosto che non rispettano le disposizioni di legge e che a questo proposito rischiano quando non rispettano le norme sul lavoro ed espongono sé stessi, gli altri, le imprese e i dottori del lavoro a gravi conseguenze, siano esse giuridiche o ancora peggio fisiche. Quello che ha un po' smosso nell'opinione pubblica e che ha restituito una fotografia abbastanza inquietante è che nella nostra Regione - e questa è stata la denuncia da parte delle organizzazioni sindacali - vi sia un solo ispettore del lavoro. Io parto da questo dato perché ovviamente non è responsabilità della Regione disporre degli ispettori del lavoro, è sicuramente un compito dello Stato, però parto anche da un altro dato fornito sempre dalle organizzazioni sindacali che evidenziano come, fino a qualche anno fa, gli ispettori del lavoro fosse almeno sei ed evidenzino anche come un tessuto come il nostro, che è fatto da una molteplicità sicuramente di organizzazioni pubbliche, private, di imprese, di realtà imprenditoriali, abbia necessità di avere anche una verifica e un controllo per fare in modo che simili tragedie non debbano più ripetersi.

Partendo da questa segnalazione e da questo problema che è stato sollevato appunto dalle organizzazioni sindacali, con quest'interpellanza si chiede se queste segnalazioni che sono state effettuate corrispondono a verità e, in caso affermativo, siccome evidentemente abbiamo detto che non è la Regione che ha il controllo diretto di queste verifiche e di questo Ispettorato del lavoro, se però sia intenzione della Regione fare da tramite con il Governo nazionale per richiedere che venga ristabilito un numero congruo di ispettori del lavoro per fare in modo che possano essere effettuate le opportune verifiche e simili tragedie non debbano più ripetersi.

Presidente - Risponde l'assessore Bertschy.

Bertschy (AV-VdA Unie) - Il tema, come da sua illustrazione, ha una grande importanza, la sicurezza sul lavoro non passa esclusivamente dai controlli degli ispettori, però è fondamentale avere un'organizzazione che ci permetta di tutelare in primo luogo i lavoratori, ma in generale il sistema economico e le stesse imprese, perché poi garantire a tutti le stesse condizioni e l'osservazione delle regole è fondamentale affinché il sistema, nel suo complesso, risponda nella maniera migliore possibile e più trasparente possibile. Quando succedono fatti tragici, come quelli che ha illustrato nella sua presentazione, è evidente che è una sconfitta, oltre che un grande dolore per le famiglie che vengono coinvolte, una grande sconfitta per il sistema nel suo complesso.

Noi seguiamo ormai da circa un anno, in Consiglio politiche del lavoro se n'è parlato durante la scorsa estate, abbiamo segnalato il problema in più occasioni, poi abbiamo fatto anche alcuni atti ufficiali. Il Consiglio politiche del lavoro ha dato delega all'Assessore competente per scrivere ai nostri Parlamentari e per segnalare all'autorità questo deficit di organizzazione sul quale purtroppo non può contare in questo momento il nostro territorio. Abbiamo scritto l'anno scorso ai Parlamentari e il senatore Lanièce nell'agosto ha proposto un'interrogazione al Ministro del lavoro, che, purtroppo, ad oggi non ha ancora avuto risposta. È ovvio che questo è un atto politico e fa la tua strada, però dispiace rilevare come un territorio come quello valdostano, una situazione come questa, non veda una risposta in termini politici da parte del Ministro competente. Comunque noi abbiamo fatto anche un lavoro parallelo sentendo direttamente la Direzione dell'Ispettorato territoriale del lavoro, cercando di avere comunque un rapporto, anche in questi ultimi giorni abbiamo avuto occasione di confrontarci con il direttore Andrea Sammuri, che, da un lato, evidenzia come i controlli in questa fase, pur in carenza del personale, vengono svolti attraverso le Direzioni di Biella e Vercelli, è tornato a confermare che, entro luglio, dovrebbero finalmente prendere servizio due nuovi funzionari amministrativi e sei ispettori ordinari, a scorrimento della graduatoria nazionale che è stata fatta l'anno scorso, dal concorso che è stato realizzato l'anno scorso. È ovvio che la speranza è sempre che queste persone che sono in graduatoria prendano poi servizio qua da noi perché c'è una questione anche territoriale da rispettare. Gli abbiamo sottolineato quanto questo per noi sia importante perché, senza andare proprio a una risposta precisa ai due quesiti, quello che segnalano le organizzazioni sindacali è corretto, sono fatti che, pur in una diminuzione di denunce rispetto al 2021, nel 2020 registravamo 1.270 denunce, nel 2021 sono 1.221, il dato è sempre un dato preoccupante ma soprattutto i fatti, le tragedie e gli infortuni mortali che sono avvenuti hanno messo tutti ancora più in allarme e soprattutto creato le condizioni affinché questo elemento fosse patrimonio della discussione di tutti.

Quello che noi stiamo cercando di fare, oltre a stimolare il Ministro competente, la Direzione competente e gli attori locali, attraverso il confronto in Consiglio politiche del lavoro si vuole arrivare a costruire, di qui al prossimo autunno una serie di momenti di confronto di tipo pubblico per parlare del tema e per confrontarci con le associazioni datoriali, con i sindacati ma anche con gli organi di controllo in generale sul tema della sicurezza sul lavoro; in particolare con le occasioni di confronto attraverso le associazioni che rappresentano il mondo dell'edilizia, che, in questo momento è comunque un mondo che vede anche un forte stress relativo a tutta una serie di azioni di finanziamento positive da un lato ma che, dall'altro, hanno creato condizioni di lavoro sempre più legate all'urgenza del rispettare le tante scadenze che vengono poste nel sistema, in particolare dell'efficienza degli investimenti che vengono realizzati per l'efficientamento generale energetico ma, in particolare, di tanti settori.

Poi il lavoro che si vorrebbe completare è quello di arrivare a una vera e propria Carta di alleanza del lavoro dove ci si impegni su tanti progetti: dall'inclusione al lavoro per i giovani alle condizioni di tipo contrattuale, anche al tema della sicurezza, perché il tema della sicurezza, come abbiamo detto e come tutti sosteniamo, è fondamentale per garantire a tutti le stesse condizioni, le stesse regole e soprattutto a garantire che le persone possano andare a lavorare in una condizione di massimo rispetto, quindi massimo rispetto per la vita delle persone e per l'attività delle imprese, quindi attività di formazione preventiva sui lavoratori, sui giovani, attività di formazione continua all'interno delle imprese nel tema della sicurezza lavoro e un'attività di controllo che sia opportuna e che sia anche capace di andare a intervenire a sostegno di quelle imprese che in questo credono e a verifica invece di quelle attività che forse non sempre danno la corretta importanza.

In questo senso al Consiglio delle politiche del lavoro è stato sottolineato com'è importante che però gli stessi lavoratori credano nell'importanza della formazione rispetto alla sicurezza, perché il primo elemento di garanzia passa per la formazione delle persone e per le capacità di mettere in condizione tutti quanti di avere tutte le informazioni necessarie ma anche le competenze e le esperienze necessarie per stare nei luoghi di lavoro con la massima sicurezza. Il lavoro che faremo è questo, speriamo che ci venga data la bella notizia che le assunzioni, rispetto agli organi di controllo, sono state fatte, che le persone hanno preso servizio e che si possa stabilire per il futuro anche un giusto confronto tra tutti gli attori istituzionali che sono preposti alla vigilanza.

Presidente - Per replica, ha chiesto la parola il consigliere Manfrin.

Manfrin (LEGA VDA) - Grazie Assessore per la sua risposta che ha ripercorso anche alcuni elementi aggiuntivi rispetto alla mera questione che considera gli eventi che sono occorsi e considera la scarsità rispetto al numero di ispettori presenti in Valle; la ringrazio perché credo sia un dato importante innanzitutto - ed è corretto dirlo - dire che la sicurezza evidentemente non dipenda solo dal numero degli ispettori del lavoro presenti in Valle, ma è altrettanto importante dire che, oltre alle buone pratiche che giustamente ha illustrato e che mi auguro possano vedere la luce, anche un'attività di controllo e verifica sicuramente può incidere rispetto ai problemi che possono sorgere, come giustamente anche qui evidenziato, e sono sotto gli occhi di tutti, i dati dei decessi riguardano prevalentemente se non esclusivamente i cantieri e il ramo dell'edilizia, quindi un'attività di verifica in questo senso può sicuramente avere un'influenza positiva.

Mi stupisce particolarmente che sia già stato prodotto un atto politico con un'interlocuzione con il Ministero del lavoro senza che però vi sia stata alcuna risposta; credo che sia sicuramente un dato negativo su cui riflettere e probabilmente su cui provare a incidere.

Mi auguro davvero che si possa modificare lo stato delle cose e che si possa arrivare finalmente a cancellare certi episodi che io non ho mai, perlomeno a memoria mia, ricordato o non ho mai visto con un numero tanto importante e con una tale rilevanza nella nostra comunità.