Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 1559 du 26 mai 2022 - Resoconto

OGGETTO N. 1559/XVI - Interpellanza: "Problematiche relative alla chiusura al traffico del Tunnel del Monte Bianco".

Bertin (Presidente) - Punto n. 39. Consigliere Marquis per mozione d'ordine.

Marquis (FI) - Per una mozione d'ordine: alla luce di quanto abbiamo appreso stamattina sulla stampa dalle dichiarazioni relative al tunnel del Monte Bianco, credo che la questione abbia cambiato un po' i termini rispetto a quelle che erano le richieste dell'interpellanza, sembra che sia stata avanzata dal Governo francese la possibilità di prevedere, da quello che è uscito sulla stampa di oggi, la realizzazione di un'altra canna.

È un tema d'importanza credo strategica per la Valle d'Aosta e che riverbera su tutta la comunità valdostana una serie di valutazioni, sono a chiedere la sospensione per una capigruppo, perché credo che sull'argomento probabilmente possa servire un dibattito politico più che la gestione di un'interpellanza.

Presidente - Facciamo rispondere all'interpellante, risponde l'assessore Caveri.

Caveri (AV-VdA Unie) - Mi sembra abbastanza kafkiana questa situazione e questa sua richiesta, nel senso che io sono stato intervistato, in vista di questa riunione e della risposta al dottor Rollandin qui in Consiglio, l'elemento nuovo io lo spiego tra breve.

Se lei riterrà che sulla base di queste cose che io dirò tra breve c'è qualche cosa di clamoroso, allora potrà chiedere tutte le riunioni che vuole, ma come fa oggi, sulla base delle informazioni giornalistiche, a chiedere una cosa di questo genere? Questa è un'assemblea o leggiamo i giornali?

Presidente - Procediamo con l'interpellanza e poi eventualmente convochiamo una capigruppo. Punto n. 39. Per l'illustrazione, il consigliere Rollandin.

Rollandin (PA) - Je ne sais pas si rire ou si avoir d'autres attitudes, mais, quand même... on avait présenté cette question il y a quelques temps et déjà au mois de février on avait parlé du problème du tunnel et déjà à cette occasion il y avait eu de la part de l'assesseur une série d'interventions qui étaient liées aux préoccupations qu'on avait. Aujourd'hui, évidemment, on se demande... quoi qu'il n'y ait pas de difficultés à présenter... et l'assesseur évidemment dira ce qu'il pense de ce qui s'est passé dès janvier jusqu'à aujourd'hui. Et en effet, il y a eu des changements d'attitude, surtout des Français, qui étaient contraires au doublement du tunnel, projet qui était dès le principe l'une des questions les plus importantes des deux parties ; maintenant, il y a une nouveauté, il y aura des interventions qui pourront être considérées... mais pour tenir dans la due considération le fait que le problème du tunnel est un problème réel, est un problème qui intéresse notre région - et pas seulement - et les deux États concernés aussi. Alors ce qu'on se demande... que donc le fait que l'assesseur ait déjà présenté justement une réponse sur ce thème, il ne fait aucune difficulté à répondre à ce qu'on a demandé justement pour connaître les temps et surtout pour savoir quelles seront les attitudes par rapport à une thématique si difficile, telle que celle du tunnel.

Presidente - Assessore Caveri.

Caveri (AV-VdA Unie) - Anzitutto vorrei premettere che siamo in una situazione di passaggio per quello che riguarda il traforo del Monte Bianco, il primo passaggio è il cambio di pelle della società che è previsto sulla base dell'acquisizione del pacchetto dei privati della Benetton nella società Autostrade che si riflette ovviamente anche sul traforo del Monte Bianco.

Come voi sapete, arriverà, l'operazione è ormai pressoché conclusa, la Cassa Depositi e Prestiti, quindi diciamo che il tunnel da una situazione, per così dire, di proprietà largamente privata, torna nell'alveo del pubblico. Questa è una prima notizia secondo me significativa.

La seconda notizia significativa è che ovviamente abbiamo di fronte a noi un periodo di stabilità della politica francese, dopo le elezioni legislative che seguiranno le elezioni del Presidente Macron, partendo anche dal presupposto che l'attuale Primo Ministro francese era Ministro dei trasporti che si è sempre occupato di questo dossier del traforo del Monte Bianco, quindi si può ritenere che per l'Italia l'interlocuzione con la Francia avrà la stabilità che negli ultimi mesi non aveva avuto.

Per quanto riguarda i lavori in corso nei 1.135 metri di soletta in territorio francese, cioè del pavimento del traforo, come avevo già detto precedentemente, dopo una prima tranche di lavori in territorio italiano, nel 2021 è iniziato quest'intervento e purtroppo è stato trovato dell'amianto. Questo ha comportato il fermo dei lavori, una serie di analisi, anche una ridefinizione delle procedure di lavorazione. Il tutto sulla base delle normative francesi.

I lavori quindi sono ripresi con un'efficienza molto ridotta e un calendario di chiusure totali della circolazione in orario notturno per tutta la primavera 2022.

In realtà, a causa di difficoltà nell'ottenere l'autorizzazione del piano operativo di lavoro da parte dell'Ispettorato del Lavoro francese, il completamento dei lavori di sostituzione della soletta ha subito un ulteriore slittamento.

Nei mesi di maggio e giugno era prevista la sostituzione in circa 100 metri di soletta, intervento che è stato invece spostato alla fine del prossimo mese di agosto. Dopodiché resteranno ancora da sostituire 635 metri di soletta per i quali sarà attivata una nuova gara d'appalto, che dovrà prevedere l'esecuzione dei lavori in ambiente con la presenza di amianto.

Il GEIE prevede la sostituzione dei 635 metri in quattro tranches bimestrali di circa 110 metri ciascuna collocate nei mesi di maggio-giugno nel 23, 24, 25 e 26.

Il GEIE ha poi in programma, per il prossimo mese di ottobre, il rifacimento totale della pavimentazione di tutta la galleria dopo la conclusione della sostituzione dei 100 metri di soletta a cui si faceva riferimento prima, con la chiusura totale della galleria per ventuno giorni consecutivi.

Infine vi è poi la questione del rifacimento della volta della galleria; a quanto riferito dai nostri rappresentanti nel Consiglio di amministrazione della società italiana per il traforo, è in corso la gara d'appalto per il rifacimento dei primi 600 metri della volta, la cui esecuzione è stimata per l'autunno 2023, con la chiusura totale della galleria per un lungo periodo.

Questi lavori dovrebbero poi essere riproposti per i prossimi diciotto anni fino al termine della concessione per risanare la volta dell'intera galleria.

Quali strumenti abbiamo noi dal punto di vista societario? Pochi perché siamo soci di minoranza; esistono invece dei rapporti di tipo politico.

Noi abbiamo incontrato, con il Presidente e collega Bertschy, per parlare del PNRR, il Ministro dei lavori pubblici Enrico Giovannini e abbiamo spiegato la criticità del traforo del Monte Bianco e la stessa cosa personalmente ho fatto con il Presidente della società Autostrade, che è stato confermato anche da Cassa Depositi e Prestiti, cioè Roberto Tomasi

Ci sono state interlocuzioni con diverse autorità francesi che, ovviamente, sono preoccupate quanto noi.

L'invecchiamento del manufatto è un fatto oggettivo, il tunnel risale al 1965, malgrado ci siano stati gli interventi dopo il rogo del 99, è comunque un tunnel che ha tutta una serie di limiti e i mesi di chiusura del traforo ogni autunno per diciotto anni, a cui si sommano i periodi di chiusura primaverile, nonché di alcune chiusura notturne, ovviamente sono difficili da sopportare non solo nella rete transeuropea dei trasporti ma anche ovviamente per noi frontalieri.

Io credo che bisogna avere sull'argomento un confronto laico e bisogna fare in modo che le autorità nazionali, italiane e francesi, che sono quelle che possono avere su un itinerario di questo genere, assieme a Bruxelles, delle soluzioni decisive, perché io ricordo che intanto la seconda canna del Frejus entrerà in esercizio nel prossimo giugno e consentirà la manutenzione della canna già esistente del Frejus che, tra l'altro, è molto più giovane della nostra perché è stato costruito nel 1980.

Ora bisogna ricordare che Frejus e Monte Bianco assorbono circa il 12,2% del traffico pesante che attraversa le Alpi ogni anno che oggi è ripartito a metà, 6,7 al traforo del Frejus e 5,5 al traforo del Monte Bianco.

È chiaro che anche le autorità della Val di Susa, della Vallée de la Maurienne sono preoccupate di questa situazione perché è chiaro che queste chiusure riverseranno un quantitativo di poids lourds sul loro itinerario che sarà sicuramente oggetto di riflessione e probabilmente di proteste.

Voi sapete che il Consiglio regionale della Valle d'Aosta aveva votato un'ultima presa di posizione in passato rispetto ad un ragionamento sull'eventualità del raddoppio, l'incontro con le autorità locali francesi conferma grossi dubbi, lo stesso Presidente Macron aveva detto di avere profondi dubbi, nel corso dell'intervista io mi sono limitato a dire che alcune autorità francesi hanno veicolato l'ipotesi di realizzazione di un traforo più in basso, non esiste ancora alcuna progettualità ma è un'opportunità sulla quale si sta ragionando e sulla quale non abbiamo ancora dei dati fattuali. Sappiamo che incominciano a ragionare a riguardo, immaginando che un tunnel parallelo a quello attuale non risolverebbe i problemi delle proteste della Vallée de l'Arve e della popolazione di Chamonix. Un tunnel tecnologicamente avanzato come da anni si sta discutendo in altre località delle Alpi, quindi l'immagine è quella di un tunnel apposta per i poids lourds che possa prevedere un sistema di trazione diverso da quello con il motore acceso automobilistico, potrebbe essere un'ipotesi.

Queste sono ipotesi, quindi non credo, consigliere Marquis, che oggi ci sia chissà quale riunione, io sono contento che abbiano fatto un titolone ma, come è noto, non sono io che scelgo come fare i titoli e come dare enfasi alle dichiarazioni, però trovo che l'argomento sia interessante.

Nell'incontro con il dottor Tomasi delle Autostrade, avevo detto che la preoccupazione della Valle d'Aosta era quella di una chiusura del tunnel, una chiusura che in qualche maniera oggi possiamo dire non sarà una chiusura tout court, ma sarà questa situazione nei prossimi diciotto anni in cui si sommeranno, lo ripeto, le chiusure dovute ai lavori, si sommeranno le chiusure anche dovute a tutte quelle altre ragioni di manutenzione all'interno del traforo.

Questo del traforo del Monte Bianco è un problema politico enorme e non ci aggiungo quello del traforo del Gran San Bernardo che ha le medesime criticità.

Va detto che i gestori del tunnel del Monte Bianco hanno evidentemente sottostimato nel tempo l'impatto dell'invecchiamento del traforo. Questo traforo sente il peso dell'età e quindi bisognerà che politicamente ci siano tutti i contatti necessari con le autorità nazionali italiane ma anche attraverso una mediazione con le autorità francesi, perché comunque, qualunque scelta si faccia, la scelta deve essere qualche cosa che renda operativo il traforo del Monte Bianco ed eviti che la Valle d'Aosta diventi cul-de-sac.

Presidente - Per la replica, consigliere Rollandin.

Rollandin (PA) - Merci, Assesseur, des nouvelles que vous avez présentées à propos du thème qui est un thème des plus importants, pas seulement au niveau de notre région, mais au niveau national aussi. Je crois que, compte tenu de ce que vous avez dit à propos des engagements qui sont encore à venir, il faut voir s'il y aura des appointements avec l'aide français et italien, qui puissent trouver un accord sur les interventions à faire, étant donné que quand même il faudra intervenir.

A ce propos, je crois que ce serait intéressant, déjà - la question des problèmes - de prédisposer un accord qui puisse dans le plus bref délai porter en avant les possibles solutions, car le temps est un thème difficile à gérer et en sachant que jusqu'à présent, il y a eu des difficultés de la part française, surtout, pour le doublement du tunnel, même si dernièrement, comme vous veniez de dire, il y a une disponibilité pour faire un tunnel au-dessous de ce qui est le passage actuel. Mais ce n'est pas encore fait, il y a encore toute une série de procédures à tenir, donc je crois que, c'était justement nécessaire de revenir sur ce thème, mais c'est encore plus important, dans le bref délai, prédisposer une série d'interventions et de réunions qui puissent donner la possibilité à nous tous de comprendre ce qui se passera dans les années prochaines. Car le thème est délicat et difficile. Et donc je crois que c'est nécessaire de le faire dans le plus bref délai.

Presidente - A questo punto concludiamo i lavori del Consiglio per questa mattinata. Riprendiamo alle ore 15:00.

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La seduta termina alle ore 12:56.