Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 1004 du 4 novembre 2021 - Resoconto

OGGETTO N. 1004/XVI - Interpellanza: "Sviluppo di ulteriori tratte aeree per un rilancio del turismo invernale ed estivo in Valle d'Aosta".

Bertin (Presidente) - Punto n. 54. Per l'illustrazione consigliere Ganis.

Ganis (LEGA VDA) - L'aeroporto Corrado Gex, a differenza della maggior parte degli aeroporti italiani, è un aeroporto privato. La Regione ne è proprietaria, finanziatrice e oggi la società che lo gestisce è la AVDA.

In questi ultimi anni sono stati eseguiti importanti interventi mirati a riqualificarlo: nel 2005 sono stati finanziati i lavori di allungamento della pista e l'installazione di apparati di radioassistenza; nel 2007 sono stati finanziati i lavori del nuovo terminal - ahimè mai concluso - e successivamente sono stati svolti interventi aeroportuali come il riordino della viabilità interna e, per quanto riguarda la parte commerciale, fu approvato nel lontano 2004 un masterplan, rivisto successivamente nel 2015 grazie a una risoluzione presentata in Consiglio regionale, infatti, vista la difficile situazione socio-economica, la società si era impegnata a riaggiornarlo rivedendo gli obiettivi strategici al fine di valorizzarlo in contesto turistico.

Dopo questo breve excursus, vorrei arrivare ai giorni nostri, in cui si apprende che finalmente, durante la stagione estiva 2021, l'aeroporto Corrado Gex ha ripreso la sua attività con un volo sperimentale Aosta-Olbia. Un piccolo segno di ripartenza, ma basterà?

Detto questo, in una nota riportata dell'Ansa, la volontà del CdA di AVDA è quella di collaborare con il network Skialp, al fine d'implementarne altre tratte.

In base a questa considerazione, vista l'importanza strategica che l'aeroporto Corrado Gex potrebbe ricoprire, al fine di rilanciare il turismo invernale oramai alle porte, s'interpella l'Assessore competente per conoscere quale sia lo stato di completamento della stazione e se, ai fini di rilanciare il turismo in Valle d'Aosta, l'AVDA abbia programmato, in vista della stagione invernale ormai alle porte, lo sviluppo di ulteriori tratte aeree e intenda procedere in tal senso Quantomeno per la prossima stagione estiva.

Presidente - Consigliere Perron, per i minuti restanti.

Perron (LEGA VDA) - Credo che il tema dell'aeroporto possa rivestire anche un'importanza più generica, anche in vista del futuro piano regionale dei trasporti.

In particolare negli ultimi 15-20 anni la questione dell'aeroporto è stata complessa e ha avuto dei risvolti particolari: dal masterplan che ha citato il mio collega del 2004, che è poi quello che aveva previsto fino a 24 mila passeggeri l'anno e che definiva, tra l'altro, l'evoluzione dello scalo come "un importante motore per lo sviluppo socio-economico dell'area e per la vocazione turistica della valle", previsioni che poi purtroppo, come sappiamo, si sono rivelate disattese, anche per motivazioni però decisamente esogene, cioè c'è stata la crisi del 2008, questo ha inficiato tantissimo sui vari scenari di previsione: c'è stato un cambiamento di normativa, c'è stato lo sviluppo delle Low Cost e c'è stato lo sviluppo di scali analoghi su altre zone d'Italia che probabilmente hanno drenato potenzialità che il nostro autoporto aveva.

Arriviamo quindi ai tempi più vicini a noi, quest'anno c'è stata una riattuazione, un riaggiornamento del piano a febbraio 2020 che testimonia un nuovo interesse per l'Autoporto e quindi per nuove strategie. In particolare, su questo ultimo studio si vede che si parla di traffico commerciale, di potenzialità di 3.500 presenze nel 2020 e poi ad aumentare nei prossimi anni: 8.000 nel 2025, fino a 28.000 nel 2035, che sarebbero numeri importanti e che probabilmente potrebbero sì realizzare anche la questione dello sviluppo, non solo dell'autoporto, ma anche della nostra regione e della sua vocazione turistica.

Detto questo, mi unisco all'iniziativa del collega Ganis, volevo chiedere anche io qualche notizia in merito proprio sulla visione strategica futura, come dicevo prima, anche in visione del piano regionale dei trasporti, sebbene qua inerisca un po' di più forse al settore turistico di sviluppo, ma comunque questo è il tema.

Faccio poi qualche domanda un po' più puntuale, non l'abbiamo messa nell'iniziativa, comunque quando abbiamo sentito in Commissione l'ingegner Ciurnelli mi ricordo che ci aveva parlato anche della possibilità della valutazione di voli di linea che temporaneamente in questi anni sono stati non visti; era un'idea, è nei verbali della Commissione.

I voli di linea in particolare potrebbero funzionare con l'aeroporto Marconi di Bologna - questo è sul verbale della Commissione, era un'idea - e poi altre possibili destinazioni - questi sono studi più vecchi, del 2006 - ad esempio si erano valutate tredici diverse tratte legate a partner turistici di lavoro come Heraklion e Salonicco in Grecia e tratte legate al passaggio negli hub di Parigi e Londra.

Questo chiediamo.

Presidente - Risponde il Presidente della Regione, ne ha facoltà.

Lavevaz (UV) - Ringrazio per l'iniziativa, che permette di fare un po' di luce su questo tema di cui abbiamo già parlato in diverse occasioni, anche in questa legislatura.

Relativamente allo stato di completamento dell'aerostazione, effettivamente dei passi importanti sono stati fatti; nello specifico, a fine agosto, precisamente il 27 agosto, la Giunta regionale, con la delibera 1056, ha approvato la progettazione esecutiva dell'intervento di completamento dell'aerostazione, quindi con una revisione rispetto a quanto era il progetto iniziale di diversi anni fa, contestualizzandolo rispetto alla destinazione rivista dell'aeroporto con un importo lordo di lavori, di forniture di arredi pari a circa 10 milioni di euro.

La struttura regionale competente ha avviato la concertazione pre-gara con la stazione unica appaltante, finalizzata sostanzialmente ad avviare la procedura - e quindi alla determina a contrarre - e gli atti da allegare al bando di gara sono stati approvati in via definitiva il 13 ottobre 2021, quindi qualche settimana fa.

Prima della fine del 2021, si procederà alla pubblicazione del bando di gara che prevederà una procedura di affidamento con il criterio dello OEV - cioè dell'offerta economicamente più vantaggiosa - e l'aggiudicazione dei lavori è prevista entro il mese di maggio del 2022, quindi con un possibile avvio dei lavori nella seconda metà del 2022.

Il termine contrattuale previsto - fatti salvi eventuali intoppi che speriamo non ci siano, che nell'iter dei lavori pubblici fisiologicamente ci sono - dovrebbe consentire di terminare i lavori di completamento dell'aerostazione per la fine del 2023. Finalmente abbiamo dei punti fermi.

Per quanto riguarda invece la seconda domanda, diciamo più di prospettiva, anche legata alla promozione turistica della nostra regione, effettivamente durante l'estate scorsa abbiamo avuto questi voli sperimentali, questi voli charter, che sono sicuramente interessanti, anche perché hanno avuto una risposta abbastanza importante a livello di utenti, di utilizzatori anche se, a dire il vero, non possiamo dire che questi voli charter abbiano uno scopo turistico a favore della Valle d'Aosta, perché sono stati voli a favore dei Valdostani, quindi va bene però non è quello forse l'unico scopo al quale sicuramente tendiamo, nel senso che questi voli verso Olbia si sono riempiti di Valdostani che sono andati verso Olbia e quello che probabilmente vorremmo, soprattutto per l'inverno, anzi, sicuramente per l'inverno, non è che la gente vada via, ma che la gente venga, quindi AVDA ha da diverso tempo dei rapporti con le diverse società per ipotizzare voli di questo tipo per il periodo invernale, quindi dei piccoli voli charter. So che ci sono degli scambi con la Scandinavia eccetera, però, al momento, l'attivazione di questi nuovi voli - che ovviamente non compete né alla Regione e non compete neanche ad AVDA -compete ai singoli operatori economici che devono vedere il business e quindi avviare i rapporti "per"; AVDA fa da facilitatore, da intrattenitore di contatti e quindi incentiva questo tipo di rapporti, ma non è ADVA direttamente a gestirli.

Sul punto specifico, sulla base di un confronto che abbiamo avuto per le vie brevi, AVDA evidenzia che per questa stagione invernale non ci saranno voli di questo tipo per due questioni fondamentali.

La prima è che gli operatori economici hanno ancora un'alea d'incertezza, legata comunque alla situazione pandemica e quindi una situazione di mercato ancora un poco incerta, che non permette sostanzialmente di fare un'iniziativa di questo tipo, che comunque rimane sperimentale.

Poi l'altra questione: comunque l'aerostazione ancora non c'è e un conto è arrivare o partire con cinquanta persone d'estate e un conto è di inverno, quindi il fatto di non avere ancora l'aerostazione per il periodo invernale è sicuramente un aspetto comunque molto limitante in questo senso.

Rispetto invece all'estate 2022 i rapporti con le società ci sono, parrebbe che ci sia la volontà comunque di perseguire questo tipo di voli e quindi - al di là degli interventi che l'aeroporto ancora richiede, parlo ad esempio dell'implementazione delle procedure di avvicinamento satellitare e, come dicevo prima, del completamento della nuova aerostazione - diventa difficile senza questi aspetti ipotizzare questo tipo di approccio.

In linea generale, venendo alla richiesta del collega Perron, le prospettive riguardo l'aeroporto sono state delineate in maniera molto chiara già nel primo DEFR di questa legislatura, dove il nostro aeroporto è stato classificato come un aeroporto con la destinazione non certo per voli di linea, quindi un conto sono dei voli charter che hanno un carattere puntuale, sui voli di linea ovviamente il nostro rapporto non ha quella struttura e non avrà quella strutturazione.

L'abbiamo definito come un centro legato all'attività di Protezione Civile, all'aviazione generale, ai voli executive, che sono appunto questo tipo di voli, però oltre ai voli charter non si andrà.

Presidente - Per la replica, consigliere Ganis.

Ganis (LEGA VDA) - Partiamo da un punto fermo: il 2023 sarà l'anno in cui finalmente l'aerostazione sarà terminata. A questo punto ci auspichiamo che l'aeroporto Corrado Gex possa diventare in un futuro non troppo lontano una piccola eccellenza e un punto di forza per il rilancio del turismo valdostano. Speriamo.

Presidente - Perron per i minuti restanti.

Perron (LEGA VDA) - Il riferimento che le do su quello degli aerei di linea era appunto un'ipotesi, le do il riferimento perché io sono notoriamente preciso su questo: era l'audizione che abbiamo avuto il 23 aprile in IV Commissione, si era parlato di un potenziale valutabile di questo tipo, riguardo a una modalità d'interscambio di trasporti valutato a livello europeo - intermodale si chiamava - quindi ricollegare anche i posti distanti però con modalità differenti, e l'aeroporto di Bologna poteva essere una prospettiva.

In generale, e chiudo, il fatto che l'aeroporto negli anni scorsi, nel ventennio precedente, non sia riuscito a svilupparsi come poteva essere previsto, non implica per forza che la cosa non possa mai essere realizzata, quindi io credo che anche questo potremmo valutarlo e per chi potesse avere magari delle remore sulla questione "inquinamento", cioè chi dice che gli aeroporti inquinano, emettono CO2: è certamente vero, però ricordo, ancora una volta, che il settore dei trasporti in Valle d'Aosta influisce per il 31% delle emissioni CO2, il 98% di queste sono quelle emesse dalla strada.

Quindi quando parliamo di aeroporti, quando parliamo di ferrovie, quando parliamo d'impianti a fune e mettiamoci dentro pure i mezzi del settore agricolo, stiamo parlando di percentuale di CO2 che riguarda lo 0,6-0,7.

Quindi anche in questo campo uno sviluppo ulteriore del nostro aeroporto da valutare e da verificare non inciderebbe certamente sull'inquinamento globale che la Valle d'Aosta fa.