Objet du Conseil n. 1003 du 4 novembre 2021 - Resoconto
OGGETTO N. 1003/XVI - Interpellanza: "Approvazione della deliberazione relativa all'ampliamento del Parco regionale del Mont Avic.".
Bertin (Presidente) - Punto n. 53. Consigliera Minelli ne ha facoltà.
Minelli (PCP) - Vogliamo con questa iniziativa portare all'attenzione del Consiglio regionale le vicende legate all'ampliamento del Parco regionale del Mont Avic.
Come è noto credo a tutti, nel 2018, l'8 luglio, si è costituito un comitato per l'ampliamento del Parco del Mont Avic, che raggruppa diversi cittadini, diversi soggetti privati proprietari di terreni siti nel Comune di Fénis, persone interessate a inserire le loro proprietà all'interno del Parco stesso, convinti e consapevoli dell'importanza che un ampliamento di questo territorio protetto può avere per la tutela dell'ambiente ma anche per l'offerta turistica della nostra regione, attraverso l'implementazione della rete sentieristica in una zona che ha molto da offrire ai residenti e al turismo.
A seguito della comunicazione avvenuta da parte del Comitato alla Regione nel novembre del 2018, circa il proprio interesse a entrare nel Parco - e in seguito anche alla comunicazione avvenuta circa un mese dopo da parte del Comune di Châtillon allora interessato a inserire alcuni suoi territori - è iniziato un lungo iter che ha visto durante il dipanarsi del 2019 e del 2020 una serie d'incontri di contatti fra la Regione, fra l'ente Parco, il Comitato e le Amministrazioni dei Comuni di Châtillon, Pontey, Chambave, Fénis, Champorcher e Champdepraz, con lo scopo di ragionare sull'ampliamento, ovviamente a quel punto non soltanto dei terreni dei privati cittadini ma eventualmente anche di porzioni di terreni comunali.
Questi incontri hanno poi avuto culmine nel febbraio 2020, quando ci sono state due riunioni dei Consigli comunali di Fénis e di Chambave, di Châtillon e di Pontey.
Successivamente a questi incontri, a luglio del 2020, con una lettera indirizzata al Comitato dei cittadini, l'allora assessore Chatrian formalizzava l'interesse della Regione al progetto, affermando l'esigenza di valorizzare delle porzioni di territorio del Parco e soprattutto sottolineando che, e cito: "Sulla base delle adesioni formalizzate dai componenti del Comitato, gli uffici regionali predisporranno l'istruttoria e verrà avviato il procedimento amministrativo volto all'ampliamento del Parco. Tali passi sono l'espressione della volontà di chi popola quella zona, lungimiranti e coraggiosi, come lo sono stati i primi fondatori del Parco".
Il programma di questa legislatura, siglato dalla maggioranza a ottobre 2020, in sostanza riprendeva questa visione, questo atteggiamento, e al punto relativo all'ambiente recita infatti: "Iniziative come l'ampliamento del Parco del Mont Avic il cui percorso è stato avviato grazie all'iniziativa di privati cittadini e al sostegno della Regione saranno valutate con attenzione e cura, poiché espressione della cultura e della promozione di quel turismo ambientale che sa apprezzare la vera essenza del patrimonio naturale della Valle d'Aosta e lo rispetta".
Nel periodo in cui ho ricoperto il ruolo di Assessora all'ambiente trasporti e mobilità sostenibile, sono proseguiti gli incontri sia con il Comitato dei cittadini, sia con le nuove amministrazioni comunali, essendoci state le elezioni amministrative a settembre del 2020 ed essendo cambiata la composizione di alcuni Consigli comunali, per cui mi è sembrato logico interpellare tutte le nuove e vecchie amministrazioni.
Il 18 gennaio del 2021 c'è stata un'apposita riunione istruttoria che ha dato formale assenso all'ampliamento con l'inserimento esclusivamente dei terreni di proprietà privata.
Poi il 20 maggio del 2021 il Consiglio comunale di Fénis ha richiesto l'inserimento di due particelle di proprietà comunali nella nuova perimetrazione del Parco.
Insieme ai soggetti coinvolti, quindi in particolar modo al Comitato dei cittadini, ovviamente alle strutture della Regione e al Comune di Fénis, si era definito di procedere a un primo ampliamento relativo esclusivamente ai terreni privati e alle particelle del Comune di Fénis per un totale di 1.549 ettari di cui 1.458 di proprietà privata e 91 del Comune di Fénis, quindi una porzione di territorio non enorme ma già abbastanza significativa.
Nel primo assestamento di bilancio, quindi con la legge regionale 15 del giugno 2021, sono stati previsti 100 mila euro a favore del Parco del Mont Avic, che devono necessariamente essere impegnati nel più breve tempo possibile, perché si corre il rischio, arrivando adesso a fine anno, di non poterli utilizzare; ed erano poi state previste implementazioni di altri 60 mila euro per le annualità del 2022 e 2023.
Secondo il Comitato con cui sono in contatto, l'iter di questo procedimento è continuato anche dopo le mie dimissioni - come è normale che sia - e il Presidente, che è anche Assessore ad interim e lo sarà probabilmente, da quello che abbiamo capito, ancora per un bel po' di tempo, a luglio ha comunicato che la Giunta avrebbe di lì a poco approvato la deliberazione di ampliamento e ha evidenziato in quell'occasione che i lavori dell'esecutivo procedevano nonostante la pausa estiva e nonostante l'assenza di un Assessore specifico.
Però alla data in cui è stata depositata questa interpellanza non risultava essere stato approvato alcun atto relativo all'ampliamento.
In queste settimane abbiamo raccolto anche lo sconforto, direi l'amarezza e anche lo sconcerto dei cittadini che da quasi due anni aspettano di conoscere effettivamente le decisioni dell'Amministrazione regionale ma ancora non sanno che cosa succederà, e lo sconcerto è abbastanza grande anche perché dall'estate, e direi anche da prima dell'estate, sembrava che tutto si stesse risolvendo, mi riferisco ovviamente soltanto ai terreni privati, perché su quelli comunali, escluso Fénis, il ragionamento non era stato completato e le amministrazioni avevano chiesto tempo per esaminare tutto il dossier relativo al Parco.
È questo il motivo per cui vogliamo chiedere al Presidente, nel suo ruolo di Assessore ad interim, quali siano le vere, le reali motivazioni e gli effettivi impedimenti che hanno causato un così lungo ritardo nell'adozione di un provvedimento che è pronto da tempo e che ha completato la sua istruttoria.
In secondo luogo, una volta compresi quali possono essere questi impedimenti, capire se c'è la volontà di procedere in tempi rapidi all'approvazione della delibera relativa all'ampliamento del Parco regionale del Mont Avic, limitatamente, ed è ovvio, ai terreni di proprietà dei cittadini del comitato e alle due particelle del Comune di Fénis.
Presidente - Risponde il presidente della Regione Lavevaz.
Lavevaz (UV) - Ringrazio la collega Minelli che mi ha lasciato in eredità questo dossier qualche mese fa, la ringrazio per l'iniziativa che permette comunque di far chiarezza a tutti rispetto a questo dossier che effettivamente è un dossier inserito nel nostro programma, nel programma che abbiamo condiviso, e nel programma - come lei ha citato - si diceva giustamente di valutare con attenzione e con cura la possibilità di questo ampliamento.
Io credo che chi amministra ha il dovere di valutare, a prescindere, sempre con attenzione qualsiasi tipo di modifica, e lo deve fare ancora di più quando queste modifiche sono strutturali e coinvolgono una futura gestione, anche terza in questo caso, nel senso che è una gestione in qualche modo delegata a un ente Parco e quindi dobbiamo essere certi che le scelte che facciamo siano poi percorribili da chi è delegato a gestirle e non, al contrario, creare problemi.
Quindi giustamente dobbiamo porre attenzione ai comitati ma non solo, direi che dobbiamo anche valutare se quello che portiamo avanti possa essere portato avanti in maniera strutturale.
Io non perché non mi fidi di quello che lei ha fatto, tutt'altro - ho sempre rispettato il suo lavoro e continuo a farlo - ho però voluto fare anch'io le mie verifiche sia con il Comune di Fénis in particolare, che era quello più interessato, anzi, l'unico interessato in questa ultima versione di un ampliamento, ho parlato diverse volte con il Comitato, ho parlato diverse volte con l'ente Parco.
L'unica questione che rimane da dirimere - fermo restando la volontà che è quella di procedere in questa direzione - è la questione del personale dell'ente Parco, che ha manifestato una serie di criticità già ad oggi, quindi strutturali nella situazione odierna, quindi senza l'ampliamento. Hanno tutta una serie di persone part-time, quindi hanno la necessità di fare un po' di ordine, diciamo così, dal punto di vista del personale e di fare anche probabilmente delle nuove assunzioni.
Quindi mi sono sentito in dovere - prima di portare in Giunta la delibera che dal punto di vista delle strutture aveva tutti gli okay del caso, - di aspettare una valutazione anche rispetto al prossimo bilancio e quello che sarà, quindi avere certezza che l'Ente parco abbia la possibilità di far fronte alla gestione di questi ettari in più, risolvendo le problematiche legate al personale e quindi poi di procedere.
Riguardo ai 100 mila euro, sono 100 mila euro che sono stati impegnati nell'assestamento, quindi sono 100 mila euro che non vanno persi, nel senso che se non verranno utilizzati, andranno a finire in avanzo è verranno eventualmente reimputati l'anno prossimo, ma credo che non si possa affrettare una scelta strutturale, ripeto, che ha conseguenze su un ente al quale abbiamo delegato una gestione importante perché dobbiamo spendere 100 mila euro che sono 100 mila euro straordinari, perché arrivano da un avanzo di amministrazione.
Qui si tratta di fare una scelta strutturale e avere la certezza di poter gestire questo ampliamento in maniera corretta, adesso non voglio essere retorico, non è l'ampliamento che cambia la gestione del Mont Avic, ma effettivamente dobbiamo dare all'ente Parco la possibilità di essere operativi nel modo corretto, perché hanno un lavoro da compiere importante, peraltro in una realtà che è uno dei gioielli che la Valle d'Aosta ha e quindi è giusto che l'ente venga rinforzato, per quanto possibile, in modo che anche questo ampliamento possa essere gestito nel modo corretto.
Quindi, per concludere, l'ho già detto ma confermo che c'è la volontà di procedere in questo senso quando tutte le carte saranno a posto.
Presidente - Per la replica, Consigliera Minelli.
Minelli (PCP) - Sicuramente lei ha ricevuto in eredità questo dossier, come molti altri che richiedono un'attenzione e un tempo adeguato per essere affrontati.
È la motivazione per cui lei stesso, nel momento successivo alle mie dimissioni, aveva detto che occorreva procedere nel più breve tempo possibile alla mia sostituzione e - con tutto il rispetto che io ho per il suo lavoro, per le sue capacità e per l'attenzione che lei pone ai problemi, quelli della Presidenza, quelli dell'intera Giunta e in questo momento anche quelli dell'Assessorato che le è stato lasciato in eredità - io ritengo che forse - e lo dico in maniera quasi affettuosa - lei dovrebbe trovare una soluzione, perché l'interesse è anche suo e del fatto che molto tempo le può essere sottratto per questo. Ma sono mesi che stiamo aspettando e se la volontà fosse stata effettivamente quella, una soluzione sicuramente si sarebbe trovata.
Evidentemente ci sono altre motivazioni che in questo momento non vengono dette.
Tra l'altro, la ringrazio per aver rinnovato in qualche modo l'apprezzamento o comunque il rispetto per il lavoro che ho svolto, cosa che altre persone, in particolare esponenti della sua stessa parte politica, non condividono e non perdono occasione in questo Consiglio ogni volta di denigrare il lavoro che è stato fatto, ma questa è un'altra questione di cui mi rammarico e di cui prendo comunque atto.
Venendo alla questione dell'ampliamento, lei dice "Ci vuole attenzione per tutto, non ci vuole attenzione soltanto per i comitati ma per la sostenibilità di interventi che si fanno" e ci dice di aver sentito il Comune di Fénis, ovviamente il Comitato e l'Ente Parco.
Io ricordo che nelle riunioni che sono state fatte e nell'istruttoria che si è completata, il Comune di Fénis per quelle due porzioni del suo territorio, e non di più perché l'aveva spiegato chiaramente, ma anche l'ente Parco, avevano dato assenso, avevano dato parere positivo sapendo - perché questo era stato deciso - che ci sarebbe stata, a partire già dall'assestamento di bilancio del 2021, una somma che non sarà altissima, ma una somma di 100 mila euro e poi, in prospettiva, per le due annualità successive una somma di 60 mila più 60 mila, che consentivano di coprire i costi per quell'ampliamento e per la tipologia dell'ampliamento: mi riferisco ai tipi di terreno, quelli dei privati e quelli del Comune di Fénis, che potevano essere in qualche modo seguiti attraverso quell'implementazione.
Quindi le valutazioni erano state fatte anche sulla sostenibilità economica.
Non è questa cifra che cambierà la gestione del parco, lei dice, è ovvio che c'è bisogno di più denaro se si vuole andare in questa direzione, e mi sembra che la volontà non soltanto espressa dalla sottoscritta nel momento in cui ha ricoperto quel ruolo ma dal programma della maggioranza e anche dall'iter che era stato avviato ben precedentemente, era quella.
Quindi se adesso le valutazioni sono cambiate, se si pensa che quello che bisogna destinare è troppo rispetto alle disponibilità che si hanno e alle priorità che si hanno, perché potrebbe anche essere così, allora bisognerà dirlo in maniera più chiara, ma soprattutto credo che non si possano tenere persone sulla corda per così tanto tempo.
Piuttosto si dica alle persone che hanno interesse a vedere inseriti i loro terreni in questo Parco che tutto è sospeso, perché bisogna fare delle ulteriori valutazioni per quello che sarà l'avvenire, per il carico che l'aumento dei terreni potrebbe avere anche in futuro per il Parco.
Se così non è, allora che si proceda nel più breve tempo possibile e si metta in qualche modo un punto fermo su una questione che si trascina dal 2018.
Tra due mesi siamo nel 2022, francamente quattro anni per dire un sì o un no definitivo a gente che aspetta mi sembrano troppi.