Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 997 du 4 novembre 2021 - Resoconto

OGGETTO N. 997/XVI - Interpellanza: "Stanziamento di fondi nel bilancio di previsione a sostegno del programma strategico degli interventi di cui alla legge regionale 22/2016".

Bertin (Presidente) - Possiamo riprendere. Siamo al punto n. 47 dell'ordine del giorno. Per l'illustrazione, ha chiesto la parola il consigliere Aggravi, ne ha facoltà.

Aggravi (LEGA VDA) - È un'interpellanza con cui parliamo di ferrovia, penso che il 4 novembre ci abbia dimostrato e ci dimostri sempre l'importanza che la ferrovia ha avuto non soltanto nella complessiva strategia della Prima Guerra Mondiale ma che ha nello spostare cose e persone, e forse questo ci dimostra anche perché spesso alcuni territori si sono sviluppati più di altri.

L'interpellanza pone il suo accento complessivo sulla legge n. 22/2016, quello che per qualcuno riveste una sorta di magia e di totem rispetto poi a quello che è stato realizzato, una legge che prevedeva la presentazione di un programma strategico di interventi che era articolato in una serie di obiettivi e di azioni: l'elettrificazione, ammodernare, raddoppiare, velocizzare la linea ferroviaria Aosta/Ivrea, la riattivazione e il potenziamento della linea e il servizio ferroviario sulla direttrice Aosta/Pré-Saint-Didier valorizzando le stazioni storiche, le potenzialità turistiche, l'integrazione con la linea Aosta/Ivrea, prospettare le modalità per il reperimento di risorse finanziarie regionali per partecipare agli investimenti infrastrutturali assicurandone la sostenibilità nel quadro complessivo delle finanze regionali, esporre le possibilità di attingere risorse statali ed europee per il finanziamento delle opere necessarie al potenziamento ferroviario e la prosecuzione della linea fino a Courmayeur, coordinare modalità e orari dei servizi ferroviari e dei servizi di autolinee, evitando sovrapposizioni, concorrenza e disagi per gli utenti, introdurre il biglietto e l'abbonamento unico per l'accesso a tutti i mezzi di trasporto pubblico e individuare ulteriori e precise modalità di sostegno e promozione all'uso del trasporto pubblico.

È una legge, come sappiamo, che nel complesso ha tutta una serie di incombenze che ha avuto e avrà nel tempo. Nel 2016 non c'era ancora l'istituto che sta prendendo forma anche della valutazione dei risultati delle politiche pubbliche e, considerato che si è molto parlato, non voglio tornare e non voglio accendere polemiche o dare possibilità a chi già sui social si diverte di continuo a parlarne, ma penso che possa essere utile fare una sorta di bilancio e capire cos'è stato fatto, cos'è sul tavolo e che cosa ci aspetta.

Per questo l'interpellanza chiede al Governo regionale quante risorse sono state stanziate e effettivamente spese dall'entrata in vigore della citata legge da parte della Regione, dello Stato, dell'Europa e di ogni altro ente a favore degli interventi previsti dalla legge n. 22, quali obiettivi definiti da tale legge sono stati ad oggi definitivamente raggiunti - e "definitivamente" è importante sottolinearlo -, se sia intenzione del Governo regionale stanziare nell'ambito della formazione del prossimo bilancio di previsione regionale fondi destinati a interventi previsti dalla legge n. 22 - e su questo penso che chi mi risponderà possa fare anche un passaggio rispetto a notizie di stampa riguardo alla presenza di fondi utili in particolare per il punto a) della finalità della legge in questione - e quante risorse allo stato attuale delle conoscenze e degli obiettivi già raggiunti sarebbero necessarie - ovviamente vanno bene delle stime - per il completo raggiungimento di tutti gli obiettivi fissati dalla legge n. 22, posto anche che spesso e volentieri parliamo tanto di cifre ma parlo di stime perché se non si hanno dei progetti definitivi, è molto complicato poi avere delle valutazioni delle risorse.

Tra le righe, sia parlando del programma strategico della legge n. 22 che delle domande, il fil rouge è quello relativo alle risorse e ai finanziamenti.

Quando fu presentato e discusso in quest'aula il programma strategico degli interventi, tra l'altro, un emendamento che presentammo e che passò era proprio quello anche di prevedere l'individuazione di altre strade: coinvolgimento dei privati, l'indebitamento, altre forme di finanza innovativa, perché alla fine i sogni non hanno limiti di bilancio e invece poi le opere, le infrastrutture e i servizi hanno dei limiti, perché è facile realizzare un'opera ma bisogna anche capire se questa sta in piedi, o un intervento che viene fatto, quindi ricordo il fatto che su questo programma era stato aggiunto questo aspetto, perché, a conti fatti, il programma era definito e compiuto, però le risorse erano incerte e possiamo dire che ormai nella finanza pubblica uno dei canoni ormai consolidati è che le risorse non sono solo definite ma sono per definizione incerte.

L'idea quindi è anche capire, ovviamente al di là di quello che è stato stanziato, che cosa ci manca per arrivare a completare la legge n. 22 e magari la risposta di questa interpellanza ci potrà poi anche aiutare a fare delle altre e utili considerazioni considerato che nel complesso dovremmo anche rivedere, speriamo prima o poi, la strategia complessiva del sistema dei trasporti valdostano.

Presidente - Per la risposta, ha chiesto la parola il Presidente della Regione.

Lavevaz (UV) - Prima di rispondere in maniera puntuale spero alle domande che sono comunque puntuali del collega Aggravi, credo sia necessario fare una breve premessa.

In primis la stessa legge n. 22, che risale al 2016, a cui fa riferimento l'interpellanza, proprio nel suo primo articolo definisce le finalità della legge stessa, ovvero in generale il miglioramento del servizio ferroviario e anche il ruolo della ferrovia nel sistema di mobilità regionale e interregionale.

Secondo, ricordo anche che i punti che sono elencati anche nelle premesse dell'interpellanza come punti azioni, quindi parte di questa stessa legge n. 22, sono, come noto, stati approvati da questo Consiglio nel 2019 nel famoso programma strategico.

L'ultima cosa che ricordo - ma dico cose conosciute e ovvie - è che l'infrastruttura ferroviaria è di proprietà dello Stato, è gestita da RFI e quindi la Regione ovviamente non ha un potere decisionale autonomo in merito agli interventi infrastrutturali. Questa è una programmazione che deve essere fatta attraverso un'interlocuzione continua, un dialogo continuo tra la Regione e l'ente proprietario, l'ente gestore.

Venendo alle risposte, per quanto riguarda la prima domanda, quindi quante risorse sono state stanziate, effettivamente spese, eccetera, per quanto riguarda le risorse stanziate, il primo importo da evidenziare sono i 115 milioni di euro del PNRR, parte direttamente nel PNRR, parte nel programma strategico che è stato approvato dallo Stato collegato al PNRR, che sono stati assegnati all'elettrificazione della linea Aosta/Ivrea che sono stati confermati da RFI in un incontro della settimana scorsa a cui abbiamo partecipato.

Per quanto riguarda le risorse già stanziate, il riferimento sono i 36 milioni di euro a disposizione di RFI sul vigente contratto di programma con lo Stato. Di questi 2 milioni sono previsti per l'elevazione di rango della tratta, 5 milioni per l'implementazione del Sistema di Controllo Marcia Treno, in sigla SCMT, 21,8 milioni per la realizzazione di movimenti contemporanei nelle stazioni della tratta, 600 mila euro per la manutenzione straordinaria di traversine e rotaie sulla tratta Aosta/Pré-Saint-Didier e 0,43 milioni, cioè 430 mila euro, per la riclassificazione della medesima tratta.

Rispetto a questi stanziamenti, RFI sta realizzando gli studi e le progettazioni e sta già realizzando, con ultimazione prevista per luglio 2022, l'implementazione del sistema SCMT. A questi stanziamenti vanno aggiunti 1,5 milioni stanziati per lo studio sul carico assiale della tratta Aosta/Pré-Saint-Didier, risorse in parte statali in parte regionali, lo studio è stato concluso con una spesa finale di 160 mila euro. Infine tra le somme stanziate vi sono 1,9 milioni di euro di risorse regionali per il sistema di bigliettazione integrato per cui in fase di espletamento la gara per la fornitura del nuovo sistema di bigliettazione integrato gomma-ferro e 600 mila euro di risorse regionali per il prolungamento della tratta fino a Courmayeur per cui è stato affidato lo studio tecnico ed economico di approfondimento sul cosiddetto sistema "tram-treno" .

Seconda domanda: quali obiettivi con la legge n. 26 sono stati ad oggi definitivamente raggiunti, l'unico intervento ad oggi concluso è lo studio per l'incremento del carico assiale sulla tratta Aosta/Pré-Saint-Didier e, come detto, altri interventi importanti e di importo rilevante sono in fase di progettazione e studio da parte di RFI.

Riguardo alla terza domanda: "se sia intenzione del Governo regionale stanziare nell'ambito della formazione del prossimo bilancio di previsione fondi destinati ad interventi previsti dalla legge regionale n. 22", il programma strategico contiene un'ampia analisi sulle possibili fonti di finanziamento e anche una loro specifica individuazione per ciascun intervento, evidenziando che i principali stanziamenti vanno ricercati nella programmazione statale trattandosi di bene dello Stato, dati in concessione a RFI e per il quale ci sono specifici strumenti di programmazione e finanziamento.

Coerentemente con quanto previsto nel programma, l'Amministrazione regionale prevede di farsi carico degli interventi che riguardano il servizio ferroviario e di alcune analisi e studi direttamente o tramite il cofinanziamento di attività che sono necessariamente in capo a RFI.

La Regione intende farsi carico, e ha già previsto i necessari impegni finanziari, del servizio tra Aosta/Pré-Saint-Didier. Non appena sarà ripresa la linea per una spesa di circa 1,35 milioni annui, prevede di stanziare nel prossimo bilancio regionale delle risorse per il progetto di fattibilità tecnica ed economica di un sistema tram-treno. È stato previsto inoltre di stanziare delle risorse da utilizzare per il cofinanziamento di studi e progetti di RFI o per interventi complementari quali individuati dal programma strategico: per esempio, per cofinanziare la eliminazione dei passaggi a livello o riqualificazione delle stazioni.

La quarta domanda è quante risorse allo stato attuale delle conoscenze degli obiettivi già raggiunti sarebbero necessarie. Il programma strategico ha parzialmente individuato le stime di massima per la realizzazione di alcuni interventi in esso previsti. Le stime aggiornate sulla base delle più recenti valutazioni redatte da RFI, alcuni interventi inseriti nella prima fase ammontano a circa 404 milioni, pressoché equamente ripartiti tra le due tratte suddivise nelle tre fasi temporali come segue: prima fase, breve termine, 214 milioni, seconda fase 55 milioni, terza fase lungo termine 134 milioni.

Va evidenziato che gli importi indicati non comprendono alcuni interventi quali, ad esempio, le ulteriori varianti di tracciato tra Aosta/Ivrea e Torino per i quali non è ancora possibile definire una stima preventiva.

Presidente - Per la replica, ha chiesto la parola il consigliere Aggravi.

Aggravi (LEGA VDA) - Vede, Presidente, c'è un verbo che lei ha utilizzato e che penso che sia fondamentale su due binari, quindi sfrutto questa visione: cercare, ovvero i finanziamenti vanno cercati nella programmazione degli stanziamenti di bilancio. Difficilmente in questo caso penso che chi cerca trova e dall'altra parte il cercare è anche la soluzione io penso di tutta una serie di studi che noi possiamo fare per cercare di trovare una quadra o trovare un senso a tutto questo. C'è una cifra che mi sono segnato, poi le chiederò gentilmente se mi potrà dare copia solo per non perdermi le cifre che sono 404 milioni, 404 milioni parametrati al bilancio della Regione sono tanta roba e anche al bilancio dello Stato.

Quando prima dicevo e appunto facevo questo parallelismo storico con la Prima Guerra Mondiale, io penso che se uno fa una ferrovia, fa un'opera o fa un'infrastruttura, deve capire anche a che cosa serve, sicuramente non è mai servita e non è mai finalizzata a un'ideologia. Perché dico questo? Perché io penso che dal 2016 al 2021, e soprattutto nel futuro, dobbiamo farci alcuni ragionamenti e dobbiamo anche fare alcune considerazioni di utilità e di costo-opportunità di quello che stiamo facendo perché la mia preoccupazione è arrivare oggi con dei progetti vecchi. Mi perdoni ancora il parallelismo storico ma il discorso del Sindaco di Aosta mi ha ispirato, noi eravamo molto indietro quando scoppiò la guerra, cioè le ferrovie rispetto alla Francia, alla Germania, all'Austria e all'Ungheria erano molto indietro; io non vorrei fare la fine che fra un po' di tempo, con la concorrenza turistica e quant'altro che abbiamo in giro nelle Alpi, noi siamo ancora lì a cercare di finire un'opera che ormai è vecchia rispetto a quello che possiamo fare. Io quindi forse sono troppo legato al pragmatismo, ma penso che in questa situazione qua, con i chiari di luna che ci sono e con la possibilità di fare tutta un'altra serie di investimenti, forse sia il caso di mettere mano e di pensare se quel programma strategico degli interventi che è stato approvato valga ancora e abbia ancora senso oggi, perché, ripeto, quando fu fatto, fu fatto con una finalità più politica che di realizzazione dell'infrastruttura.

Oggi vediamo che il mondo va in determinate direzioni, noi rischiamo di perderci. Attenzione, lo dico sempre secondo il leitmotiv del cercare, non dico che i 115 milioni del PNRR per l'elettrificazione non vadano bene, io vorrei vedere il progetto e la fattibilità del progetto perché ad oggi, ripeto, ricordo ancora le dichiarazioni fatte tanti anni fa da un Parlamentare valdostano: "ci sono i soldi per la lunetta di Chivasso".

Io sono andato all'Università a Pavia e per me Chivasso era una sorta di Eboli, la conosco benissimo come anche Vercelli, dopo due anni addirittura a Vercelli che non andavo in un bar e in una piazza di Vercelli ancora mi conoscevano, sicuramente perché ero un ottimo consumatore ma anche perché ero fermo e aspettavo le coincidenze. Quello che voglio dire cos'è? Che non deve essere l'ideologia che guida le scelte politiche, soprattutto quando si parla di soldi, ma deve essere la fattibilità e il costo-opportunità.

Oggi c'è una cifra: 404 milioni più tutta una serie di altre cose, perché ovviamente queste sono cifre che non tengono conto poi dei costi di gestione e io direi di sostenibilità visto che parliamo di un servizio pubblico perché è inutile pensare a un'economia sostenibile, a uno sviluppo sostenibile se gli investimenti fatti e soprattutto la gestione di questi investimenti non è altrettanto sostenibile. Stiamo spendendo male i nostri soldi.