Objet du Conseil n. 996 du 4 novembre 2021 - Resoconto
OGGETTO N. 996/XVI - Interpellanza: "Intendimenti in merito alle questioni sollevate dai sindacati relativamente ai docenti del Conservatoire de la Vallée d'Aoste".
Bertin (Presidente) - Passiamo adesso al punto n. 46, che, tra l'altro, sarà anche l'ultimo prima della pausa. Per l'illustrazione, ha chiesto la parola il consigliere Sammaritani.
Sammaritani (LEGA VDA) - Torniamo sul tema Conservatorio per l'ennesima volta, naturalmente le richieste che noi facevamo in questa interpellanza saranno sicuramente in parte superate dagli eventi, questo è dovuto chiaramente al solito scarto temporale che c'è fra la proposizione delle iniziative e la trattazione in Consiglio, comunque è un tema sul quale ci sono delle questioni molto generali che vanno in ogni caso affrontate.
L'iniziativa attualmente prendeva spunto dallo stato di agitazione che i docenti del Conservatorio avevano annunciato e proclamato e dei sindacati, che erano la FLC GIL, CISL Scuola, SAVT École e SNALS, e che avevano evidenziato soprattutto quattro questioni sul tappeto, cioè c'era problema e c'è tuttora naturalmente del riconoscimento dello stato giuridico di dipendenti pubblici dei docenti, tenuto conto che il Conservatoire rilascia comunque titoli di studio riconosciuti affinché i lavoratori possano godere dei medesimi diritti, istituti contrattuali e previdenziali di cui godono i colleghi dei conservatori statali, la necessità di garantire ai docenti il diritto alla mobilità territoriale in ingresso e in uscita dalla Valle d'Aosta, la ricostruzione delle carriere degli insegnanti, altro tema alquanto delicato, ai fini dell'avanzamento stipendiale e delle spettanze retributive e anche pregresse e del conseguente trattamento pensionistico naturalmente, ma anche l'urgenza di stabilizzare il precariato, che nel resto d'Italia è stato riassorbito mediante il processo di statizzazione di cui avevamo parlato in una mia iniziativa della scorsa primavera.
Evidenziando altresì che, secondo i sindacati che proclamavano l'agitazione, questi problemi erano aggravati anche dal prolungato silenzio della Direzione del Conservatorio in merito alle convenzioni da queste attivate con enti e associazioni del territorio al di fuori della Valle d'Aosta, nonché sugli esiti del Tavolo regionale di coordinamento dell'offerta musicale di cui i docenti lamentano di essere stati tenuti completamente all'oscuro, interpelliamo il Presidente della Regione o l'Assessore competente per sapere se sia rispondente al vero che i sindacati e docenti sono stati tenuti dalla Direzione del Conservatorio all'oscuro sulle convenzioni attivate sugli sviluppi del Tavolo regionale di coordinamento dell'offerta musicale, se siano stati avviati i confronti con le sigle sindacali in agitazione, questo naturalmente lo sappiamo già dalle notizie di stampa, e quali siano gli intendimenti del Governo regionale per affrontare e risolvere le importanti e delicate questioni messe sul tappeto dai sindacati nella loro nota diffusa sugli organi di stampa.
Presidente - Risponde l'assessore Caveri.
Caveri (VdA Unie) - Comincio anzitutto ringraziandola per questa iniziativa e comincio anzitutto con una speranza che immagino che lei stesso condivida avendolo vissuta nel suo periodo di Assessorato, cioè che prima o poi Guelfi e Ghibellini del Conservatoire trovino un motivo di pacificazione perché lo scannamento periodico che è reso particolare dal fatto che la Direzione viene rinnovata con voto dei docenti ogni tre anni, e questo comporta una lotta per diventare Direttore e un'opposizione dura se non ci si riesce e viceversa, crea comunque una situazione di disagio in tutta l'Amministrazione.
Intanto do atto che presso gli uffici di Prefettura ha avuto successo ieri il processo di raffreddamento, quindi lo stato di agitazione è stato sospeso, segno, come le dirò, che è stato raggiunto un punto di equilibrio e ne sono molto lieto e ringrazio anche le organizzazioni sindacali, la Direzione e la Presidenza del Conservatoire di aver operato tutti assieme alla ricerca di un punto di equilibrio positivo.
Sulla statizzazione non torno perché abbiamo già detto che con filosofia napoletana potremmo dire: "scurdammoce o' passato", nel senso che il treno della statizzazione è passato. Io poi, rileggendo le carte, mi sono formato anche un'opinione, cioè che quella legge che consentiva la statizzazione probabilmente non sarebbe stata adoperabile da parte della Regione per la semplice ragione che era in vigore la norma di attuazione, quindi forse si sarebbe dovuto sopprimere o cambiare le norme di attuazione e andare alla statizzazione, quindi forse alcuni rimpianti non sono motivati.
Naturalmente io rispondo in base a quello che mi ha scritto il Conservatorio perché non è mia materia diretta. Il testo delle convenzioni approvate con delibera n. 4 del 22 luglio 2020 dal Consiglio accademico e 21 e 28 luglio 2020 dal Consiglio di amministrazione del Conservatorio è allegato e inserito nei relativi documenti tutti pubblicati sul sito dell'Amministrazione trasparente. I responsabili o i direttori delle scuole che hanno chiesto di convenzionarsi con il Conservatoire sono quasi tutti allievi nei corsi del Conservatoire accademici o ex allievi che in qualche modo vogliono continuare a relazionarsi con l'Istituto.
"L'approvazione della convenzione - dice il Conservatoire - è stata condivisa con il Consiglio accademico". L'elenco delle scuole convenzionate è pubblicato sul sito web istituzionale nella sezione "Conservatoire" e sottosezione "Scuole convenzionate". "Avere delle relazioni - dice il Conservatoire - con queste scuole di musica ha favorito anche la possibilità per alcuni studenti di iniziare il loro percorso di insegnanti. È d'obbligo per il Conservatoire formare e agevolare con ogni mezzo l'inserimento degli studenti nel mondo lavorativo".
Per quanto riguarda lo sviluppo del tavolo regionale, io devo dire che il Conservatoire sostiene di avere avuto modo di informare i docenti in ben tre sedute del Collegio docenti, quindi 10 giugno, 14 luglio, 15 settembre, in particolare nella prima delle tre sono stati esposti i punti salienti con le criticità evidenziate. Il relativo documento è stato inoltre consegnato da tempo ai componenti del Consiglio di amministrazione, tra i quali è ricompreso il rappresentante dei docenti. Tra l'altro, la informo che proprio ieri abbiamo chiuso definitivamente il testo e quindi tra pochi giorni sarà a disposizione l'esito conclusivo di questo gruppo di studio.
"Se siano stati avviati confronti con le sigle sindacali in agitazione", certo, le abbiamo incontrate, abbiamo avuto un primo incontro che era finito in maniera burrascosa e poi abbiamo avuto un secondo incontro in cui si è chiuso questo tavolo. Alcuni temi che erano stati proposti al tavolo di conciliazione sono addirittura spariti, mi riferisco a due punti in particolare: quale stato giuridico abbiano i dipendenti del Conservatoire, ma non ci sono dubbi che sia un impiego pubblico, è un Conservatoire nato dalle fondamenta o dalle ceneri dell'Istituto musicale, la norma di attuazione lo chiarisce e quindi abbiamo chiarito che noi questo termine "pubblico" lo riteniamo del tutto ovvio, anche perché ai docenti dell'Istituto si applicano i contratti pubblici dell'Afam.
Va anche detto che poi il personale non docente della Direzione amministrativa è di fatto legato al comparto unico della Regione e anche il reclutamento del personale avviene comunque in armonia con le disposizioni statali. È chiaro che l'Università della Valle d'Aosta è una situazione particolare, l'Università è un'Università regionale, questo è un Conservatoire a carattere regionale e questo è giustissimo che crei alcuni problemi. Questi problemi noi riteniamo che debbano essere risolti con una norma di attuazione, se lei lo ritiene, posso anche farle avere il testo della norma di attuazione che è stata sottoposta nel primo tavolo di raffreddamento alle organizzazioni sindacali, che ci hanno riportato alcune osservazioni tecniche nel verbale conclusivo. Abbiamo deciso che queste osservazioni tecniche saranno sottoposte al Legislativo della Regione e, nel caso in cui non ci siano dei problemi, non ci sarà alcuna difficoltà a inviarlo ai membri di parte regionale della Commissione paritetica per trovare un'integrazione rispetto al testo che già abbiamo depositato presso la Commissione paritetica che si deve occupare anche del famoso diritto alla mobilità territoriale. Tema questo, che è uno dei più grandi che noi abbiamo e che riguarderà anche situazioni, laddove possibile, di stabilizzazione del precariato, partendo dal presupposto però che per il momento, come esito della statizzazione delle scuole che sono state statizzate, chiarisco che fino adesso neanche un precario con quelle norme è stato stabilizzato, sono stati stabilizzati per altre questioni ma non ancora per questo.
Attorno alla ricostruzione delle carriere c'è il tema più caldo perché, come lei sa, la legge regionale aveva congelato la situazione dei dipendenti a un certo punto. Ora, a parte il fatto che quella norma venne scritta con i piedi, quindi, dal punto di vista interpretativo, è assai problematica come lei ricorderà, la soluzione che noi abbiamo prospettato con le forze sindacali e che è stata accettata è questa: intanto decidiamo qual è il perimetro delle persone aventi diritto, perché lei sa che c'è stato un tentativo di conciliazione sulla base di una serie di expertises fatte da un tecnico incaricato dal Conservatoire che non ha soddisfatto i sindacati. Si tratta evidentemente di avere una piena determinazione, quante persone sono. Qualcuno dice sei, qualcuno dice otto, qualcuno dice dodici, bisogna ricostruire la carriera di queste persone perché se noi non ricostruiamo questa cosa, anche dovessimo addivenire alla scelta di fare una norma interpretativa di quella norma ab origine ambigua, noi dobbiamo capire qual è la copertura finanziaria, cioè è cento, è mille, è diecimila? Non è una cosa indifferente.
Ora, io so che esiste su questo una motivazione di angoscia da parte dei docenti più vecchi, perché i docenti più vecchi stanno ricostruendo la propria posizione pensionistica e quindi io mi metto nei loro panni, esattamente come mi metto nei panni di quelli che pretendono l'indennità di bilinguismo rispetto alla quale noi oggi non abbiamo possibilità, parlo all'avvocato che c'è in lei, perché la Regione ha resistito nei diversi gradi di giudizio e stiamo aspettando il pronunciamento sul caso M.P. in Cassazione (omissis) e quindi stiamo aspettando di vedere se l'indennità di bilinguismo verrà data o non verrà data. Sarà una determinazione a questo punto della massima Assise dei giudici di Cassazione. Questa è un po' la situazione.
Io mi auguro, Consigliere, che in qualche maniera quell'appello che ho lanciato all'inizio... io, una volta avviata la norma di attuazione, mi riprometto anche di incontrare gli insegnanti del Conservatoire... alcuni dei quali, anche delle diverse fazioni, ho incontrato in termini... come dire? privati e non in un'assemblea pubblica.
Io credo nel futuro del Conservatoire, che è nato quando avevamo le disponibilità finanziarie per poterlo fare, oggi è una punta di diamante che va mantenuta come tale.
Chiederemo allo Stato di fare la propria parte perché già nella vecchia norma di attuazione si parlava di una ripartizione di fondi che in questi anni sono arrivati ma in maniera un po' sparagnina. Bisogna comunque dare una vocazione sempre più chiara al Conservatoire e su questo informerò periodicamente il Consiglio Valle.
Presidente - Per la replica, ha chiesto la parola il consigliere Sammaritani.
Sammaritani (LEGA VDA) - Faccio la solita premessa che ho già fatto in altre occasioni quando abbiamo trattato il tema Conservatorio: è una brutta gatta da pelare ed è toccata a lei e sicuramente lei non ne ha responsabilità, perché è lì da un anno e quindi ci mancherebbe!
Probabilmente invece delle responsabilità ci sono, ci sono state quando con dei procedimenti per i processi probabilmente troppo superficiali si è trasformata quella che era una scuola di fatto privata in un Conservatorio, ma sempre creando di fatto poi un ibrido, perché, purtroppo, i temi che adesso si affrontano e giuridicamente trovano difficile soluzione sono proprio originati da questo tipo di genesi, di origine. I temi sono estremamente delicati, chiaramente quello della ricostruzione delle carriere è un tema che appunto avevo affrontato anch'io così, seppur sommariamente, ed è alquanto difficile andare a ricostruire le carriere dei docenti più anziani che appunto hanno vissuto questo passaggio in prima persona, passaggio appunto che è stato fatto probabilmente in modo troppo superficiale.
L'ipotesi e l'occasione della statizzazione... condivido con lei che probabilmente, anzi, sicuramente il treno è passato e l'intento della mia interpellanza appunto della primavera scorsa era proprio questo di capire soprattutto perché fosse passato in silenzio, perché i treni in genere fanno rumore quando passano, invece in questo caso è stato molto silenzioso, quasi come le auto elettriche di oggi che sono addirittura pericolose perché non abbiamo ben capito poi alla fine chi e come abbia deciso ed è per quello che nella mia interpellanza che non si vede per chi è fuori, ma faccio nelle premesse il discorso che è rimasto un po' misterioso, il percorso attraverso il quale il Governo regionale - punto interrogativo tra parentesi perché forse non è passato da lì - abbia deciso di non procedere alla statizzazione.
Condivido con lei l'aspetto tecnico, da giurista naturalmente, è una norma di attuazione, quindi con valenza costituzionale, rango costituzionale, quindi è chiaro che occorreva prima un passaggio per poter usufruire di quella normativa invece ordinaria di tipo statale. Su questo non c'è alcun dubbio ma era un tema che, se affrontato nei tempi giusti e con le modalità corrette, sicuramente, a mio avviso, si poteva risolvere.
Peccato, è passato quel treno come abbiamo detto e non ci saliremo più.
Resta la strada della norma di attuazione, ho visto la bozza che affronta la questione della mobilità, che pone comunque immagino delle problematiche comunque perché se tu chiedi a qualcuno di venire a insegnare in Valle d'Aosta, gli fai la prova di francese e poi dopo non gli dai l'indennità di bilinguismo, vediamo cosa salterà fuori.
Sono temi tutti molto importanti, quello dell'indennità di bilinguismo, di quella sentenza... non lo so se non sarebbe il caso di ragionare sul fatto che visto che la Cassazione ci mette tanti anni a pronunciarsi, forse un'interlocuzione a livello sindacale per prevenire, perché lei immagina come me che, nel momento in cui la decisione vada in un senso, probabilmente la Regione sarebbe più serena, se andasse nel senso opposto, si aprirebbe un panorama piuttosto pericoloso anche dal punto di vista economico a proposito di coperture finanziarie. Direi quindi che forse varrebbe la pena di pensare un attimo all'ipotesi di affrontare la questione in via preventiva perché chiaramente ci fosse poi un accordo anche le sentenze possono essere superate o prevenute, quindi probabilmente varrebbe la pena, credo, di ragionare su questo, se poi lei ritiene, sono a disposizione. Sicuramente ha gli uffici competenti glielo possono fare ma, per carità, siamo qua per questo.
Fondamentalmente però, adesso per essere un po' meno politicamente corretto, lei lo deve essere, io magari un po' meno visto che faccio l'opposizione, ho l'impressione, ormai quasi la certezza, che gli organi che stanno ai vertici in questo momento del Conservatorio probabilmente non stanno lavorando come dovrebbero, perché questo malessere diffuso che porta a uno stato di agitazione, perché i problemi c'erano già prima ma lo stato di agitazione non c'è mai stato, probabilmente deriva dallo scollamento fra questi organismi di vertice e il resto del corpo docenti, e non solo dei docenti, perché gli studenti stanno molto silenziosi pur essendo musicisti, probabilmente perché si occupano di altro, ma in realtà non sono felici manco loro. Credo quindi che andrebbe fatta una riflessione da parte vostra, come Governo, su questo ma anche da parte chiaramente di chi sta a ricoprire quei ruoli, che forse probabilmente potrebbe fare anche altro e togliersi di mezzo e magari consentire una svolta anche nell'ambito dei rapporti fra docenti, allievi e vertici del Conservatoire.
Presidente - Come detto in precedenza, a questo punto sospendiamo. La Conferenza dei Capigruppo di martedì ha convenuto che, per permettere la partecipazione alle manifestazioni del 4 novembre, il Consiglio regionale sarà sospeso per circa un'ora. Riprenderemo intorno a mezzogiorno.
La seduta è sospesa dalle ore 10:48 alle ore 12:11.