Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 994 du 4 novembre 2021 - Resoconto

OGGETTO N. 994/XVI - Interpellanza: "Soluzioni volte a ridurre i costi delle tratte autostradali valdostane".

Bertin (Presidente) - Punto n. 43 all'ordine del giorno è già stato affrontato nella serata di ieri. Passiamo dunque al punto n. 44. Per l'illustrazione, ha chiesto la parola la consigliera Foudraz, ne ha facoltà.

Foudraz (LEGA VDA) - La presente interpellanza torna nuovamente sull'ormai annosa questione dei costi esorbitanti dei nostri tratti autostradali che toccano non solo i Valdostani, e questo alla luce di un articolo pubblicato sull'Ansa Valle d'Aosta del 16 ottobre con il quale l'assessore Caveri comunica che chiederà alla società RAV di conoscere quale tipologia di sconto viene applicata ai pedaggi dell'autostrada Monte Bianco che oramai è di fatto percorribile a una sola corsia.

Richiamate le innumerevoli iniziative presentate nel corso di questa legislatura, presentate sia dal nostro gruppo Lega Vallée d'Aoste che dai colleghi del gruppo Pour l'Autonomie aventi a oggetto proprio la questione del notevole costo del tratto autostradale citato e gli innumerevoli cantieri presenti, che, di fatto, rendono percorribile tale strada ad alto transito solo su una corsia di marcia.

In data 24 febbraio, con un'interpellanza a firma del collega Ganis e della sottoscritta, veniva chiesto all'Assessore, tra le altre domande: se fosse intenzione dell'Amministrazione regionale ricontrattare le concessioni autostradali al fine di ridurre i costi di utilizzo dei due tratti SAV e RAV e la risposta dell'Assessore in quell'occasione sostanzialmente diceva che le convenzioni sono stipulate fra lo Stato e i concessionari, nel nostro caso appunto RAV e SAV, e tengono conto degli ammortamenti relativi ai costi di costruzione e di gestione, nonché il riconoscimento di un tasso di remunerazione del capitale investito e non è facoltà degli azionisti, e la Regione è azionista di minoranza, procedere alla modifica unilaterale delle convenzioni che seguono degli schemi definiti dalla legge per tutte le concessioni autostradali.

Tra le altre cose dette aggiungeva che nel programma di governo era prevista una maggiore interlocuzione con lo Stato e si sarebbe proceduto con il nuovo Governo. Nuovo Governo che ricordo in aula e a coloro che ci ascoltano esternamente ha prestato giuramento il 13 febbraio 2021 dando così inizio al Governo Draghi. Passiamo in seguito a un'altra iniziativa, questa risale al 22 aprile, sempre a firma del collega Ganis e del collega Aggravi, con la quale si chiedeva all'Assessore competente quali fossero delle nuove soluzioni tariffarie per l'utilizzo delle tratte autostradali in questione e anche in quell'occasione l'Assessore affermava che la questione dei costi era una priorità nei rapporti con il Governo e all'epoca non si trattava più di un nuovo Governo in quanto era in carica da oltre due mesi rispetto alla precedente interpellanza.

Veniamo all'ultima iniziativa, questa datata 27 maggio, questa volta presentata dai colleghi di Pour l'Autonomie, nella quale il collega Rollandin riportava in aula la questione sui costi dei pedaggi autostradali e, anche in quell'occasione, l'assessore Caveri rispondeva di non poter dare risposte positive poiché non rientra nelle competenze della Regione fissare le tariffe autostradali che risultano essere regolate da complesse modalità statali e che non abbiamo i meccanismi per poter incidere sulle tariffe.

Rilevato che nel programma di legislatura 2020/2025 dell'attuale Giunta, riguardo alle autostrade valdostane, si trova quanto segue: per quanto riguarda le due tratte autostradali, occorre intervenire per ridurre i costi di utilizzo che sono eccessivi e scoraggiano molti utenti creando disagi, appesantendo il traffico sulle strade statali e portando a un sottoutilizzo di infrastrutture realizzate con un pesante impatto sul territorio e sul paesaggio.

Per queste motivazioni quindi chiediamo se abbia avuto poi interlocuzioni con i vertici della RAV a seguito dell'Ansa del 16 di ottobre, in caso affermativo quali siano state le risposte alle richieste inoltrate per far fronte alla problematica della scontistica, nel caso negativo quali siano le soluzioni per addivenire all'applicazione della scontistica.

Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Ganis per i restanti minuti.

Ganis (LEGA VDA) - Torniamo a parlare di autostrada anche in questa sede del Consiglio regionale. Ricordo ai colleghi che la prima interpellanza relativa alla riduzione dei costi è stata presentata lo scorso 24 febbraio portata in aula dal gruppo Lega. Oggi la collega Foudraz lo ha fatto presente nella sua relazione introduttiva evidenziando in maniera puntuale tutte le criticità relative al tratto autostradale valdostano: cantieri disseminati lungo il tratto, perché oramai i cantieri si trovano in maniera preponderante su tutto il percorso che comprende sia la RAV che la SAV, da Quincinetto a Courmayeur, e dulcis in fundo i costi e il pedaggio sono diventati proibitivi tant'è che prendere l'autostrada diventa uno status symbol solo per pochi. A questo punto vorrei che l'Assessore prendesse maggiormente in considerazione, ad esempio, la possibilità di rivedere l'abbonamento per i residenti, ne abbiamo già discusso, ma la soluzione potrebbe essere quella di renderlo più appetibile rivedendo il meccanismo della gratuità snellendolo. Rimane chiaro che una soluzione va trovata nell'immediato, il problema è ormai atavico e la riduzione del pedaggio autostradale valdostano è diventata una priorità.

Presidente - Risponde l'assessore Caveri.

Caveri (VdA Unie) - Credo che su questo tema non si debba essere ipocriti, nel senso che questa questione dell'aumento delle tariffe autostradali è una questione annosa che risale a moltissimi anni fa e risale sostanzialmente al momento in cui vennero prorogate per la SAV, per la RAV e anche per il Traforo del Monte Bianco le scadenze delle concessioni al 2032. Queste scadenze delle concessioni prevedono degli aumenti periodici che sono chiaramente intollerabili per la comunità valdostana, ma ricordo che questa materia è nelle mani del Governo nazionale, la Regione Valle d'Aosta è socio di minoranza e non ha possibilità alcuna di poter incidere su questa materia se non con un'interlocuzione a livello nazionale che non dovrebbe riguardare esclusivamente le tratte autostradali valdostane ma l'intero sistema, perché in particolare, dopo la privatizzazione avvenuta con la vendita al gruppo Benetton della società autostradale, l'interlocuzione con questi gruppi privati è ben diversa da un'interlocuzione che poteva esserci con delle società pubbliche. Ricordo che, quando si decise di consentire anche per la Quincinetto/Aosta l'arrivo di un socio di maggioranza che è ancora oggi il Gruppo Gavio, avvenne la stessa cosa, cioè l'interlocuzione dell'azionista pubblico, nel caso addirittura della RAV e della SAV l'unico azionista pubblico rimasto sulla tratta SAV è la Regione Valle d'Aosta perché le autorità pubbliche piemontesi dismisero queste partecipazioni azionarie, nel caso della RAV noi siamo i soci unici purtroppo minoritari di questa società. Questo io lo dico perché questa questione è stata affrontata con i Governi di tutti i colori, non c'è nessuna forza politica nazionale, compresa quella presente in Valle d'Aosta, che non abbia avuto la possibilità di occuparsi della questione e devo dire che tutte le richieste che nel tempo sono state avanzate si sono poi concretizzate in queste forme di scontistica costosa sulla tangenziale autostradale che attraversa da Aymavilles fino ad Aosta, le due entrate ed uscite che vengono denominate Aosta e sulla tratta Pont-Saint-Martin/Aosta con quella scontistica che è stata evocata poco fa che effettivamente è il minimo risultato che si è riusciti a ottenere con uno sforzo della Regione non essendoci mai stato da parte dello Stato nessuno sforzo.

Il tema invece che io avevo affrontato nella lettera scritta alla RAV aveva una connotazione diversa, la questione di un diverso rapporto del mondo della democrazia locale con le autostrade che attraversano i territori italiani è, come ripeto, un tema molto più grande di noi, personalmente ritengo che tutte le Regioni italiane di qualunque colore dovrebbero ribellarsi a questa situazione duopolistica perché in Italia in sostanza ci sono due grandi gruppi - più qualche piccola società - che detengono il monopolio e vedremo che cosa capiterà, se miglioreranno i rapporti nel momento in cui all'azionariato privato di Benetton sopravverrà l'acquisto da parte della Cassa Depositi e Prestiti, questo forse sulla tratta RAV e sul Traforo del Monte Bianco potrebbe in qualche maniera cambiare le interlocuzioni perché diventerebbero società interamente pubbliche. Dicevo che la lettera che ho spedito all'amministratore delegato della RAV Alfredo Pellegrini aveva una logica diversa e partiva dal presupposto di una serie di notizie fornite in particolare dalla società Autostrade rispetto agli avvenimenti di quest'estate, dell'estate scorsa, in cui in sostanza il gruppo Benetton, a fronte di una considerazione generale dell'impossibilità di ritenere congrue le tariffe laddove i cantieri creassero delle situazioni di veri e propri ingorghi... credo che quest'estate chiunque abbia avuto la sventura di andare in Liguria si sia reso conto che tutte e tre le autostrade che afferiscono la Liguria erano un cantiere intero che creava addirittura ore e ore di coda, la società Autostrade ha creato un sistema di risarcimento nel caso di gravi ritardi o di blocco del traffico anche abbastanza semplice e utilizzabile attraverso una App che può essere caricata sul telefonino. A fronte di questa situazione e avendo come utente per l'ennesima volta verificato in una domenica di qualche settimana fa che, di fatto, entrando in autostrada a Aymavilles e andando fino a Courmayeur... come ben sa chi fa il pendolare da Courmayeur come il collega Aggravi, ci sono stati dei momenti, e quella domenica era così, in cui sostanzialmente si è viaggiato su una sola corsia perché la carreggiata in salita era stata trasformata nel doppio senso di circolazione.

Per questo, non per il tema più generale che, a mio avviso, nel rapporto con le Autostrade può essere risolto solo con una vera e formale richiesta di intervento della Commissione concorrenza dell'Unione europea... perché credo che oramai i livelli di crescita siano impressionanti, segnalo che solamente la RAV ha accumulato blocchi delle tariffe che prima o poi dovranno essere sbloccati che potrebbero portare dal 1° gennaio del 2022 un aumento del 9,21 percento delle tariffe, quindi quasi del 10 percento. Il meccanismo è un meccanismo infernale che può essere bloccato solo, a mio avviso, o da una rinegoziazione da parte dello Stato di questi aspetti concessionari, e non è facile perché si tratta di una contrattualistica seria, oppure l'unica soluzione è che a un certo punto le autorità comunitarie, essendo la nostra autostrada interamente rete transeuropea dei trasporti, intervenga dicendo che non è possibile non solo per noi che in gergo veniamo chiamati "rivieraschi", cioè quelli che vivono vicino all'autostrada e ne potrebbero fruire ma anche di un percorso che in qualche maniera è obbligatorio rispetto all'Europa nel quale non transitano solo le persone ma anche le merci sulle quali pesano queste tariffe, che, ripeto, saranno da qui al 2032, se non si trova una modalità di blocco, in continua crescita.

La risposta a questa domanda posta invece sulla questione più specifica, cioè se a fronte di un servizio dimezzato, cioè di un'autostrada più lenta e sulla quale invece le tariffe sono rimaste uguali... la risposta molto garbata dell'amministratore delegato Pellegrino è stata semplicemente che loro non possono applicare una scontistica, dice: "per quanto concerne la riduzione delle tariffe, riteniamo che ad oggi non ne sussistano i presupposti. La capogruppo Autostrade per l'Italia ne ha previsto l'applicazione di questa scontistica ma solo su tratte "chiuse" - tra l'altro, "chiuse" è messo tra virgolette, quindi evidentemente è un "chiuse" com'è capitato quest'estate, cioè a fronte di decine di chilometri di coda sulla Torino/Savona e sulla Voltri - che permettono di misurare le percorrenze e solo per episodi di blocchi della circolazione che ad oggi non si sono verificati sulla tratta di nostra competenza. Vogliamo comunque ribadire che presteremo la massima attenzione alla problematica da lei segnalata e che avremo cura di seguire da vicino la progressione dei lavori in corso", lavori che naturalmente nella prima parte della risposta vengono giustificati per motivi di sicurezza, per il rischio che la società venisse messa in mora perché durante la pandemia c'erano stati dei rallentamenti nei lavori che risultavano necessari.

Nei giorni scorsi ho incontrato l'architetto Pellegrino che è amministratore delegato della RAV e nelle prossime settimane incontrerò l'amministratore delegato di tutto il gruppo Autostrade, Tommasi, e manifesterò per l'ennesima volta la totale insoddisfazione della nostra Regione rispetto anche alla gestione della cantieristica. D'altra parte chiunque di voi abbia viaggiato in questi mesi sui percorsi autostradali, si rende conto che, dopo la vicenda del Ponte Morandi, che ha evidenziato una scarsità di manutenzione che ha portato al crollo del ponte, si sono aperte centinaia e centinaia di cantieri, molti dei quali in realtà non vedono moltissime persone al lavoro, ma sono la foglia di fico di decenni di scarsa attenzione nei confronti della manutenzione e quindi si aprono i cantieri per dimostrare che i lavori in corso in qualche maniera possono essere l'antidoto al rischio di nuovi crolli o di vicende simili a quella tragica che si è svolta a Genova. È quindi un tema delicato, sono pronto ad affrontarlo anche in maniera più minuta avendo più tempo a disposizione nella Commissione apposita del Consiglio.

Presidente - Per la replica, ha chiesto la parola la consigliera Foudraz.

Foudraz (LEGA VDA) - Avevamo comunque potuto apprendere dal comunicato stampa del 22 ottobre, successivamente quindi alla presentazione della presente interpellanza, quale fosse stata la risposta fornitale dall'amministratore delegato della società RAV, risposta che non ha sicuramente avuto gli effetti sperati, vale a dire quelli di ottenere la scontistica sul tratto autostradale del Monte Bianco disseminato da cantieri da ormai diversi mesi.

La risposta fornitale direi che fosse quasi scontata, in virtù anche di tutte le risposte che lei stesso ha fornito in quest'aula sulle numerose iniziative che ho citato poco prima durante l'illustrazione. Una risposta scontata perché, come più volte lei ha sottolineato in questi mesi, le convenzioni appunto sono stipulate fra lo Stato e i concessionari e non è facoltà degli azionisti - e in questo caso la Regione ribadiamo è azionista di minoranza - procedere alla modifica unilaterale delle convenzioni, che appunto seguono degli schemi definiti dalla legge per tutte le concessioni autostradali e fra le altre cose dette aggiungeva che nel programma di governo era prevista una maggiore interlocuzione con lo Stato e si sarebbe proceduto in tal senso con il nuovo Governo, che ricordo nuovamente essersi insediato il 13 febbraio 2021, sono nove mesi.

Io credo che, per evitare di dare illusioni e false aspettative alla cittadinanza, sarebbe sicuramente più proficuo pubblicizzarsi meno sui social e impegnarsi maggiormente interagendo in maniera fattiva a livello statale con gli organi istituzionali preposti all'eventuale risoluzione di quest'annosa questione affinché l'obiettivo da voi fissato nel vostro programma di legislatura non rimanga una vana promessa elettorale.