Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 975 du 3 novembre 2021 - Resoconto

OGGETTO N. 975/XVI - Interrogazione: "Continuità del progetto europeo "WelcomTech - Reti a supporto degli anziani vulnerabili"".

Bertin (Presidente) - Punto all'ordine del giorno n. 25. Risponde l'assessore Barmasse.

Barmasse (UV) - Il progetto interregionale Italia-Svizzera Welcomtech, welfare comunitario tecnologico per la popolazione anziana vulnerabile, è stato sviluppato nel periodo 2019-2020, ha permesso la sperimentazione di sistemi di monitoraggio delle abitudini comportamentali di dieci anziani vulnerabili residenti su tutto il territorio regionale che vivevano da soli nella propria abitazione. Al termine del progetto, alla fine del 2020, in effetti i sistemi di monitoraggio sono stati disinstallati dalle abitazioni delle persone anziane che avevano partecipato al progetto, senza che sia stato possibile, nonostante la valutazione positiva dello stesso, prorogarne l'utilizzo.

Il capitolato, redatto dalla struttura del dipartimento sanità e salute, prevedeva la fornitura di sensori in grado di rilevare i movimenti nell'abitazione, la luce, i movimenti nel letto, l'apertura e chiusura di porte, la verifica, nonché la fornitura di servizio di assistenza tecnica, dal rilascio della soluzione di produzione con relativi adeguamenti e aggiornamenti della stessa fino alla conclusione del progetto, e la consegna dei sistemi all'Assessorato sanità, salute e politiche sociali. Complessivamente, per l'acquisto dei sistemi di monitoraggio, dei servizi di installazione, di configurazione e di aggiornamento del sistema e di formazione e supporto ai tutor di comunità, è stata corrisposta all'aggiudicatario la somma di 19.951 euro IVA esclusa.

L'obiettivo del progetto in questione, infatti, era la messa a punto di un prototipo di sistema di monitoraggio da sperimentare nel corso del progetto. È corretto dunque dire che gli obiettivi, le attività previsti dal Welcomtech sono state portate a conclusione. La licenza d'uso del software applicativo, necessario per la realizzazione e il funzionamento del sistema, il manuale di utilizzo e di installazione, sono di proprietà dell'Amministrazione e la loro cessione era stata prevista in vista della possibilità di utilizzare in autonomia i sistemi di monitoraggio e l'applicativo acquisiti.

Seconda domanda: quale sia l'entità delle risorse mancanti per l'eventuale manutenzione dei sistemi di monitoraggio. Da una stima degli uffici competenti e da informazioni assunte presso la ditta aggiudicataria del bando, le risorse necessarie al ripristino e alla manutenzione del sistema di monitoraggio si può quantificare in qualche migliaio di euro, ma non è stato specificato più di tanto; penso che sia intorno ai 10 mila euro.

Se sia stata valutata la possibilità di dare continuità al progetto Welcomtech, visti i risultati positivi in un'ottica di sostenibilità. Le tematiche della sostenibilità e continuità dei progetti europei è da sempre all'attenzione di tutti coloro che operano all'interno dell'Amministrazione, con azioni finanziate mediante fondi europei. Alla conclusione del progetto si è valutata la possibilità di continuare a utilizzare i sistemi di monitoraggio e la stessa società aggiudicataria si era resa disponibile a continuare il servizio anche al termine del progetto. L'emergenza Covid-19 ha rallentato le attività, ma è intenzione dell'Amministrazione regionale verificare l'effettiva possibilità di dare continuità al progetto.

Una possibile continuazione di Welcomtech verrà portata all'attenzione dei competenti uffici del dipartimento politiche strutturali e affari europei, ufficio di cooperazione territoriale, che attualmente sta lavorando in qualità di amministrazione co-responsabile della gestione del programma Italia-Svizzera 2021-2027, alla definizione del quadro di contesto e delle priorità che saranno oggetto di finanziamento per il prossimo settennato, per una eventuale riproposizione in termine di lungo periodo. Si evidenzia, però, che il quadro di contesto e le proprietà saranno definite e concordate tra tutte le amministrazioni beneficiarie del programma. Non si esclude con ciò a priori una possibile continuazione del progetto a valere su fondi regionali, qualora le risorse stanziate lo permettano.

Preme, inoltre, sottolineare che il dipartimento politiche sociali sta lavorando sul tema delle persone anziane e fragili e anche su altri fronti all'interno della programmazione Alcotrà Italia-Francia. Il dipartimento sta portando avanti il progetto Pro.Sol-Senior e, grazie alla collaborazione con la USL individuata come ente attuatore, si sta lavorando sul miglioramento della presa in carico delle persone anziane, con particolare riferimento a quelle affette da malattie neurodegenerative, attraverso il rafforzamento del centro disturbi cognitivi e demenze, un miglior coordinamento delle figure professionali che ruotano attorno alle persone anziane, l'attivazione di un sistema di teleconsulto per le visite a distanza, lo sviluppo di modelli di prevenzione e rieducazione cognitiva.

Sempre nell'ambito della programmazione Alcotrà Italia-Francia, un altro progetto seguito dal dipartimento è We-Pro che intende invece sperimentare nuovi modelli di welfare di prossimità, al fine di sviluppare nelle comunità di montagna un modello di rete di servizi alla persona che favorisca un ecosistema di salute e la permanenza a domicilio delle persone anziane, ma non solo, e il non abbandono delle aree montane.

Presidente - Per la replica, il consigliere Manfrin.

Manfrin (LEGA VDA) - La ringrazio, Assessore, per la sua risposta. Come lei ha illustrato, ci terrei a elencare alcuni particolari di questa iniziativa, perché questo progetto vede nello specifico il montaggio di dieci sistemi di monitoraggio a degli anziani ultra 65enni vulnerabili che hanno una autonomia precaria, ma che vivono nella propria abitazione.

Che cosa permettono di fare questi sistemi? Questi sistemi permettono di monitorare in remoto qual è lo stato delle persone sottoposte a questo monitoraggio, quindi - l'ho riassunto nel testo ma, secondo me è bene rivederlo - sostanzialmente si rilevano i movimenti delle persone all'interno delle abitazioni, si monitora, per esempio, il tempo di permanenza a letto, il tempo di permanenza nel bagno, l'assunzione dei farmaci e addirittura questo apparecchio è talmente sofisticato che in caso di caduta dell'anziano, se non si agisce sullo strumento, e quindi si rileva che c'è una persona che è in difficoltà, lancia in automatico un allarme e si può intervenire direttamente a casa dell'anziano e poterlo soccorrere.

Io credo che questa sia una assoluta innovazione nel nostro sistema, che purtroppo ha visto precipitare un po' quelli che sono i sistemi di assistenza classici. Parlo del servizio di assistenza domiciliare, che per numerose questioni che non avremo modo di esaminare qui, magari più avanti, magari in altre amministrazioni, hanno purtroppo rivelato delle falle. Questo è un sistema che è stato sperimentato, si è ottenuto un buon risultato - come lei ha riconosciuto, Assessore - quindi risulta non comprensibile la non prosecuzione. Perché, come giustamente lei ha detto, l'entità delle risorse mancanti per una prosecuzione è bassa, molto bassa, infinitesimale oserei dire, ma i benefici sono sicuramente molto alti, si intercetta un disagio, si prevengono eventi critici e si può monitorare tranquillamente da remoto una persona che ha necessità di essere tutelata.

Credo che uno dei capisaldi dei progetti europei sia la programmazione comunitaria, quindi si fanno questi progetti non soltanto per spendere due soldi, perché arrivano dall'Europa e vediamo un po' come va a finire, ma si sperimentano questi progetti per vedere se hanno effettivamente un'efficacia e a fronte di una efficacia a quel punto si adottano questi progetti, soprattutto se non hanno un costo così eccessivo per quelle che sono le casse dell'ente che lo adotta. Quindi, pensare di fare la fase di sperimentazione, poi prendere tutto, archiviarlo e metterlo nell'armadio, perché non si ha qualche migliaio di euro per continuare il monitoraggio e la manutenzione di questi strumenti, mi sembra effettivamente un po' come buttare via il bambino con l'acqua sporca. Però lei, Assessore, mi ha detto che farete un approfondimento con gli uffici per valutare la continuazione di questo progetto, io la prendo in parola; chiaramente, in caso non dovessi vedere o non dovessi avere aggiornamenti, le chiederò nuovamente conto di quanto è stato fatto per aggiornare questo protocollo.

Riteniamo che sia un protocollo efficace, che può anche in realtà effettuare dei risparmi per l'Amministrazione, che non deve a quel punto avere fisicamente una persona che va a controllare a casa della persona tutti i giorni in un certo orario come sta, che cosa ha fatto, se è caduta, se si è lavata, se ha dormito e quant'altro, ma può per una parte di tempo monitorarla da remoto e quindi avere subito un feedback.

Io per il momento mi dichiaro soddisfatto, a fronte dell'impegno che lei ha preso nella prosecuzione della valutazione di questo progetto e quindi staremo a vedere che cosa accadrà.