Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 972 du 3 novembre 2021 - Resoconto

OGGETTO N. 972/XVI - Interrogazione: "Iniziative intraprese per stralciare l'accordo di programma tra Comune di Aosta e Regione sulla scuola polmone di Regione Tzamberlet".

Bertin (Presidente) - Alla presenza di 33 consiglieri possiamo riprendere l'analisi dell'ordine del giorno. Siamo al punto n. 22. Per il Governo risponde l'assessore Caveri.

Caveri (VdA Unie) - L'accordo di programma tra la Regione e il Comune di Aosta, per la riduzione della celebre scuola polmone in Regione Tzamberlet, è stato a suo tempo predisposto a cura dell'Assessorato alle opere pubbliche e rispondo naturalmente sotto il controllo dell'assessore Marzi.

L'accordo prevedeva la realizzazione su un sito di proprietà comunale di una scuola polmone per ospitare le scuole interessate di volta in volta da interventi di ristrutturazione. A seguito della chiusura della scuola di Via Torino, avvenuta nel 2016, era stata valutata la possibilità di mutare la destinazione della nuova scuola da scuola temporanea a scuola definitiva, destinata a istituzione scolastica liceo delle scienze umane e scientifico Regina Maria Adelaide. Nel Documento di economia e finanza regionale 2021-2023 era stata, però, manifestata l'intenzione della Regione di abbandonare il progetto di realizzazione di tale scuola, in ragione di una nuova programmazione complessiva degli interventi di edilizia scolastica delle scuole secondarie di secondo grado ad Aosta, delineata nello stesso documento.

A tale proposito si precisa quanto segue: il DEFR 2021-2023 prevede che la nuova sede scolastica di Viale Federico Chabod, destinata all'istituzione scolastica liceo scientifico linguistico Bérard, sia resa definitiva. Nel bilancio 2022-2024 sono state stanziate le risorse per la locazione di immobile per un ulteriore anno, successivamente saranno stanziate le risorse per il riscatto del bene; scuola - lo dico fra parentesi - che ha avuto anche un notevole successo dal punto di vista architettonico e di funzionalità.

La sede di Via Torino ristrutturata, si pensa naturalmente a una possibilità di abbattimento e ricostruzione per ovvie ragioni, si prevede diventi la sede degli indirizzi musicale e artistico del LICAM. Infine, il liceo classico trovi collocazione definitiva nella sede ristrutturata di Avenue Conseil des Commis.

Nel bilancio 2021-2023 sono state stanziate le risorse per il finanziamento del secondo ampliamento della sede di Via Chavanne. Nel bilancio 2022-2024 sono state previste le risorse per la ristrutturazione della sede di Via Festaz e la ristrutturazione dell'edificio scolastico di Via Torino. Quando dico ristrutturazione si intende oramai una ricostruzione vera e propria, perché nella comparazione dei costi di ristrutturazione o di costruzione nuova con abbattimento, immaginando di avere delle scuole performanti sulla base delle nuove norme di tipo energetico e ambientale, è del tutto evidente che la comparazione fra le due soluzioni porta a una costruzione nuova.

Al termine dei suddetti interventi di ristrutturazione nell'arco di alcuni anni, le istituzioni scolastiche saranno dunque collocate nelle seguenti sedi: liceo delle scienze umane scientifico Regina Maria Adelaide in Via Chavanne, istituzione scolastica di istruzione tecnica Manzetti Via Festaz e Via Chambery, istituto tecnico professionale Corrado Gex Viale Federico Chabod e Corso Padre Lorenzo, liceo scientifico linguistico Bérard Viale Federico Chabod, liceo classico artistico e musicale Avenue Conseil des Commis e Via Torino. Grazie a questa programmazione, quindi, non sarà più necessario disporre della scuola di Tzamberlet né come scuola polmone né come scuola definitiva e l'accordo di programma con il Comune di Aosta potrà dunque essere sciolto.

Presidente - Per la replica il consigliere Baccega, ne ha facoltà.

Baccega (PA) - Già in un precedente atto ispettivo lei ci aveva illustrato la pianificazione futura delle istituzioni scolastiche di secondo grado nella città di Aosta. In realtà, tenuto conto che si tratta di un accordo di programma che è datato, sono ben dieci anni, è stato siglato nel 2011, abbiamo voluto iniziare questo percorso, perché poi sono tanti i provvedimenti sospesi o stralciati o da modificare in qualche modo.

Va detto che quell'accordo di programma con il Comune di Aosta prevedeva anche tutta una serie di interventi di viabilità, di percorsi su Corso Lancieri, di acquedotti e c'era tutto un progetto che andava nella direzione di dare anche alla città e in quella zona, che è la famosa area Sacco, una zona praticamente abbandonata, una risposta in quel senso e si collocava in un ambito sportivo, perché lì la progettazione prevedeva la realizzazione di due palestre. Questo credo che fosse un fatto assolutamente importante, anche sulla base delle valutazioni che recentemente avete fatto: la carenza di palestre ormai è atavica.

Va detto che la scuola polmone adesso sarebbe operativa, se si fosse seguito quel cronoprogramma della delibera n. 572 del 2016, che prevedeva 1200 studenti. Ovviamente, si era inteso di fare una scuola moderna con spazi adeguati, sia per gli studenti e per gli insegnanti che per il personale non docente, e che andava proprio nella direzione di dare una risposta immediata, ancorché in quella che doveva essere una scuola polmone.

Il percorso lo conosciamo tutti: ci fu una gara d'appalto, fu affidata, ci fu un ricorso al TAR, poi si rifece una nuova commissione giudicatrice, perché era proprio sulla commissione che si era individuata una inesattezza. Insomma, alla fine c'è un progetto esecutivo fermo da parecchi anni e lì credo che la II Commissione debba semplicemente aprire la busta dell'offerta economica e affidare.

Lì erano previsti dei finanziamenti BEI, quei finanziamenti sono stati poi dirottati nelle scuole di Quart e di Châtillon e quindi ben vengano, non sono stati sprecati; è giusto che gli investimenti sulle scuole ci vedano sicuramente d'accordo. Quello che non riusciamo a capire è come si definirà questa questione e da qui siamo stati sollecitati, perché interrompere una gara d'appalto non come dire "chiudo una serranda e il garage è chiuso". Interrompere una gara d'appalto, dove le imprese hanno investito decine di migliaia di euro per fare una progettazione, perché era una progettazione definitiva che poi affidava all'esecutivo, è abbastanza complicato. Noi questo vorremmo capire e fino a che punto e come si potrà dare corpo a quello che è l'obiettivo che la vostra Giunta vuole mettere in campo, perché stralciare o modificare un accordo di programma che doveva costruire, sì, una scuola polmone, ma dare tutta una serie di altri servizi alla collettività in ambito urbanistico, sarà oltremodo complicato e ci piacerebbe sapere qual è la strada che intendete intraprendere in questo senso.