Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 964 du 3 novembre 2021 - Resoconto

OGGETTO N. 964/XVI - Interrogazione: "Criticità rilevate in ordine alle assenze di dipendenti regionali, della scuola e della sanità a seguito dell'applicazione del green pass in ambito lavorativo".

Bertin (Presidente) - Punto n. 14. Risponde il Presidente della Regione.

Lavevaz (UV) - Si chiede con questa interrogazione "quanti siano stati i dipendenti regionali della scuola e della sanità effettivamente in servizio dal 15 ottobre alla fine del mese stesso rispetto al totale degli assunti con esplicitazione altresì del dato percentuale risultante, quale sia stato il dato risultante dello stesso arco temporale nell'anno 2019 specificando anche qui il dato percentuale risultante".

Questa è un'interrogazione interessante, perché permette di mettere a conoscenza di tutti la situazione delle criticità, o comunque dei numeri, che ha comportato il D.L. citato già più volte questa mattina e quindi l'obbligo di green pass.

Per quanto riguarda la prima domanda, il dato così come richiesto sconta in effetti un problema di fondo che è quello di non poter distinguere le motivazioni che possono essere alla base dell'assenza dei dipendenti; questa è una situazione che in particolare nei primi giorni è stata abbastanza complicata dalla proclamazione dello sciopero in maniera contestuale.

Comunque da una prima fase di partenza e partendo dai dati dell'Amministrazione regionale, nel periodo tra venerdì 15 ottobre e venerdì 29 ottobre la media del personale presente in servizio rispetto alle circa 3 mila unità di personale è del 73%.

Fra le stesse giornate del 2019 la media del personale presente era del 79%, quindi con una differenza pertanto di sei punti percentuali.

Nella sanità il confronto è stato effettuato sui dati certi disponibili che sono riferiti al periodo tra il 15 e il 25 ottobre: la media del personale presente in servizio nel 2021 è stata circa del 65% mentre nello stesso periodo del 2019, all'incirca con lo stesso numero di dipendenti assunti, la media era stata circa del 72%, quindi con una differenza un poco più marcata di circa l'8%.

Infine la scuola, che però ha delle peculiari particolarità che rendono un po' più complicato un confronto con il 2019, intanto bisogna ricordare che per la scuola l'obbligo della certificazione verde è stato introdotto già qualche settimana prima, in particolare a far data dal primo settembre, e anche che il personale dirigente scolastico e docente non è soggetto alla timbratura.

Gli insegnanti che dal primo settembre sono risultati assenti ingiustificati per mancanza di certificazione verde sono stati complessivamente 23 su un totale di 2.482, quindi pari allo 0,93%.

Di questi 23 soltanto 2 sono stati poi sospesi in quanto hanno raggiunto il quinto giorno di assenza ingiustificata.

Anche per il settore della scuola vi è stata poi la novità della proclamazione dello sciopero - da parte dell'associazione sindacale FISI, che nulla ha a che vedere con gli sport invernali, ma che è la Federazione Italiana Sindacati Intercategoriali - a oltranza dal 15 al 19 ottobre, poi ancora dal 21 al 31 ottobre.

L'adesione allo sciopero ha riguardato una percentuale media molto bassa pari a circa l'1,99%, l'adesione massima è avvenuta nella giornata di venerdì 15 ottobre - che è il primo giorno di entrata in vigore dell'obbligo, che è stata del 6,62% - e la più bassa nella giornata di sabato 23 ottobre, con una percentuale dello 0,32%.

Si chiede poi nell'interrogazione "se siano state rilevate criticità in qualche ambito di servizio e se se ne prevedano nei prossimi mesi".

Per quanto riguarda l'Amministrazione regionale, la situazione non è uniforme in tutte le strutture, ci sono ovviamente delle strutture in cui l'assenza di personale è più marcata e quindi ci sono delle criticità più complicate e la difficoltà maggiore risulta proprio quella dell'impossibilità di previsione né a breve termine né a medio termine di queste assenze, perché sono assenze che possono essere legate alla possibilità di fare un tampone o alla volontà di fare il tampone piuttosto che altre cose, quindi sono e possono essere anche abbastanza irregolari.

Per la sanità, invece, l'Azienda segnala che la minore presenza rispetto al 2019 ha determinato un rallentamento dell'attività sanitaria in termini di erogazione di servizi, particolari difficoltà si rilevano nelle relazioni dei servizi diagnostici con allungamento delle liste d'attesa conseguenti alla sospensione di numerosi tecnici sanitari di radiologia medica.

Inoltre, come già comunicato, si registra un differimento per l'apertura del nuovo reparto ospedaliero recentemente ristrutturato e messo a norma.

Per la scuola, alla Sovrintendenza degli Studi non sono state segnalate situazioni di criticità importanti; si è verificato soltanto qualche disagio soprattutto all'inizio dell'azione di sciopero, in particolare in alcuni plessi della scuola dell'infanzia e del primo ciclo, dove era richiesto alle famiglie di esercitare le opportune forme di verifica e di controllo sullo svolgimento dell'attività, come la verifica dell'apertura del plesso, l'eventuale sospensione del servizio di trasporto o, ancora, eventuali riorganizzazioni e riduzioni dell'orario. Questo è un aspetto che è stato sollevato e sottolineato anche in altri tavoli dove c'erano delle disparità di servizio, o meglio di disservizio da Comune a Comune, perché in alcuni Comuni magari si riusciva a garantire il servizio di trasporto perché il personale garantiva la presenza, in altri, in Comuni vicini, magari, o per lo sciopero o per la mancanza di comunicazione da parte del personale, non c'era la possibilità di garantire il servizio e quindi le famiglie dovevano recarsi personalmente a scuola accompagnando i bambini per vedere se la lezione era garantita o meno, ma questo sta un po' nella logica dello sciopero e del disservizio connesso allo sciopero.

Presidente - Per la replica, la consigliera Spelgatti.

Spelgatti (LEGA VDA) - La ringrazio per avermi fornito tali dati.

Sostanzialmente il tutto parte non solo da varie segnalazioni di molti problemi in relazione al funzionamento degli uffici in generale e soprattutto delle criticità molto pesanti sulla sanità che si stanno ripercuotendo sui servizi e sull'erogazione dei servizi, ma anche di per sé da quanto è emerso sostanzialmente nella riunione straordinaria del Consiglio delle politiche del lavoro, dove emergeva questo dato: a lavorare c'erano 1.710 persone su 2.726 come fotografia relativa al giorno 15, quindi era importante arrivare a capire che cosa fosse poi successo nel periodo successivo.

Però chiaramente in tutto questo dato emerge anche il problema non solo delle assenze in generale ma anche proprio di tutte quelle che sono - come emerge anche dall'articolo e come è stato riferito da alcuni esponenti dei sindacati - le varie richieste di mutua e di ferie.

Le chiedo solo una cosa, se può rispondermi, nei dati percentuali che mi ha fornito e di cui prendo atto, sono conteggiate anche tutte le richieste di mutua e di ferie? Perché so che c'è anche tutto un problema in relazione a questo. La ringrazio per la risposta.