Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 939 du 7 octobre 2021 - Resoconto

OGGETTO N. 939/XVI - Approvazione di mozione: "Impegno a uniformare la segnaletica regionale relativa alla Via Francigena a quella nazionale".

Bertin (Presidente) - Passiamo al punto seguente, punto n. 44 all'ordine del giorno. Per l'illustrazione della mozione, si è prenotato il consigliere Ganis, ne ha facoltà.

Ganis (LEGA VDA) - La Via Francigena, come già evidenziato dal gruppo Lega nell'interpellanza n. 873 del 22 settembre 2021: "Interventi per il posizionamento di apposita segnaletica lungo il percorso della Via Francigena", rappresenta una grande infrastruttura culturale artistica attraversata da un numero sempre più cospicuo di pellegrini attratti dalle testimonianze storiche, artistiche e dalle bellezze dei luoghi e paesaggi che attraversano. Nella discussione avevamo come gruppo evidenziato delle criticità relative alla mancanza di segnaletica in alcuni tratti evidenziati dal sottoscritto e alcune segnalazioni di viandanti.

Il vademecum degli standard europei del percorso della Via Francigena e l'abaco della segnaletica lunga la Via Francigena in Italia che ho consultato hanno come finalità quella di stabilire gli standard qualitativi, comuni e condivisi, essenziali per garantire la sicurezza e la fruibilità dell'itinerario fornendo le linee guida per la progettazione e realizzazione del percorso, la manutenzione e la posa della segnaletica.

In merito a queste considerazioni, sarebbe opportuno valutare una collaborazione più lungimirante tra la Regione e l'Associazione europea delle Vie Francigene al fine di poter valorizzare al meglio le molteplici opportunità che la summenzionata Via potrebbe offrire al turismo locale. Infatti questo vademecum ricorda l'importanza alle Regioni di mantenere il percorso facilmente percorribile e di garantire la giusta manutenzione della segnaletica su tutto il tratto valdostano già ampiamente discussa nell'interpellanza. Veniamo allo scopo di questa mozione: quello di valorizzare e preservare il tratto della Via Francigena promuovendone la fruibilità regolare uniformando la segnaletica valdostana a quella nazionale in modo da evitare un groviglio di segnavia e cartelli direzionali che possano disorientare il pellegrino.

Detto questo, vorrei evidenziare che la segnaletica lungo il percorso della Valle d'Aosta è caratterizzata da un cartello metallico unidirezionale di colore giallo recante il segnavia 103 e all'interno di un rettangolo reca il logo del pellegrino facilmente confondibile con i cartelli della segnaletica, sentieristica in vigore. Sono piccoli accorgimenti ma utili a indicare al meglio il percorso lungo il tratto valdostano. Invitiamo quindi l'Assessore competente a prendere atto delle suddette considerazioni affinché, migliorando notevolmente il tratto della Via francigena, camminatori, visitatori e tutte le attività che gravitano attorno alla Via Francigena possano trarre dei vantaggi. In merito a queste osservazioni il Consiglio regionale intende impegnare l'Amministrazione regionale a uniformare la segnaletica relativa al tratto di Via Francigena che transita nel territorio regionale al fine di renderla omogenea a quella nazionale e quindi riconoscibile a tutti i fruitori.

Presidente - Apriamo la discussione generale. Si è prenotato l'assessore Sapinet a cui passo la parola.

Sapinet (UV) - Rispondo io visto che l'argomento è un po' a metà tra il mio Assessorato e l'Assessorato del collega Guichardaz, con il quale ci siamo confrontati, e ringrazio anche il collega Jordan che ha messo a disposizione anche un po' delle sue conoscenze accumulate in tanti anni di Amministrazione comunale nel Comune di: Saint-Rhémy-en-Bosses, che è il primo che accoglie i pellegrini all'arrivo in Italia. Un'attenzione quindi posta sulla Via Francigena che, come abbiamo già parlato altre volte, a differenza - lo ripeto ancora - del Cammino Balteo e dell'Alta Via, dove c'è una regia del mio Assessorato, è ancora in capo ai Comuni - come il resto della sentieristica -, con i quali ovviamente l'Amministrazione regionale collabora.

Abbiamo fatto anche un po' di storia: il tratto dell'itinerario coincide appunto con l'itinerario n. 103, come tale era stato contrassegnato e iscritto con un quadrato con bordo nero su sfondo giallo; non è presente il colore verde come forse erroneamente viene affermato, quindi giallo con bordo nero. Su tutti i cartelli è inoltre presente un'aletta esterna di dimensioni 10 x 10 centimetri che riporta il logo ufficiale della Via Francigena: quello del viandante che caratterizza in maniera omogenea tutto il sentiero anche al di fuori dei confini regionali. In Valle d'Aosta è stato fatto un grande lavoro - e da fruitore della sentieristica dico anche un lavoro ottimo - di uniformare tutta la segnaletica con il colore giallo, come definito dalla delibera di Giunta regionale n. 4541/1990 e poi da altre ancora successive: la n. 1695/1997 e la n. 2164/2003 ai sensi della legge regionale n. 16/1986 poi abrogata dalla legge n. 21/1993. Mentre i segni bianchi e rossi che solitamente caratterizzano la Via Francigena nella nostra regione indicano da sempre i confini delle particelle forestali, quindi all'epoca fu scelto consapevolmente di non utilizzare questi colori per segnalare i sentieri in quanto il bianco e il rosso, fin dagli anni Sessanta-Settanta, sono usati nell'assestamento forestale per contrassegnare sul terreno i confini tra proprietà forestali pubbliche e private o tra proprietà forestali di Comuni diversi. Tali limiti si sviluppano frequentemente lungo canaloni e torrenti che presentano comunque pericoli considerevoli. Per tale motivo è assolutamente necessario che la segnaletica dei sentieri non si confonda con la delimitazione delle foreste pubbliche e continua a essere utilizzata l'attuale colorazione.

La modifica delle caratteristiche della segnaletica comporterebbe inoltre oneri rilevanti e comunque non totalmente giustificabili. Tale situazione è peraltro ben evidenziata nella pagina del turismo sul sito Internet della Regione dedicata al trekking, come riportato nel riquadro sottostante. Prendo comunque atto, come già in altre iniziative, di alcune criticità legate alla necessità di andare a migliorare e aumentare la segnaletica in quei tratti; ne abbiamo già parlato, tra l'altro, con i Comuni di Issogne, Champdepraz e Verrès in seguito anche a una vostra iniziativa, è in atto un dialogo e un confronto per andare a definire meglio l'itinerario pedonale dall'altro alternativo ciclabile.

La proposta quindi è quella che si prende atto e c'è questa volontà di andare a migliorare la situazione invece che uniformare, perché in questo momento sarebbe, come illustrato, assai difficile; la proposta è di andare a sostituire quella parte dove parliamo di uniformare con "a porre in atto le azioni utili per migliorare, in collaborazione con i soggetti interessati, quindi Enti locali e tutti, la segnaletica relativa al tratto di Via Francigena che transita nel territorio regionale al fine di renderla omogenea a quello nazionale". Di fatto quindi andremmo a lavorare insieme ai Comuni per migliorare la segnaletica in quel tratto.

Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Ganis, ne ha facoltà.

Ganis (LEGA VDA) - Noi accettiamo le modifiche a dimostrazione che una fattiva collaborazione può portare al raggiungimento degli obiettivi.

Presidente - Si è prenotata la consigliera Spelgatti, ha facoltà di parlare.

Spelgatti (LEGA VDA) - Vede, Assessore, sì, accettiamo le modifiche soprattutto perché qualsiasi piccolo passo avanti si può fare è ben accetto, piuttosto che niente è meglio piuttosto, però, vede, c'è un problema sempre sul discorso della Via Francigena e le parlo con cognizione di causa perché sono una dei tanti, tanti soggetti che ci sono in Europa che fanno le proprie ferie sostanzialmente sempre zaino in spalla nei vari Cammini in tutta Europa. Le faccio solo un esempio per fare un confronto già tra la Via Francigena, che è meravigliosa, e il Cammino di Santiago De Compostela, ho fatto una delle Vie, gli 800 chilometri del Cammino, e ci sono intere regioni intorno al Cammino che vivono solo ed esclusivamente sulla base di questo turismo perché ce n'è tanto di turismo di questo tipo. L'organizzazione che c'è è incredibile ma soprattutto quello che le dico è che non ci sono mai per 800 chilometri... e questo vale per tutte le varie tratte perché ci sono tanti Cammini che portano a Santiago, io sto parlando di quella più tradizionale che parte da Saint-Jean-Pied-de-Port... e non capita una sola volta in 800 chilometri che uno possa per qualche motivo perdere in qualsiasi momento la strada. Sulla Via Francigena - l'ho fatta tutta, l'ho fatta però in bici da Aosta a Roma - in alcuni tratti, già solo parlo dalla Valle d'Aosta a Roma, qualche problema lo si incontra. Siamo quindi ancora indietro rispetto al Cammino di Santiago, anche se non avremmo niente da invidiare come bellezza del territorio e tutto quanto, però questo che cosa significa? Partiamo dal presupposto che la Valle d'Aosta è solo un tratto ma il Cammino... sappiamo che la Via Francigena arriva dal nord Europa. Il camminatore che attraversa le varie Nazioni - e chiaramente poi all'interno delle Nazioni le varie Regioni e tutto quanto - è sul Cammino, sul Cammino non è che sta dicendo: "bene, adesso entro in Valle d'Aosta, ah, aspetta, qui però...". Già ci sono dei punti in cui ci si perde e già è un problema, ma per di più non è che, quando parte da lassù e attraversa tutte le varie Nazioni, pensa a quali regioni sta attraversando delle varie Nazioni, di come possa cambiare la segnaletica nelle varie regioni perché ogni Regione è autonoma, quindi questo è un problema, così come le dico anche qual è un altro problema, che lo spirito con cui si affronta questo tipo di Cammini... chi ama viaggiare per l'Europa con lo zaino in spalla, che sia appunto in bicicletta o a piedi... il Cammino di Santiago l'ho fatto invece a piedi, di solito preferisco comunque tutti i Cammini a piedi ma è molto bello in bicicletta... lo spirito poi è quello sostanzialmente di uscire dal mondo, quindi anche tutto l'aspetto del vivere più allo stato brado, che possa essere in tenda, che possa essere negli ostelli e quant'altro serve anche tutta un'organizzazione che al di fuori della Valle d'Aosta c'è, in Valle d'Aosta non c'è, tanto che già quando ero in Consiglio comunale e tutto quanto, ho sempre cercato di portare avanti le battaglie perché - e l'assessore Marzi penso se lo ricorderà - ci fosse un ostello ad Aosta, siamo l'unico posto... io ho fatto tutta la Francigena da Aosta a Roma, ci sono ovunque gli ostelli e tutto quanto perché è una questione di spirito, poi uno può decidere, come faccio io anche tante volte, di dire: "vado in albergo" ma è diverso l'approccio, quando uno è più stanco e tutto quanto, magari ha voglia dell'albergo, sennò è bello vivere proprio quel tipo di spirito. Ad Aosta non c'è, è l'unico posto dove sostanzialmente non c'è un ostello e questo è grave nell'aspetto proprio turistico e di mentalità legata a questo.

Teniamo presente che se noi lanciassimo di più e puntassimo di più su tutto questo turismo, porteremmo comunque qui in Valle d'Aosta molta gente, anche perché il tratto nostro è comunque meraviglioso, poi è tutto meraviglioso, perché poi, quando uno lo fa e lo vive, si accorge di vedere anche parti dell'Italia che pensa magari di conoscere e si accorge di non conoscere assolutamente niente, perché, quando vivi attraverso il Cammino e già solo ti fai i tratti della Francigena magari appunto a piedi, ti accorgi anche di angoli e di scorci anche qui in Valle d'Aosta che non avresti fatto normalmente e che non sei abituato a vedere ed è un bellissimo modo di visitare. Le dico pertanto che un piccolo passo avanti è che sicuramente si faccia tutto quello che si deve fare, però, ripeto, è sbagliato proprio l'approccio, quindi prima o poi questa cosa dovrebbe essere affrontata soprattutto per cercare di attirare sempre di più anche un certo tipo di turismo e poi perché è sbagliata proprio la filosofia che c'è dietro tutto questo, quindi intanto portiamo a casa questo risultato.

Presidente - Aspettiamo solo che arrivino le modifiche di emendamento alla mozione e poi mettiamo in votazione la mozione come emendata. Possiamo mettere in votazione la mozione. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti, votanti e favorevoli: 34

La mozione è approvata all'unanimità.

Si è prenotato il consigliere Restano.

Restano (VdA Unie) - Chiedo la possibilità di fare una breve sospensione per una riunione di maggioranza.

Presidente - La sospensione è accordata.

La seduta è sospesa dalle ore 15:52 alle ore 16:25.