Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 699 du 10 juin 2021 - Resoconto

OGGETTO N. 699/XVI - Interpellanza: "Notizie in merito all'aggiornamento dell'elenco prezzi delle opere edili di interesse regionale".

Bertin (Presidente) - Punto n. 39 dell'ordine del giorno. Illustra il collega Distort.

Distort (LEGA VDA) - È noto che gli interventi edilizi che presuppongono un certo ordine di grandezza, una certa entità richiedono la redazione da parte del tecnico progettista di un preventivo di spesa o più tecnicamente un computo metrico estimativo dove il progettista analizza ogni singola voce che descrive l'intervento: dalle operazioni preliminari di installazione del cantiere per proseguire a demolizioni, scavi e avanti, fino a descrivere completamente tutte le singole fasi e tutte le single microfasi che concorrono alla realizzazione dell'opera e di tutto questo calcola le quantità, la descrizione delle voci, individua il prezzo elementare e in questo modo si definisce il preventivo di spesa sulla base di uno strumento che rende questo preventivo di spesa oggettivo ed è questo strumento il prezziario delle opere edili o elenco prezzi. È uno strumento di cui si dota ogni Regione e che permette di avere una visione oggettiva di ogni singola voce e opera con la relativa descrizione dettagliata, relativo prezzo elementare in modo che i preventivi di spesa superino il livello di soggettività per collocarsi invece in un livello di oggettività a cui si rifanno i vari tecnici, professionisti, le imprese, le committenze, condividendo una sorta di equità condivisa dei costi.

Di questa operazione si serve anche il settore bancario creditizio in genere, in particolare è noto come l'erogazione di finanziamenti regionali presuppongano la determinazione di una spesa che, affinché sia ammissibile, deve essere determinata appunto con questo procedimento in riferimento al prezziario regionale.

È quindi del tutto evidente l'importanza di questo strumento ed è altrettanto evidente che questo strumento deve essere perfettamente pertinente, deve essere rispondente alla descrizione delle opere, delle singole voci e deve essere rispondente alla correttezza dei prezzi elementari, altrimenti tutta questa fase preventiva chiaramente va a farsi benedire.

In più il settore dell'edilizia sotto il profilo sia delle tecniche, sia dei materiali, sia per quanto riguarda la parte di opere edili quanto della sezione relativa alla parte impiantistica degli impianti, è in continua evoluzione e quindi ci sono continue introduzioni sul mercato di nuovi prodotti e nuovi sistemi che verranno chiaramente impiegati negli interventi edilizi e per i quali occorre una definizione oggettiva e non soggettiva dei rispettivi prezzi.

Anche questa operazione quindi è fondamentale per il buon funzionamento dello strumento del prezziario, quindi il prezziario deve essere pertinente alle voci che già sono contenute rispetto ai prezzi reali. Faccio un piccolo inciso: il super bonus, penso che sia ormai di dominio pubblico, ha innescato, come probabilmente era prevedibile, un meccanismo di inflazione e quindi ha elevato i prezzi dei materiali, di conseguenza delle opere, oltretutto, affiancato a tutto il lockdown precedente, ha innescato anche meccanismi di difficoltà a reperire materie prime. Tutto questo si riflette sui costi e i costi hanno assolutamente bisogno di essere compresi in questo strumento oggettivo, che deve essere rispondente alla realtà, aggiornato anche alle nuove voci e, di conseguenza, affinché si possa ottenere un risultato, uno strumento di questo genere... la Regione per il suo prezziario regionale è opportuno che abbia una struttura dedicata, delle risorse.

L'opera è imponente, con questa interpellanza non si vuole parlare di un'operazione banale e semplice da fare, ne siamo perfettamente conoscenza, io in particolare per questioni note dal punto di vista professionale, ma, proprio perché è imponente ed è importante, occorre assolutamente che meriti tutta l'attenzione possibile e immaginabile. Invece che cosa succede? Succede che noi andiamo a vedere nel sito della Regione dedicato alle opere edili, opere pubbliche, andiamo a individuare "prezziario", c'è proprio la sezione dedicata, e andiamo a vedere che l'ultimo aggiornamento risale al 2015. In realtà, c'è un aggiornamento che risale al 2017. Io sono andato sull'aggiornamento 2017, c'è la possibilità di scaricare un file pdf con scritto: "Elenco prezzi 2017". L'ho scaricato e l'ho stampato, eccolo qui. Questo è l'aggiornamento del 2017: una pagina, quindi una pagina che aggiorna il prezziario di probabilmente un paio di centinaio di pagine del 2015.

Noi sappiamo che dal 2015 al 2021 i prezzi sono cambiati ma addirittura già nel 2015 i prezzi non erano congruenti perché nella nostra realtà i prezzi devono far conto della dimensione del territorio, delle caratteristiche del territorio, della dimensione dei cantieri. Noi abbiamo microcantieri della dimensione del nostro tessuto imprenditoriale. Noi non abbiamo piccole e medie imprese prevalenti, noi abbiamo microimprese prevalenti. È quindi del tutto evidente che i prezzi elementari moltiplicati per piccole quantità danno pochissimo margine alle imprese. Questo è un elemento di cui tener conto ed è da tener conto anche l'elemento relativo al fatto che invece nel momento in cui abbiamo grandi opere questi prezzi possono tranquillamente essere oggetto di ribasso.

Queste dinamiche sono assolutamente da tener conto, a onor del vero faccio la precisione che prima di lei, assessore Marzi, nella precedente legislatura, il suo predecessore, l'assessore Borrello, aveva dato inizio, aveva dato l'avvio a un tavolo con gli ordini tecnici professionali e con l'associazione di categoria per avviare un lavoro sinergico per l'approfondimento del prezziario, questo lo devo dire, però la legislatura poi è stata breve, la sua delega purtroppo ancora di più, e sta di fatto che oggi i professionisti continuano a lavorare con uno strumento inadeguato per voci, contenuti e prezzi non aggiornati e fortunatamente i professionisti si chiamano così perché posseggono professionalità e in tal caso si ingegnano a compensare le carenze del prezziario con propri personali contributi di descrizione delle voci mancanti e relativo prezzo con operazioni di analisi e tutto quanto necessario. Capisce però, Assessore, che non possiamo pensare che una Regione deleghi ai professionisti la realizzazione di un compito che compete alla Regione.

Non è finito qui, l'ANAC ha richiamato formalmente la Regione Valle d'Aosta per questa inadempienza. Preciso che l'ANAC è l'Autorità Nazionale Anticorruzione, è un'autorità amministrativa indipendente il cui compito è quello di prevenire fenomeni corruttivi nell'ambito delle Amministrazioni pubbliche e degli appalti.

In conclusione questo settore è un altro di quei settori che, lasciatemelo dire, questo Governo regionale ha totalmente abbandonato.

Tutto ciò premesso, le domande, i quesiti dell'interpellanza sono: il primo, a che punto sia la redazione dell'aggiornamento del prezziario regionale; il secondo, se il livello di approfondimento che si intende dare all'elaborazione dell'aggiornamento in questione sia in linea a quanto riportato nelle premesse: nuovi materiali, nuovi prodotti, nuove tecniche; il terzo, quali sono le intenzioni del Governo regionale in merito ai contenuti di approfondimento e i tempi di elaborazione di tale aggiornamento.

Presidente - Risponde l'assessore Marzi.

Marzi (AV-SA) - Innanzitutto corre l'obbligo di ringraziare il collega Distort per questa iniziativa perché - ed è cosa molto positiva -, da quando questo Governo si è insediato, grazie anche al lavoro svolto dall'assessore Borrello in precedenza, abbiamo lavorato sin da subito all'aggiornamento dell'elenco prezzi delle opere edili fermo, come da lei richiamato, al 2015 rilevando che fino ad oggi è stato solo aggiornato, come da lei richiamato, il costo della manodopera edile nel 2017. Alla fine del 2020 è stato appunto intrapreso un percorso di aggiornamento del prezzario regionale e della legge regionale n. 20, condiviso nell'ambito della Consulta dei lavori pubblici, che ha previsto numerosi incontri con i rappresentanti delle imprese e dei professionisti e che ha coinvolto anche le strutture dell'Amministrazione regionale.

Voglio sottolineare il fatto che, nello spirito di collaborazione che riteniamo fondamentale per un lavoro proficuo, abbiamo incontrato più volte il settore edile e l'ultimo incontro è avvenuto appunto pochi giorni fa, esattamente il 3 giugno. Il percorso che abbiamo intrapreso è un percorso graduale e continuo per poter garantire un costante aggiornamento, che presumibilmente, al termine del mese corrente, avrà una prima risposta con l'approvazione della relativa deliberazione di Giunta regionale di aggiornamento del prezziario attuale. Si è convenuto al momento di concentrare questo aggiornamento su alcune voci puntuali relative a materiali e forniture e alle opere compiute che, per importanza e rilevanza, necessitano nell'ambito delle opere pubbliche di un adeguamento più urgente. Si provvederà inoltre ad aggiornare le voci di costo inerenti la manodopera degli operai sulla base degli adeguamenti contrattuali intervenuti tra il 2017 e il 2020, nonché sulla rivalutazione dell'indice Istat delle famiglie e operai applicata a tutte le voci di costo del prezziario nel periodo 2015-dicembre 2020. Per portare alcuni esempi, per il settore delle strade saranno introdotti prezzi già in uso negli accordi quadro che la struttura Viabilità e opere stradali sta attualmente utilizzando e che ha recentemente aggiornato.

Per quanto di competenza dell'assetto idrogeologico dei bacini montani, si introdurranno nuove voci per le reti paramassi, le opere di protezione attive e passive, l'utilizzo dell'elicottero e una modifica di numerose voci già presenti. Saranno inoltre oggetto di aggiornamento puntuale anche le voci di scavo a sezione aperta, il calcestruzzo, l'acciaio, i casseri, i sottofondi, gli intonaci, i ponteggi, i materiali riciclati e i materiali bituminosi. In accordo con l'Associazione delle imprese e con gli ordini professionali della Valle d'Aosta si è ritenuto di non incidere direttamente sulle voci del prezziario collegate ai materiali, ai prodotti e alle lavorazioni relative a interventi in ambito di efficienza energetica, agli interventi di installazione di impianti fotovoltaici e alle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici, il cosiddetto "super bonus 110 percento", atteso che la normativa vigente consente ai professionisti di effettuare specifiche analisi, ovvero di utilizzare i prezzi riportati nelle guide sui prezzi informativi dell'edilizia edite dalla casa editrice DEI, tipografia del Genio civile, riconosciuti a livello nazionale.

Non ultimo voglio evidenziare il fatto tutt'altro che trascurabile che, a partire dagli ultimi mesi dello scorso anno, si sono verificati aumenti eccezionali dei costi di alcuni fattori produttivi: in particolare si rimarcano quelli relativi alle materie plastiche, tubazioni per acquedotti e fognature, infissi, eccetera, bitumi, ghisa sferoidale, ma soprattutto l'aumento dell'acciaio. La Conferenza delle Regioni ha recentemente concordato che non è opportuno che questi siano gestiti attraverso strumenti ordinari quale il prezziario regionale, ad esempio, con un aumento generalizzato delle voci di costo, bensì, come richiesto anche dalla lettera a firma congiunta del presidente della Regione Lavevaz e mia del 18 maggio ultimo scorso, con un'iniziativa urgente straordinaria a livello nazionale da parte del Governo. L'Amministrazione regionale si è pertanto già attivata per sollecitare una presa in carico da parte del Governo della tematica sia coinvolgendo i Parlamentari valdostani, sia appoggiando in sede di Conferenza delle Regioni una specifica iniziativa che si è concretizzata in data 26 maggio 2021 attraverso una nota a firma del suo presidente Massimiliano Fedriga trasmessa al presidente del Consiglio dei ministri professor Mario Draghi e ai Ministri competenti.

Tra l'altro, proprio ieri, in occasione delle iniziative a suffragio dell'Unione europea, lei ha fatto un richiamo che io ho assolutamente appoggiato, ma sul quale sono stato zitto, perché è vero che tendo a parlare, ma sono uso a ubbidir tacendo. Nel caso specifico lei ha fatto un richiamo forte alle radici cristiane dell'Unione europea, stiamo parlando di Ventotene. Nel momento in cui si incontrarono soprattutto coloro i quali ai tempi facevano riferimento all'area popolare, fecero un'analisi storica e si accorsero che, a partire dal X secolo d.c., non era mai accaduto che per più di 25 anni una generazione di figli dell'Europa avesse potuto vivere la pace e quindi, di conseguenza, partendo da questo, iniziarono a teorizzare quella che ad oggi è l'Unione europea, però è assolutamente interessante il fatto che il secondo accordo, se non erro, legato appunto alla costituzione dell'Unione europea e ai Patti di Parigi del 1951 e del 1952, di fatto diede vita proprio alla CECA (Comunità Europea del Carbone e dell'Acciaio), proprio per andare a fare delle valutazioni che, sostanzialmente, tenevano conto del costo delle materie prime e delle difficoltà... soprattutto per certe realtà di trasformazione delle stesse, come in particolar modo l'Italia poteva avere appunto in un momento di forte ripresa economica.

Stiamo vivendo un momento nel quale questo tipo di fattore, e quindi la debolezza della politica, soprattutto quella europea ma in particolar modo quella italiana, ricordiamoci - non voglio citarlo ma la politica ha già dato segni in tal senso, non sono più presenti - soltanto le forze politiche che nel corso degli ultimi anni hanno fatto, ad esempio, della questione dell'Ilva di Taranto e dell'acciaio una bandiera con tutto quello che ha comportato e quello che oggi sta continuando ad avere come conseguenze.

Tenete conto che ci troviamo di fronte a tre fattori enormi che stanno creando questo genere di problemi, che sono sicuramente di matrice macroeconomica e sicuramente di bilancia economica con l'estero e sono fattori di ordine reale, cioè le imprese sono ripartite praticamente tutte quante assieme, ci sono dei fattori finanziari fortissimi legati contemporaneamente agli interessi bassi e al dollaro debole, che permette di investire prioritariamente in materie prime, quindi questo sta facendo aumentare i costi a livello progressivo e diciamo anche a tre cifre in termini percentuali, inoltre tutte quante le navi container dal 2020 hanno dovuto ridurre le emissioni di piombo scaricando i costi sul nolo e quindi, di conseguenza, tutto quanto questo assieme sta portando a un aumento dei costi delle materie prime in maniera rilevante.

Non aggiungo, e poi mi taccio, che anche il fatto che in questo momento l'economia mondiale che tira di più, quella cinese, programma su due lustri e quindi, di conseguenza, si è anche approvvigionata nel corso degli anni sia di materie prime che di costi e ritengo - glielo dico concretamente - che anche quando arriveremo - e mi auguro nel minor tempo possibile - ad adeguare il prezziario anche viste le sollecitazioni che lei ha fatto e il settore richiama, in realtà, da questo punto di vista, continueremo ad avere davvero - e ovviamente non sto parlando solo della Regione autonoma Valle d'Aosta ma sto parlando del sistema Italia - dei problemi enormi perché l'incasso sui prezzi del super 110 e in più i problemi di approvvigionamento di materie prime stanno creando dei problemi tali per i quali ad oggi, da quello che ho potuto riscontrare, un preventivo di acquisto materiale vale più o meno due-tre giorni, perché poi dopo gli aumenti sono tali che, sia per gli approvvigionamenti che per i prezzi, debbono essere assolutamente cambiati.

Se nel rispondere alla sua interpellanza penso di averle dato delle buone notizie per quanto riguarda l'aspetto concreto prezziario, c'è un ulteriore aspetto prezziario che esula dalle competenze regionali, che invece a me preoccupa ancor più dell'aggiornamento al quale stiamo con solerzia portando avanti il risultato.

Presidente - Per la replica, ha chiesto la parola il consigliere Distort.

Distort (LEGA VDA) - Effettivamente quanto lei ha accennato in ultimo su una sorta di economia a livello sovranazionale, addirittura mondiale, è quanto stavo riferendo appunto sull'impennata dei prezzi, probabilmente legata a vari fattori, tra cui come accennavo, il lockdown che è avvenuto in diverse parti del mondo, che ha ridotto e impedito tutta una serie di operazioni di realizzazione e di produzione di materie, di materiale o di semilavorati. Comunque il tema è il prezziario, mi fa piacere che continua l'effetto magico delle nostre iniziative, questa iniziativa è del 28 maggio e il 3 giugno è avvenuto un incontro con gli ordini tecnici e le associazioni edili, quindi ribadisco che c'è una sorta di potere che si sprigiona dalle iniziative dell'opposizione e questo mi conforta.

Assessore, comunque sinceramente quello che non solo io, ma tutto il settore dell'edilizia si aspettava di sentire è fondamentalmente questo: "ora riprendiamo tutto in mano". Non bastano modifiche correttive ma occorre rieditare completamente il prezziario regionale inserendo tutte quelle voci mancanti, e sono tante, con i rispettivi prezzi aggiornando tutti i prezzi alle reali condizioni dei cantieri sul nostro territorio e al tipo di imprenditoria, perché questo deve fare un prezziario di nuova generazione, altrimenti è semplicemente un taccone su qualcosa che è già vecchio in partenza.

Lei ha richiamato il fatto che c'è la possibilità per i professionisti di procedere attraverso analisi dei prezzi a definire in maniera oggettiva il loro prezzo, perfetto, va bene, conforta, però non è questa una risposta: la risposta è che ci deve essere l'Ente pubblico, la Regione, che ha competenza e che è tenuta a redigere il proprio elenco prezzi, a fornire uno strumento completo, senza bisogno che vadano i professionisti a costruirsi queste analisi, anche perché questo si basa su dei criteri che però poi non sono i criteri di oggettività contenuti nel prezziario regionale.

Tra l'altro, mentre vedo un'attenzione per le opere pubbliche da quello che lei mi ha citato, io continuo a vedere una poca attenzione per le opere private, perché il fatto è questo: dalle voci che lei ha elencato si capisce perfettamente che l'attenzione è tutta centrata alle opere pubbliche e non alle opere private, parliamo, per esempio, anche addirittura di materiali. Sa qual è una voce, tutto un reparto di voce che è completamente mancante? È tutto quello che riguarda la bioarchitettura e non è una stravaganza degli architetti, ma è esattamente una questione di visione. La nostra società oggi si sta riempiendo giustamente la bocca di "Bio" al punto da arrivare a dire che tutto questo mondo riveste un ruolo assolutamente importante, però se cerchiamo la descrizione di materiali come fibra di legno, canapa, altri materiali naturali, non troviamo assolutamente nulla e questa è una mancanza di visione, non è una mancanza di completezza, è una mancanza di visione politica. Io quindi le suggerisco, Assessore, di prendere nota di questi indirizzi e di poterli mettere in atto.

Giustamente lei ha fatto presente tutte le iniziative che non certo lei ma tutto l'Assessorato, tutte le strutture competenti dell'Assessorato si stanno prodigando per mettere in atto, giusto per un confronto ma un confronto perfettamente dovuto, che lo prenda come stimolo, noi dai banchi dell'opposizione ci siamo interessati al settore dell'edilizia più di quanto si stia interessando il suo Assessorato, perché, ad esempio, con la nostra legge, la proposta di legge sull'equo compenso, noi stiamo dimostrando di essere assolutamente attenti a questo settore, che è un settore trainante della nostra economia.

Questo quindi è quello che le chiediamo, questa visione e questa comprensione, perché questo deve fare un Governo regionale.