Objet du Conseil n. 698 du 10 juin 2021 - Resoconto
OGGETTO N. 698/XVI - Interpellanza: "Realizzazione dei lavori finalizzati al completo ripristino delle condizioni di deflusso in alveo del torrente Chalamy".
Bertin (Presidente) - Punto n. 38 dell'ordine del giorno. Illustra il consigliere Brunod.
Brunod (LEGA VDA) - Questa interpellanza non è per tornare sul torrente Chalamy su cui c'è già stata un'iniziativa precedentemente, ma è per chiarire alcuni aspetti che, secondo me, meritano importanza.
Si prende atto che nella risposta dell'Assessore competente all'interrogazione n. 302, presentata in Consiglio regionale in data 10 febbraio 2021, avente come oggetto: "Notizie in merito agli interventi di manutenzione dei torrenti" si apprendeva che al momento il torrente Chalamy era oggetto di due interventi in corso: il primo intervento atto a ripristinare le condizioni di deflusso in alveo e di danni alle opere spondali nella zona a monte dell'apice del conoide stesso; il secondo intervento, nella parte terminale del torrente Chalamy, a monte della confluenza con la Dora Baltea, finalizzato a rimuovere materiale vegetale presente in alveo fino al ponte in località Mure per un importo complessivo degli interventi di 272 mila euro.
Si rileva che alla seconda domanda posta all'Assessore: "quali siano le tempistiche per l'esecuzione dei lavori di pulizia totale delle briglie da monte fino a valle verso l'inserimento del torrente nella Dora Baltea" la risposta è stata che l'attuazione del programma dei disalvei in quest'area potrà avvenire entro i prossimi mesi di aprile-maggio 2021 e che sarà effettuato attraverso imprese interessate all'asportazione del materiale stesso dove l'operatore economico sarà tenuto a versare all'Amministrazione regionale specifico canone demaniale in funzione della qualità e quantità del materiale estratto con evidente risparmio per l'Amministrazione stessa, altrimenti, in assenza di operatori economici interessati al riutilizzo del materiale, l'Amministrazione ricorrerà all'intervento diretto.
Si prende atto che nelle varie risposte fornite dall'Assessore è stato anche messo in evidenza che negli anni ricompresi tra il 2000 e il 2020 la pulizia ha riguardato esclusivamente le prime briglie in apice del conoide perché non si sono verificati nel corso del ventennio eventi tali da aver generato un elevato trasporto solido di sedimenti da parte del corso d'acqua. Si è constatato che allo stato attuale le briglie sono completamente invase da grandi quantità di materiale anche di medie e grandi dimensioni e che parte dalla base strutturale delle briglie, le platee, sono state parecchio danneggiate dagli eventi calamitosi del 2 e 3 ottobre 2020. Si evidenzia che ad oggi nessun intervento di asportazione delle grandi quantità di materiale depositato situato nella parte terminale del torrente Chalamy è ancora stato effettuato. Si rileva inoltre che, relativamente ai lavori eseguiti a seguito dell'evento calamitoso del 2-3 ottobre 2020, si voleva far presente che è stata eseguita la completa cementificazione del fondo del torrente Chalamy per un tratto di lunghezza di 30 metri con un dislivello di circa 10 metri appena a monte del ponte che conduce alle piste per le briglie, è stato di fatto realizzato un lungo scivolo con pendenza del 30 percento con fondo liscio in un tratto che si presentava invece con fondo molto irregolare. L'acqua in quel tratto acquisterà pertanto maggiore velocità e, di conseguenza, il torrente Chalamy impatterà sugli argini e sulle spalle del ponte con maggiore energia rispetto alle condizioni precedenti, aumenterà inoltre il trasporto solido e l'erosione.
Mi chiedo se tale condizione sia stata adeguatamente considerata anche perché contraddittoria rispetto alle sezioni immediatamente a valle dove sono state realizzate invece e correttamente eseguite opere di stabilizzazione del fondo mediante soglie idrauliche che hanno la funzione di ridurre la pendenza, decelerare l'acqua, evitare il trasporto solido e l'erosione.
Si ritiene che procedere alla pulizia e alla verifica e ripristino dello stato del fondo delle briglie sarebbe un aspetto molto importante sia in ottica di prevenzione e sicurezza che per un discorso di cura dell'aspetto paesaggistico della qualità e delle bellezze del torrente Chalamy, anche in vista della prossima stagione estiva 2021, ricordo che la parte terminale di questo torrente e anche a monte è molto famosa per le attività di canyoning, la strada che costeggia il torrente Chalamy è il transito dell'itinerario ciclovia francigena e pedonale e anche come strada di accesso al Parco naturale del Monte Avic, inoltre soprattutto anche da un punto di vista della valorizzazione dell'habitat della Dora Baltea e delle specie ittiche autoctone.
Con questa interpellanza si vuole chiedere all'Assessore competente se i lavori relativi all'intervento di ripristino delle condizioni di deflusso in alveo e di danni alle opere spondali nella zona a monte dell'apice del conoide stesso siano ad oggi terminati in maniera definitiva; come si intende procedere per la realizzazione di tali lavori e con quali tempistiche al fine di risolvere le diverse problematiche evidenziate nelle premesse; se in riferimento all'interrogazione discussa in Consiglio regionale nella seduta del 10 febbraio 2021 relativa alle notizie in merito agli interventi di manutenzione dei torrenti dove nella risposta al quesito: "quali siano le tempistiche per l'esecuzione dei lavori" era stato risposto, con riferimento al secondo quesito e in particolare all'intervento di rimozione del materiale tra i due ponti: "si prevede che l'attuazione del programma dei disalvei in questa area possa avvenire entro i prossimi mesi di aprile-maggio 2021", se mi può dettagliare meglio quale intende esattamente per i due ponti visto che nella zona interessata dagli interventi ce ne sono tre di ponti.
Presidente - Risponde l'assessore Marzi.
Marzi (AV-SA) - A seguito dei noti eventi calamitosi del 2 e 3 ottobre 2020, come ho già avuto occasione di riferire nel corso di precedenti iniziative, gli uffici dell'Assessorato hanno avviato una serie di interventi per ripristinare le condizioni di deflusso negli alvei dei corsi d'acqua oggetto di erosioni spondali di fondo e di accumulo di materiali. In particolare il torrente Chalamy è stato interessato da un importante evento di piena che ha provocato significative erosioni con conseguente deposito di massi di notevole dimensione nel tratto a monte del ponte in apice del conoide e deposito di materiale nelle briglie fino al ponte in località Mure. L'interesse da lei mostrato in ordine alla problematica mi consente di aggiornare nuovamente il Consiglio rispetto ai lavori relativi all'intervento di ripristino delle condizioni di sicurezza a seguito dell'evento di ottobre nel tratto a monte dell'apice del conoide del torrente Chalamy.
In particolare il torrente è stato oggetto di due interventi: il primo intervento, atto a ripristinare le condizioni di deflusso in alveo e a riparare i danni delle opere spondali nella zona a monte dell'apice del conoide, si è concluso il 9 marzo 2021 per un importo complessivo pari a 228 mila euro.
Il secondo intervento, nella parte terminale del torrente Chalamy, finalizzato anch'esso a ripristinare i danni alle difese di sponda e a rimuovere il materiale vegetale presente in alveo dal ponte in località Mure fino alla confluenza con la Dora Baltea, è terminato il 28 febbraio scorso con un costo complessivo di 72 mila euro.
Parallelamente a tale manutenzione si è individuato nel piano regionale di prelievo di materiale inerte suddiviso in dieci lotti uno specifico lotto relativo alla pulizia del materiale depositato all'interno delle briglie del torrente Chalamy a valle dell'apice del conoide identificato con il lotto n. 8. La struttura regionale Gestione del demanio idrico ha provveduto in data 23 febbraio 2021 alla pubblicazione del piano regionale di prelievo di materiale inerte con invito a tutti gli interessati a prelevare il materiale demaniale depositatosi nei tratti di alveo indicati e a presentare richiesta con scadenza 22 marzo 2021. A seguito della pubblicazione sono stati assegnati sei lotti sui dieci previsti ed è stata pubblicata nuovamente una manifestazione di interesse per i rimanenti quattro lotti tra i quali rientra anche il lotto n. 8 relativo al torrente Chalamy, con scadenza 12 maggio 2021. A conclusione del procedimento, il lotto n. 8 del torrente Chalamy è stato oggetto di interesse da parte di un operatore economico che ha presentato offerta in data 11 maggio 2021 e che pertanto, a seguito di perfezionamento della prevista istruttoria, potrà procedere all'esecuzione dell'intervento.
I lavori di pulizia delle briglie a valle dell'apice del conoide saranno effettuati dalla predetta impresa, che ha manifestato interesse al prelievo di materiali inerti alla quale è stato recentemente richiesto, nell'ambito dell'istruttoria di autorizzazione per il disalveo, la presentazione di apposito progetto di estrazione sulla base del quale l'operatore economico è tenuto a versare specifico canone demaniale con evidente risparmio per l'Amministrazione. La pulizia delle briglie, così come i conseguenti interventi di manutenzione e consolidamento delle platee a valle delle medesime, realizzate con costi a carico dell'Amministrazione regionale, verranno avviati nel corso dell'estate 2021 a seguito del periodo cosiddetto "di morbida" del corso d'acqua, che corrisponde all'aumento stagionale delle portate per la fusione nivale e che rende impossibile, per questioni di sicurezza, operare in alveo.
Con riferimento alle citate problematiche che lei ha evidenziato nelle premesse, come già ho riferito in occasione della precedente iniziativa del 10 febbraio scorso, sottolineo che la presenza del materiale all'interno delle briglie nel tratto di conoide del torrente Chalamy non impedisce il regolare deflusso delle acque anche in occasione di piogge primaverili e estive, fusione nivale o eventi eccezionali come quello occorso nell'ottobre del 2020.
Sottolineo che la fusione di deposito del materiale trasportato da un eventuale evento di piena nel corso d'acqua è assicurata dalle briglie poste a valle del ponte sito in località Mure, che allo stato attuale sono ancora in grado di trattenere un cospicuo quantitativo di materiale prima dell'ingresso nella Dora Baltea, quantitativo paragonabile a quello attualmente depositato a monte e stimato in circa 13 mila metri cubi.
Ricordo l'alta e continua attenzione prestata al torrente Chalamy sul quale, a seguito dell'alluvione del 2000, sono stati realizzati numerosi interventi di manutenzione delle opere realizzate sin dagli anni Ottanta del secolo scorso. A seguito dei principali interventi realizzati nel corso degli anni 2004-2006 sono seguiti ulteriori interventi anche di pulizia del materiale depositato negli anni 2009, 2011, 2012 e 2016 sino ad oggi. Gli uffici hanno operato e stanno operando in un'ottica di prevenzione del rischio e tutela del territorio su tutto il reticolo idraulico regionale individuando le situazioni di pericolo progettando e realizzando gli interventi necessari, compresa l'asportazione di materiale di inerte dell'alveo di piante laddove si riducano in maniera consistente le sezioni di deflusso delle acque stesse. Infatti sia l'obiettivo del piano regionale di prelievo del materiale che la realizzazione degli interventi a seguito dell'evento alluvionale del 2020 e le manutenzioni delle opere già realizzate in corso di progettazione hanno lo scopo di garantire una preventiva funzione di sicurezza per il deflusso delle piene nei corsi d'acqua regionali. Nel caso dei corsi d'acqua si tratta di mantenere l'assetto delle opere degli alvei attraverso diversi interventi.
L'impegno complessivo dedicato alla manutenzione e ripristino è significativo anche dal punto di vista economico e si sostanzia ad oggi in un importo di spesa che ammonta a circa 2.800.000 euro.
Il torrente Chalamy è tra gli affluenti della Dora che presentano buona qualità delle acque e significativa presenza di fauna ittica. L'intervento in questione assume pertanto rilevanza anche dal punto di vista della valorizzazione dell'habitat della Dora Baltea e delle specie ittiche autoctone come da lei interessato nelle interrogazioni di ieri, tema che l'Assessorato persegue particolarmente nell'ambito delle consolidate collaborazioni con il Consorzio regionale per la tutela, l'incremento e l'esercizio della pesca in Valle d'Aosta.
Colgo l'occasione di questa iniziativa per comunicare anche, se non è ancora stata data l'ufficialità della notizia, che nell'ambito del programma Life 20 è stata finanziata la proposta progettuale Life Graymarble, che ha come obiettivo la reintroduzione in natura di popolazioni autoctone di trota marmorata e temolo italico, nonché il recupero del loro habitat naturale in tratti significativi di Dora Baltea.
Ci tenevo a informare l'Aula sull'importanza della missione di questo progetto, che ha come obiettivo principale la salvaguardia, in collaborazione con il Consorzio regionale pesca, di specie e aree naturali a rischio di estinzione.
Presidente - Per la replica, la parola al consigliere Brunod.
Brunod (LEGA VDA) - Grazie Assessore, è stato un po' più rapido dell'interpellanza precedente. Credo che, da quello che ho ascoltato e potuto capire, che più o meno ha riletto la stessa risposta delle precedenti iniziative e comunque non mi ha risposto nei dettagli alle domande che le ho presentato. Se mi poteva specificare meglio quali ponti intendeva visto che ci sono tre ponti...
(intervento dell'assessore Marzi fuori microfono)
... per come ho capito, intende che il primo lavoro a monte del conoide è finito in questo modo, quindi le criticità che mi sono state osservate da persone tecniche del settore purtroppo permangono.
Per quanto riguarda invece la parte di asportazione del secondo intervento a Valle tra il ponte di mezzo e il ponte dove c'è la confluenza esatta del torrente Chalamy con la Dora Baltea, volevo far rilevare che l'asportazione del materiale è stata fatta fino a un certo punto e poi è stata interrotta, se va sul ponte a metà e guarda verso il basso, se ne accorge direttamente.
Lo scopo non era per andare a ribadire sempre gli stessi concetti ma era per portare l'attenzione su questi due temi, che probabilmente, come dice lei, facendo un sopralluogo, facendosi un giro in Bassa Valle, li può constatare di persona. Nient'altro.
Presidente - Per i restanti minuti la parola al consigliere Ganis.
Ganis (LEGA VDA) - Grazie Assessore per la risposta.
Vorrei evidenziare l'importanza di questa interpellanza finalizzata al completo ripristino delle briglie in località Chalamy. Utilizzando le briglie si riduce la pendenza dell'alveo, se ne riduce l'erosione e si evita il trasporta del solido a Valle. Questa sarebbe la loro finalità, peccato che allo stato attuale la situazione risulti essere ben diversa. Come ha sottolineato il collega Brunod, le briglie sono stracolme di detriti e, di conseguenza, la loro funzionalità viene pressoché limitata: ecco perché, Assessore, le consigliamo appunto di fare un sopralluogo sul sito per rendersi conto di persona della situazione attuale al fine di porre una soluzione al problema che persiste da molto tempo.