Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 695 du 10 juin 2021 - Resoconto

OGGETTO N. 695/XVI - Interpellanza: "Iniziative per la promozione di una politica di sviluppo industriale dedicata alla Bassa Valle e ai suoi siti produttivi oggi dismessi".

Bertin (Presidente) - Punto n. 35 dell'ordine del giorno. Per l'illustrazione, ha chiesto la parola il consigliere Ganis, ne ha facoltà.

Ganis (LEGA VDA) - Questa interpellanza è finalizzata a promuovere una politica di sviluppo dedicata alla Bassa Valle. "Vogliamo lasciare un buon pianeta, non solo una buona moneta": questa è la frase di Mario Draghi nel suo discorso in Senato. Questo vuol dire che la politica attuale non può non tener conto del cambiamento climatico e non può non tener conto del bisogno di una produzione industriale ecosostenibile. Ridurre le emissioni deve essere uno dei principali obiettivi dell'Italia a breve, medio e lungo termine.

Sicuramente un investimento importante che va verso quella direzione è quello della società Italvolt, la quale ha annunciato la realizzazione della più grande fabbrica per la produzione e lo stoccaggio delle batterie a ioni di litio per veicoli elettrici con sede a Scarmagno nelle vicinanze di Ivrea. L'imprenditore, leader del settore automobilistico, ha deciso di costruire la prima gigafactory, una maxi fabbrica per le batterie a litio che nei progetti dell'azienda porterà a occupare circa 4 mila persone nell'ex Olivetti. "Al momento è stato avviato lo studio ambientale e di fattibilità, auspichiamo inoltre di ottenere il via libera per i lavori di realizzazione della struttura entro la fine dell'anno": queste sono le parole dell'imprenditore, ecco perché la società Italvolt ha come finalità quella di creare un'area di grande competenza con forza lavoro qualificata, con un'industria rilevante intenta a dare all'Italia il ruolo di guida nell'industria green. Questa realtà, seppur in fase di startup, si andrebbe a collocare a circa 26 chilometri di distanza dal nostro confine, riportando indietro nel tempo i ricordi di moltissimi operai che lavoravano nelle ex colonie dell'Olivetti presenti nella nostra regione. Ricordi di un tempo non troppo lontano, ma ricco di opportunità, prosperità e di benessere.

Inoltre non bisogna dimenticare il nostro patrimonio immobiliare rappresentato dalla società VdA Structure e già menzionata più volte in questo Consiglio, immobili destinati a uso industriale, molti dei quali in attesa di una destinazione d'uso, immobili che abbiamo avuto in parte la possibilità di visitare anche grazie al sopralluogo eseguito congiuntamente con le Commissioni consiliari II e IV.

In base a queste considerazioni, si interpella l'Assessore competente per conoscere: "se vi siano stati contatti con la società Italvolt o i suoi rappresentanti; se si ritenga di voler sfruttare al meglio questa occasione che, tra l'altro, nasce a pochi chilometri di distanza dal confine valdostano al fine di poter generare realtà connesse con quel sito produttivo e in caso positivo con quali modalità; se si intenda promuovere una politica di sviluppo dedicata alla Bassa Valle e ai suoi siti produttivi oggi dismessi al fine di promuovere iniziative di distretto che possano legarsi e svilupparsi a fronte di questa nuova realtà così come fu ai tempi dell'ex Olivetti".

Presidente - Per la risposta, ha chiesto la parola l'assessore Bertschy.

Bertschy (AV-SA) - In generale credo che l'attenzione che il Consiglio e in particolare la Commissione sta dando al rilancio della politica industriale per la nostra Regione, in particolare per la Bassa Valle, è da stimolo per provare a costruire una strategia insieme che ci permetta di occupare quegli immobili che abbiamo visto nel sopralluogo che abbiamo fatto ormai inoccupati da tanto tempo, alcuni addirittura dal 2007. Ben vengano quindi tutta una serie di iniziative anche che ci permettano di confrontarci.

Nello specifico, rispetto al progetto Italvolt, che è stato lanciato in maniera importante a livello mediatico e attraverso la collaborazione di Confindustria Piemonte e la Regione Piemonte, c'è stata da parte nostra, attraverso la collaborazione con Confindustria Valle d'Aosta, un'attenzione a quello che sta avvenendo e un inizio di contatti. In particolare - ed era giorno di Consiglio regionale, quindi non abbiamo poi potuto partecipare come presenza politica - si era organizzato, anzi, era organizzato da Confindustria, un appuntamento di lavoro con Lars Carlstrom, fondatore di Italvolt, che adesso avrò modo di illustrare.

Per venire quindi alla prima domanda: "se vi siano stati contatti con la società Italvolt o suoi rappresentanti", sono contatti che sono avvenuti, era presente a quell'incontro il coordinatore dell'Assessorato del Dipartimento dello sviluppo economico, Tamara Capellari, e in quell'incontro c'è stata la possibilità da parte del fondatore di Italvolt di conoscere la nostra Regione e di presentare il suo progetto, che è un progetto di costruzione di gigafactory, di batterie, che nelle sue intenzioni diventerà il più grande di Europa e, come lei ha già detto nella sua illustrazione, si insedierà nell'area dell'ex Olivetti a Scarmagno. Le previsioni sono quelle di un investimento di 3,5 miliardi e la creazione di 4 mila posti di lavoro. L'inizio del lavoro è previsto nel 2022 ed entro il 2024 il completamento dello stabilimento. L'intenzione da parte dell'industria è di creare una filiera green e di farlo qui in una parte di Europa dove ad oggi non c'è questo tipo di presenza. In quella occasione la dichiarazione del fondatore di Italvolt ha lasciato presagire qualche possibilità di lavoro. La Valle d'Aosta ha un bacino di competenza e di esperienza che per noi è importantissimo per mettere a frutto un progetto in ambito tecnologico. Approfondiremo certamente questo aspetto, tra Scarmagno e Aosta la strada è breve e potremo fare leva anche su tutto il territorio valdostano avvalendoci di una forza lavoro qualificata. È ovvio che sono dichiarazioni in quel momento un po' di circostanza e un po' di cortesia e allo stesso tempo però il fatto di avere creato questa prima occasione di incontro ha permesso sia a Confindustria Valle d'Aosta che ad altre nostre realtà di conoscere meglio l'iniziativa.

Nell'occasione è stato possibile anche fargli visitare la Podium, che è una realtà molto innovativa e che si è specializzata nel Motorsport e questa visita ha permesso anche di far capire che la Valle d'Aosta ha una sua capacità di innovazione e anche una sua azienda importante che sta già guardando al futuro con una buona produzione, stiamo parlando di un fatturato di 18 milioni di euro e un buon impiego di circa 45 dipendenti. Podium è cresciuta in questo ultimo periodo in maniera molto importante.

Seconda domanda: "se si ritenga di dover sfruttare al meglio questa occasione che, tra l'altro, nasce a pochi chilometri di distanza dal confine valdostano al fine di poter generare realtà connesse con quel sito produttivo, in caso positivo con quali modalità", ovviamente sì, nel senso che si intende continuare a collaborare, in particolare grazie all'attenzione che Confindustria sta dando ai nostri progetti di sviluppo e grazie alla collaborazione che Confindustria ha con Confindustria Piemonte dobbiamo continuare a coltivare questa possibilità ben sapendo che prima di tutto ci va una concretezza definitiva rispetto all'investimento che Italvolt deve fare in Piemonte. Su questo la certezza in via assoluta, sulla base delle mie informazioni, deve ancora essere definitivamente espressa. Comunque i tempi, quelli che abbiamo citato prima, e gli investimenti, non possono che creare delle condizioni di interesse per noi e soprattutto per le nostre aziende.

Punto n. 3: "se si intenda promuovere una politica di sviluppo dedicata alla Bassa Valle d'Aosta e ai suoi siti produttivi oggi dismessi al fine di promuovere iniziative di distretto che possano legarsi e svilupparsi a fronte di questa nuova realtà così come fu ai tempi dell'ex Olivetti", anche qui ovviamente confermo che abbiamo bisogno di costruire un progetto e una strategia, che non deve essere semplicemente legata - e questo lo abbiamo detto già in più occasioni - all'idea di portare qui un'azienda e di farne "sede atta a" ma va costruita e strutturata anche rispetto alla formazione dei lavoratori, alla formazione dei giovani e all'inserimento di una modalità un po' differente rispetto al passato delle aziende, che ci permetta di consolidare poi la loro presenza in Valle d'Aosta. Tra le altre cose intendiamo - lo abbiamo promosso nel programma nazionale di ripresa e resilienza - realizzare un centro di ricerca di robotica, che ovviamente proveremo a far finanziare all'interno di questa strategia, ma insisteremo poi anche con dei nostri progetti, l'idea della zona franca per la ricerca o lo sviluppo va nella direzione di creare le condizioni affinché si possano insediare qui imprese che possano poi creare meccanismi di sviluppo e di attrazione di altre imprese e soprattutto di talenti e di risorse per l'innovazione. Infine - e questo è l'impegno che abbiamo assunto anche come IV Commissione - dobbiamo costruire insieme a VdA Structure, insieme ai Comuni, insieme alle associazioni che possono avere un interesse per l'utilizzo di quegli immobili ad oggi che non esprimono le loro potenzialità una capacità di creare le condizioni di interesse per altri settori in via di sviluppo. Ne abbiamo parlato con CVA che si sta confrontando con le nostre aziende, che si sta confrontando con la SNAM e che sta comunque, nell'ambito dello sviluppo della transizione energetica legata all'idrogeno, traguardando ad altri mercati e ad altre aziende. È un lavoro a tutto campo quindi, oggi dobbiamo seminare in maniera importante obiettivi e progetti per provare a raccoglierli nel breve e medio periodo per creare quello sviluppo che giustamente lei ritiene importante, come lo riteniamo noi, per la nostra Regione e per l'occupazione in generale.

Presidente - Per la replica, ha chiesto la parola il consigliere Ganis, ne ha facoltà.

Ganis (LEGA VDA) - Grazie Assessore per le sue risposte esaustive.

La necessità di promuovere una politica di sviluppo per la Bassa Valle è stata evidenziata più volte in questo Consiglio, infatti in quest'area ci sono moltissime attività industriali legate al mondo metalmeccanico, automobilistico, siderurgico, garantendo una forza occupazionale fondamentale per la popolazione della Bassa Valle. Non bisogna però dimenticare che in queste aree ci sono purtroppo innumerevoli stabilimenti non locati e in attesa di una destinazione d'uso, non semplice da affittare come abbiamo sempre detto per via delle caratteristiche strutturali o per lo stato di conservazione. Infatti i sopralluoghi svolti dalle Commissioni hanno permesso di fare una prima valutazione in merito alla loro destinazione d'uso e, come lei ha evidenziato ieri, Assessore, gli immobili in disuso non creano né sviluppo, né occupazione.

Come le può immaginare, Assessore, avere delle aziende interessate ad investire sul nostro territorio significherebbe creare nuovi posti di lavoro, nuove opportunità di crescita per tutto il settore industriale valdostano, soprattutto in un momento come questo di grande difficoltà economica: ecco perché a livello organizzativo bisogna essere attenti alle opportunità che ci circondano, ma nello stesso tempo bisogna avere il sostegno delle Regioni e, come lei ha evidenziato prima, delle Amministrazioni locali, delle associazioni di categoria al fine di poter collaborare al meglio per raggiungere gli obiettivi e una pronta ripartenza.

Vorrei portare però alla vostra attenzione, oltre al progetto della ditta Italvolt, anche quello di una nuova società che si insedierà nell'area industriale di Carisio nella provincia di Vercelli: uno stabilimento destinato alla produzione di dispositivi utilizzati dai principali produttori automobilistici nel mondo. Infatti il Piemonte rappresenta un territorio molto attrattivo intento a radicare la presenza delle multinazionali, creando un ambiente favorevole a far rimanere le imprese a capitale estero e con finalità di attrarne di quelle nuove.

Investire sulle tecnologie, sostenere i progetti di ricerca e di sviluppo, aiutare le società tramite erogazione di fondi per quelle interessate a insediarsi in Valle d'Aosta e sapere utilizzare al meglio le risorse che arriveranno tramite il Recovery Fund saranno le strategie vincenti per far ripartire il settore industriale valdostano: ecco perché noi non possiamo rimanere inerti davanti alle opportunità che si presentano. La Valle d'Aosta ha anche bisogno di questo: di un settore industriale innovativo, produttivo e occupazionale.