Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 692 du 10 juin 2021 - Resoconto

OGGETTO N. 692/XVI - D.L. n. 27: "Assestamento al bilancio di previsione della Regione autonoma Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste per l'anno 2021, misure di sostegno all'economia regionale conseguenti al protrarsi dell'emergenza epidemiologica da COVID-19 e primo provvedimento di variazione al bilancio di previsione della Regione per il triennio 2021/2023". (Approvazione di due ordini del giorno)

Bertin (Presidente) - Alla presenza di 31 Consiglieri, riprendiamo l'analisi del D.L. n. 27. Consigliere Manfrin le passo la parola.

Manfrin (LEGA VDA) - Ci troviamo oggi a discutere e ad approvare un provvedimento che ha richiesto un grande e lungo lavoro di concertazione, analisi, confronto e dialogo, lo ha ricordato qualche collega nel suo intervento precedente, per arrivare a un testo che fosse non soltanto condiviso, ma utile ed efficace a risollevare la nostra comunità dal baratro in cui è precipitata a causa delle restrizioni pandemiche.

Desidero anch'io innanzitutto ringraziare il tavolo di lavoro che direi in un clima franco e costruttivo ha abbattuto gli steccati partitici per arrivare al nocciolo delle questioni, ringrazio anche il collega Aggravi per l'ottima relazione di minoranza, che ha ben centrato il tema e illustrato ogni sfaccettatura di questa legge da quello che è il nostro punto di vista e infine desidero ringraziare chi ha coordinato il tavolo di lavoro, l'assessore Bertschy, garante della tenuta del gruppo che oggi vede concretizzarsi il prodotto di questo lunghissimo percorso.

La necessità di arrivare a sostenere il tessuto sociale ed economico della nostra Regione messo a dura prova dalle terribili condizioni di chiusura e distanziamento sociale imposte dalle misure di contrasto alla pandemia era assolutamente evidente tanto alla politica quanto ai cittadini, che hanno manifestato in più occasioni la loro insofferenza rispetto alle limitazioni e alla crisi ingeneratasi a seguito di questo. Questo testo nasce proprio per venire incontro a queste esigenze, ovvero la netta urgenza di sostenere, con uno sforzo importante, il sistema economico valdostano così come quello sociale.

Come già anticipato da chi mi ha preceduto, sono stati evidenziati i numerosi diversi aspetti economici del testo in esame e per questo motivo e anche un po' per deformazione, chiamiamola così professionale, desidero concentrarmi su uno degli aspetti più delicati, innovativi e interessanti di questa legge, ovvero l'attenzione verso gli aspetti sociali. Per la prima volta infatti il tema sociale viene messo al centro delle scelte politiche e si interviene in maniera netta a sostegno della famiglia e del contrasto alla povertà.

Innanzitutto, per discutere di questo intervento e di questa iniziativa, è necessario inquadrare qual era la situazione pregressa. Dai dati in nostro possesso - infatti, ne abbiamo discusso anche in quest'aula in iniziative ispettive precedenti -, aggiornati alla situazione pre-crisi, possiamo stimare che le famiglie in condizioni di povertà relativa prima della pandemia fossero il 4,1 percento del totale, mentre la percentuale di individui in povertà relativa assommava al 5,6 percento. È del tutto evidente quindi che se questi dati non tengono conto della pandemia che ha colpito da marzo 2020 e continua a colpire tutt'oggi e che ha prodotto una decisa conseguenza al ribasso, non possiamo che rivedere in senso peggiorativo queste stime soprattutto se proviamo ad allargare il nostro sguardo, ad esempio, a quelle relative al PIL nazionale che preconizzano un ritorno ai livelli pre-Covid per il 2042.

L'obiettivo collaterale posto alla base di questi interventi è quello di fotografare e intercettare una situazione complessa come quella della Valle d'Aosta per conformazione geografica e composizione sociale, che non è sicuramente paragonabile a nessun'altra realtà del nostro Paese, dove annualmente, a titolo di esempio, si verifica una netta discrepanza fra dati Istat e studi regionali, ricordando che la nostra Regione è priva di uno studio aggiornato e specifico sulla povertà, poiché l'ultimo infatti risale al 2009, che ci permetta di comprendere qual è stato l'impatto del Coronavirus sulla nostra realtà sociale preesistente.

Come detto, sono molti gli articoli che intervengono in maniera diretta o indiretta sul tessuto sociale e a contrasto del disagio economico: in primis quello che considero il cuore dell'intervento sociale rappresentato dall'articolo 26 ovvero la misura a sostegno delle famiglie. In questo articolo, che ha una dotazione finanziaria di 3 milioni, troviamo una disposizione che agisce su due livelli: in primo luogo sui nuclei familiari che vivono sotto la soglia economica di sussistenza, quella definita con delibera di Giunta, che assomma indicativamente a meno di 500 euro al mese di reddito e in secondo luogo tutti quei nuclei che si trovano sotto la soglia ISEE, ovviamente quella rilevata come ISEE corrente, di 12 mila euro per i nuclei composti da una sola persona, 15 mila euro per nuclei composti da due persone e 18 mila euro per nuclei composti da tre persone o più. Per ognuna di queste fattispecie viene previsto un contributo che assomma a un massimo di 1.200 euro per i nuclei con ISEE corrente più alti, quindi quelli da 12 mila, da 15 mila o da 18 mila, oppure 1.600 euro per i nuclei sotto la soglia economica di sussistenza. Questa erogazione permette di raggiungere un doppio obiettivo: da una parte infatti si arriva a sostenere la capacità di spesa e sostentamento del nucleo, dall'altra parte si stimolano i consumi mettendo in circolo nuove risorse nelle attività commerciali del territorio. La ratio che sta alla base della suddivisione di questo articolo è duplice: da una parte, si eroga un sostegno a chi si trova in una situazione di indigenza totale, aggravata - questo va detto, ricordato e affermato - naturalmente dalla pandemia; dall'altra, si interviene su chi ha visto crollare i propri redditi proprio a causa delle conseguenze dirette o indirette della crisi pandemica con l'obiettivo di sostenere la pietra angolare della nostra società, ovvero la famiglia.

Oltre a queste erogazioni, viene introdotto un meccanismo importante in linea con lo spirito sociale che anima questa norma, ovvero la previsione dell'aumento del contributo nel caso in cui nei nuclei richiedenti siano presenti soggetti fragili, ovvero minori, oppure soggetti con disabilità grave: quella stabilita dalla legge n. 104/1992.

Questa disposizione sposa perfettamente la necessità, soprattutto nei momenti di crisi, di essere sempre concretamente dalla parte dei più deboli, coloro i quali hanno poca o nessuna forza per affrontare spese impreviste o anche solo un calo improvviso e repentino delle proprie entrate.

Questa misura era già stata proposta - lo ricorda chi ha vissuto la scorsa legislatura - in maniera più grezza evidentemente e meno definita nell'ormai celebre percorso della legge n. 8/2020 richiamato anche dal collega Aggravi, ma non era riuscita a trovare uno spazio per la sua approvazione pur approdando nella discussione finale del testo in aula, non possiamo quindi non accogliere con soddisfazione la realizzazione di un percorso che arriva da così lontano e con un tale grado di definizione.

Un'altra norma, sempre per quanto riguarda l'ambito sociale, che trae origine dal percorso della legge n. 8 è quella che troviamo all'articolo 27, che prevede un abbattimento del canone di locazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica e che si rivolge alle fasce più deboli dei locatari. Su questo va segnalato che con questo articolo si interviene proprio su alcune difficoltà createsi sull'articolo 71, comma 1, nella già legge n. 8/2020. Avevamo evidenziato esattamente in quest'aula - e non me ne vorrà il collega Baccega, ma è anche bene ricordarlo - che ai tempi si era prodotto un corto circuito sia nella comunicazione che nella raccolta della documentazione di quelle disposizioni contenute all'articolo 71, comma 1, e così moltissimi assegnatari erano rimasti all'oscuro del bando, oppure si erano visti rifiutare la domanda. Grazie a questo intervento, si potrà sanare e restituire un po' di ossigeno proprio a quelle famiglie anch'esse messe a dura prova dalla crisi pandemica.

Una menzione importante meritano gli articoli 20 e 21, che introducono rispettivamente una nuova indennità regionale per i lavoratori dipendenti, un'indennità ai lavoratori dipendenti che beneficiano di ammortizzatori sociali, due interventi anch'essi dall'elevato valore sociale che permettono a chi ha lavorato poco o nulla di integrare il bilancio familiare. Discorso a parte invece merita l'articolo 35, che dispone le assunzioni straordinarie a tempo determinato nelle scuole della Regione, il famoso personale ATA o ATAR o ausiliario che dir si voglia più volte da noi sollecitato in quest'aula. Anche su questo sono stati fatti dei ragionamenti che ci auguriamo possano essere messi a fattor comune anche per quanto riguarda i metodi di selezione e quindi su questo ovviamente stiamo lavorando così come ci è stato confermato che sta lavorando anche l'Assessorato competente.

Infine una menzione importante per l'articolo 43, che esula dalla materia sociale, ma che va incontro a un settore ben preciso, ovvero quello delle autovetture per servizio pubblico di piazza e veicoli a noleggio con conducente. Questa tipologia di lavoratori infatti si trova fra quelli particolarmente colpiti dalle conseguenze delle chiusure e delle limitazioni degli spostamenti e va incontro a quanto da questi lavoratori richiesto nell'incontro avvenuto con i Capigruppo nel salone Maria Ida Viglino. Nel documento esaminato ai tempi e consegnatoci dai rappresentanti si richiedevano tre impegni precisi: uno di questi era esattamente quanto rappresentato da questo articolo, ovvero l'esenzione dalla tassa automobilistica, quindi non possiamo che essere assolutamente felici dell'accoglimento di questo articolo, dell'accoglimento di questa che era una delle richieste formulate a quel tavolo e ovviamente non possiamo che essere felici del fatto che finalmente, oltre a una visione economica si va a inserire anche una visione sociale che per noi è assolutamente fondamentale soprattutto a seguito di quelli che sono stati i terribili effetti sulle famiglie valdostane.

Presidente - Ha chiesto la parola la consigliera Erika Guichardaz ne ha facoltà.

Guichardaz E. (PCP) - Queste misure potevano arrivare prima, andranno ad aiutare tutte le categorie, saranno sufficienti le risorse, funzioneranno tutte? A queste e a tante altre domande abbiamo cercato di rispondere scrivendo questo testo. Sappiamo tutti che saremmo dovuti arrivare prima perché quelle piazze e quelle aziende e persone in sofferenza non ci lasciavano assolutamente indifferenti. È stato però fatto il possibile, anzi direi l'impossibile perché riuscire a portare il rendiconto, riuscire ad arrivare all'assestamento e scrivere anche questa legge è sicuramente merito di tantissime persone che non starò a citare perché sono veramente tanti gli Assessori, i Consiglieri e i Dirigenti che hanno aiutato in questo senso. Come dicevo, quindi è stato fatto il possibile e molto altro forse si potrà fare con il secondo assestamento nel caso in cui vedremo delle mancanze in queste misure ma questa legge, come il piano delle politiche del lavoro, ha visto - e lo hanno detto già tutti i colleghi che mi hanno preceduto - il lavoro di tutti i gruppi del Consiglio regionale, delle parti sociali, dei rappresentanti delle imprese o delle professioni di montagna e di tutte quelle persone sedute attorno a quel tavolo che hanno contribuito a scrivere questa legge. Tavolo di lavoro che ancora una volta ha visto in modo proficuo lavorare insieme maggioranza e minoranza, lo ricordava poco fa il mio collega Manfrin, e che crediamo possa dare una risposta completa al tessuto economico e sociale della nostra Regione, un lavoro sicuramente faticoso, fatto di mediazione, qualche volta anche di attriti, ma anche di belle collaborazioni fra chi siede in banchi opposti di quest'aula e ancora una volta ha dato centralità a quel Consiglio, quella centralità che più volte abbiamo chiesto e che merita.

Le misure messe in campo oggi si pongono l'obiettivo di incidere sulla platea più ampia possibile di imprese, famiglie e lavoratori in difficoltà e di essere anche misure più facili e agevoli possibili, basti pensare all'intervento che poco fa citava rispetto agli assegnatari di alloggi di edilizia residenziale appartenenti alle fasce più basse che avranno un contributo direttamente rispetto al canone d'affitto o al contributo una tantum a fondo perduto diretto ai gestori di bed & breakfast oppure al bonus per le imprese agricole.

I contributi inoltre ai titolari di partita IVA prendono, a differenza dei contributi dello Stato, un periodo diverso e questo, secondo me, è uno di quei dati importanti, non si tiene conto dell'annualità, ma si tiene conto del periodo autunno-inverno, cioè quel periodo in cui il nostro settore turistico è stato fortemente penalizzato anche dalle misure statali.

Particolare attenzione poi si pone ai lavoratori svantaggiati che hanno perso il loro lavoro, che hanno terminato di percepire la NASPI o che non hanno potuto svolgere il loro lavoro come nel caso delle professioni della montagna. In particolare vorrei ricordare e ringraziare le guide alpine, figure fondamentali e importanti non solo per l'aspetto turistico della nostra Regione ma soprattutto per quello che riguarda la sicurezza delle nostre montagne.

Purtroppo non abbiamo trovato condivisione - lo diceva questa mattina nella relazione il consigliere Aggravi - rispetto alla misura a favore della patrimonializzazione delle società cooperative e dei loro consorzi, che, secondo noi, rivestono anch'essi un ruolo centrale e importante rispetto al tessuto sociale della nostra Regione.

Questa legge interviene inoltre attraverso contributi a carico delle famiglie che iscrivono i propri figli agli asili-nido o presso i servizi di tata familiare, mette le risorse per il potenziamento dei servizi rivolti agli alunni con disabilità e al reclutamento del personale ausiliario, i bidelli per intenderci, figure essenziali per la gestione dei protocolli di emergenza all'interno delle istituzioni scolastiche o ancora la copertura delle spese per il funzionamento e potenziamento della rete ospedaliera in questa fase pandemica.

Infine vorrei sottolineare che abbiamo anche cercato di porre attenzione al rilancio e non solo alle perdite, quindi abbiamo previsto in questa legge interventi in materia di politiche del lavoro, ne abbiamo ampiamente discusso ieri approvando il piano politiche del lavoro, sostenendo le imprese anche attraverso contributi a fondo perduto per gli investimenti e anche su questo so che ci sono critiche rispetto alla questione delle spese dal 1° giugno, ma, sotto questo punto di vista, è stata fatta una riflessione e ci sentiamo di sostenerla, rilanciando inoltre il sostegno del commercio, dei prodotti agroalimentari regionali di qualità.

Oltre a tutto ciò che riguarda la parte di sostegno, quindi abbiamo inoltre pensato a una parte per il rilancio.

Non ringrazierò persona per persona perché sono veramente tante ma mi sento di ringraziare colui che ha gestito il tavolo e che più volte è stato ricordato quest'oggi per la pazienza, perché l'assessore Bertschy ha cercato più volte di metterci attorno al tavolo con tantissime persone, e un grazie naturalmente a tutti coloro che in qualche modo hanno contribuito.

Presidente - Si è prenotato il consigliere Carrel, ne ha facoltà.

Carrel (PA) - Noi, come gruppo consiliare, abbiamo più volte in questo primo semestre di lavoro richiesto delle misure che vadano a sostegno della nostra economia e di tutti coloro che hanno avuto sicuramente delle perdite legate alle chiusure dettate dal Covid.

Sin dal mese di febbraio abbiamo iniziato con diverse iniziative consiliari e abbiamo accettato molto volentieri di partecipare al tavolo di lavoro coordinato e mi unisco ai ringraziamenti dell'assessore Bertschy proprio perché crediamo che, come gruppo, anche se di opposizione, abbiamo in qualche modo potuto contribuire alla stesura di questo testo e quindi mi unisco e ringrazio anche il collega Aggravi, che ha ben espresso la posizione di tutta l'opposizione nella sua relazione, perché crediamo che questo sia un testo da cui è opportuno partire, non è un testo solamente di ristori, ma è un testo che di fatto comprende degli articoli che riguardano anche il rilancio della nostra economia, sul fatto che poi gli investimenti possono partire dal 1° giugno o prima abbiamo già discusso, ma credo che comunque abbia quel qualcosa che permette in qualche modo di rilanciare la nostra economia nel prossimo semestre. Credo che questo sia uno degli elementi importanti da sottolineare.

Non mi soffermerei assolutamente sui vari articoli che ben sono stati citati dai vari colleghi che mi hanno preceduto e quindi non mi soffermo sulle varie misure, ma credo che da oggi il Consiglio abbia pressoché terminato la propria azione per quanto riguarda questo tipo di interventi e dunque la palla passa alla Giunta, passa all'Amministrazione che con delle delibere attuative - e lo vediamo scritto in più articoli - dovrà dare gambe al testo della legge e andare a individuare chi si occuperà di erogare i soldi. Questa è stata forse la mia prima domanda al tavolo di lavoro, cioè chi andrà a erogare i soldi, quale struttura, come organizziamo la macchina amministrativa. So che ci sono già delle delibere, so che ci sono già delle linee guida su cui basarci, però è importante fare in fretta perché se è vero che oggi usciranno diversi articoli di giornale in cui si dirà che abbiamo approvato questa legge, che vi sono delle risorse anche importanti sull'articolo 9, vi sono delle risorse importanti sull'articolo 16 e sui vari articoli, è altresì vero che non corrisponde al vero, scusate il gioco di parole, che i soldi ci sono da domani e questo noi lo capiamo, ma la gente ovviamente in una situazione di crisi ha bisogno di risposte immediate.

Ovviamente tutti noi abbiamo diverse sensibilità, diverse persone che ci contattano e per diverse misure anche effettuate in questo Consiglio, approvate in questo Consiglio nel primo semestre abbiamo delle lamentele, dei ritardi nei pagamenti che sono fisiologici, ma che in questo momento non possiamo permetterci perché ovviamente la gente, soprattutto in un momento di crisi, ha veramente necessità di vedere questi soldi quanto prima per poter girare pagina e speriamo definitivamente rimettere in carreggiata la nostra economia e ripartire.

Con questo auspicio, senza dilungarmi oltre, quindi credo che sia giunto oggi il momento di passare la palla al Governo regionale, il quale dovrà, tramite le strutture, andare a erogare questi soldi, che sono necessari per rilanciare la nostra economia e ovviamente prima essi arrivano meglio è.

Presidente - Il consigliere Testolin ha chiesto la parola, ne ha facoltà.

Testolin (UV) - Alcune considerazioni anche da parte mia su questo provvedimento di legge che abbiamo seguito sin dall'inizio, una legge che se ci fosse bisogno di definire in qualche modo con un titolo, definirei puntuale, attenta ed equilibrata, frutto di un percorso che è stato condiviso da tutte le forze politiche, che fa tesoro di quello che si è prodotto bon gré, mal gré nella scorsa legislatura con le leggi n. 4, n. 5 e n. 8 in particolare dove si erano abbozzate alcune delle misure che poi si sono affinate in questa legislatura e che hanno portato alla definizione oggi di alcuni articoli in maniera molto più puntuale. Hanno permesso di declinare questa legge in cinque pilastri sostanzialmente che partono da quello dei ristori con delle cifre che sono veramente importanti e impattanti sul tessuto economico e sociale della nostra Regione. 51 milioni di euro, detti così dicono anche poco, equivalgono circa a poco meno di tremila stipendi per un anno di personale, tanto per dare una dimensione diversa a questa cifra. Ristori che si è cercato di dosare, lo ha già detto chi mi ha preceduto in molti casi sulle potenzialità che non hanno potuto esprimersi nella passata stagione invernale e quindi si sono focalizzate sulle perdite che si sono verificate nei sei mesi da ottobre a marzo, con un'attenzione particolarmente accesa verso quelle situazioni che erano appena partite, per quegli investimenti e quelle attività che erano nate negli ultimi due anni, con la ricerca di soluzioni che potessero dare delle risposte. Sovente si guardano i grandi numeri e si perdono le peculiarità di investimenti che invece hanno un valore aggiunto molto elevato e che si è cercato di rispettare anche in questa legge, in questo articolato come in altri grazie alla sensibilità di tutti.

Un secondo pilastro è quello del lavoro, un pilastro trasversale, che va dall'attenzione alla dignità che viene data alle professioni di montagna, anche queste fortemente penalizzate nella stagione invernale, con un raccordo direi molto intelligente e attento a quelle che erano le prerogative per poter dare questi contributi alle guide alpine, ai maestri di sci, alle professioni della montagna. È un lavoro che è stato anche sostanzialmente sostenuto con delle risorse che verranno poi allocate nei prossimi mesi per il sostegno all'occupazione e alle politiche del lavoro che danno merito a chi ha gestito questo percorso, l'assessore Bertschy, di aver saputo coinvolgere sin da subito anche le forze sindacali, forze sindacali che hanno dato il loro contributo, che hanno espresso le loro opinioni, che hanno aiutato in questo, come in altri casi, a creare un clima operativo importante, che si è avuto altresì in quello che è uno degli elementi più delicati di chi fa impresa: la possibilità di accedere al credito. Qua, anche grazie al filtro io direi della Chambre, così come nei ristori, si è avuta una collaborazione e un'attenzione tutta particolare per mettere in piedi delle misure che potessero andare a dare delle risposte concrete e soprattutto semplici a favore di chi deve trovare delle risorse per poter fare degli investimenti o per poter ristrutturare la sua situazione finanziaria.

È un ambito abbastanza delicato e non sempre così comprensibile ma io voglio ringraziare anche l'assessore Marzi per lo sforzo che è stato fatto per trovare una formula molto semplice e spendibile per chi va in banca e per trovare in Valle d'Aosta, rispetto ad altre realtà, una garanzia superiore da parte del medio credito centrale e di poter avvalersi di uno strumento finanziario molto semplice che non ha bisogno di autorizzazioni preventive, ma che l'Amministrazione regionale mette a disposizione direttamente del sistema intero e che permetterà anche di avere delle agevolazioni da un punto di vista poi della spesa, di quello che è l'indebitarsi. L'altro aspetto che invece è un aspetto sul quale c'è stata una convergenza forte e un'identità di visione, dalla parte autonomista, dalla parte diciamo della maggioranza e dalla parte della minoranza, che hanno voluto esprimere la necessità di sostenere anche quelle risorse che erano state inserite nella legge n. 4 dell'anno scorso e messe a disposizione dei Confidi per poterle erogare in maniera più semplice e più economica per i fruitori. Un contributo del 6 percento quindi che va a sostenere le spese di indebitamento per la ristrutturazione del proprio debito oppure per nuovi investimenti. Risorse che erano già a disposizione dei Confidi ma che troveranno in questo modo sicuramente un'ulteriore opportunità di avere delle garanzie importanti perché si parla del 90 percento di garanzie per nuovi affidamenti che potranno rilanciare la nostra economia, un'economia che ha bisogno di essere rilanciata e qua si è trovato una sorta di equilibrio io direi tra le visioni plurime di tutti i partecipanti al tavolo di lavoro e che sono oggi presenti in quest'aula. Ci sono sensibilità diverse che hanno portato alla creazione di percorsi che fino adesso non erano stati valorizzati, di attenzioni che non erano state sufficienti in certi settori e che io mi trovo assolutamente d'accordo nel portare avanti anche se magari non sono prioritarie e molte volte si deve sacrificare qualche risorsa da una parte per poterla mettere dall'altra.

È chiaro che gli investimenti al rilancio avrebbero meritato o meriteranno magari un'attenzione in termini assoluti un po' più importante, però già da oggi partiamo con una dotazione di 13 milioni di euro che con l'effetto moltiplicatore ne vale almeno 40-42 di investimenti sul territorio. Questa legge vale solo per queste misure circa 107-108 milioni di euro, con questa possibilità di investire andiamo a 140. Se noi aumentiamo a questo ancora i 3 milioni del buono sull'acquisto dei prodotti enogastronomici regionali, che vale 3 milioni, con l'effetto moltiplicatore aggiungiamo ulteriori 10 milioni, vuol dire che nei prossimi mesi ci sarà la possibilità di avere 150 circa milioni di risorse nuove, fresche in mano ai Valdostani per fare investimenti, per garantire l'occupazione, per ripartire in maniera serena affiancati speriamo da una situazione pandemica che andrà a calmierarsi e a lasciarsi partire perché il fulcro è sempre comunque il lavoro.

Gli investimenti e il rilancio rappresentano però la vera spinta sociale, io sono convinto che la socialità di questo intervento si trova non soltanto in alcuni articoli che posso condividere e che assolutamente erano e sono indispensabili, ma soprattutto nella possibilità di garantire un futuro lavorativo, che, per quanto mi riguarda, rientra, lo sottolineo come l'ha fatto qualcuno che mi ha preceduto, anche quella necessità di sostenere il comparto cooperativistico, che conta circa 1.500 addetti dal quale si è mutuato un articolo relativo alla legge n. 27/1998, l'articolo 47bis, che già di suo prevedeva per questo tipo di società un sostegno alla ricapitalizzazione perché i capitali rimangono come in una sorta di riserva indivisibile che non può essere ridistribuita. Condivido però la visione di poter e dover intervenire a livello generale su quelli che possono essere dei sostegni simili per le altre aziende, per le altre società, in una prospettiva e se ci sarà la volontà di lavorare in questo senso, per quanto mi concerne, sarò assolutamente della partita e con entusiasmo.

Credo che le altre valutazioni siano già state largamente riprese, rimane da sottolineare un aspetto politico: quello che con questo provvedimento la Valle d'Aosta sottolinea con forza la sua prerogativa di "montanità", di terra alta, di voler attenzionare tutte le realtà che la compongono in maniera importante, senza lasciare indietro veramente nessuno, dando dignità a tutti gli operatori presenti in tutti i Comuni, lo ha detto questa mattina il collega Grosjacques.

Credo che il fatto di non fare distinzioni, quelle che erano in un primo tempo indicate a livello nazionale tra un Comune turistico e uno non turistico o meno turistico e solo montano, per assegnare delle risorse che potessero risarcire della mancata possibilità di lavorare durante la stagione invernale, sia un segnale importante per la nostra Regione per far sì che nessuno, che sia di Courmayeur o che sia di Rhêmes-Saint-Georges per rimanere nella mia zona possa sentirsi discriminato. Queste risorse che arrivano dallo Stato, che sono anche risorse importanti, però vanno, a nostro avviso, con quel sistema di sussidiarietà riconosciute a tutto il territorio.

L'altro aspetto che è stato sottolineato quasi da tutti è comunque la collegialità di un provvedimento, un provvedimento nel quale, nonostante ci siano articoli, situazioni che possono piacere di più o di meno, per quanto mi concerne, per quanto concerne il gruppo dell'Union Valdôtaine, credo non ci siano dubbi nel votare convintamente ogni singolo articolo e ogni singola iniziativa di questa legge, perché ogni iniziativa dà una risposta che va a toccare delle persone, che va a toccare dei conoscenti, dei non conoscenti, degli amici, dei lavoratori, delle famiglie, dei giovani e dei meno giovani che hanno bisogno di queste risorse e dovranno averle in maniera più chiara possibile.

Io non sono tanto per la velocità... non che non sia per la velocità ma non per la premura. Credo che qualche giorno in più ma con la possibilità di descrivere e di dare il tempo alla gente di prepararsi in maniera adeguata penso sia fondamentale anche per capire quali sono le documentazioni che servono, per capire quali sono le modalità di inserimento.

Si è fatto questo percorso nella scorsa legislatura, chi segue oggi lo stesso percorso sa benissimo di cosa si parla, le risorse che sono state messe a disposizione sono state calcolate con un'approssimazione molto vicina a quella che potrà essere credo la soddisfazione di tutti i richiedenti, se non anche qualche volta andando un pochettino oltre. Evidentemente i numeri ci daranno poi delle indicazioni definitive, ma credo che non si possa fare una corsa sfrenata per arrivare a inserire delle domande, ma farlo nella maniera più opportuna e che garantisca la possibilità di accesso, questo sì.

Con questo credo che ci sia poi spazio nella prossima parte di assestamento, nella prossima variazione di bilancio di andare a identificare eventuali ulteriori dimenticanze o sacche di situazioni che non si sono raggiunte in questa prima fase in modo da dare risposte anche a coloro che magari per un motivo o per un altro, per situazioni non considerate magari sono rimasti esclusi. Questo è lo spirito che fa onore alla politica una volta tanto e che ci ha permesso di lavorare in questi mesi assieme in maniera proficua.

Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Baccega, ne ha facoltà.

Baccega (PA) - Anche da parte mia due considerazioni rispetto al disegno di legge che stiamo portando all'approvazione del Consiglio regionale. Ovviamente nel condividere in toto la puntuale relazione del collega Aggravi di questa mattina, noi ribadiamo - lo ha detto questa mattina il collega Rollandin nel suo intervento e poco fa il collega Carrel - che anche noi siamo molto lieti che questo disegno di legge venga finalmente valutato e certamente votato dal Consiglio regionale.

Certo, su questo provvedimento si potrebbe fare un intervento che potrebbe durare il primo 30 minuti, poi il secondo intervento fino alla dichiarazione di voto... andando a ripercorrere i 69 articoli di questo disegno di legge, ma non sarà così, ve lo assicuro. C'è bisogno di fare presto, là fuori intorno a noi ci sono imprese, operatori economici, famiglie che aspettano le nostre azioni e che queste azioni si trasformino in risultati efficaci. Aspettano che questa politica, dopo anni di esasperazione e di difficoltà, esca dal tunnel e riveda tutte le sue capacità di efficacia, di consapevolezza del ruolo e dia una spallata all'emergenza Covid, anche se, ahimè, siamo ancora in presenza di un'ulteriore crisi politica.

Si tratta di un lavoro che abbiamo fatto insieme, un tavolo che ha lavorato sodo e che, come ha detto qualcuno questa mattina, ha rimesso il Consiglio regionale al centro della scena. Questo è un dato importante e significativo, lo avevamo chiesto fin dall'inizio di questa legislatura. È un lavoro che ha visto tutti protagonisti e che è destinato sicuramente a dare delle risposte a tutte le categorie. C'è stata efficacia del metodo, condivisione, bene hanno fatto gli Assessori che hanno condotto questo percorso, non li cito perché ho sempre considerato che la Giunta fosse un elemento univoco, che quindi si andasse nella direzione... pertanto tutti quanti hanno lavorato nel percorso giusto.

Una considerazione sull'indagine realizzata da Format Research di Confcommercio sull'andamento del settore del commercio, dei pubblici esercizi e del turismo nella nostra Regione: è davvero allarmante. Molte imprese hanno già chiuso a causa della crisi che è appunto determinata dal Coronavirus e dall'emergenza che ne è derivata e le imprese che vengono chiamate "imprese zombie", ovvero quelle al collasso, si stima siano intorno alle trecento. Le imprese del terziario hanno perso il 33 percento dei ricavi anche se l'andamento non è uguale per tutti i settori. Si stima che pubblici esercizi e aziende del turismo abbiano avuto un calo del 64 percento nei ricavi, i negozi non alimentari il 45 percento e i servizi alle persone il 30 percento.

Colleghi, le proteste di piazza che abbiamo vissuto, la disperazione che abbiamo visto negli occhi di molte persone e la paura di perdere il posto di lavoro dopo lo sblocco dei licenziamenti quindi devono farci riflettere e dare il via senza indugi a questo primo provvedimento di ristoro.

Conseguentemente alle disposizioni a sostegno dell'imprenditoria, alle azioni per il sostegno alle politiche del lavoro, a sostegno allo sport, alle professioni della montagna, ai professionisti, ai lavoratori tutti, il Capo quinto del disegno di legge prevede sostegni agli aspetti di carattere sociale che hanno avuto una risposta davvero importante, lo diceva poco fa il collega Manfrin: misure di sostegno alle famiglie e alla povertà; interventi a favore delle famiglie assegnatarie di alloggi di edilizia residenziale pubblica dove la Regione eroga un contributo del 50 percento del canone di locazione per sei mesi alle fasce più basse e più deboli - e qui consiglieremo poi di fare un'adeguata comunicazione affinché non si perdano per strada questi percorsi -; trasferimenti straordinari di sostegno ai soggetti titolari di servizi per la prima infanzia ma anche e soprattutto in sanità, settore al quale sono molto vicino ancora, c'è una risposta concreta, ci sono risorse per investimenti, per il finanziamento dei LEA, tutte risorse in spese corrente e la possibilità anche di utilizzare ulteriori risorse stanziate con la legge n. 8. Ora, però, bisogna spenderli bene, bisogna spenderli con attenzione. Mi fa piacere di ritrovare in una norma di legge le risorse per le strutture a gestione USL di Variney e di Morgex, che dopo Perloz rappresentano quel percorso che a suo tempo era stato individuato come un percorso virtuoso per sostenere la sanità in Valle d'Aosta.

C'è ancora molto di più com'è stato sottolineato dai diversi interventi: 80 milioni per sostenere le attività produttive sono importanti e ci consentono di dare una buona prima risposta per il sostegno all'economia di questa Regione.

Qualcuno ha detto che forse si poteva fare di più, magari qualcuno è rimasto indietro, avremo modo di verificarlo, l'obiettivo iniziale - lo sostengo e lo dichiaro chiaramente - da parte di tutti era quello di non dimenticare nessuno, però in questi giorni abbiamo riscontrato che qualcuno lo abbiamo dimenticato, ma, per evitare che si allungano i tempi, con senso di responsabilità e affinché non si ritardi l'erogazione di questa prima tranche di sostegni, abbiamo presentato un ordine del giorno, concordato con tutte le forze politiche presenti in Consiglio, per quelle attività come i locali da intrattenimento stagionali che non sono contemplati in questa norma perché attività stagionali estive e che per riaprire sono in attesa di nuove disposizioni nazionali.

Io mi fermo qui, credo sia opportuno che si dia grande motore a quest'azione affinché la Giunta possa dare le disposizioni agli uffici per erogare quanto prima i sostegni a queste attività.

Presidente - Si è prenotato il consigliere Padovani a cui passo la parola.

Padovani (PCP) - Sarò breve anche se questo importante provvedimento meriterebbe un intervento molto più lungo.

Oggi abbiamo finalmente davanti un provvedimento che prova - e io penso riesce - a dare quelle risposte che il mondo economico e le persone che hanno patito e stanno patendo la crisi economica scaturita dalla pandemia dovuta al virus che ha colpito il mondo e anche la Valle d'Aosta da ormai più di un anno aspettavano. Penso, per esempio, alle attività economiche del mondo del turismo così duramente colpite soprattutto dalla cancellazione forzata dalla pandemia della stagione invernale; penso alle partite IVA; penso all'importante investimento sulle politiche del lavoro dalle quali dovrà poi scaturire una politica che metta in campo un buon lavoro... e quindi stabile e che dia una prospettiva futura alle persone; penso alle piccole e medie imprese e al sistema delle cooperative, tessuto economico della nostra Regione e rete di tenuta sociale della nostra Regione; penso ai lavoratori dipendenti, che magari il lavoro l'hanno perso e che non usufruiscono neanche più della NASPI, anche per loro in questo provvedimento c'è un'importante sostegno; penso ai detentori di alloggi di edilizia popolare e soprattutto a quelli più in difficoltà; penso al rifinanziamento degli aiuti per chi fa fatica a tenere i bambini all'asilo.

Credo che ci sia anche un importantissimo investimento sulla sanità con un direi imponente investimento sui livelli essenziali di assistenza.

Penso anche che quell'intervento importante di cancellazione della rata IRPEF per le fasce più basse sia un buon punto di partenza, io non lo nascondo, avrei fatto di più, chi conosce come la penso lo sa. Il collega Aggravi lo ha citato un paio di volte che forse c'era chi pensava a un intervento di redistribuzione del reddito, si poteva fare, io penso che intanto la cancellazione sulla fascia più bassa sia un buon compromesso, ma che si potesse fare di più, che si potesse aumentare per le fasce più alte e magari cancellare anche sulla fascia immediatamente successiva a quella più bassa, però credo che questo sia un buon punto.

Penso infine che, anche per quanto il mondo della scuola - mi riferisco in particolare agli studenti con disabilità - ci sia un importante investimento con l'assunzione degli operatori di sostegno.

Credo che questo provvedimento sia davvero... come dire? imponente.

Volevo ringraziare infine il collega Malacrinò per la relazione e tutte le colleghe e i colleghi e gli Assessori che con il loro lavoro in questi giorni e in queste settimane sono riusciti a mettere insieme tutte le sensibilità che hanno composto un provvedimento nel quale davvero io penso non si lasci indietro nessuno.

Presidente - Si è prenotato il consigliere Aggravi, avrebbe anche un secondo intervento...

Aggravi (LEGA VDA) - È per fatto personale Presidente, semplicemente per dire che io non ho mai parlato di ridistribuzione del reddito: io ho semplicemente descritto l'esenzione della prima fascia dell'addizionale IRPEF. Forse il collega Padovani ha pensato troppo...

Presidente - Grazie per questa precisazione. Ha chiesto la parola il consigliere Cretier, ne ha facoltà.

Cretier (PCP) - Concentrerò il mio intervento sul settore che meglio conosco in cui ho operato per 35 anni dove mi sono confrontato con i bisogni delle aziende agricole locali, con i loro problemi, le loro organizzazioni e con l'attuale difficoltà del periodo pandemico. Lascerò i tatticismi e i tecnicismi a chi ha le competenze e altri sui passaggi dell'iter successivi della legge.

Il settore agricoltura e il suo comparto hanno una notevole importanza in Valle d'Aosta, ma in questi mesi si sono scontrati con la crisi, in particolare con la crisi dei consumi dei prodotti agricoli. Le quote di invenduto sono aumentate nei magazzini, l'assenza del turismo sia nei mesi invernali che in quelli primaverili ha creato una situazione di invenduto che necessita di un sostegno reale. Molte aziende si sono inventate nuove formule di vendita e di ricerca di nuovi mercati e sistemi di vendita, che, purtroppo, non hanno compensato le perdite perché ricordiamo che i costi fissi sono rimasti per i diversi settori della produzione primaria. L'inventiva non manca: chilometro zero, produzione di prossimità, vendita diretta, gruppi di acquisto solidale, lotta integrata, produzione biologica, biodinamica, che molte aziende praticano anche da tanti anni. Gli analisti hanno segnalato che le giacenze sono aumentate di almeno il 20-50 percento, l'invenduto progressivamente ha riempito i magazzini e la grande distribuzione non garantisce sempre un prezzo superiore, ma comunque aiuta a smaltire il pregresso dell'invenduto, però con ricavi limitati. I costi fissi sono rimasti tali, gli affitti, i canoni, il personale, l'energia, i carburanti, i concentrati e i cereali sono comunque aumentati notevolmente. Il settore si confronta con esseri viventi vegetali o animali e quindi non si può sospendere la nutrizione o l'alimentazione degli stessi. Le aziende agricole sono resistite all'impatto della pandemia ma con tanti sacrifici e costi. Hanno continuato a produrre, a trasformare e a conferire ai trasformatori, sia essi cooperative che privati, o trasformando direttamente in azienda.

Per tornare al tema della legge e al suo articolato, vorrei almeno citare i tre articoli di settore: l'11, il 12 e il 13.

Il primo, l'articolo 11, riguarda i contributi nel settore agricolo rivolti agli iscritti nella sezione coltivatori diretti, con fasce che vanno dai 1.550 euro ai 4.500 euro con una certa scadenza... al 30 di settembre. Cito le scadenze perché sono diverse e possono creare comunque confusione, successivamente farò un invito alle aziende agricole.

All'articolo 12 ci sono gli aiuti per i prodotti alimentari regionali di qualità e le domande vanno presentate entro il 29 ottobre, sono aiuti al 30 percento e qui vi è l'inossidabile legame tra agricoltura e turismo per creare comunque la possibilità di smaltire i prodotti e dare un valore al prodotto finale.

All'articolo 13 vi sono gli aiuti alle società cooperative a mutualità prevalente. Sono le organizzazioni storiche per lo scambio reciproco condiviso di prestazioni tra i soci di beni e di servizi. Qui le domande vanno presentate entro il 15 di novembre del 2021 e in presenza di una perdita di esercizio del 30 percento dei valori tra capitale sociale e patrimonio netto.

Vorrei anche ricordare l'articolo 52, che è stato comunque condiviso da tutti, ma vorrei ricordarlo personalmente, per il pagamento del rimborso chilometrico per gli addetti ai lavori di sistemazione idraulici e forestali per gli anni 2011-2019 in cui sono nati molti contenziosi.

Consiglierei agli agricoltori in particolare perché li conosco bene di appoggiarsi alle loro associazioni di categoria, soprattutto per conoscere le condizioni di adesione e verificare e rispettare le scadenze diversificate per ogni tipologia di aiuto. I termini sono precisi per la presentazione delle domande per ottenere gli aiuti pena una nuova accettazione e la riscossione dell'aiuto una tantum.

A chi dice che si poteva fare di più diciamo che gli interventi sono stati calcolati e tarati per soddisfare le aziende agricole in difficoltà, per compensare gli aumenti dei costi e sopperire al mancato guadagno, e le cooperative per chiudere i bilanci, quindi sia chiaro che non è una totale copertura dei costi, che non era possibile, ma un aiuto specifico e mirato.

Infine, per mantenere il livello produttivo, gli imprenditori hanno dovuto anticipare i costi di produzione e quelli fissi e sperare anche nella clemenza degli agenti atmosferici.

La passione dei nostri eroici agricoltori ci permette di presidiare il territorio, di curarlo, di mantenerlo in ordine per coloro che amano usufruire della rete dei sentieri e delle bellezze dei panorami, ma purtroppo tutto ciò per loro non produce IVA, fatturato e incassi e quindi la sola passione non paga i debiti e i mutui in particolare per chi ha fatto degli investimenti.

Direi comunque che si tratta di un intervento normativo con la progettazione bottom up, o dal basso per chi non conosce l'inglese o chi ci ascolta, un intervento normativo tempestivo, una proficua azione di tutti i gruppi consiliari, e sono d'accordo con il collega Aggravi, per sostenere un rispetto reciproco delle posizioni.

Ringrazio in seguito i gruppi consiliari che hanno lavorato, il tavolo di lavoro, gli Assessorati e non cito l'Assessore che ha, diciamo, tirato le fila per il tavolo di lavoro, gli uffici, le organizzazioni sindacali, le associazioni di categoria e la Chambre e tutti gli attori dell'economia valdostana e gli altri enti come il CPEL che hanno celermente dato un parere sul testo di legge.

Chiedo scusa se ho dimenticato qualcuno, non cito personalmente nessuno se non il Presidente della II Commissione, che è il relatore di maggioranza, quindi una precisa e puntuale condivisione sin dalle prime fasi su quasi tutti gli articoli proposti per giungere al disegno di legge n. 27, che diventerà un importante tassello per la ripresa estiva delle attività economiche locali in questo difficile contesto montano qual è la Valle d'Aosta e soprattutto pensando alla verità e al futuro, come scritto alle spalle della Giunta regionale nella citazione di Chanoux, e non tanto per il passato, sperando di non aver dimenticato nessuno e che gli stessi non rimangano indietro.

Presidente - Altri vogliono intervenire? Ricordo che siamo ancora in discussione generale. Se nessun altro intende intervenire, chiudo la discussione generale. La discussione generale è chiusa. Da parte del Governo in fase di replica ha chiesto di intervenire l'assessore Bertschy, a cui do la parola.

Bertschy (AV-SA) - Grazie per gli interventi e grazie anche per aver sottolineato il lavoro che tutti insieme abbiamo fatto per questa prima parte di percorso che abbiamo definito per dare una risposta ai problemi che vive la comunità. So bene come in situazioni come queste il rischio è quello di fermarsi a tutto quello che è stato fatto di positivo e di non guardare poi a quello che c'è ancora da fare, quindi, in relazione agli interventi dei colleghi, non posso che sottolineare anch'io in maniera molto positiva e costruttiva la capacità di essere riusciti a darci un metodo di lavoro, che non è merito di qualcuno, ma è merito di tutti. Mi è piaciuta molto la definizione che in aula questa mattina è stata fatta: "al centro le buone idee al di là della loro provenienza", le buone idee, le buone proposte e su queste si è lavorato per dare una prima risposta che è la definizione della legge. Il metodo che ci ha portato fino a qui è un metodo che noi - vale a dire il Governo regionale, il sottoscritto e credo tutta la maggioranza - vorremmo fosse ancora parte del prossimo percorso. La legge di qui a poco speriamo verrà approvata, ma la legge poi dovrà dare le sue risposte e credo che la condivisione e anche la trasparenza nell'organizzazione della risposta e quindi il tenere attivo il tavolo di lavoro che ha permesso di fare questa prima parte di lavoro sia per noi un motivo di continuità. Non ci dobbiamo dividere sulle cose da fare, ci possiamo dividere sulle idee, sui progetti o anche su aspetti che ognuno con la sua sensibilità porta in aula e porta nella sua attività politica, però sulle risposte alla comunità, ai cittadini, in questo caso a persone che aspettano noi... dobbiamo essere tutti in grado di dare le risposte giuste e di avere tutti le informazioni giuste. Per quello che mi riguarda, quindi c'è la disponibilità a continuare su questa legge e ovviamente sui prossimi provvedimenti quando ci sarà la necessità a dare continuità a questo metodo di lavoro. Io vedo in questi due mesi di lavoro una crescita per tutta l'Amministrazione regionale, una crescita che ci ha permesso di lavorare insieme, ma ha permesso anche ai nostri dirigenti, ai nostri funzionari e ovviamente a noi come parte politica di andare oltre in tante occasioni, di superare gli ostacoli, di conoscerci di più, ma soprattutto - e lo dico proprio per l'Amministrazione regionale - di costruire insieme alla parte politica un provvedimento così importante.

Se c'è una cosa che l'anno scorso abbiamo tutti scontato, è aver portato una proposta in aula che poi è stata oggetto di grandissime difficoltà nella sua fase di approvazione della legge n. 8. Oggi siamo qui a concludere un percorso completamente diverso. Ci siamo confrontati da due mesi e oggi il testo è un testo condiviso che tiene conto delle idee e delle sensibilità di tutti, che non vuol dire che è il testo di qualcuno: è il testo di tutti, non è una risposta perfetta ma è la risposta migliore che possiamo dare alla nostra comunità e direi che è una legge della Valle d'Aosta perché non ci saranno tante Regioni che daranno una risposta alla crisi invernale con i punti fermi che abbiamo definito noi: quella del periodo su tutte.

È una crescita anche, a mio avviso, del sistema, la Chambre è stata brava a permettere alle associazioni di categoria di portare all'interno di una discussione organizzata le esigenze di tutti, ma è anche stata brava a fare sintesi e la sintesi non è mai semplice per noi come per tutti coloro che rappresentano diverse sensibilità. Stessa cosa per i sindacati, che ovviamente ancora nell'ultimo incontro ci hanno sottolineato alcune cose che avrebbero voluto in maniera diversa, ma allo stesso tempo hanno avuto la capacità e anche direi, per certi versi, la voglia e il coraggio di stare al tavolo e di condividere le proposte.

Credo inoltre che, se questo provvedimento può dare una risposta così importante, è anche grazie alla rete che altre associazioni stanno portando avanti all'interno della gestione dei loro settori, l'AVIF in particolare, ma anche l'Associazione Maestri di Sci.

Il fatto di essere riusciti a sostenere all'interno del Fondo montagna la risposta per i propri settori ci permette di usare più risorse per la risposta ad altri settori. È bene ricordarcelo perché quei milioni che oggi arrivano dal Fondo montagna - e direi che in questo senso il Governo Draghi ha dato una risposta sicuramente diversa da quello precedente -, queste risorse ci permettono di completare con le nostre risorse la risposta alla comunità.

In questo senso noi dobbiamo continuare a lavorare sapendo che le criticità non sono risolte perché anche in questo provvedimento abbiamo dovuto superare uno degli elementi che sarà oggetto di lavoro, di studio e di confronto ancora: ci mancano banche dati precise per costruire i nostri provvedimenti legislativi. Vorremmo essere tutti più precisi nello stimare le poste da mettere in bilancio per dare le risposte. Questa è una carenza che l'Amministrazione regionale si porta con sé e su questa partita dobbiamo giocare tutti una partita nuova, ci è stata sottoposta l'idea di un ufficio studi, prima di un ufficio studi abbiamo bisogno comunque di un'analisi e di banche dati più precise. Ci dobbiamo interrogare quindi - e su questo ovviamente i nostri dirigenti debbono lavorare - per riuscire nei prossimi mesi, nei prossimi anni ad avere un punto dove si possono tirare fuori i dati che possono riguardare l'economia, come le risposte agli aspetti che il collega Manfrin ha rilevato riguardo alla povertà, come altre risposte. Su questo quindi l'organizzazione che ci dobbiamo dare deve essere un'organizzazione migliore per poter migliorare anche i nostri provvedimenti legislativi ed evitare di stimare con un po' di approssimazione i nostri interventi.

L'altra criticità è che tutto pesa sull'Amministrazione regionale, studiamo un provvedimento ma dobbiamo anche dargli una risposta. Altre Regioni possono contare sulle loro finanziarie, piuttosto che su agenzie di risposte alle imprese, qui dobbiamo lavorare, studiare, stimare e poi dopo mettere i nostri uffici anche a dare la risposta di ufficio. Finpiemonte si è occupata di dare tutte le risposte al sistema delle imprese. Oggi, pur avendo cercato di sottolineare quell'importanza di un coinvolgimento di Finaosta, non siamo comunque riusciti ad avere questo tipo di intervento. Il Trentino, piuttosto che altre Regioni, hanno agenzie per dare una risposta di sportello alle imprese, noi dobbiamo fare tutto come Amministrazione regionale. Anche su questo dobbiamo riflettere ovviamente perché i nostri uffici, le nostre strutture sono qui per dare la risposta all'ordinario, tutto questo è straordinario e dovremo farlo bene, perché, come avete tutti sottolineato correttamente, i cittadini attendono non solo la legge, ma anche le risorse e le imprese è la stessa cosa. Chiederemo quindi un supplemento ancora una volta di lavoro e di attenzione da parte delle nostre strutture, ma rimane per noi che governiamo e che rappresentiamo il Consiglio regionale come tema di lavoro l'organizzazione futura dell'Amministrazione regionale perché sicuramente dobbiamo migliorare ancora la nostra risposta.

Il lavoro da fare è ancora tanto, alcune delle delibere attuative sono già pronte, altre si stanno preparando. Intorno a queste delibere riveste un ruolo molto importante INVA con le sue piattaforme, non ci siamo solo noi, tutto questo passa per... anche il finanziamento di questa nuova modalità di arrivare al cittadino, che è bene ricordare è il risultato di un'innovazione che, nonostante il periodo di crisi dello scorso anno, è partita dalla legge n. 5. Sono quindi novità che hanno permesso all'Amministrazione regionale di fare della sperimentazione, oggi dalla sperimentazione si passa a un metodo strutturato, ma per arrivare a dare delle risposte organizzate e appunto di strada ne dobbiamo fare tanta, noi come cittadini, come le imprese che devono imparare a gestire sempre meglio questa risposta.

Sulla velocità di risposta si gioca buona parte di questa partita, però condivido quello che ha detto il collega Testolin: la velocità non si deve confondere con la premura e la confusione. Sapendo bene che una parte di questa risposta passerà, per esempio, per tanti studi dei commercialisti, dobbiamo anche continuare a lavorare con loro per far sì che il provvedimento possa essere gestito anche all'interno della comunità, da chi deve dare delle risposte e dei servizi nella maniera migliore possibile. La concertazione con l'Ordine dei commercialisti quindi continuerà, come continuerà la concertazione con tutti coloro che hanno dato un contributo a questo provvedimento.

La velocità della risposta sarà ovviamente costruita in base anche alla disponibilità e alla velocità di alcune misure rispetto delle altre. Già di qui a fine giugno sicuramente ci saranno alcune misure che partiranno, altre partiranno un po' più tardi e su questo ribadisco che sarà opportuno mantenere un contatto, il tavolo di lavoro aperto, di modo che si possano avere tutte le informazioni necessarie per dare la risposta ai cittadini e alle imprese.

Io credo che abbiamo fatto un lavoro tutti positivo dimostrando molta maturità, personalmente ho rilevato come la capacità di parlarsi ha portato a costruire una legge migliore di quella che aveva iniziato il suo percorso. Ho trovato molto responsabile l'atteggiamento da parte di tutti, ovviamente sottolineo con molto piacere l'atteggiamento che c'è stato da parte delle forze dell'opposizione, che potevano anche evitare di stare a questo tavolo in una fase iniziale e continuare a dire che eravamo in ritardo. Hanno continuato a dire che eravamo in ritardo, però hanno contribuito a fare la legge, questo l'ho trovato comunque corretto, al di là della battuta, perché nel fare una legge insieme si condivide, si diventa anche corresponsabili di un'azione che non è detto che per forza debba appartenere...

Ringrazio tutti i colleghi di maggioranza, in particolare le forze autonomiste e alcuni colleghi che hanno dato un contributo importante: il Presidente della IV Commissione, il collega Testolin, il collega Jordan, il collega Chatrian, il collega Marguerettaz, tutti coloro che si sono messi, ovviamente anche in relazione all'esperienza maturata, a disposizione della costruzione del provvedimento.

C'è tanto lavoro ancora da fare, intanto dobbiamo votare una legge che è bella corposa, quindi c'è da fare molto e la dimostrazione della complessità di questa legge l'abbiamo avuta ancora in questi ultimi tre giorni: lunedì c'è stato bisogno di un confronto politico direi serrato e tra martedì, ieri e oggi abbiamo dovuto chiedere gli straordinari al Consiglio permanente degli Enti locali, alla Commissione e metterci in campo a lavorare su un provvedimento, che comunque è estremamente importante, ma aveva bisogno anche di tempi di discussione anche per coloro che ci hanno dato la loro disponibilità ad approvarlo.

Concludo quindi dicendo che la cosa migliore sarà verificare settimana dopo settimana la capacità di risposta dei vari articoli che abbiamo pensato, utilizzare mese dopo mese gli eventuali risparmi che deriveranno grazie al fatto che potremo utilizzare le risorse nelle varie misure ed essere capaci eventualmente di dare già nel secondo assestamento una risposta a quelle carenze che per forza di cose in una situazione così complessa potranno rilevarsi ancora nei prossimi giorni, però la perfezione per ora non appartiene a provvedimenti di questa complessità, l'impegno invece e la volontà di continuare a lavorare nella direzione di dare delle risposte sì e quindi è questo l'impegno politico che ci dobbiamo prendere.

Grazie comunque a tutti per la disponibilità e per la collaborazione offerta.

Presidente - Ha chiesto la parola l'assessore Marzi, ne ha facoltà.

Marzi (AV-SA) - Ritengo sia assolutamente corretto prendere atto di un dibattito consiliare che si è sviluppato nel solco di un messaggio univoco, che, oltre a essere un messaggio politico che riguarda tutto quanto il Consiglio e la preminenza del Consiglio, ha anche voluto esprimere con voci diverse lo stesso tipo di metodologia che è stata applicata nel corso di questi mesi per arrivare al risultato di oggi.

Per fortuna, non tutte le persone che sono presenti oggi in quest'aula, com'è stato richiamato, tra l'altro da tutti i colleghi, erano presenti meno di un anno fa a uno dei Consigli più lunghi della storia: quello che ha portato ad approvare la legge n. 8/2020. Per fortuna, però alcuni colleghi erano presenti, erano presenti con la loro esperienza, erano presenti anche nel tentativo di gestire una fase delicatissima della storia democratica della Valle d'Aosta con un Consiglio regionale in difficoltà e una pandemia che incombeva. Per fortuna, quelle esperienze sono state comunque sia portate nel dibattito, che ha spinto in una maniera completamente diversa a migliorarci e anche a superare tutta una serie di difficoltà prima di tutto politiche e poi amministrative.

Come ha richiamato il collega Bertschy, che è stato maestro d'orchestra di questo processo e di questo metodo nel raccogliere sia gli errori del passato che nel guardare invece al futuro rinnovando e soprattutto andando a riscoprire un metodo e un ruolo che deve essere centrale sia a livello politico che a livello di governo: com'è stato richiamato anche questa mattina in aula, tutto ciò è stato possibile facendo tutti quanti un passo indietro e puntando al messaggio da raggiungere, il risultato da cercare più che alla bocca o alla maglia che si indossava nel momento in cui si proponeva una soluzione.

Nel corso della mattinata tanti di noi hanno iniziato il loro intervento ponendo delle domande, in particolare: eravamo in ritardo? Siamo in anticipo? Come abbiamo operato? A partire dal mese di dicembre, ognuno nel pieno rispetto del proprio ruolo e della propria parte, ha tenuto fede a quanto è stato dichiarato all'inizio del dibattito di questa legge con le relazioni da parte del relatore di maggioranza e di quello di minoranza, che ringrazio per la sintesi egregia che hanno fatto in rapporto a un lavoro che è durato solo per questa legge due mesi. Il Presidente della II Commissione ha giustamente iniziato dicendo: "abbiamo fatto tutto il possibile". Sì, abbiamo fatto tutto il possibile. A partire dal mese di dicembre, durante il dibattito della finanziaria regionale, discutendo il primo degli ordini del giorno presentato dai colleghi della minoranza, abbiamo iniziato a farci una domanda e cioè: adesso stiamo approvando una finanziaria regionale - e anche in quel caso ci fu un'azione di responsabilità da parte del Consiglio -, la stiamo approvando nei tempi così da scongiurare l'esercizio provvisorio, però quando trasformeremo questa finanziaria regionale in un atto amministrativo che risponderà a una situazione assolutamente urgente che tutti quanti noi stiamo vivendo, perché già a dicembre ricordiamoci che eravamo chiusi in pratica da un mese e mezzo... quando andremo a fare un intervento di riferimento? E in quell'occasione e nei mesi susseguenti... e questo è stato richiamato dal collega Grosjacques, è stato richiamato Jordan, dal collega Chatrian, da tanti colleghi di maggioranza e minoranza, in quella occasione ci raccontammo un percorso, un percorso con tutte le difficoltà del caso, per cui io non risponderei a quella domanda dicendo se abbiamo fatto bene o abbiamo fatto male, abbiamo rispettato i tempi e abbiamo fatto tutto il possibile per arrivare nel minor tempo possibile con un disegno di legge che pone immediatamente sul terreno almeno 129 milioni di euro. Questo non è un messaggio, secondo me, che va sottovalutato per due motivi fondamentali: primo perché non è scontato il fatto di avere delle risorse entro l'anno da poter iniettare in un tessuto sociale ed economico in grandissima difficoltà come quello valdostano, non solo non va dato per scontato ma non va neanche sottovalutato: il secondo è un discorso prettamente politico perché nel corso di pochi mesi, tutti quanti assieme, ognuno nel suo ruolo e, ripeto, anche facendo dei passi indietro rispetto a quelli necessari, abbiamo dato una risposta come Consiglio a un territorio che negli ultimi anni spesso ci ha visto magari con presenze diverse, ma alla fine la responsabilità politica prendiamocela tutti, più litigare che trovare delle soluzioni. Il fatto pertanto di esserci riusciti in così poco tempo, ripeto, ognuno facendo un passo indietro per farne poi uno avanti tutti quanti assieme, secondo me, è un messaggio politico forte che va dato alla Valle d'Aosta.

Un altro aspetto che, secondo me, non va sottovalutato e che oggi è stato richiamato in aula è che durante questo percorso che ha provato nei tempi ad approvare il rendiconto e quindi a calcolare un avanzo di amministrazione e pertanto a dare la possibilità di arrivare a destinare una parte di questo avanzo oggi, si sono fatte tutta un'altra serie di iniziative a sostegno del territorio e sono state fatte comunque con l'appoggio di tutti. Ricorderei, ad esempio, la legge sulla moratoria delle posizioni debitorie presso Finaosta, legge che è stata approvata all'unanimità dal Consiglio anche in un secondo intervento che c'è stato ed è previsto nei prossimi giorni... è pronto come previsto dall'impegno che ci eravamo presi in Consiglio stesso... sarà presentato e inizierà l'iter l'ulteriore disegno di legge, che, come richiesto dal Consiglio, dalle Commissioni e da tanti Consiglieri, darà mandato a Finaosta di intervenire direttamente su un'operazione di ristrutturazione delle posizioni debitorie di quelli che vengono tecnicamente definiti "crediti deteriorati".

Nel frattempo nel corso di questi mesi - e ringrazio il collega Testolin per averlo ricordato - a livello regionale si sono aperte delle interlocuzioni che partono da lontano, interlocuzioni che erano state cercate anche dal collega Aggravi, dal collega Testolin con Mediocredito Centrale in quanto la cosa più importante dell'articolo 18 di questa legge è quella di istituzionalizzare un rapporto che vuole aprirsi con Mediocredito Centrale sia per il presente ma soprattutto per il futuro. Con gli articoli 14 e 15 si conferma una grande collaborazione, che, tra l'altro, è stata egregiamente ricordata nella relazione di minoranza dal collega Aggravi, con i Confidi intervenendo nuovamente in un rapporto dedicato. Nei prossimi giorni, tra l'altro, con Confidi avremo delle altre interlocuzioni per cui si chiederà ai Confidi valdostani di diventare a loro volta player magari nei confronti di Mediocredito Centrale e, soprattutto nel corso di questi mesi, si è anche parlato tantissimo con la finanziaria regionale, ne abbiamo dovuto dare conto spesso anche qui in Consiglio per altri motivi. Da questo punto di vista, ringrazio il collega Caveri, che ha fatto da apripista rispetto a una tematica spesso trattata con la finanziaria regionale su un'opera che allo stesso tempo è sia di miglioramento e rivalutazione, sia di apertura a sua volta anche dei rapporti istituzionali con Mediocredito Centrale e con i player nazionali che si è finalmente definita negli ultimi mesi. Anche Finaosta, la nostra finanziaria, è diventata quindi una delle finanziarie che opera direttamente e che pertanto può esprimere garanzie e collaborazioni con il fondo, interlocuzioni che potrebbero dare la possibilità a Finaosta, e ci auguriamo nei prossimi mesi di poter porla a fare, nei limiti dei parametri consentiti in quanto soggetto vigilato, delle operazioni direttamente di medio-lungo termine con dei finanziamenti dedicati, che naturalmente dovranno essere posti sul tessuto economico valdostano per fare in modo che anche questi fondi vengano messi in disponibilità di chi più ne ha bisogno, aprendo quindi un altro tipo di dialogo.

Nel chiudere, nel ringraziare per il lavoro di tutti, pertanto io ritengo che in alcuni momenti siano fondamentali le parole. Il tentativo che tutti quanti noi abbiamo fatto e che, secondo me, stiamo cercando di continuare a fare - e questa è la cosa più importante - è quello di unire i puntini, combinare le differenze per avere un messaggio univoco, trasformarci tecnicamente in quello che etimologicamente si definisce un simbolo, perché cos'è un simbolo se non l'unione di puntini diversi che portano un risultato finale, migliore e, comunque sia, indicativo di tutte le parti che lo hanno composto? Questo è impossibile da fare senza l'aiuto di tutti e sicuramente senza nessun merito da parte di un semplice individuo chiunque esso sia.

Presidente - Ha chiesto la parola l'assessore Jean-Pierre Guichardaz, ne ha facoltà.

Guichardaz J. (PCP) - Non era per nulla scontato l'esito di questo percorso. Una norma così importante da un punto di vista finanziario di contenuti richiederebbe in condizioni normali tempi molto più lunghi e un'attività di negoziazione decisamente più articolata e diluita, ma siamo a un passo dal buon esito di questo percorso e non posso che rallegrarmene.

Non è stato detto ma credo sia utile ribadire in quest'aula che in questi mesi i tecnici e gli amministratori, oltre a concentrarsi su questo provvedimento e su tutti gli atti conseguenti, hanno continuato a gestire l'attività quotidiana delle proprie strutture che, per la situazione pandemica in cui versiamo ormai da un anno e mezzo e quella politica ereditata dalla precedente travagliata legislatura, com'è stato ricordato, è un eufemismo definire ordinaria. Insomma, le condizioni nelle quali abbiamo operato sono state davvero complicate e l'esito direi quasi miracoloso anche per il rigoroso rispetto dei termini temporali che ci eravamo dati e che avevamo comunicato all'esterno, alle categorie produttive, all'opinione pubblica e a chiunque ci stava a guardare con un grado di aspettativa più o meno interessato. La sfida è stata lanciata sin dall'inizio della legislatura senza mai farci prendere dalla tentazione di promettere l'impossibile e di raccontare una storia inesistente. Abbiamo cercato di affrontare la piazza e le pressioni di chi manifestava ogni giorno la sua disperazione, la sua contrarietà, cercando di non strappare con nessuno, di dialogare, di non sfuggire al confronto, ma determinati nel dire le cose come stavano, nel descrivere gli inevitabili processi che un atto così importante ingenera a livello amministrativo e anche sotto il profilo legislativo. Tutto ciò credo sia il risultato di un lavoro di squadra e di una responsabilizzazione di tutti i 35 Consiglieri regionali e di coloro fuori di qui che sono stati capaci di rappresentare le necessità delle proprie categorie senza mai travalicare con l'intelligenza di chi ha capito che il momento è drammatico per tutti e che un rilancio, una ripartenza sono possibili solo se si guarda al di là degli interessi di bottega e della propria corporazione. Sicuramente ci sono stati dei problemi, delle incomprensioni, non tutte le aspettative sono state soddisfatte, ma credo che il dibattito di oggi abbia dimostrato che, quando la politica e la società guardano tutte allo stesso obiettivo senza pregiudizi ideologici, si può davvero correre per un risultato comune.

Per quanto mi riguarda, non posso che ringraziare chi si è speso per questo risultato: le strutture in primis, che, pur stressate dal periodo non facile anche a livello gestionale - siamo ancora in una situazione in cui le regole imposte dalla pandemia non permettono sicuramente un lavoro agevole -, hanno sempre risposto con puntualità ed efficienza, direi anche efficacia visti i risultati, alle nostre quotidiane sollecitazioni. Garantisco che gli uffici e le strutture dirigenziali più direttamente coinvolte si sono spese ben oltre i loro normali doveri di ufficio, hanno scritto e riscritto centinaia di articoli, di commi, hanno dovuto rifare i conti mille volte, ritornare sui propri passi, correggere le formulazioni sempre con una pressione enorme da parte della politica che ha chiesto loro di fare le cose con una versatilità imposta dai tempi strettissimi e dalle esigenze che man mano si manifestavano. Un grazie davvero sincero quindi ai nostri dirigenti, ai funzionari e ai lavoratori delle strutture interessate perché hanno contribuito, a mio parere, a sovvertire una volta per tutte quell'idea un po' troppo semplicistica, e permettetemi di dire a volte "cialtrona", di una Pubblica Amministrazione inefficiente lontana dai bisogni dei cittadini. Mai come adesso la nostra macchina amministrativa ha dimostrato il suo valore, la sua capacità di adattamento alle necessità delle persone e anche della parte politica. Un ringraziamento particolare va anche ai colleghi, che più di tutti si sono spesi per fare in modo che le idee e i cronoprogrammi fossero rispettati e che le garanzie di impegno di soluzioni non fossero solo promesse per traghettare il momento oltre l'emergenza e per dire: "poi si vedrà". Credo che non si offenderanno gli altri colleghi di Giunta se esprimo la mia particolare gratitudine al collega Bertschy, ma anche al collega Marzi per il grande lavoro di coordinamento politico e anche tecnico devo dire, senza il quale saremmo ancora in alto mare. Ringrazio anche i colleghi Consiglieri sia di maggioranza sia di opposizione perché questo lavoro è stato agevolato dall'intervento fattivo di molti di loro, alcune integrazioni sono state direttamente sollecitate dai colleghi che siedono in quest'aula sia nei banchi della maggioranza, sia dell'opposizione dimostrando che sui temi importanti non ci si divide, anzi, si devono trovare punti di incontro anche politico nell'interesse esclusivo della comunità. Come già ricordato, non può non andare un particolare ringraziamento alle associazioni imprenditoriali, che hanno accolto l'invito di coordinarsi con la Chambre per fare sintesi delle necessità dei loro iscritti e delle categorie rappresentate e, a proposito di Chambre, segnalo il grande lavoro appunto di coordinamento del presidente Rosset che ci ha dato modo di velocizzare il necessario e utile processo di concertazione e anche le rappresentanze delle professioni turistiche vanno ringraziate per aver spiegato le loro necessità comprendendo, come diceva qualcuno prima, il momento, le esigenze amministrative, senza mai avanzare richieste incoerenti e incomprensibili.

Naturalmente la mia soddisfazione va al risultato complessivo del provvedimento, che sono certo servirà a ristorare le persone che più di tutte hanno subito gli effetti drammatici di questa fase pandemica. Voglio segnalare - e mi pare che nessun collega lo abbia fatto - che con questo disegno di legge abbiamo preso a riferimento lassi temporali più adeguati alle nostre peculiarità di regione di montagna. Va detto che i periodi di riferimento per il calcolo dei ristori si discostano da quelli nazionali e tengono conto del fatto che tanta parte della nostra economia regionale si sostanzia sul periodo invernale, che per tante imprese è il periodo più produttivo e più importante.

Qualcuno ci ha detto che si potrebbe fare di più e meglio, che avremmo potuto operare più rapidamente e alcuni colleghi che mi hanno preceduto hanno ben spiegato le tempistiche e i passaggi tecnici amministrativi, che francamente non penso si sarebbero potuti comprimere ancora di più, ma, tolto ciò, io credo che le misure contenute in questo provvedimento siano le migliori possibili stante le condizioni date, i tempi e le disponibilità finanziarie. I colleghi lo hanno detto: abbiamo cercato di guardare a una platea la più ampia possibile con lo scrupolo di non lasciare indietro nessuno, ma senza impantanarci, per quanto possibile, nei casi singoli, nelle casistiche ristrette, che poi alla fine sono state nella generalità dei casi incorporate in categorie più ampie con soddisfazione spero di tutti o di quasi tutti.

Per quanto attiene più specificamente il settore che rappresento, ricordo che abbiamo adottato provvedimenti che non mi pare siano stati citati che vanno nella direzione di aiutare anche indirettamente gli operatori commerciali turistici e le maestranze specializzate: è il caso, ad esempio, dei tamponi per gli atleti e per i residenti e non residenti e i turisti offerti gratuitamente attraverso l'Azienda USL, che serviranno a garantire un rientro in tranquillità degli stranieri in visita in Valle che necessitano di test rapidi o molecolari onde effettuare le gare di interesse nazionale e internazionale. A tale proposito ringrazio davvero l'assessore Barmasse e le sue strutture per aver trovato alla fine la soluzione più semplice e pratica a un problema che appariva quasi invalicabile.

Non sto a entrare troppo nel merito dei tanti articoli che riguardano più nello specifico i settori rappresentati dall'Assessorato di cui sono l'Amministratore di riferimento in quanto tanti colleghi che mi hanno preceduto hanno già sufficientemente dettagliato le misure che massicciamente riguardano anche imprese e lavoratori che vi fanno riferimento. Posso forse aggiungere che abbiamo trasferito, con un trasferimento di risorse che diversamente sarebbero andate in economia o altrove, sul settore della promozione 500 mila euro e sono convinto che con la prossima manovra di assestamento si potrà rafforzare ulteriormente il plafond, perché, come dicevano giustamente questa mattina i colleghi Lavy e Aggravi in occasione di loro iniziative, occorre investire in promozione, certo monitorando i risultati e definendo le strategie, questo assolutamente, ma è possibile farlo solo se si ha certezza delle risorse e una sufficiente copertura.

Ringrazio il collega Testolin per aver sollecitato la norma che ristorerà i soggetti organizzatori di manifestazioni ed eventi sportivi programmati nel 2020 e che si sono ritrovati a doverli annullare anche a causa del Covid, eventi rilevanti per il mondo dello sport certo, ma anche per il turismo e l'indotto che tali eventi riescono a intercettare.

Anche le misure di differimento per i termini per la sottoscrizione dei contratti di mutui accesi dalle attività turistico-ricettive e commerciali e per la presentazione delle SCIA per interventi finalizzati a far fronte all'emergenza Covid sono estremamente importanti e serviranno a ridurre la pressione finanziaria sulle imprese del settore, oltre ad allineare le procedure in ambito edilizio.

Credo quindi che questo sia un bel percorso, una bella prova, come dicevano alcuni colleghi, di responsabilità politica, quindi grazie e soprattutto ad maiora a tutti.

Presidente - Ha chiesto la parola l'assessore Sapinet, ne ha facoltà.

Sapinet (UV) - Delle misure oggi proposte che già in gran parte sono state illustrate dai colleghi vorrei però sottolineare la trasversalità, cioè l'attenzione da parte del gruppo, del Governo è stata proprio quella del voler analizzare puntualmente la situazione per ogni comparto economico graduando nel sostegno, perché ogni settore è stato colpito, magari in modo non omogeneo e non con la stessa intensità, ma tutti sono stati colpiti da questa pandemia, e mi riferisco in particolare al mondo agricolo di cui tutti conosciamo i limitati margini di profitto che lo rendono particolarmente fragile e particolarmente vulnerabile.

Un percorso molto interessante, un percorso molto arricchente e un ringraziamento - li avete già ringraziati tutti voi ma mi unisco al ringraziamento - al collega Bertschy che ha diretto l'orchestra, come ha detto qualcuno, in modo ottimale e al collega Marzi. Un ringraziamento particolare poi va ai Coordinatori che hanno fatto parte del gruppo di lavoro iniziale, un gruppo di lavoro nel quale poi hanno fatto parte i colleghi di maggioranza, e qui un ringraziamento particolare da parte mia va a coloro che hanno seguito da vicino il settore agricoltura: i colleghi consiglieri del gruppo dell'Union Valdôtaine, Grosjacques, Marguerettaz, Testolin, Rosaire insieme ai colleghi Jordan, Chatrian e Cretier, che in questa occasione ma anche durante tutti questi mesi sono stati un valido supporto per la mia attività. Un ringraziamento poi va ai colleghi di minoranza, sempre pronti a mettersi al tavolo, anche magari con uno scarso preavviso di cui mi scuso, ma con fare propositivo e costruttivo; alla Chambre valdôtaine con il suo Presidente Rosset, che ha dato un contributo fondamentale fin dall'inizio; alle associazioni di categoria; al CPEL e a tutti coloro che ancora lavoreranno, magari dietro le quinte, ma intensamente per dare gambe a questo provvedimento.

È stato un percorso lungo, tortuoso, un percorso comunque operativo ma soprattutto un percorso condiviso. Arrivo da una piccola Amministrazione comunale con il collega Lavy, abbiamo lavorato bene anche lì a Saint-Nicolas e questo direi che è un bel modo di continuare a fare politica, la politica che ci chiede la gente, la politica che vuole il territorio. Oggi mettiamo un punto di arrivo per questo percorso, ma credo che questo modo di fare sia un esempio da seguire anche per i prossimi mesi e per le altre occasioni che ci aspettano. È un aiuto alle aziende andando a considerare, come ha ricordato poco fa il collega Guichardaz, questi sei mesi, probabilmente i più difficili, che hanno colpito duramente la nostra economia, soprattutto peggiorato il tutto dalla mancata apertura degli impianti di risalita.

Tratto velocemente gli articoli che già molti di voi hanno ricordato, in particolar modo quegli articoli che sono relativi al mio Assessorato.

L'articolo 11, contributi al settore agricolo, un articolo che tende a dare alle aziende agricole la giusta considerazione, esse non rappresentano solo delle attività produttive, ma sono dei custodi del territorio e presidi spesso in quota sul territorio, che il territorio lo lavorano e lo abitano, spesso in situazioni molto difficili.

L'articolo 12 è quello del voucher dei prodotti, un'importante opportunità di rilancio e promozione, un momento, come già abbiamo potuto dire, di educazione enogastronomica, un po' di cultura del prodotto a chilometro zero. Bisognerà monitorare attentamente i prezzi, ma è un'importante iniziativa per l'agricoltura, per tutte le attività turistiche e soprattutto anche per il piccolo commercio, un piccolo commercio che ha fatto la differenza nel periodo pandemico dando un servizio al territorio e che questo servizio lo dà durante tutto l'anno. Va ricordato che l'iniziativa del voucher è nata un anno fa in un momento molto difficile e complicato per la politica e per la vita della nostra Regione. Ecco che su questo articolo quindi si porta avanti quanto fatto bene in precedenza.

All'articolo 13 vi è un'attenzione alle società cooperative e ai loro consorzi, un aiuto strategico per una realtà importante nel settore soprattutto agricolo che garantisce importanti ricadute occupazionali.

L'articolo 16 riguarda gli investimenti, perché, come già molti di voi hanno detto, questa manovra non deve essere solo ristoro, ma anche rilancio per tutte le categorie; ebbene, quest'ultima modifica va nella direzione auspicata dalle categorie appunto e ringrazio i firmatari.

Come ricordato dal collega Aggravi, poi vi è l'articolo 52. Con questo articolo autorizziamo il pagamento del rimborso chilometrico per le somme non ancora corrisposte e per quelle non ancora prescritte secondo la vigente normativa agli addetti idraulico-forestali, addetti dipendenti dell'Amministrazione regionale, queste risorse che corrispondono alle annualità dal 2011 al 2019. Un piccolo passaggio, un breve resoconto storico: in riferimento a tali annualità, i rimborsi chilometrici in argomento non furono più corrisposti a seguito di parere del Dipartimento legislativo ritenendo che avessero cessato di avere effetto dalla data di entrata in vigore del decreto-legge del 31 maggio 2010 n. 78. In seguito poi al ricorso di tre addetti idraulici forestali si stabilì la non diretta applicazione delle disposizioni di contenimento della spesa pubblica. A seguito poi di tutto l'iter e di tali pronunce, sono stati al momento presentati 51 ricorsi di cui 37 arrivati a sentenza di primo grado con condanna a carico della Regione. Vi è stata quindi l'importante approvazione di questo articolo e ringrazio ancora le opposizioni che a tempo di record si sono sedute al tavolo con fare propositivo e costruttivo. Un'approvazione, come dicevo, in tempi celeri per dare una risposta, contenere l'esborso dell'Amministrazione regionale, ma soprattutto far arrivare delle risorse importanti ai lavoratori in un momento di grave crisi economica. A questo proposito, ringrazio tutti i colleghi per la collaborazione, il Dipartimento Risorse naturali, l'Avvocatura regionale e il Dipartimento legislativo.

Presidente - Ha chiesto la parola il presidente della Regione Lavevaz, ne ha facoltà.

Lavevaz (UV) - Je ne ferai pas de considérations de mérite sur la loi, car on l'a déjà fait, beaucoup de collègues l'ont déjà fait. Nous nous apprêtons à approuver une loi qui est très importante pour la Vallée d'Aoste, je ne veux pas perdre encore du temps. Je veux tout simplement faire, en ayant pris bonne note des considérations que vous tous vous avez faites, quelques petites réflexions en clôture de ce débat qui a été intéressant et je dirais même très constructif. J'avoue tout d'abord, comme beaucoup d'entre vous l'ont déjà fait, une grande satisfaction pour ce résultat. Une satisfaction, évidemment, pour le contenu de cette loi, sûrement, comme on l'a déjà dit, une mesure très importante, voire même, je dirais, essentielle pour la tenue du tissu économique, social valdôtain. Une mesure qui est évidemment une mesure d'émergence, mais qui est aussi, je dirais, surtout une mesure qui est penchée sur la reprise, qui est visée à une reprise, un redémarrage de l'économie valdôtaine, une mesure qui met à la disposition de nos entreprises, de nos familles plus de 80 millions d'euros. Je crois que c'est important à souligner de façon cohérente et intégrée par rapport aux mesures nationales. Une satisfaction qui est là aussi pour la qualité, même une qualité intrinsèque de la loi, c'est-à-dire la qualité du travail de coordination technique même qui a été fait entre les structures, la plupart presque des structures qui ont été engagées dans ce travail. Évidemment, je remercie pour la qualité du travail à la conclusion, mais aussi une satisfaction qui est évidemment due - et cela aussi on l'a déjà souligné, je crois de la part de tout le monde - au parcours qui a été fait et qui a été porté dans cette loi que nous avons aujourd'hui. Un parcours qui a abordé au début avec une analyse ponctuelle de la situation des nécessités des Valdôtains. Un passage, évidemment, que dans la législature précédente on n'a pas pu faire pour une situation politique qui était évidemment très compliquée, mais aussi parce qu'on était au début de la crise économique avec des données qui étaient encore à se développer. Je crois que le résultat de ce point de vue est très différent par rapport à la loi n° 8 de 2020.

Je remercie de mon côté aussi la Chambre pour ce travail très important qui a été le début de ce parcours, parcours qui a continué en cherchant - là c'est un peu l'aspect innovant - le plus grand partage entre les forces politiques, entre majorité et les oppositions, les syndicats. Évidemment je dois remercier aussi pour le travail de coordination les Assesseurs à mes deux côtés, à ma gauche, à ma droite en particulier. Je crois vraiment qu'il n'y a pas un moment plus propice, plus favorable pour... comme a dit le collègue Manfrin tout à l'heure, je crois qu'il a dit: "abbattere gli steccati partitici"... je crois que vraiment c'était le moment le plus propice pour tâcher de faire ce passage. Comme a rappelé le collègue Bertschy tout à l'heure, nous avons eu aussi la collaboration, évidemment, des Collectivités locales, qui ont coopéré de quelque façon pour ce qui était de leur rôle, pour la conclusion un peu extraordinaire de ce parcours dans ces jours. Pour faire une synthèse générale de principe, je dirais que c'est vraiment le système des autonomies valdôtaines qui a fait un très bon service à la Vallée d'Aoste et aux Valdôtains.

Je crois que ce parcours qui a été extraordinaire, on l'a déjà dit, un peu pour le temps dans lequel il a dû se développer, nous devons de quelque façon nous engager tous pour le porter dans un sillon ordinaire, c'est-à-dire de tâcher de porter dans l'ordinaire du travail de l'administration ce type de parcours, parce que je crois que ce résultat est une très bonne démonstration du fait que la confrontation constructive, le dialogue et le partage sont des moyens vraiment pour épargner de l'énergie, du temps, mais surtout pour avoir à la fin un résultat d'un plus haut niveau, au niveau du résultat final. Merci à tous pour le travail accompli.

Presidente - Non vedo altre richieste di intervento. Dobbiamo passare agli ordini del giorno. Considerata l'ora, sono le ore 16:57, potremmo arieggiare i locali e riprendere con gli ordini del giorno tra una decina di minuti.

La seduta è sospesa dalle ore 16:57 alle ore 17:21.

Bertin (Presidente) - Riprendiamo. Come detto prima della pausa, affrontiamo gli ordini del giorno, che sono due. Iniziamo con l'ordine del giorno n. 1 sottoscritto da tutti i Capigruppo del Consiglio regionale. Ordine del giorno n. 1, qualcuno si prenota per l'illustrazione? Ha chiesto la parola il consigliere Manfrin, ne ha facoltà.

Manfrin (LEGA VDA) - Solo per comprendere se è quello relativo al rifinanziamento delle misure perché non sono stati distinti da un titolo. Me lo conferma?

Presidente - Sì. L'altro ha il titolo: "Misure di sostegno alle imprese di intrattenimento".

Manfrin (LEGA VDA) - Sarò breve e ovviamente desidero ringraziare tutto il tavolo di lavoro per anche qui una sintesi che è stata trovata. Abbiamo detto - e lo hanno ricordato molti colleghi - che su alcune misure c'era una mancanza di chiarezza sulla platea potenziale, quindi mancano dei riferimenti precisi sulla possibilità di... chiamiamolo il cosiddetto "tiraggio" delle misure e così inizialmente si era deciso di fare solo su una misura e poi con un successivo intervento del tavolo si è allargato invece ad altre misure, arrivando così alla definizione del testo finale. A seguito di quello che è stato volgarmente definito "click day" su alcune misure per la potenziale assenza di coperture e quindi sostanzialmente quel meccanismo che abbiamo imparato a conoscere, cioè ci si prenota e si ricevono le risorse fino a quando ci sono, dopodiché se finiscono, chiaramente chi arriva dopo purtroppo non riesce più ad accedervi, contro questo meccanismo si è deciso di trovare un accordo e quindi di presentare quest'ordine del giorno, ripeto, sottoscritto da tutto il tavolo di lavoro che individua una necessità di rifinanziamento, impegna il Governo regionale al rifinanziamento delle misure previste negli articoli - e questo è importante - di sostegno al reddito per le imprese, i lavoratori e le famiglie presenti all'interno di questa legge tramite nuove risorse nell'eventualità in cui le disponibilità stanziate non dovessero rivelarsi sufficienti a esaurire le richieste a degli aventi diritto.

Purtroppo abbiamo sperimentato a più riprese chiaramente gli effetti negativi di chi potenzialmente legge di alcune misure, ritiene che ha tutti i crismi per potervi rientrare, ma rimane escluso perché vi ha aderito in ritardo, con quest'ordine del giorno e con questo impegno invece riusciremo a evitare che si verifichi questo fenomeno e quindi si andrà incontro alle esigenze e alle richieste di chi lo andrà a richiedere.

Una cosa importante sarà, e lo abbiamo detto durante i vari interventi e l'ho ribadito anch'io... proprio perché alcune misure sono assolutamente sperimentali, sarà anche interessante vedere quale sarà la platea che risponderà e da quello poi avere un benchmark per eventualmente andare a misurare le misure future e quindi per avere un riferimento molto più preciso.

Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Chatrian, ne ha facoltà.

Chatrian (AV-SA) - Sarò rapidissimo nel senso che quest'ordine del giorno è un impegno tutto politico da parte di chi l'ha sottoscritto, quindi tutti i Capigruppo di questo Consiglio. Già in legge all'interno dell'articolo 32 c'è un passaggio importante, che è quello legato al fatto che il Governo regionale potrà con una semplice delibera di Giunta rimodulare le autorizzazioni di spesa relative agli aiuti. Questo quindi cosa vuol dire? Vuol dire che se ci sarà un tiraggio superiore o inferiore di una misura piuttosto che di un'altra, si potranno utilizzare le misure non impegnate e questo penso sia importantissimo. Quest'ordine del giorno invece va a garantire anche le persone che oggi ci stanno ascoltando, ma soprattutto la comunità tutta, quindi dalle famiglie alle imprese, ai lavoratori che se per caso non ci saranno le risorse sufficienti, nei prossimi mesi questo Consiglio andrà a reperire le risorse per poter rifinanziare quelle che sono eventualmente delle eventuali mancanze all'interno della legge che oggi ci accingiamo ad approvare. Un ordine del giorno quindi importante e soprattutto utile alla causa.

Presidente - Altri intendono intervenire? Se non vi sono altri interventi, metto in votazione l'ordine del giorno. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti, votanti e favorevoli: 33

L'ordine del giorno è approvato all'unanimità.

Possiamo passare all'ordine del giorno n. 2: "Misure di sostegno alle imprese di intrattenimento", anche questo sottoscritto da tutti i Capigruppo del Consiglio regionale. Per l'illustrazione, ha chiesto la parola il consigliere Baccega, ne ha facoltà.

Baccega (PA) - È stato sottoscritto da tutti i Capigruppo che ringrazio, che hanno anche arricchito il testo e hanno fatto in modo che quest'ordine del giorno sia così significativo. È un ordine del giorno che impegna il Governo regionale a prevedere nella successiva variazione di bilancio un bonus una tantum a fondo perduto per gli operatori economici titolari che operano nei locali di intrattenimento e da ballo che, avendo solo la stagionalità estiva, non possono accedere al bonus della legge n. 27 che andiamo ad approvare e quindi a prevederla nella successiva variazione di bilancio.

Era prevedibile che l'ultima categoria, che è stata la prima a chiudere e per riaprire... che chiede considerazione proprio perché rappresenta il mondo dell'intrattenimento, quindi sale da ballo, discoteche, night club, che sono poi a loro volta suddivisi in locali al chiuso e locali all'aperto. Sono locali che vivono la loro attività con la stagionalità e sono stati davvero i primi a chiudere. A livello di Governo nazionale sono quasi tutti d'accordo nel farli riaprire quanto prima, ma su come e quando ancora non c'è un'intesa vera e propria.

Credo che il green-pass possa essere la salvezza dei locali da ballo e delle discoteche, ma poi i quesiti sono ancora tanti: mascherina sì o no, il distanziamento entra nel nuovo protocollo, le capienze saranno ottimizzate, ridotte, ingresso libero o numero chiuso, differenziare tra locali all'aperto e al chiuso, solo i vaccinati potranno accedere, quindi sono ancora tante le incognite sulle quali si sta dibattendo il Governo. Questo quindi al di là degli aspetti tecnici, che richiederanno due o tre settimane per una preparazione alla riapertura, perché ovviamente i permessi e le autorizzazioni sono piuttosto impattanti, l'impatto acustico, le commissioni di vigilanza, le norme antincendio, sono locali che sono soggetti a controlli piuttosto specifici, soprattutto in termini di sicurezza, quindi dovranno, sulla base delle considerazioni che più o meno vengono fatte, presumibilmente aumentare notevolmente il personale di controllo e di servizio. Tutto questo quindi andrà a determinare per quelle categorie maggiori spese: ecco perché richiedono un'adeguata attenzione.

Riaprire i locali da ballo anche ai fini sociali è molto importante, i ragazzi stanno dimostrando di aderire ai percorsi di vaccinazione in modo sistematico e quindi questo va detto perché sono consapevoli che è protezione loro, ma è anche protezione di chi gli sta vicino ma soprattutto per vivere più in libertà il loro tempo libero. Poi ci sono anche quei locali che fanno i concerti, ieri sera c'era un concerto rock alla Cittadella in presenza, quindi bisogna capire anche lì come si può fare, quali sono le caratteristiche per poter andare, perché è vero, magari nei concerti non si balla ma si poga, pogare in un concerto rock è significativo, quindi lo abbiamo fatto.

C'è poi da contrastare il fenomeno dell'abusivismo, abusivismo che in qualche modo si riscontra già in questi giorni, è di queste ultime sere che in una località della Media Valle sta girando un video un po' sui social dove c'erano quasi 400 persone senza mascherine che ballavano, cantavano e se la suonavano e questo non era possibile farlo, quindi diciamo che anche da questo punto di vista, per evitare che si vada a generare un abusivismo che non è corretto avere, quindi ringrazio tutto il Consiglio se andremo nella direzione ovviamente di far aprire quanto prima i locali sollecitando il Presidente nella misura in cui parlerà con i colleghi delle altre Regioni, ma soprattutto anche per l'intervento economico che andremo a fare a favore di queste categorie.

Presidente - Altri intendono intervenire? Se non c'è nessuno che si prenota, chiudo la discussione generale e passiamo alla votazione dell'ordine del giorno. Metto in votazione l'ordine del giorno n. 2. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti, votanti e favorevoli: 34

L'ordine del giorno è approvato all'unanimità.

Adesso possiamo passare all'analisi dell'articolato della legge. Articolo 1. Se non ci sono interventi, metto in votazione l'articolo 1. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti, votanti e favorevoli: 34

L'articolo è approva all'unanimità.

Articolo 2. Stesso risultato. Articolo 3. Stesso risultato. Articolo 4. Stesso risultato. Articolo 5. Stesso risultato. Articolo 6. Stesso risultato. Articolo 7. Stesso risultato. Articolo 8. Stesso risultato. Articolo 9. Stesso risultato. Articolo 10. Stesso risultato. Articolo 11. Stesso risultato. Articolo 12. Stesso risultato. Metto in votazione l'articolo n. 13. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 34

Votanti: 30

Favorevoli: 20

Contrari: 10

Astenuti: 4 (Aggravi, Baccega, Carrel, Rollandin)

L'articolo n. 13 è approvato.

Metto in votazione l'articolo n. 14. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti, votanti e favorevoli: 34

L'articolo n. 14 è approvato all'unanimità.

Stesso risultato per l'articolo n. 15. All'articolo n. 16 c'è un emendamento del consigliere Chatrian e altri. Votiamo l'emendamento. Ha chiesto la parola il consigliere Chatrian per l'illustrazione.

Chatrian (AV-SA) - Dopo numerosi confronti all'interno del gruppo di lavoro ma soprattutto anche a seguito delle sollecitazioni della Chambre, abbiamo voluto modificare le fasce nell'articolo 16 per chi deciderà di investire e quindi siamo andati a inserire una fascia in più e a questo punto diciamo che le imprese che hanno un fatturato fino a 40 mila euro avranno la possibilità di utilizzare l'aiuto pubblico del 30 percento fino a 25 mila euro e siamo andati a inserire invece la fascia B per chi fattura dai 40 ai 150 mila euro 50 mila euro di aiuti, quindi il 30 percento di 50 mila modificando la terza alla lettera c) fino a un fatturato di 400 mila euro l'ammontare di 75 mila euro. Le altre due, la d) e la e), rimangono come da prospetto iniziale. Questo proprio per meglio interpretare le esigenze sia del settore agricolo e di chi invece non commercializza ma produce, quindi ha dei volumi di fatturato inferiore rispetto a chi invece fa fatturati con la commercializzazione. Penso quindi che sia un emendamento che vada a dare una risposta puntuale a chi soprattutto produce e quindi avrà una possibilità in più di poter utilizzare al meglio gli aiuti pubblici e soprattutto in questo caso di chi andrà a investire nei prossimi mesi.

Presidente - Se non vi sono altri interventi, metto in votazione l'emendamento.

Presenti, votanti e favorevoli: 34

L'emendamento è approvato all'unanimità.

Posso dare lo stesso risultato per l'articolo 16 emendato? Stesso risultato. Apro la votazione per l'articolo 17. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 33

Votanti: 20

Favorevoli: 20

Astenuti: 13 (Baccega, Brunod, Carrel, Distort, Foudraz, Ganis, Lavy, Manfrin, Perron, Planaz, Rollandin, Sammaritani, Spelgatti)

L'articolo 17 è approvato.

Metto in votazione l'articolo n. 18. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti, votanti e favorevoli: 34

L'articolo 18 è approvato all'unanimità.

Posso dare lo stesso risultato per l'articolo 19? Stesso risultato. All'articolo 20 c'è l'emendamento n. 1 dell'assessore Bertschy e altri. Viene illustrato o posso dare lo stesso risultato? Stesso risultato. Articolo 20. Stesso risultato. All'articolo 21 ci sono ben due emendamenti. Possiamo dare lo stesso risultato sia per gli emendamenti che per l'articolo? Stesso risultato. Articolo 22. Stesso risultato. Articolo 23. Stesso risultato. Articolo 24. Stesso risultato. Articolo 25. Stesso risultato. All'articolo 26 c'è l'emendamento n. 4 dell'assessore Bertschy e altri. Per l'illustrazione, ha chiesto la parola il consigliere Manfrin.

Manfrin (LEGA VDA) - Con questo emendamento si va semplicemente a estendere le possibilità di adesione sull'articolo 26. Inizialmente coloro i quali aderivano all'articolo 20, ovvero aderivano all'indennità regionale per i lavoratori dipendenti erano esclusi dalla percezione dell'erogazione per le famiglie ricompresa all'articolo 26, con questo intervento si va semplicemente a espungere la parte relativa al divieto di cumulo di due articoli e quindi evidentemente anche chi percepisce l'indennità regionale per i lavoratori dipendenti potrà aderire all'erogazione per le famiglie.

Presidente - Posso dare lo stesso risultato per l'emendamento all'articolo 26? Stesso risultato. Stesso risultato per l'articolo 26 nel complesso come modificato dall'emendamento. Articolo 27. Stesso risultato. Articolo 28. Stesso risultato. Articolo 29. Stesso risultato. Articolo 30. Stesso risultato. Articolo 31. Stesso risultato. Articolo 32. Stesso risultato. Articolo 33. Stesso risultato. All'articolo 33bis vi è l'emendamento n. 5 dell'assessore Bertschy e altri. Ha chiesto la parola l'assessore Barmasse, ne ha facoltà.

Barmasse (UV) - Volevo solamente illustrare brevemente questo emendamento a cui ha fatto riferimento precedentemente l'assessore Guichardaz, è un emendamento che permetterà all'Azienda sanitaria locale di effettuare dei tamponi gratuiti sia sui residenti sia sui non residenti in Valle d'Aosta ed inoltre per tutte le attività sportive. Questo emendamento ha una valenza ovviamente sanitaria in primis, ma sicuramente ha anche una valenza dal punto di vista economico perché va a sostenere le attività turistiche, promozionali e sportive sul territorio regionale, che, a nostro avviso, sono molto importanti per ampliare e rendere più attrattiva la Valle d'Aosta come regione turistica.

Presidente - Diamo lo stesso risultato per l'articolo 33bis? Stesso risultato. Articolo 34. Stesso risultato. Articolo 35. Stesso risultato. All'articolo 36 c'è un emendamento abrogativo. Se diamo lo stesso risultato, vuol dire che è abrogato con il risultato precedente. Stesso risultato. Articolo 37. Ha chiesto la parola l'assessore Marzi, ne ha facoltà.

Marzi (AV-SA) - Così lasciamo anche a verbale in Consiglio il fatto che è presente un emendamento abrogativo degli articoli 36, 48, 49, 50, 51, 53 e 56.

Presidente - Articolo 37. Stesso risultato. Articolo 38. Stesso risultato. Articolo 39. Stesso risultato. Articolo 40. Stesso risultato. Articolo 41. Stesso risultato. Articolo 42. Stesso risultato. Articolo 43. Stesso risultato. Articolo 44. Stesso risultato. Articolo 45. Stesso risultato. Articolo 46. Stesso risultato. Articolo 47. Stesso risultato. All'articolo 48 vi è, come detto in precedenza dall'assessore Marzi, un emendamento abrogativo. Stesso risultato. Emendamento abrogativo dell'articolo 49. Stesso risultato. Emendamento abrogativo dell'articolo 50. Stesso risultato. Emendamento abrogativo dell'articolo 51. Stesso risultato. Articolo 52. Stesso risultato. All'articolo 53 vi è l'emendamento abrogativo dell'assessore Marzi. Stesso risultato. Articolo 54. Stesso risultato. Articolo 55. Stesso risultato. All'articolo 56 vi è un emendamento abrogativo. Stesso risultato. Articolo 57. Stesso risultato. Articolo 58. Stesso risultato. Articolo 59. Stesso risultato. Articolo 60. Stesso risultato. Articolo 61. Stesso risultato. All'articolo 61bis vi è un emendamento dell'assessore Marzi, che ha chiesto la parola, ne ha facoltà.

Marzi (AV-SA) - L'emendamento n. 61bis, quindi il nuovo articolato, è un articolo che prende spunto da una serie di istanze concordate dall'intero Consiglio da parte degli Enti locali e disciplina le proroghe dei termini in materia urbanistica allo scopo di adeguarli al perdurare dell'emergenza epidemiologica e di supportare l'attività dell'edilizia in Valle d'Aosta consentendo di prolungare in modo automatico la possibilità di estensione dei termini di validità di titoli abilitativi in corso e relativi al periodo di vigenza della dichiarazione dello stato di emergenza da parte dell'Autorità statale. Esso vale anche per i PUD, le SCIA e i permessi di costruire.

Presidente - Possiamo dare lo stesso risultato anche per questo emendamento? Stesso risultato. Articolo 62. Stesso risultato. Articolo 63. Stesso risultato. Articolo 64. Stesso risultato. Articolo 65. Stesso risultato. Articolo 66. Stesso risultato. Articolo 67. Stesso risultato. Articolo 68. Stesso risultato. Articolo 69. Stesso risultato. Poi vi sono gli allegati. Allegato A. Stesso risultato. Allegato B. Stesso risultato. Allegato C. Stesso risultato. Allegato D. Stesso risultato. Allegato E. Stesso risultato. Allegato F. Stesso risultato. Allegato G. Stesso risultato. Allegato H. Stesso risultato. Allegato I. Stesso risultato. Allegato J. Stesso risultato. Allegato K. Stesso risultato. Allegato L. Stesso risultato. Allegato M. Stesso risultato. Allegato N. Stesso risultato. Allegato O. Stesso risultato. Allegato P. Stesso risultato. Allegato Q. Stesso risultato. Allegato R. Stesso risultato. Allegato S. Stesso risultato. Allegato T. Stesso risultato. Allegato U. Stesso risultato. Allegato V. Stesso risultato. In sede di coordinamento formale, gli articoli e gli allegati verranno adeguati agli emendamenti approvati, come avviene in questi casi.

A questo punto, se vi sono dichiarazioni di voto, altrimenti votiamo la legge nel suo insieme. Non vi sono dichiarazioni di voto, pertanto metto in votazione la legge nel suo complesso. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti, votanti e favorevoli: 34

La legge è approvata all'unanimità.