Objet du Conseil n. 691 du 10 juin 2021 - Resoconto
OGGETTO N. 691/XVI - Inizio della discussione generale sul D.L. n. 27: "Assestamento al bilancio di previsione della Regione autonoma Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste per l'anno 2021, misure di sostegno all'economia regionale conseguenti al protrarsi dell'emergenza epidemiologica da COVID-19 e primo provvedimento di variazione al bilancio di previsione della Regione per il triennio 2021/2023".
Bertin (Presidente) - Riprendiamo con i lavori del Consiglio. Nel frattempo, sono stati depositati sia gli emendamenti che gli ordini del giorno. Avevamo convenuto nella riunione della Conferenza dei Capigruppo l'inversione dell'ordine del giorno nel momento in cui fossero stati disponibili gli emendamenti. Pertanto, se siete d'accordo, non metto in votazione l'inversione dell'ordine del giorno ma, inizierei direttamente con il disegno di legge n. 27. Se non ci sono questioni, partiamo con l'esame del disegno di legge.
Sono stati depositati due ordini del giorno, del consigliere Chatrian e altri e del consigliere Baccega e altri. Sono inoltre stati depositati un emendamento del consigliere Malacrinò, cinque emendamenti dell'assessore Bertschy e altri otto emendamenti dell'assessore Marzi. Il relatore di maggioranza del disegno di legge in questione è il consigliere Malacrinò, presidente della II Commissione. Il relatore di minoranza è il consigliere Aggravi. Per la relazione si prenota il consigliere Malacrinò, a cui passo la parola.
Malacrinò (PCP) - Il provvedimento che ci accingiamo a discutere e infine a licenziare sarà il documento più importante e più atteso che approveremo nel corso di quest'anno. Un intervento che la nostra comunità, tanto provata dalla pandemia, attende da tempo. Come sappiamo purtroppo la politica non sempre riesce a rispondere celermente alle aspettative, in quanto i tempi il più delle volte sono dettati da vincoli di contabilità pubblica che risultano difficili da spiegare anche tra addetti ai lavori. Meno di un mese fa abbiamo approvato il rendiconto che ha fotografato un avanzo libero che ammontava a circa 185 milioni e avevamo affermato che sarebbero stati messi in larga parte a disposizione per una iniziativa di sostegno, ristoro e investimenti alla quale tutto il Consiglio stava lavorando da qualche settimana. Oggi diamo corso a quello che ci eravamo proposti mettendo in campo una manovra da 129 milioni di euro. Questa legge si aggiunge ad altri provvedimenti già approvati nel corso della legislatura, che andavano nella direzione degli aiuti a imprese e famiglie. Ricordo le due norme che permettevano la sospensione dei mutui e l'iniziativa a sostegno dei lavoratori che erano rimasti senza alcun tipo di copertura.
Il disegno di legge contiene, oltre all'assestamento di bilancio, le misure a sostegno dell'economia e la prima variazione di bilancio. Questi provvedimenti assumono una connotazione particolare a causa della crisi epidemiologica che ancora ci colpisce. La misura ha l'arduo compito di riuscire a mitigare una crisi economica e sociale che è altrettanto grave. Sono previsti interventi eccezionali in diversi settori che, a nostro avviso, dovrebbero aiutare le famiglie e le imprese a uscire dalla situazione attuale. Conosciamo bene la particolarità del bilancio regionale e in questo particolare momento riteniamo fondamentale cercare di dare un forte impulso all'economia, la cui ripresa potrebbe garantirci ulteriori risorse per i prossimi bilanci e ulteriori aiuti e sostegni per i prossimi anni.
Il provvedimento che riguarda gli aiuti è contenuto nel corposo documento che attualmente è composto da 69 articoli, in particolare al titolo II vengono elencate tutte le misure messe in campo a sostegno dell'economia regionale. Il totale delle somme messe a disposizione per aiuti si aggira intorno agli 80 milioni di euro, che si affiancano a misure nazionali già messe in campo e ad altre che speriamo vengano approvate.
Oltre alle somme messe a disposizione dell'ente, ci sono alcuni provvedimenti importanti che dovrebbero avere un effetto leva. Mi riferisco in particolare alla misura degli investimenti dove a fronte di un incentivo, un contributo del 30 percento, l'impresa deve investire il restante 70, così come è anche previsto per gli interventi a sostegno del commercio dei prodotti agroalimentari regionali di qualità. Un'altra misura concepita per avere un effetto moltiplicatore, molto attesa e richiesta dalle categorie, è contenuta negli articoli 14, 15 e 18 che si riferiscono alle attività messe in campo per il finanziamento di investimenti o per la ristrutturazione del debito. Come detto nel corso dei lavori difficilmente le norme riescono ad accontentare tutti, ma crediamo di aver messo in campo un intervento piuttosto completo, che cerca di mettere insieme passato, presente e futuro, cercando in qualche modo di ristorare le imprese da danni subiti, dare un sostegno alle famiglie, ai lavoratori e infine incentivare le misure per gli investimenti.
La misura interviene su tutte le fasce di reddito, con particolare attenzione anche a quelle più deboli. Questo provvedimento, in particolare con l'articolo 42, prevede un'esenzione dal pagamento dell'addizionale IRPEF per i redditi fino a 15 mila euro, un piccolo segnale che va nell'ottica di una redistribuzione del reddito. Oltre a questo articolo sono presenti importanti interventi nel campo sociale a sostegno delle famiglie che hanno avuto una riduzione delle attività lavorative o del reddito attestata dall'ISEE.
Sempre sullo stesso solco si inserisce l'iniziativa a favore di assegnatari di alloggi di edilizia residenziale, con una misura che prevede il dimezzamento dei canoni di locazione per il periodo ottobre 2020 e marzo 2021, da applicare per alcune fasce ISEE. Inoltre, come forza politica, non possiamo non accogliere favorevolmente tutto ciò che verrà fatto in materia di politiche di lavoro a sostegno dell'occupazione. Ricordiamo che su questo tema con questa iniziativa vengono messi a disposizione fondi per 19 milioni di euro.
I provvedimenti sono tutti importanti e immagino verranno illustrati dettagliatamente nel corso della giornata. Credo però che il nostro lavoro su questo tema non si esaurisca oggi e affinché la misura abbia successo abbiamo anche il compito di portare a conoscenza tutta la popolazione circa le opportunità date dall'approvazione della presente misura.
Come già detto, questo lavoro è frutto di una importante e fattiva collaborazione della Giunta con tutti i gruppi regionali. Il lavoro che normalmente spetta alle Commissioni è stato svolto nel migliore dei modi, con diverse riunioni che hanno visto partecipare a più riprese Chambre Valdôtaine, parti sociali, ordini dei commercialisti e uffici regionali, tutti soggetti a cui va il mio ringraziamento a nome della II Commissione consiliare.
Il disegno di legge 27, concernente "Assestamento al bilancio di previsione della Regione autonoma Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste per l'anno 2021, misure di sostegno all'economia regionale conseguenti al protrarsi dell'emergenza epidemiologica da COVID-19 e primo provvedimento di variazione al bilancio di previsione della Regione per il triennio 2021/2023", è stato presentato dalla Giunta regionale in data 8 giugno 2021, è stato portato all'attenzione della II Commissione affari generali in data 9 giugno 2021, che ha espresso all'unanimità il proprio parere favorevole.
Presidente - Si è prenotato il consigliere Aggravi, ne ha facoltà.
Aggravi (LEGA VDA) - Cari colleghi, finalmente oggi questo testo di legge approda in Consiglio regionale, lo dico perché il percorso avviato nel mese di marzo è stato intenso e ha visto il coinvolgimento di tutti i gruppi politici rappresentati in quest'aula, nonché della maggior parte delle strutture tecniche regionali. Sin dalla discussione del bilancio tecnico di dicembre, le forze di opposizione si sono date disponibili in più riprese alla definizione di misure condivise a sostegno dell'economia regionale a fronte del protrarsi dell'emergenza da Covid-19. Non lo neghiamo e come abbiamo già più volte detto queste misure potevano e dovevano arrivare prima, ma oggi abbiamo la certezza che questo lavoro possa finalmente concretizzarsi con le dovute erogazioni dei sostegni regionali all'imprenditoria, al mondo del lavoro, alle professioni di montagna e delle famiglie valdostane.
A nome dei gruppi consiliari di Lega Vallée d'Aoste e di Pour l'Autonomie, con questa relazione intendiamo porre l'attenzione su alcuni aspetti che riteniamo importanti ai fini della valutazione complessiva del disegno di legge in esame. Va detto, a generale premessa, che a fronte della prima discussione sulle ipotesi di misure di sostegno alla nostra economia, come gruppi di opposizione abbiamo voluto formulare sin da subito alcune misure integrative volte soprattutto a dare una risposta il più completa possibile a tutto il tessuto economico e sociale valdostano, nonché potenziare significativamente il budget complessivo delle misure inserite in legge, dando tra l'altro anche il nostro contributo alla definizione del testo oggi in discussione. In particolare abbiamo formulato due proposte di carattere sociale e il potenziamento delle misure di politiche di accesso al credito che hanno trovato sin da subito la convergenza necessaria da parte della maggior parte dei componenti del tavolo di lavoro costituito.
Con riferimento alle misure inserite nel titolo II della legge si è potuto confermare come il lavoro già svolto alla fine della scorsa legislatura, nella sofferta elaborazione della ormai famosa legge 8, abbia permesso di perfezionare e implementare alcune importanti misure, tra cui il bonus ai titolari di partita IVA, quello a favore dei gestori di bed and breakfast, i contributi al settore agricolo, le misure di rilancio a sostegno del commercio dei prodotti agroalimentari regionali di qualità, nonché i contributi agli investimenti, misure che intendono fornire un aiuto il più diretto e semplice possibile alle nostre imprese ed esercenti attività imprenditoriale.
Riteniamo importante precisare che ai fondi regionali stanziati all'articolo 9, per il bonus a favore dei titolari di partita IVA, 20 milioni di euro, sono aggiunti anche i fondi trasferiti dallo Stato centrale alla Regione, nell'ambito delle misure del cosiddetto decreto sostegni, quel fondo montagna frutto dell'attenzione che il nuovo governo Draghi vuole dare ai territori di montagna anche a seguito della disastrosa mancata apertura, seppur tardiva, stagione invernale. Un obiettivo su cui hanno lavorato in vario modo più attori, vuoi governativi vuoi di semplice ma importante rappresentanza politica, un'attenzione che va sicuramente potenziata e incrementata anche con riferimento alle piccole realtà come la nostra, ma che per la prima volta, dopo tempo, comunque c'è stata. Questo qualcosa vorrà dire.
Una particolare attenzione poi è stata data alle misure di accesso al credito, con contributi a fondo perso nella misura del 6 percento del finanziamento erogato fino a un massimo di 15 mila euro per il sostegno delle esigenze di liquidità delle imprese e degli esercenti libere professioni, misura che consentirà tra l'altro di potenziare l'effetto delle risorse regionali a garanzia già stanziate nel corso di quest'ultimo anno in collaborazione con la Chambre e Confidi, nonché con l'istituzione della sezione speciale per la Regione autonoma Valle d'Aosta del fondo centrale di garanzia per le piccole e medie imprese.
Come è plausibile che sia, il testo frutto della condivisione trovata in seno al già citato tavolo delle forze politiche presenta alcune misure che non troveranno il nostro pieno sostegno. Nello specifico, ad esempio, la misura a favore della patrimonializzazione delle società cooperative o dei loro consorzi, che purtroppo riteniamo vada a dare una risposta soltanto a favore di una parte del mondo produttivo valdostano. Perché non prevedere una misura che permetta anche alle altre società, che ogni giorno contribuiscono all'utile economico e sociale della nostra Valle, di potersi rafforzare patrimonialmente? Cari colleghi, come forze di opposizione proponiamo sin da ora di lavorare insieme in Commissione a un provvedimento condiviso che possa dare una risposta concreta e seria in tal senso nei prossimi mesi.
Allo stesso tempo va detto che questo testo presenta oggi anche altri articoli che saranno oggetto di soppressione, di comune accordo tra i componenti del già citato tavolo di lavoro. Questo perché il principio del pacta sunt servanda non deve venire meno, soprattutto in questi momenti di crisi e incertezza. Una serie di articoli non è stata oggetto di completa condivisione e a oggi non sono contraddistinti da quel carattere di emergenza che hanno invece tutti gli altri. Tuttavia, in alcuni casi, con la sola intenzione di poter dare una risposta a situazioni ormai sedimentate da tempo tra i dossier regionali, abbiamo concesso di portare in approvazione misure con carattere di urgenza quali, ad esempio, quella relativa alla struttura polifunzionale di Morgex per l'erogazione di servizi sociosanitari e socioassistenziali, nonché quella inerente al rimborso chilometrico agli addetti idraulico-forestali per le annualità dal 2011 al 2019, annosa e lunga vicenda che si protrae da anni e più il tempo passa, più comporta impegno finanziario per le casse regionali, oltre a costituire il giusto rimborso a favore degli operai idraulico-forestali che a suo tempo si sono visti disconoscere quanto di diritto.
L'articolo 16 stanzia contributi per gli investimenti sino al 30 percento della spesa complessiva ammissibile per scaglioni di fatturato, per un ammontare complessivo della misura pari a 16 milioni di euro a favore delle attività turistico ricettive commerciali, dei proprietari o gestori di rifugi alpini, delle imprese industriali e artigiane, nonché al mondo dell'agricoltura.
L'articolo 19 permetterà di finanziare il programma annuale degli interventi di politica attiva del lavoro, per una cifra complessiva di 19 milioni di euro. Una misura che include al suo interno importanti iniziative su cui spesso dai banchi dell'opposizione sono state formulate proposte, anche accettate, e che riteniamo essere particolarmente importanti per salvaguardare il più possibile la stabilità del mercato del lavoro valdostano, che dovrà far fronte nel prossimo breve periodo ai contraccolpi dovuti all'uscita dal regime del blocco dei licenziamenti e alla ripresa delle attività economiche più colpite.
Misure a sostegno dell'occupazione, azioni di orientamento e formazione, tra cui anche l'utilizzo dello strumento dei voucher, azioni a favore dei disoccupati di media e lunga durata, sostegno alla formazione tecnica e professionale dei giovani, nonché l'attivazione di borse di studio per giovani che frequentano percorsi di istituti tecnici superiori o di istituzioni e formazione tecnica superiore. A nostro avviso necessitavano di una misura complessiva che non si perdesse in mille rivoli di intervento. Proprio in tal senso avremmo potuto invece chiedere misure ad hoc più funzionali a un utile di mera natura politica, ma come ho già detto il nostro obiettivo era ed è quello di sostenere le nostre imprese e i nostri lavoratori al di là del fine politico e se siamo rimasti seduti al tavolo delle trattative è perché lo crediamo fortemente.
Un ulteriore importante segnale al mondo del lavoro è rappresentato dal potenziamento della nuova indennità regionale per i lavoratori dipendenti, già introdotta dalla legge 3, nonché dall'intervento a favore dei lavoratori dipendenti che beneficiano di ammortizzatori sociali. Una misura che nasce dall'esperienza di un provvedimento legislativo bipartisan della scorsa legislatura, la legge 5. Allo stesso modo, con l'articolo 54, si potrà dare finalmente completa finanziabilità alla misura già definita dalla legge 8 a sostegno del mantenimento dei livelli occupazionali, per cui molte realtà attendono ancora oggi di ricevere i relativi pagamenti a causa della passata indisponibilità delle risorse finanziarie a copertura.
Importanti stanziamenti sono stati poi dedicati al mondo delle professioni dello sport e della montagna, con sostegni a favore di maestri di sci e scuola di sci, guide alpine e sci club. In particolare, le risorse trasferite all'Associazione valdostana dei maestri di sci poggiano sul già citato fondo montagna istituito dal decreto sostegni.
Tra le proposte avanzate dai gruppi di opposizione vi sono, come già detto in precedenza, due misure di natura sociale: un sostegno alle famiglie e interventi a favore degli assegnatari di alloggi di edilizia residenziale pubblica. In particolare, la prima misura è a favore dei nuclei familiari residenti in Valle d'Aosta che riceveranno per due mensilità un contributo parametrato alla propria situazione economica definita dall'ISEE corrente, a sua volta potenziato in caso di situazioni di povertà e/o della presenza all'interno del nucleo familiare di minori o soggetti con handicap grave. Per quello che riguarda la seconda misura, questa va a favore degli assegnatari di alloggi di edilizia residenziale pubblica che rientrano nelle fasce di determinazione del canone di locazione corrispondente alla percentuale di valore al metro quadro di superficie convenzionale da applicare alle fasce ISEE, a cui è riconosciuto un contributo pari al 50 percento del canone di locazione relativo ai mesi da ottobre 2020 a marzo 2021 compresi. Queste misure saranno sicuramente oggetto di approfondimento da parte dei colleghi proponenti.
Un'ultima misura, che da sempre sosteniamo, tra l'altro oggetto di più iniziative nel corso della scorsa consiliatura, riguarda l'istituzione della nota no tax area per l'esercizio di imposta 2021 sull'addizionale regionale all'IRPEF a favore dei soggetti con reddito complessivo fino a 15 mila euro, una misura spesso oggetto di perplessità da parte di molti per il suo effetto quantitativo immediato, ma che spesso costituisce un fattore di utilità marginale non banale per molti cittadini in difficoltà.
In conclusione, permettetemi di ringraziare tutti i componenti delle forze politiche presenti al tavolo di lavoro coordinato dall'assessore allo sviluppo economico, che parimente ringrazio, nonché gli uffici e tutte le rappresentanze sociali e di categoria a vario titolo coinvolte per la definizione del testo finale. Sicuramente, come ho già detto, questo intervento si sarebbe dovuto fare prima, ma purtroppo, per vari motivi, così non è stato. Quel che conta è che oggi queste misure ci siano, siano attivate al più presto e possano dare finalmente una risposta alla nostra comunità che da troppo tempo la sta aspettando.
Presidente - Si è prenotato il consigliere Jordan, a cui passo la parola.
Jordan (VdA Unie) - Dopo tanti annunci, finalmente il Consiglio discute e approverà la legge di assestamento al bilancio di previsione e le misure di sostegno ai settori economici colpiti dalle conseguenze Covid. Ho usato l'avverbio "finalmente", in quanto questo è un atto che avremmo voluto, che avremmo dovuto fare già dai primi mesi dell'anno, atto che è stato possibile predisporre solamente dopo l'approvazione del rendiconto di bilancio, così come è già stato detto dai miei colleghi. È il rendiconto, infatti, che ha permesso di rendere disponibile le risorse non utilizzate nella gestione del 2020. L'importante è che questo sia chiaro a tutti.
Avremmo voluto e vi assicuro che, assieme ai colleghi Grosjacques, Chatrian, Testolin, Marguerettaz con i quali ho condiviso il percorso di definizione di questa legge, abbiamo chiesto più volte di comprimere i tempi amministrativi e tecnici per accelerare la definizione di questa norma. Era doveroso, e i miei colleghi lo hanno appena detto, essere tempestivi per riuscire a dare una corretta risposta alle domande di aiuto e di sostegno che ci sono state poste in questi mesi e che provengono giustamente dai settori più colpiti dalla crisi. Era doveroso essere tempestivi per sostenere queste imprese e aiutarle speriamo nell'immediata ripartenza.
Fortunatamente dal punto di vista sanitario, anche attraverso l'avanzamento della campagna vaccinale, la situazione pandemica sta migliorando e di conseguenza vengono progressivamente allentate ed eliminate le restrizioni. Al contrario, dal punto di vista economico, i danni che la pandemia ha generato sono enormi e non saranno sicuramente sufficienti i ristori. Questi serviranno sicuramente, ma ancor di più servirà una strategia, soprattutto in campo turistico, una strategia per consentirci di recuperare competitività rispetto ad altri territori.
Riguardo al provvedimento in questione mi auguro che l'opinione pubblica riconosca la validità e la completezza del provvedimento e riconosca inoltre la robustezza in termini finanziari. In quest'aula è evidente la sensazione di aver fatto un buon lavoro e c'è soddisfazione sia sul metodo che sul risultato. Personalmente ritengo che per la definizione di questo atto legislativo si sia adottato un metodo corretto di lavoro. Si è partiti da una forte esigenza del territorio e su impulso del Governo - ringrazio davvero l'assessore Bertschy per aver coordinato i lavori ed essersi speso in prima persona e durante tutto questo periodo - si è avviato il confronto tra alcuni consiglieri di maggioranza e le strutture dirigenziali, un'attività che ha permesso a ognuno di noi di approfondire le tematiche dei singoli settori economici e portare il proprio contributo e la propria visione sul tema. Un confronto che è stato ulteriormente valorizzato grazie all'importante e determinante attività di raccordo e di rappresentanza della Chambre e ringrazio per questo il presidente Rosset per la grande disponibilità e professionalità dimostrata in modo concreto. Ho colto con piacere la disponibilità e la collaborazione di tutti i gruppi consiliari, con l'apporto di elementi che hanno completato, integrato e perfezionato il testo di legge, così come hanno fatto anche le organizzazioni sindacali.
I colleghi hanno evidenziato ed evidenzieranno successivamente nel dettaglio gli interventi. Io per non sovrappormi mi limiterò a sottolineare e analizzare la questione in termini metodologici. Innanzitutto questa norma ha individuato i settori che sono stati più penalizzati dalla crisi, lo ha fatto ponderando date e criteri e riuscendo a essere più puntuale e precisa rispetto alle logiche utilizzate dallo Stato, così da individuare in maniera più precisa la platea dei beneficiari. Successivamente sono stati indicati i diversi ambiti che potevano essere oggetto di sostegno, passando dall'aiuto all'impresa al credito, all'aiuto al lavoro e all'aiuto alla persona. Lo si è fatto con la garanzia di assicurare la copertura finanziaria, in modo che gli articoli che prevedono ristori possano essere garantiti a tutti, a tutti possa essere data la possibilità di beneficiare quanto previsto. E ci impegniamo, e lo faremo successivamente in maniera formale, a riallocare le risorse, qualora queste siano ritenute non sufficienti. La norma è stata confezionata, e do atto del fattivo supporto delle strutture dirigenziali apicali, anche tenendo conto delle problematiche riscontrate durante l'applicazione dei ristori dell'anno scorso.
Termino precisando che riscontro con favore che anche in questo caso do atto della ritrovata centralità del Consiglio regionale e do atto di quanto questo metodo di lavoro abbia contribuito nel perfezionare il testo, oltre ad aver garantito una visione prospettica migliore. In questo provvedimento, sia il gruppo di lavoro dei consiglieri, e li ringrazio per avermi coinvolto, sia l'interlocuzione con i diversi assessori sugli argomenti specifici ha determinato un risultato ed invito il Presidente della Regione a raccogliere questa suggestione, un risultato che in termini di metodo credo possa, anzi, debba essere utilizzato maggiormente, soprattutto nei dossier più importanti e strategici. Questo per dare più efficienza, più rapidità all'azione politica del Governo e del Consiglio, soprattutto in un momento dove strategia, efficacia e rapidità sono concetti fondamentali.
Presidente - Si è prenotato il consigliere Chatrian, ne ha facoltà.
Chatrian (AV-SA) - Finalmente ci siamo, pensiamo, speriamo con questa proposta di rispondere nella maniera completa e diciamo robusta, visto e considerato la situazione. Per non ripetere rispetto agli interventi che sono già stati fatti, vorrei sintetizzare così questa proposta: l'impianto si foggia principalmente su cinque pilastri.
Il primo pilastro, il più corposo, è quello legato al bonus, a chi ha avuto un danno, cioè non ha potuto aprire o ha avuto dei cali veramente alti. Solo su questo articolo, tra le disponibilità regionali e quelle statali, andiamo ad allocare quasi 50 milioni di euro sull'articolo 9. Pensiamo che siano delle risorse necessarie per chi ha avuto comunque dei danni enormi e la scelta principale su questo articolo è stata proprio di cercare di fare un articolo fatto su misura per la Valle d'Aosta, per le esigenze della nostra comunità: l'operatore economico richiedente che abbia avuto una riduzione almeno del 30 percento del fatturato, per i mesi che vanno dal primo ottobre 2020 al 31 marzo 2021, rapportato al fatturato del medesimo periodo degli anni 2019-2020. Questo vuol dire che, rispetto ai decreti nazionali, abbiamo mirato questo articolo proprio sulla stagione invernale regionale che è stata praticamente pari allo zero. Quindi è positivo il fatto che abbiamo fatto un abito su misura, positivo il riferimento della trimestralità finale 2019 e primi tre mesi del 2021.
Due esempi per mettere in evidenza. Un'azienda media che fattura dai 200 ai 400 mila euro se non ha potuto aprire durante l'inverno, quindi un hotel che non ha aperto o se ha aperto avrà fatto il 5-10 percento e il 90 percento di calo, con l'articolo 9 avrà un bonus di 18 mila euro. Una struttura un po' più complessa, un po' più robusta, che va dai 400 a 1 milione di euro di fatturato annuo, se non ha potuto praticamente aprire, avrà la possibilità di avere un indennizzo, un ristoro di 27 mila euro. Io penso che queste siano cifre veramente importanti, visto il danno recato durante la stagione invernale.
Per quanto riguarda il secondo pilastro, lo definirei misure a sostegno dei nostri lavoratori. Potremmo sommare l'articolo delle politiche del lavoro, i 19 milioni di euro, i 2 milioni di euro importanti che vanno nuovamente a finanziare chi non ha avuto gli ammortizzatori sociali e 4 milioni di euro che vanno a sommarsi praticamente per chi invece ha avuto un ammortizzatore sociale, ma che andremo a contribuire vista la difficoltà. Quindi il secondo grosso pilastro è il sostegno ai nostri lavoratori.
Il terzo pilastro, non come importanza, sono le misure di accesso al credito che troviamo all'interno di questa proposta. È stato un lavoro devo dire non facile. La Chambre e le associazioni ci hanno dato una grossa mano, l'assessore Marzi ha accompagnato, insieme al gruppo di lavoro, anche i consiglieri di opposizione che hanno partecipato a costruire questa importante legge. Io penso che il risultato che è stato raggiunto darà una bella risposta alle nostre aziende, non solo nel ristrutturare il debito, ma proprio come accompagnamento all'accesso al credito.
Il quarto pilastro, discusso parecchio in questi mesi ma che riteniamo per quanto ci riguarda fondamentale, è quello legato agli investimenti. Anche su questo pilastro penso che ci siano delle belle opportunità per le aziende piccole, medie e grandi che decideranno di investire, con l'aiuto del 30 percento. Oltretutto su questo c'è una modifica importante, un emendamento che discuteremo all'inizio del dibattito, dove abbiamo inserito delle fasce e quindi abbiamo riparametrato delle fasce, anche per quelle che magari non commercializzano, quindi per le quali l'evoluzione del fatturato non è così robusto, ma producono. Abbiamo pensato bene di ritarare, riparametrare quelle che sono le fasce e quindi creare le condizioni per chi ha dei fatturati fino a 150 mila euro la possibilità di avere un aiuto, un contributo, un aiuto pubblico pari al 30 percento fino a 50 mila euro. Per le aziende invece più strutturate, che fanno degli investimenti più a lungo termine, sopra il milione di euro 250 mila euro, dai 400 al milione di euro 100 mila euro, vuol dire un aiuto pubblico del 30 percento, cioè 30 mila euro. Ma all'interno di questo articolo penso che la vera novità sia stata quella di non obbligare l'imprenditore a fare l'investimento subito, nel giro di pochi mesi, ma dilazionare, avere la possibilità di fare l'investimento per una durata di un anno. Questo vuol dire che le aziende che vogliono magari ristrutturare, che vogliono fare degli ampliamenti, che vogliono ammodernare avendo anche dei permessi o di costruire o di modifica o di variante hanno lo spazio per poter fare sia l'investimento e nello stesso tempo anche giocarsi la partita dell'aiuto pubblico del 30 percento.
Quinto pilastro, fondamentale in una proposta così importante, è il sostegno alle famiglie, alle situazioni di povertà e anche al fatto di avere inserito comunque la no tax area fino a un limite di reddito per un'attenzione che va comunque alle famiglie meno abbienti, a chi in questo momento è in una situazione difficile. Riteniamo questo un pilastro fondamentale della proposta.
In tutto questo è importante ricordarci anche l'articolo 32. Io direi che questo è forse l'articolo che riassume bene quella che è la proposta di natura amministrativa, di natura politica, perché la Giunta regionale potrà disporre con una propria deliberazione, quindi i 103-104 milioni di euro disponibili per le varie misure, la rimodulazione dell'autorizzazione di spesa relativa agli aiuti di cui al presente titolo. Vuol dire che all'interno di ogni articolo ci sono dei capitoli e ci sono degli ordini di grandezza, cioè dei numeri, se invece il tiraggio non andrà sull'articolo ics, con una semplice delibera di Giunta si potrà comunque a vasi comunicanti utilizzare quelle che sono le risorse. Quindi il click day non ci sarà e ci saranno le disponibilità per tutte le misure inserite all'interno di questa importante legge.
Un ultimo passaggio. Saranno altri colleghi che declineranno sicuramente anche le risorse ingenti che questa legge metterà di nuovo in campo per la sanità, per la nostra azienda e per la nostra istruzione e scuola. Sono altri due temi, due settori non importanti, ma importantissimi.
Termino dicendo che finalmente ci siamo! Forse il fatto di arrivare oggi con questa proposta ci ha permesso anche di valutare attentamente quelli che sono stati gli aiuti a livello statale, quindi sganciarsi dove era possibile per mirare meglio, incidere meglio, dove volevamo andare ad allocare quelle che sono le risorse pubbliche regionali della nostra Regione. Magari siamo arrivati lunghi, ma con l'obiettivo di avere messo sul tavolo una proposta la più completa possibile e soprattutto che sia utile per la nostra comunità.
Ringrazio l'assessore Bertschy che ha coordinato in maniera maniacale la proposta che oggi stiamo discutendo. Io penso che il Consiglio, lo diceva bene il collega Jordan, con questa proposta si è un po' ripresa in mano la sua centralità e il suo ruolo, che è quello del legislatore, che è quello di provare a fare delle buone leggi. Con i colleghi Testolin, Jordan, Marguerettaz abbiamo cercato di sollecitare il Governo tutto più volte, cercando di incalzare dove era possibile per poter arricchire, completare, integrare quello che è questo importante disegno di legge.
Termino chiedendo, nel momento in cui sarà approvato questo documento, ve lo chiediamo veramente dai banchi del Consiglio, di essere rapidi a metterlo in campo e soprattutto a mettere a terra queste misure, perché la nostra comunità ne ha veramente bisogno.
Presidente - Consigliere Grosjacques, ne ha facoltà.
Grosjacques (UV) - Vorrei fare anch'io qualche breve considerazione sullo sviluppo di questo disegno di legge che ci vede oggi qui ad approvare, qualcuno dice finalmente, qualcuno dice si poteva fare meglio, si poteva fare più in fretta. Io faccio una considerazione che tutto questo tempo sicuramente non è stato sprecato. Avevamo il vincolo dell'approvazione del rendiconto, quindi i tempi comunque erano tracciati. Già prima del rendiconto abbiamo imbastito la manovra e credo che questa possa essere definita una manovra straordinaria, sia dal punto di vista delle risorse economiche che sono impegnate, sia anche per la vastità delle attività e delle persone che va ad aiutare, che va a ricomprendere.
Voglio tornare, l'hanno già fatto i colleghi, l'hanno fatto i relatori, sul metodo di lavoro che è stato adottato per arrivare oggi in aula ad approvare questo disegno di legge. Naturalmente i ringraziamenti vanno alla Giunta, all'assessore Bertschy che ha seguito in prima persona, all'assessore Marzi che si è occupato delle misure altrettanto importanti che riguardano la ristrutturazione del debito e l'aiuto alle imprese. Ma credo che la centralità del Consiglio sia stata qui declinata dai tavoli di lavoro che si sono susseguiti e che quindi considero arricchenti e non una perdita di tempo. Di questo dobbiamo dare merito anche ai gruppi di opposizione che, come ha detto il relatore Aggravi, non si sono alzati dal tavolo nemmeno quando noi abbiamo portato delle misure che probabilmente loro non avrebbero proposto, ma questo non è stato un elemento di rottura e credo che vada considerato da tutti questo metodo di lavoro che sono sicuro, date le scadenze e le attività importanti che ci aspettano anche nella fase del secondo provvedimento di assestamento, credo che questo metodo di lavoro potrà essere replicato e sicuramente darà gli stessi risultati che ha dato per questo disegno di legge che oggi ci troviamo ad approvare.
Abbiamo dato una risposta grazie anche gli interventi delle parti sociali, della Camera di commercio che ha fatto un enorme lavoro di sintesi di tutte le necessità e delle proposte di tutte le categorie imprenditoriali, quindi ci ha proposto un documento dove si era trovata una pressoché unitarietà di intenti sulle manovre da richiedere. Chiaramente qualche cosa non si è potuta fare, ma nel complesso questa è una risposta che va data a tutti sulla base delle problematiche emerse nel corso di questa terribile pandemia.
Nessuno è stato lasciato indietro, a partire dall'articolo 9 che è già stato citato dai colleghi, dove abbiamo fatto uno sforzo importante per poter ristorare tutti coloro che hanno avuto perdite superiori al 30 percento in un periodo, quello che va dal primo ottobre al 31 marzo, che va davvero ad analizzare e comparare i periodi utili a misurare gli effettivi danni procurati dal blocco delle attività dovuto alla pandemia e non su base annuale come previsto dalla normativa statale. Normativa che, se applicata, avrebbe mortificato gran parte degli imprenditori valdostani, in particolare coloro che operano nel settore turistico ricettivo e nelle professioni collegate. Lo abbiamo fatto inserendo nell'articolo sia le risorse regionali che quelle provenienti dall'articolo 2 comma 2 lettera C del decreto 41 del 2021, senza distinzioni tra le attività inserite nei comprensori sciistici e quelle di altri comuni, con la definizione che la sede legale dell'attività ristorata deve essere ubicata in uno dei comuni della Regione, in considerazione della vocazione turistica e montana dell'intero territorio regionale.
Io credo che anche questo sia un punto da sottolineare, perché abbiamo voluto ristorare tutti nella stessa maniera, non abbiamo fatto distinzioni geografiche, non abbiamo fatto distinzioni di comuni turistici a svantaggio di altri comuni forse meno avvantaggiati dal punto di vista turistico, abbiamo trattato tutti nella stessa maniera. Io credo che questo sia anche un segno di grande attenzione nei confronti delle attività presenti su tutto il nostro territorio regionale. Quindi abbiamo dato dignità a tutti con questa manovra.
C'è stata poi grande attenzione naturalmente a coloro che hanno subito in misura più pesante gli effetti economici negativi di questa pandemia, andando a prevedere sostegni per le persone che hanno perso gli ammortizzatori sociali o che hanno subito periodi di cassa integrazione superiori a venti giornate e per le famiglie che hanno perso in tutto o in parte i loro redditi da lavoro.
Oggi abbiamo in previsione di approvare degli emendamenti che vanno anche in direzione delle richieste formulate dagli enti locali, soprattutto per quel che riguarda la prosecuzione della durata delle concessioni edilizie e degli atti urbanistici rilasciati e non esattamente perfezionati durante questo periodo di pandemia.
Credo che poi un'attenzione vada, anche se è già stato evidenziato, alle misure per il sostegno dell'accesso al credito per le piccole e medie imprese, con uno sforzo importante sia nel settore del credito assistito dalle Confidi che attraverso il fondo di garanzia istituito presso il Ministero dell'economia e della finanza, che consentirà alle aziende, oltre ad avere accesso a nuovi crediti con dei contributi sull'abbattimento dei tassi, anche per quel che riguarda - che credo sia forse la parte più importante per aiutare le aziende a uscire dalla crisi - la ristrutturazione del debito fin qui accumulato.
Ci sono molte altre peculiarità in questo disegno di legge che sicuramente saranno evidenziate da altri colleghi. Non abbiamo dimenticato certamente l'agricoltura, non abbiamo dimenticato la sanità, non abbiamo dimenticato proprio nessuno, direi. Però credo che dopo questo provvedimento dovremo concentrarci con lo stesso metodo di lavoro per individuare misure per il rilancio dell'economia.
Una prima grande risposta la diamo con l'approvazione del piano di politiche del lavoro, che si poggia sui quattro pilastri ben delineati ieri dall'assessore Bertschy e dai colleghi che insieme a me partecipano al Comitato politiche del lavoro. Questa è una prima partenza che darà una risposta con i 19 milioni di euro per il sostegno all'occupazione, alle azioni di orientamento anche sperimentali, che prevederanno tra l'altro l'utilizzo dello strumento dei voucher, azioni rivolte ai disoccupati di media e lunga durata, sostegno alla formazione tecnica e professionale dei giovani, oltre che a borse di studio per i percorsi di formazione professionale. Però credo che con l'assestamento sia necessario dare nuovo impulso a tutte le attività che oggi sosteniamo con questa misura di ristoro e di investimento per quel che riguarda le misure dell'articolo 16 che, come correttamente illustrava il collega Chatrian, daranno la possibilità di far ripartire le aziende con dei contributi a fondo perso assolutamente importanti, questo a prescindere dal fatto che abbiano o meno perso del fatturato nel corso della pandemia. Questo è un provvedimento che probabilmente non sarà sufficientemente capiente, ma darà una prima risposta alle aziende e posso confermare che su questa misura c'è una grande attesa da parte del mondo imprenditoriale.
Dovremo poi prevedere, sicuramente nel tempo, un piano di investimenti in opere pubbliche, un utilizzo dei fondi del PNRR, se avremo la fortuna di poterne beneficiare, che possano dare una effettiva ricaduta occupazionale sul territorio. Una parte di investimenti dovrà essere destinata agli enti locali e dovremo, in sintesi, concentrarci su come far ripartire l'economia, alla luce anche delle ricadute che ci saranno con queste misure.
Il lavoro che è stato fatto è stato importante, puntuale, condiviso e quindi credo che sia bene per tutti prendere spunto da questa legge e dal metodo con il quale siamo arrivati in fondo, per dare successive risposte alla nostra regione, perché di questo oggi hanno bisogno le famiglie e soprattutto le attività imprenditoriali.
Presidente - Non so se proporre a questo punto, considerata l'ora, di anticipare la chiusura visto che il dibattito sarà piuttosto lungo. Ancora un intervento: la parola al consigliere Rollandin.
Rollandin (PA) - Merci Président de la compréhension et surtout d'avoir quand même donné quelques minutes. Je dois avouer que la vraie relation qui a été faite à cette loi, a été faite de la part du collègue Aggravi, qui a justement présenté ceux qui sont les aspects qui on va changer et surtout sur lesquels intervenir dans l'intérêt général.
Je crois que les collègues ont déjà un peu l'analyse de ce qui se passe avec cette loi. Je voudrais seulement dire un regret. Pendant cette période, on a pu intervenir le moment où il y avait vraiment des requêtes d'intervenir dans certaines œuvres, de délai, d'intervention. Il y avait toute une série de petites choses qui pouvaient être interprétées et faites sans des difficultés particulières et qui auraient donné des résultats importants. Malheureusement, on n'a jamais accepté des requêtes des travailleurs, des différentes sociétés, des bars et des restaurants qui voulaient demander de prendre acte de ce qui se passait et donner la possibilité de démontrer qu'on était en quelque sorte une région autonome. Ce qui ne se passe pas très souvent dans ces temps !
Je crois qu'aujourd'hui soit sans doute une belle journée. On va reprendre un discours et surtout des réponses à ceux qui ont été les requêtes pendant tous ces mois. Je remercie à mon tour l'assesseur qui a travaillé, monsieur Bertschy, qui a géré cette partie importante avec l'assesseur Marzi. Je crois qu'en effet il a travaillé de la façon la meilleure, c'est à dire sans voir si la proposition était faite de la part d'A plutôt que de B. Il s'agissait de voir si la proposition était valable ou non e cela a été fait avec conscience et avec des bons résultats !
Je crois qu'il sera important aujourd'hui d'essayer de faire le plus vite possible l'assignation de l'argent, car ils attendent cet aspect. Je crois qu'il n'y a pas grand-chose à dire, sinon de se féliciter des résultats importants. Un résultat qui donnera finalement à nouveau la possibilité de travailler, en sachant qu'on peut arriver à la fin du mois et savoir qu'on n'a pas à attendre les résultats de la Région, ou plutôt de l'Assemblée nationale.
Non sto a ripetere tutti i fatti positivi, tutti quelli che sono gli interventi giusti, necessari, magari ce ne saranno ancora altri che nel tempo dovremo verificare se e come è necessario. Però questo lavoro collegiale non vuol dire miscelare le varie forze politiche, ma invece prendere atto di un'esigenza straordinaria collegata e conseguente a questa pandemia, che purtroppo non è ancora finita! Quindi non dobbiamo pensare di aver già risolto tutto, abbiamo anche molto da fare e sarà importante decidere al più presto come attivare tutte le forze che sono a disposizione delle amministrazioni dei Comuni, perché al più presto la gente possa ricevere i fondi di cui oggi noi abbiamo parlato. Quello è importante: non perdere altro tempo. Sollecitare gli uffici in modo tale che ci sia la possibilità, nel più breve tempo possibile, senza troppe procedure farraginose, di dare finalmente quello che spetta dalle valutazioni che abbiamo fatto a chi ha sofferto durante questi mesi.
Credo che ci sia da fare la valutazione che per una volta questa Regione autonoma ha dato un segnale importante di quello che insieme si può fare, senza trovare trucchetti o dire "questo l'ho fatto io, questo l'hai fatto tu". Credo che il Consiglio nella sua interezza voterà convintamente questo provvedimento, che credo possa andare per una volta nella direzione giusta.
Presidente - Ci aggiorniamo al pomeriggio, i lavori riprenderanno alle ore 15:00.
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La seduta termina alle ore 12:52.