Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 681 du 9 juin 2021 - Resoconto

OGGETTO N. 681/XVI - Interpellanza: "Azioni finalizzate alla promozione e alla valorizzazione del settore pesca in Valle d'Aosta".

Bertin (Presidente) - Punto n. 24 all'ordine del giorno. Per l'illustrazione, il consigliere Brunod, a cui passo la parola.

Brunod (LEGA VDA) - Preso atto che in data 3 maggio 2021 nell'articolo pubblicato sulla Gazzetta Matin dal titolo "Consorzio Pesca acque agitate" vengono riportate le seguenti considerazioni: "Bufera sul Consorzio Pesca della Valle d'Aosta. Dalle sezioni territoriali arrivano malumori dei pescatori che puntano il dito contro la presunta gestione deficitaria del consorzio. Sotto accusa in particolare le semine nelle riserve, nei corsi d'acqua e anche nei laghi alpini.

Evidenziato che il Consorzio regionale pesca è un ente pubblico non economico, dipendente dalla Regione Autonoma Valle d'Aosta che svolge la sua attività su tutte le acque della Valle d'Aosta;

rilevato che il consorzio è stato istituito con legge regionale 10 maggio 1952 n. 2, provvedimenti in materia di pesca e istituzione del Consorzio regionale per la tutela, l'incremento e l'esercizio della pesca in Valle d'Aosta, e successivamente poi abrogata ad eccezione delle norme dell'articolo 2 dall'articolo 26 della legge regionale 11 agosto 1976 n. 34;

preso atto che all'articolo 3 della legge regionale 11 agosto 1986 n. 34 l'attività che il consorzio svolge è rivolta al conseguimento dei seguenti fini:

promuovere la conservazione e la propagazione del patrimonio ittico dando la preminenza alle specie pregiate indigene;

favorire la piscicoltura e curare il ripopolamento ittico;

effettuare e disporre studi e indagini su quanto attinente l'ittica e la pesca relazionandone alla struttura regionale competente per eventuali interventi in materia;

promuovere l'effettuazione da parte delle strutture competenti di periodici prelevamenti d'acqua per gli opportuni controlli sul tasso d'inquinamento ai fini dell'adozione di adeguati provvedimenti a salvaguardia del patrimonio ittico e dell'equilibrio ecologico;

vigilare sulle opere di semina e ripopolamento ittico su acque date in concessione a terzi in adempimento di obblighi ittiogenici;

curare l'osservanza delle norme di legge sulla pesca avvalendosi dell'opera volontaria di pescatori con qualifica di guardie ittiche sia in materia di vigilanza che di ripopolamento;

emanare regolamenti relativi all'esercizio della pesca sportiva, valorizzare la pesca quale attrattiva turistica istituendo in zone idonee opportune riserve consorziali e svolgendo adeguata opera in collaborazione con gli organi turistici della Regione;

eseguire inoltre tutti gli altri compiti e incarichi che l'Amministrazione regionale riterrà di affidargli nell'interesse dell'ittica e della pesca.

Appreso che in data 30 maggio 2021, e qui correggo perché l'iniziativa è stata presentata in data 28 maggio, quindi in data 30 maggio 2021 si sono tenute le elezioni per il rinnovo dei comitati sezionali e dei rappresentanti dei pescatori del consorzio amministrazione del consorzio regionale pesca.

Ritenuto che il settore della pesca sia un'attività dalle grandi potenzialità dal punto di vista dell'offerta turistica per la regione Valle d'Aosta, sia a livello nazionale che internazionale.

Si interpella l'Assessore competente per conoscere se vi sia l'intenzione d'intervenire per risolvere le diverse problematiche riscontrate attraverso modalità idonea a rivalorizzare e a promuovere al meglio tutto il settore pesca Valle d'Aosta.

Presidente - Per la risposta, l'assessore Sapinet.

Sapinet (UV) - Probabilmente anche la vicinanza delle elezioni, del rinnovo, ha un po' esasperato i toni e messo in evidenza alcune criticità ma, al di là dell'elezione e dei rinnovi, c'è da parte nostra un massimo impegno e massima attenzione perché concordo con lei sull'importanza che ha l'attività della pesca per la nostra regione.

Con questa iniziativa farò un breve riassunto anche di quanto fatto nell'ultimo periodo e di quanto rimane da fare, quali sono un po' le intenzioni dell'assessorato da portare avanti in collaborazione, in stretta collaborazione, in massima collaborazione con il Consorzio, che a breve nominerà il nuovo referente.

Da diversi anni il Consorzio regionale pesca gestisce la pesca nelle acque libere regionali, tramite una decina di riserve; queste ultime contano importanti presenze annue, sia di soci residenti che di soci non residenti.

Nell'ultimo biennio, per sviluppare la pesca turistica sono state intraprese varie iniziative, tra cui: la possibilità di rilascio dei permessi di pesca giornalieri, mensili, stagionali; l'eliminazione dell'obbligo del pagamento della tassa regionale per l'esercizio della pesca, se in possesso del permesso giornaliero e il versamento al Consorzio regionale pesca di uno specifico canone ittiogenico da parte dei concessionari di derivazione d'acqua pubblica per far fronte agli oneri derivanti dalla gestione ittica.

Al fine di poter svolgere numerose incombenze in capo all'ente, il Consorzio regionale pesca ha recentemente approvato la ristrutturazione della propria pianta organica per poter procedere a una prossima assunzione di una figura tecnica che potrà così supportare il consorzio nella sua attività.

Esso inoltre ha avviato una convenzione di ricerca con l'Università delle Marche per approfondimenti sul tema dell'autoctonia della trota mediterranea in Valle d'Aosta.

Per quanto attiene invece all'Amministrazione regionale, è stata promossa una convenzione tra Regione, CVA e Consorzio regionale pesca per l'istituzione di una riserva di pesca no-kill - senza catture - nel tratto di Dora Baltea tra i Comuni di Fénis, Nus, Verrayes e Chambave, al fine d'incrementare l'offerta turistica di pesca.

Il Consorzio si occupa infatti della gestione delle riserve con immissione di sole specie autoctone, trota marmorata e temolo.

La CVA si è impegnata a effettuare rilasci e prelievi idrici nel rispetto dei pesci e dell'attività di pesca.

L'Assessorato ai lavori pubblici si è impegnato a non effettuare disalvei o altri interventi per non arrecare pregiudizio alle popolazioni ittiche, mentre l'Assessorato all'agricoltura e risorse naturali assicura gli interventi di mantenimento e miglioramento del territorio.

Si sta inoltre predisponendo l'affido di uno studio per l'effettuazione del controllo numerico dei cormorani, responsabili di una forte predazione della popolazione ittica regionale.

È in corso, inoltre, la definizione dei criteri per la concessione di tratti di torrente o di laghi per l'istituzione di riserve di pesca da parte di privati.

Occorre sottolineare che la pesca è anche funzionale a una gestione integrata e sostenibile delle acque, improntata alla tutela ambientale dei corsi d'acqua. A tal fine, l'attività ittica deve fare riferimento obbligatoriamente alle specie autoctone. Le due specie autoctone della Regione, la trota marmorata e il temolo italico, sono in via d'estinzione, presenti solo nella Dora Baltea con sporadici esemplari.

I tentativi di recupero e di reintroduzione della trota marmorata e del temolo - intrapresi negli ultimi anni dal Consorzio regionale per la tutela, l'incremento e l'esercizio della pesca in Valle d'Aosta - non hanno purtroppo avuto sinora esito favorevole.

Preso atto della necessità di affrontare, in modo complessivo e a scala di intero bacino idrografico, le problematiche che stanno portando al declino delle due specie autoctone, la Regione ha approvato con deliberazione della Giunta regionale 64 del 1° febbraio 2021 un progetto interregionale, che coinvolge la Città metropolitana e l'Università di Torino, il Parco Nazionale del Gran Paradiso e, ovviamente, il Consorzio regionale pesca, finalizzato alla conservazione e alla gestione della trota marmorata e del temolo italico nel bacino della Dora Baltea, per il quale è stato richiesto specifico finanziamento nell'ambito della programmazione Life.

Il progetto, sostenuto anche dal Ministero dell'Ambiente, ha passato positivamente la valutazione di secondo livello della Commissione europea nello scorso mese di maggio e sarà inserito nelle richieste di finanziamento.

Per parlare un po' di cifre, il budget complessivo del progetto ammonta a circa 3.730.000 euro con una quota afferente alla Regione che è di circa 1.700.000 euro, di cui un milione a valere su fondi europei, 540.000 euro compensati mediante la valorizzazione del personale interno e 160.000 euro come autofinanziamento, quindi risorse importanti che potranno fare bene al movimento.

Il progetto, nello specifico, traccia la gestione ittica regionale dei prossimi anni e prevede, nel dettaglio:

la ricerca di recupero in Piemonte di esemplari autoctoni di trota marmorata e di temolo italico; la loro riproduzione presso lo stabilimento ittico regionale di Morgex-La Salle; la ristrutturazione a tal fine, appunto, dello stesso; l'utilizzo per le immissioni degli esemplari ottenuti; il recupero dell'idoneità dell'habitat della marmorata e del temolo in tratti significativi della Dora Baltea mediante l'eliminazione di briglie ed altri manufatti presenti in alveo; il miglioramento delle misure di conservazione delle due specie attraverso l'adozione formale di strumenti di pianificazione e linee guida di indirizzo per la gestione ambientale e ittica.

In attesa che la produzione di materiale ittico autoctono sia sufficiente al fabbisogno del territorio regionale, al fine di supportare l'attività di pesca turistica si ipotizza di effettuare immissioni di esemplari di fauna ittica non autoctona, per le quali, in base alla recente normativa, occorre l'autorizzazione del Ministero della Transazione ecologica.

Lo studio è in fase di ultimazione e sarà inoltrato dalla Regione al Ministero non appena ricevuto dal Consorzio regionale pesca.

Colgo quindi l'occasione anche per augurare un buon lavoro al rinnovato Consiglio di amministrazione del Consorzio pesca e, non appena saranno definite le cariche apicali, ci metteremo assolutamente al lavoro e a disposizione per affrontare la programmazione dei prossimi anni.

Presidente - Per la replica, il consigliere Brunod ne ha facoltà.

Brunod (LEGA VDA) - Grazie, Assessore, per la risposta, ma soprattutto mi fa piacere che comunque abbia condiviso alcune criticità emerse in quest'ultimo periodo, come ha detto anche lei, al riguardo di questo settore che è molto importante e che ha dalle grandi potenzialità per la nostra regione e grazie per l'impegno che ha detto di portare avanti con le diverse iniziative, dando continuità e incrementando le risorse su questo settore poiché - soprattutto in questi ultimi periodi, anche post pandemia, dove tutte le attività outdoor hanno un grosso successo - sicuramente la pesca potrebbe essere una di quelle attività che possono dare grandi soddisfazioni alla Valle d'Aosta.

Oltre al discorso dei maggiori investimenti sul settore, tenevo ad analizzare alcune criticità emerse dopo le elezioni del 30 di maggio: soprattutto ci sono criticità - segnalate pure dagli organi di stampa - per quanto riguarda l'aspetto della comunicazione tra consorzio e sezioni, quindi quello che suggerisco è magari di essere sensibile al cercare di migliorare questi aspetti.

Altrettanto importante è cercare l'attenzione dei giovani e delle scuole per avvicinarli maggiormente al settore della pesca e soprattutto si deve credere nel settore pesca come un'ottima fonte per il turismo della Valle d'Aosta. Il nostro invito è di sollecitare il nuovo Consiglio di amministrazione del Consorzio a lavorare in questa direzione per il bene della Valle d'Aosta.