Objet du Conseil n. 387 du 25 février 2021 - Resoconto
OGGETTO N. 387/XVI - Interpellanza: "Intendimenti per garantire il rispetto delle convenzioni in essere con le associazioni sportive che svolgono la loro attività all'interno del Palaindoor".
Bertin (Presidente) - Punto n. 36, consigliere Perron per l'illustrazione.
Perron (LEGA VDA) - Ritorniamo sull'annosa questione del Palaindoor. Ricostruisco un po' le notizie riguardo alle decisioni prese dalla Giunta.
La decisione di adibire il Palaindoor a centro vaccinale ci arriva per mezzo stampa, sulla Gazzetta Matin di lunedì primo febbraio; si apprende così che le associazioni sportive hanno ricevuto dall'azienda romana "Sport e Salute", già "CONI S.p.A.", la comunicazione che la struttura chiuderà i battenti il 5 febbraio e sono in subbuglio.
Conferma l'assessore Barmasse nell'articolo: "La Protezione Civile ha ritenuto la struttura come la più idonea, non ha certezze" - e questo elemento ha attirato un po' la nostra attenzione perché eravamo al primo febbraio - "ma non esclude la data fatidica del 5 per la requisizione".
L'articolo poi riporta: "È furibondo il Presidente del CONI Valle d'Aosta, il quale dichiara che è arrivata totalmente a sorpresa la comunicazione da Sport e Salute" e spiega che "dopo la proroga al 31 marzo era arrivata la decisione di chiudere tutto a partire dal 5 febbraio" e ancora: "Nessuno ci ha detto niente, c'è stato un sopralluogo imprevisto da parte della Protezione Civile e ASL ma si era parlato di chiudere dopo il 12 febbraio, invece poi è arrivata la mazzata".
Tra gli altri pareri riportati dall'articolo, il Presidente della Disval non si dava per vinto e sosteneva "Non abbiamo ancora ricevuto comunicazioni ufficiali, speriamo nell'incontro con il Comune che sarebbe dovuto avvenire martedì" - presumo io martedì forse il 2 febbraio - "per trovare una soluzione."
Aosta Cronaca, sempre lo stesso primo febbraio, riporta la notizia commentando che la gara di arrampicata del 6 e 7 febbraio sarebbe stata la prima e l'ultima dell'anno e interpella il Sindaco di Aosta, il quale conferma la scelta come inevitabile.
Tre giorni dopo, arriva il comunicato stampa regionale, siamo al 4 febbraio, nel quale si comunica che la scelta, proposta dalla Protezione Civile e condivisa dalla ASL, è stata reputata la più idonea da tutti gli enti coinvolti.
Arriviamo al 5 febbraio: lo sgombero per le associazioni diventa ormai fattivo e a questo segue anche l'annullamento della gara di arrampicata - che non era, tra l'altro, una garetta piccola interno alla palestra, era una prova del circuito macro Regione Piemonte-Valle d'Aosta, c'era parecchia gente coinvolta - alla quale si faceva riferimento nell'articolo di giornale come prima e ultima. In realtà salterà anche questa, perché evidentemente è fuori dal termine fatidico e l'apprendiamo proprio dalla stampa del 5 febbraio.
Ne deduciamo un sicuro danno d'immagine per la Valle perché - come sappiamo, per l'esperienza dello sci - vedere tutto cancellato all'ultimo non è piacevole e non si fa bella figura.
Quindi ci siamo chiesti su quali basi, su quali atti siano state prese le decisioni e quali siano state le modalità di comunicazione adottate nei confronti dell'ente gestore e delle associazioni coinvolte, perché non bisognava essere dei geni per capire - leggendo i giornali e assistendo alla manifestazione in piazza di protesta lo scorso venerdì 5 febbraio, tra l'altro manifestazione alla quale c'era lo stesso assessore Guichardaz - che qualcosa nella catena di trasmissione non aveva funzionato.
Allora abbiamo fatto una ricerca e l'unico atto relativo al Palaindoor del quale siamo venuti a conoscenza alla data di deposito della nostra iniziativa, che è il 12 febbraio, risulta essere la delibera di Giunta comunale n. 175, quella del 31/12, la quale autorizzava il CONI all'apertura della stessa struttura per le attività che non avessero trovato una nuova collocazione fino e non oltre il 31 marzo, quindi i famosi tre mesi di tempo.
Della data del 5 febbraio la traccia non c'era. Nello scorso Consiglio, fra le altre questioni riguardante il Palaindoor, il collega Manfrin ha chiesto espressamente al presidente Lavevaz - che tra l'altro mi spiace che non sia presente - su quali atti si basasse la decisione, ma la risposta non ci era pervenuta.
Abbiamo allora cercato da altre parti, abbiamo guardato il piano vaccinale predisposto a gennaio, il quale al punto 7 prevede un punto di somministrazione centralizzato al servizio della città di Aosta e altri punti di somministrazione, Châtillon e Donnas, ma esplicitamente riferisce come il punto per Aosta e zone limitrofe sia ancora da individuare.
Arriviamo quindi al 19 febbraio e abbiamo la delibera di Giunta regionale, la n. 139, già citata anche ieri; da questa possiamo apprendere - e mi spiace che sono un po' noioso nella descrizione, ci sono tanti pezzi ma, ahimè, mi tocca - da questa possiamo apprendere che l'azienda USL ha trasmesso con nota del 16 febbraio all'Assessorato della sanità e al Capo della Protezione Civile il verbale della riunione datata 8 febbraio, quindi attenzione alla data, 8 febbraio, tre giorni dopo che erano già stati sgomberati... è il verbale della riunione del gruppo tecnico per il coordinamento dell'attività vaccinale che ha stabilito di utilizzare il Palaindoor appunto come centro per le vaccinazioni.
Nella stessa delibera, e continuo a citare espressamente, si ricorda che l'unità di supporto e coordinamento per emergenza Covid ha preso atto della scelta fatta da ultimo nella riunione del 15 febbraio.
Ricapitolo per essere un po' più 'chiaro: l'otto febbraio, dai documenti che abbiamo, il Gruppo Tecnico per il coordinamento dell'attività vaccinale stabilisce come centro vaccinale il Palaindoor, quindi finalmente - sulla base degli atti - sappiamo chi ha deciso.
Il verbale viene poi trasmesso all'USL il 16 febbraio, l'unità di supporto e coordinamento prende atto della scelta effettuata da ultimo nella riunione del 15 febbraio.
Quindi noi al 12 febbraio ci chiedevamo quali fossero gli atti e non li trovavamo, adesso li abbiamo visti, ma non solo, nessuno specifica la data di requisizione della struttura, il 5 febbraio, noi non lo abbiamo trovato, magari avremo novità, ma soprattutto non si rispettano le tempistiche, perché se la decisione è stata ufficialmente presa l'8 febbraio, su quali basi il Palaindoor è stato chiuso il 5?
"Quali sono state le modalità di comunicazione adottate nei confronti dell'ente gestore e delle associazioni coinvolte?" È stato ritenuto sufficiente un comunicato stampa il 4 febbraio quando erano già apparse, tra l'altro, notizie sui giornali nei giorni precedenti; ecco perché sono importanti le date: era il primo febbraio, sappiamo le cose dai giornali e poi non troviamo gli atti.
Sono state fatte soltanto comunicazioni informali agli interessati senza alcuna base amministrativa o sono state affidate alla comunicazione della società "Sport e Salute"?
Ecco, questo chiediamo nella nostra iniziativa e chiediamo inoltre quali siano gli intendimenti per garantire nel prossimo futuro il rispetto delle convenzioni in essere con le associazioni sportive, anche se già l'iniziativa dei colleghi di Pour l'Autonomie ieri era stata portata avanti su questo tema, quindi alcune risposte sono già state date.
Ci interessa capire quale sia stato il modus operandi e capire le questioni un po' più tecniche.
Presidente - Per il Governo regionale risponde l'assessore Barmasse.
Barmasse (UV) - Già il Piano vaccinale anti Covid-19 dell'Azienda USL, richiamato per la prima volta in un comunicato stampa aziendale del 22 dicembre 2020, e in seguito il Piano regionale, definitivamente approvato con Dgr n. 51 in data 25 gennaio 2021, avevano indicato per la fase della vaccinazione di massa la necessità di dotarsi di un punto di somministrazione centralizzato al servizio della città di Aosta e delle Unités Grand-Combin, Monte Emilius e Grand-Paradis.
Questo punto è stato individuato - su proposta della Protezione Civile regionale e dal gruppo tecnico per il coordinamento dell'attività vaccinale dopo aver sbagliato diverse ipotesi - nella struttura polivalente "Palaindoor Marco Acerbi", sita nel Comune di Aosta in corso Lancieri, che presentava la localizzazione utile e le caratteristiche logistiche di ambienti e spazi precostituiti necessitanti di pochi e rapidi interventi per essere idonei allo scopo.
Nel frattempo il Comune di Aosta, con cui l'Azienda USL aveva intrattenuto rapporti, si era reso disponibile a concedere all'Azienda USL stessa i locali sopra descritti da destinare al punto di vaccinazione territoriale, mediante la stipula di un contratto di comodato d'uso gratuito.
Tale punto è stato definitivamente approvato e dotato di autorizzazione sanitaria temporanea con Dgr 139/2021.
I lavori di allestimento della struttura sono in corso per permettere l'avvio della cosiddetta fase B, cioè della campagna di vaccinazione di massa a partire dagli inizi del mese di marzo.
Con nota protocollo 1168 del 16 febbraio, l'Azienda USL ha trasmesso all'Assessorato sanità, salute e politiche sociali e al capo della Protezione Civile della Presidenza della Regione il verbale della riunione dell'8 febbraio 2021 del gruppo tecnico per il coordinamento dell'attività vaccinale, il quale ha stabilito di utilizzare le tre strutture regionali da utilizzare come punto vaccinale.
L'unità di supporto e di coordinamento tra i componenti della quale figura anche il Sindaco di Aosta, nella riunione del 15 febbraio 2021 ha preso atto della scelta delle tre strutture predette e conseguentemente questo Assessorato ha proceduto a predisporre la sopracitata delibera 139/2021.
Ora è proprio al Comune che spetta la competenza diretta dei rapporti con l'ente gestore e con le associazioni sportive citate nell'interpellanza. Il Sindaco Nuti ha dimostrato ancora oggi disponibilità e collaborazione in un momento in cui questa è necessaria per il benessere collettivo.
Dall'informazione che il Comune ci ha fornito il 2 febbraio scorso, è stato organizzato un incontro con le associazioni che svolgevano attività presso il Palaindoor, alle quali era già stata comunicata l'impossibilità di continuare a utilizzare la struttura a partire dal 31 marzo.
Successivamente il Comune ha comunicato formalmente all'ente gestore la necessità di rinunciare all'utilizzo già nel mese di febbraio.
Per quanto riguarda la terza domanda, cioè "quali siano gli intendimenti dell'Amministrazione regionale", il Comune - di intesa con la Regione - sta cercando di dislocare tutte le Federazioni che usano il Palaindoor e al momento l'80% delle società ha ricevuto una proposta, al fine di valutare ogni soluzione per non penalizzare troppo il mondo dello sport.
Vogliamo ribadire che l'istituzione del centro vaccinale all'interno del Palaindoor non precluderà comunque nei prossimi mesi la possibilità di avviare il percorso calendarizzato degli interventi di adeguamento e di ristrutturazione da realizzare per riportare la struttura alla piena fruibilità proprio grazie alla collaborazione dell'Amministrazione regionale e comunale; l'assessore Guichardaz, in ogni caso, questa mattina ha già risposto dettagliatamente al tema della ricollocazione delle singole attività nell'interpellanza 16 presentata dal consigliere Baccega. L'Assessorato si è comunque fatto carico di un confronto che è stato immediatamente avviato, come già detto nello scorso Consiglio regionale, garantendo un confronto anche attraverso un tavolo con referenti di varie società e federazioni sportive.
Ne approfitto per ricordare, visto che si parla di vaccini, che la Valle d'Aosta è la Regione in Italia che ha utilizzato la maggior parte dei vaccini, mi sembra oltre il 94%, e siamo 20 punti percentuali al di sopra della media italiana, questo solamente per ribadire, a mio avviso, che la campagna vaccinale magari non sarà perfetta ma è una buona campagna vaccinale.
Presidente - Per la replica, il consigliere Perron.
Perron (LEGA VDA) - Prendo atto di quello che dice, la ricostruzione dell'iter amministrativo che avevamo fatto era corretta perché mi riporta le stesse date.
Ora io credo anche che non stiamo mettendo in dubbio né la validità del piano vaccinale né i suoi risultati eccetera, penso anche che lei sia coinvolto parzialmente in questo perché mi spiace non vedere, ripeto, il presidente Lavevaz e neanche più l'Assessore allo sport, ma qui io credo che la responsabilità sia generale, perché a parte che la delibera regionale... tra l'altro ieri abbiamo fatto un'iniziativa gemella sul Comune di Aosta, abbiamo avuto delle altre informazioni, compare una data del 4 febbraio per cui l'unità di supporto identifica il Palaindoor come unica sede possibile, mentre qui abbiamo l'8, quindi c'è ancora qualche incongruenza. A parte che la delibera regionale è l'atto amministrativo ma qui vengono citati dei verbali che purtroppo valenza amministrativa non hanno, perché questo il punto. Io non discuto sul merito della questione della scelta, di quello se n'è già parlato, qui abbiamo ricostruito un iter amministrativo che presenta dei vizi di forma, questo è il problema!
La delibera di Giunta arriva, tra l'altro, 14 giorni dopo che il Palaindoor è stato chiuso, e in questo caso senza atti amministrativi, e si apre anche la possibilità che coloro che siano stati danneggiati possano ricorrere a vie legali, perché qui c'è un vizio di forma, questo era il tema, lo abbiamo accertato anche ieri e quindi in questo caso io credo che, al di là di lei Assessore, il Presidente della Giunta debba prendersi la responsabilità di fronte alla collettività: sono state prese delle decisioni, sono state comunicate in maniera... alcuni con le telefonate; la data del 5 febbraio non compare, c'è un vizio di forma e quindi la responsabilità è interamente della Giunta.
Presidente - Vedo la prenotazione del consigliere Marguerettaz.
Marguerettaz (UV) - Solo per un chiarimento. Il presidente Lavevaz è in conferenza con il ministro Speranza e con la ministra Gelmini, quindi solo per informare che non è una mancanza di rispetto, ma è in videoconferenza con i membri del Governo.