Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 382 du 24 février 2021 - Resoconto

OGGETTO N. 382/XVI - Interpellanza: "Intendimenti per una maggiore fruibilità del servizio presente nel sito della Regione relativo ai luoghi di conferimento di materiali di risulta da demolizione e lavorazione ad oggi attivi".

Bertin (Presidente) - Punto n. 31 all'ordine del giorno. Per l'illustrazione, ha chiesto la parola la consigliera Spelgatti, ne ha facoltà.

Spelgatti (LEGA VDA) - Considerata la misura prevista dal decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito con emendamenti nella legge 17 luglio 2020 n. 77, cioè la misura del super bonus 110 percento, e il notevole aumento di materiali di risulta da demolizione e lavorazione che dovranno essere smaltiti a seguito dei lavori, interpelliamo la Giunta per conoscere: "se gli uffici regionali abbiano fatto delle stime di massima degli aumenti dei quantitativi di materiali di risulta da demolizione e lavorazione negli anni a venire che deriveranno appunto presumibilmente da questa misura; se sia stato fatto un censimento del numero e dello stato dei siti di conferimento dei materiali di risulta da demolizione e lavorazione ad oggi attivi per comprendere la capacità attuale residua di ricezione dei vari CER di cui all'oggetto; se sia intenzione della Giunta di dare mandato agli uffici competenti al fine di rendere maggiormente fruibile il servizio messo a disposizione sul sito della Regione, che non solo risulta difficilmente individuabile ma soprattutto assolutamente datato (verificando i dati di aggiornamento delle schede, ne troviamo del 2012, 2014, 2015) e incompleto, in maniera tale che i professionisti possano avere un utile servizio a supporto della loro attività, anche alla luce delle determinazioni assunte dal gruppo di lavoro 4 dell'Osservatorio regionale dei rifiuti nella riunione del giugno 2019".

Proprio perché sappiamo che questa misura del 110 percento potrebbe veramente avere degli ottimi riscontri, potrebbe sì, potrebbe no, non lo sappiamo, però è presumibile che questo avverrà e sapendo che appunto ci sarà poi un'enorme quantità di materiale da dover smaltire, sono andata poi a verificare lo stato dei siti e sono partita dal sito della Regione.

Al di là del fatto che, per arrivare a trovare la pagina per vedere quali sono le discariche, dove sono, eccetera, ci si mette non poco, non è così semplice, immediato e chiaro, poi però sono arrivata a questa pagina dove ci sono appunto questi numeri: circa 150 tra cave e discariche, impianti di trattamento e riciclaggio, eccetera, poi però apro le schede e, al di là del fatto che questo sito, ripeto, è datato, oltretutto la pagina è datatissima e quindi ci sono dei sistemi decisamente più moderni che dovrebbero essere utilizzati, appunto apro le schede e vedo sulle varie discariche: "data aggiornamento scheda su quella discarica 6 marzo 2012", l'altro 11 luglio, l'altra del 2014 e via così.

Ritengo quindi che un censimento capillare, questo vale in ogni caso e indipendentemente dalla misura del 110 percento, ma a maggior ragione adesso urge che ci sia questo censimento capillare e dovrebbe essere creato un database a supporto di tutti i professionisti in cui venga fuori il Comune, il titolare, il gestore, gli estremi autorizzativi, il CER dei volumi autorizzati e anche la volumetria residua, perché ad oggi non c'è una vera comunicazione tra... anche i Comuni, perché molto spesso alcuni Comuni danno anche degli incarichi annuali per i rilievi topografici e delle varie discariche, però evidentemente non c'è poi una comunicazione con la Regione e poi soprattutto il grosso problema adesso è che ci sono vallate in cui questi siti comunque mancano o comunque non sono più sufficienti, non sappiamo quale sia la capacità residua, teniamo presente che comunque sia nelle vallate dove queste discariche o non ci sono, o comunque sono in esaurimento ci sono dei problemi poi anche di autocarri che devono spostarsi in altre zone e percorrere molti chilometri per arrivare appunto a depositare questi materiali e questo comunque comporta, a parte inquinamento, ma ulteriori costi che vanno a carico dei committenti e quindi c'è tutto un problema non semplice da risolvere.

Sono andata a controllare per l'Osservatorio rifiuti se era stato fatto qualche cosa, in effetti, ho visto che c'è un verbale del 2019 dove sostanzialmente questo gruppo di lavoro decide di approfondire la possibilità di realizzare una piattaforma informatica nella quale inserire per ogni cantiere presente sul territorio valdostano sia il bilancio previsionale dei materiali di scavo e demolizione che il bilancio consuntivo degli stessi, il che mi sembra assolutamente cosa buona e giusta e si dice: "tale soluzione permetterebbe di avere un maggior controllo della tracciabilità dei rifiuti e soprattutto delle percentuali avviate a recupero o in discarica. Allo stato attuale non disponendo dei dati dei rifiuti prodotti nei nostri cantieri ma conferiti all'esterno del territorio valdostano, non è possibile infatti stimare le suddette percentuali..." e poi prosegue oltre. È chiaro che io non ho idea poi di quale sia stato l'esito di queste considerazioni dell'Osservatorio regionale dei rifiuti e quindi se poi qualcosa sia stato fatto effettivamente o meno.

Presidente - Per la risposta, ha chiesto la parola l'assessore Minelli, ne ha facoltà.

Minelli (PCP) - Ringrazio i colleghi Spelgatti e Distort per l'interpellanza proposta che tratta un tema di sicura rilevanza.

Faccio una breve premessa: il super bonus 110 percento introdotto dal decreto rilancio è un'agevolazione relativa a determinati interventi in ambito di efficienza energetica, gli interventi antisismici, l'installazione di impianti fotovoltaici o solari termici o di infrastrutture per la ricarica dei veicoli elettrici negli edifici, un'agevolazione ad oggi prevista fino a giugno 2022.

Per quanto concerne la questione, occorre innanzitutto chiarire che i rifiuti da costruzione e da demolizione non rappresentano dei rifiuti di tipo urbano, che sono gestiti dalla Regione e dai sub-Ato in un ciclo chiuso nel territorio regionale, ma sono rifiuti speciali il cui smaltimento è effettuato nell'ambito di dinamiche di libero mercato, anche al di fuori del territorio regionale e la cui corretta gestione è di esclusiva responsabilità dei progettisti e delle imprese esecutrici dei lavori stessi. Deve essere anche tenuto in conto che dai lavori di demolizione possono originarsi dei rifiuti classificati inerti, degli altri non pericolosi o addirittura pericolosi. In particolare, questi ultimi devono necessariamente essere avviati a smaltimento oppure a recupero in impianti che sono situati fuori Valle. Solamente una parte residuale corrispondente a delle specifiche categorie di rifiuti inerti potrà essere trattata o smaltita in impianti presenti sul territorio della Regione.

La vostra prima domanda è: "se gli uffici regionali abbiano fatto delle stime di massima degli aumenti dei quantitativi dei materiali di risulta da demolizioni e lavorazione negli anni a venire che ne deriveranno". Si è ad oggi a un primo avvio della progettazione e della cantierizzazione di interventi finanziabili con il super bonus che finora non hanno ancora generato degli impatti significativi sulla produzione. Da un confronto per le vie brevi da parte degli uffici con una delle associazioni di categoria dell'artigianato risulta che al momento non ci sono cambiamenti significativi nella produzione di materiali da risulta derivanti dagli interventi in discussione. Si sottolinea inoltre che le pratiche edilizie per l'efficientamento energetico sono inoltrate direttamente a ENEA e ai Comuni e non alla Regione. Dalle stesse non è comunque deducibile se gli interventi previsti dai richiedenti della pratica siano direttamente collegabili al super bonus del 110 percento in quanto è una successiva facoltà del singolo richiederlo dopo aver effettuato la pratica edilizia. I dati dichiarati relativi al materiale da demolizione sono poi inseriti in un modello di comunicazione che rimane in capo agli uffici tecnici comunali senza confluire in banche dati più strutturate, rendendone in tal modo praticamente impossibile l'analisi quantitativa. Allo stato attuale quindi non si può fare una valutazione attendibile sull'aumento della quantità dei rifiuti che potrebbero essere prodotti a seguito appunto dell'ecobonus.

Da parte delle strutture si precisa in ogni caso che interventi relativi alla sostituzione degli impianti di riscaldamento, di realizzazione di isolamento termico, di sostituzione di serramenti e finestre non dovrebbero portare ad aumenti significativi dei rifiuti avviabili in impianti situati nel territorio regionale in quanto si tratta in particolare non di inerti da demolizione ma, come già detto, di tipologie da inviare fuori territorio regionale. Si informa poi da parte degli uffici che le criticità relative al settore di conferimento dei materiali da risulta, da demolizione e costruzione saranno oggetto di uno specifico confronto con le organizzazioni di categoria, edili, artigiani e progettisti. Questo argomento sarà anche analizzato nell'ambito del procedimento in corso di aggiornamento del piano regionale dei rifiuti.

Ai fini di conoscere come i cittadini valdostani si possono collocare in qualche modo relativamente agli interventi di efficientamento energetico, può comunque essere utile richiedere ai Comuni - e io concordo su questo - il numero delle pratiche edilizie relative, sapendo tuttavia che non si desumeranno con questo dei dati certi sull'uso dell'ecobonus ma piuttosto ciò può essere utile per utilizzare il dato come area di monitoraggio all'interno anche della strategia di decarbonizzazione.

Il secondo punto dell'interpellanza chiede se sia stato fatto un censimento del numero e dello stato dei siti di conferimento dei materiali di risulta da demolizione e lavorazione ad oggi attivi per comprendere la capacità residua di ricezione dei vari CER. Relativamente ai soli rifiuti da costruzione e demolizione trattabili nel territorio regionale, si può dividere la capacità tra impianti di smaltimento, che sono le discariche, e impianti di recupero e di riciclaggio. Per quanto concerne le discariche per rifiuti speciali inerti, in Valle d'Aosta ne sono attive 35, negli ultimi cinque anni, dal 2016 al 2020, sono stati conferiti mediamente in tutte le discariche 19.600 metri cubi di rifiuti annui, 15.006 nel 2020. La potenzialità residua delle discariche ammonta a circa 335.000 metri cubi, i dati che ho indicato non comprendono la discarica di Pompiod, che è tuttora sotto sequestro, e che ha una capacità residua di circa 200 mila metri cubi. Per quanto concerne gli impianti di recupero, ne risultano in attività 19 per una potenzialità annua di lavorazione pari a circa 685.000 tonnellate annue, i metri cubi sono 457 mila. Oltre a quelli sopra indicati, sono attivi nel territorio della Regione alcuni impianti che possono ritirare i rifiuti metallici e apparecchiature elettriche, tuttavia la maggior parte di tali tipologie di rifiuti è avviata, come dicevo, a recupero in impianti fuori regione.

Al terzo punto chiedete: "se sia intenzione della Giunta di dare mandato agli uffici al fine di rendere maggiormente fruibile il servizio messo a disposizione sul sito". A proposito del sito e della difficoltà di lettura di reperimento dei dati e anche della loro vetustà, io concordo in linea generale con la vostra osservazione. Faccio presente che, per quanto concerne l'aggiornamento su geonavigatore della localizzazione degli impianti di trattamento di rifiuti autorizzati dalla Regione, i competenti uffici stanno lavorando da alcuni mesi sia per l'aggiornamento del database, (sono stati inviati un primo blocco di dati a INVA), sia per rendere i dati fruibili sul sito istituzionale della Regione attraverso la collaborazione tecnica appunto della partecipata, per cui si presume che, entro il mese di aprile, si possano rendere fruibili a tutti i cittadini le informazioni.

Informo infine che sono ripresi i lavori dell'Osservatorio regionale dei rifiuti dopo un'interruzione dovuta all'avvicendamento dei componenti dell'Amministrazione a seguito delle elezioni del 2020 e gli argomenti che abbiamo affrontato in questo momento saranno ripresi anche da questo organismo, dall'ORR, in una delle sue prossime sedute.

Presidente - Per la replica, ha chiesto la parola la consigliera Spelgatti.

Spelgatti (LEGA VDA) - Sarò molto breve perché poi voglio lasciare per la parte tecnica la risposta al collega Distort.

Mi fa molto piacere l'ultima parte della sua risposta perché ritengo che sia molto urgente, in vista di tutto ciò che potrebbe avvenire e dell'aumento che potrebbe derivare dalle misure in oggetto in relazione ai rifiuti, implementare questo servizio e creare veramente un servizio efficiente, non solo che ci siano i dati ma anche che sia molto più di facile raggiungimento la pagina relativa a queste informazioni.

Sono molto dubbiosa in relazione alle risposte che mi ha dato, ma lascio la parte tecnica al collega Distort, perché noi poi dobbiamo anche confrontarci veramente con i tecnici di riferimento, però sentirmi dire che dalle informazioni assunte ad oggi non c'è questo aumento laddove queste misure ancora non sono partite e i lavori effettivamente non si sono ancora se non in misura veramente minima, mi lascia molto perplessa. Comunque riascolterò poi con calma tutta la sua risposta e lascio la parola al collega Distort.

Presidente - Per i restanti tre minuti la parola al consigliere Distort.

Distort (LEGA VDA) - Non voglio essere spietato ma voglio essere sincero, assessore Minelli, veramente chi le ha scritto la risposta non aveva intenzione di rispondere ai quesiti posti, perché i quesiti posti in realtà fondamentalmente chiedono una visione, una visione dal punto di vista regionale per la gestione dei rifiuti provenienti dalle lavorazioni e pensare di sentire come risposta che sono di competenza dei professionisti e delle imprese costruttrici gli adempimenti relativi allo smaltimento, vuol dire una non risposta politica, assolutamente. Pensare cioè che i professionisti debbano compilare i moduli, tutta la parte di modulistica relativa prevista dalla legge n. 31/2007 sullo smaltimento di materiali di risulta, poi attraverso anche il portale, il sito della Regione e poi tutto questo si esaurisca così come un semplice dato... sono dati che il professionista redige che poi finisce alla fine in qualche modo nel recepimento del Comune per il rilascio del titolo abilitativo, finisce tutto lì.

Questa non è una visione, e poi pensare che ci siano dei rifiuti di lavorazioni che provengano dagli interventi al 110 percento o da altri tipi di interventi, va bene, il 110 percento è stato invocato nella premessa, ma fondamentalmente esprime il fatto che all'attività edilizia si aggiunge anche quella del 110 percento.

Poi comunque il 110 percento non si esaurisce in installazioni impiantistiche, il 110 percento prevede anche interventi, che, tra l'altro, il più delle volte si mescolano anche a iniziative di trasformazione edilizia, si sommano vari tipi, categorie di intervento, per i quali si generano dei rifiuti provenienti sia da demolizioni che da lavorazioni.

Assolutamente quindi, Assessore, io le consiglio di fare in modo che a livello di uffici ci sia un lavoro serio sotto questo punto di vista, perché noi non possiamo pensare di continuare a lasciare l'edilizia in balìa di sé stessa, sono i tecnici professionisti che redigono questa pratica, che, tra l'altro, è anche impegnativa, vanno a individuare dove andare a conferire, c'è proprio il conferimento dei vari rifiuti, con i CER, con i quantitativi, tutto questo lavoro di indagine faticosa per poi non arrivare a una conclusione dal punto di vista regionale della gestione dei rifiuti. Mi permetta ma qui noi siamo veramente all'abc.