Objet du Conseil n. 373 du 24 février 2021 - Resoconto
OGGETTO N. 373/XVI - Interpellanza: "Risoluzione della problematica del reclutamento del personale docente ed educativo delle istituzioni scolastiche".
Bertin (Presidente) - Punto n. 22 dell'ordine del giorno. Per l'illustrazione, ha chiesto la parola il consigliere Carrel, a cui cedo la parola.
Carrel (PA) - Torniamo su un tema che abbiamo iniziato a trattare ormai 2-3 mesi fa, il secondo Consiglio il 4 e 5 di novembre avevamo portato all'attenzione dell'Assessore e dell'Aula questo tema e dobbiamo dire che sono stati fatti dei passi avanti in quanto la delibera n. 1341 ha di fatto istituito un tavolo di lavoro, di cui hanno fatto parte il Sovrintendente agli Studi, il Dirigente della struttura del personale scolastico, il Coordinatore del Dipartimento legislativo e aiuti di Stato e l'Avvocato dirigente più il professore Boggero, che aveva fatto un parere pro veritate che avevo già citato e su cui abbiamo già avuto modo di analizzare e fare capire le nostre idee.
L'obiettivo di questo tavolo di lavoro - lo prendo dal testo della delibera - era di "effettuare degli approfondimenti giuridico-normativi sulle particolarità dell'ordinamento scolastico regionale e sulle competenze regionali in materia di reclutamento del personale scolastico". Abbiamo già parlato delle varie necessità che la nostra istruzione ha, sicuramente anche quella di stabilizzare gli insegnanti, che non è sicuramente un aspetto secondario, e delle difficoltà di far combaciare le esigenze dell'istruzione valdostana con le necessità a livello nazionale. Volevamo quindi appunto capire come era andato questo tavolo di lavoro, visto che si è concluso o, meglio, doveva concludersi da delibera entro il 15 febbraio, volevamo un piccolo resoconto su quanto è stato fatto e quanto è stato deciso. Questa, di fatto, era la prima domanda.
Abbiamo visto dai mezzi di stampa che l'Assessore ha già avuto modo di incontrare il neo ministro Bianchi e appunto in questo incontro l'Assessore ha posto l'accento sulle particolarità delle scuole di montagna, traendo spunto anche dall'Ansa che è uscita, e capisco l'intenzione del Governo regionale: quella di procedere a una norma di attuazione dello Statuto, questo è quanto ho capito, e di cui chiedo lumi all'Assessore, dall'Ansa.
Ovviamente cosa significa una norma di attuazione dello Statuto? Lo dico più che altro per chi ci ascolta. Un percorso abbastanza lungo, in quanto abbiamo bisogno di nominare noi, come Regione, la Commissione paritetica, lo Stato appunto gli altri tre membri della Commissione paritetica, bisogna lavorare in Commissione paritetica, bisogna fare approvare la legge a livello ministeriale, poi il Consiglio deve approvare la legge e poi, infine, il Consiglio dei ministri, quindi un iter che sicuramente si protrarrà nel tempo. Quello che noi avevamo proposto già il 4 e il 5 di novembre - e su cui chiedo se vi è stata fatta una verifica di fattibilità - era appunto, vista l'esigenza anche sanitaria, viste le problematiche sanitarie, la previsione di un concorso ad hoc in questo periodo proprio a livello regionale.
Con il secondo quesito vogliamo quindi appunto chiedere quale sia l'intenzione dell'Amministrazione in merito alla problematica del reclutamento del personale docente ed educativo: educativo anche perché, come abbiamo già più volte sottolineato, ma lo ripeto, gli educatori dei convitti di fatto non hanno più un concorso da vent'anni, eppure in Valle d'Aosta abbiamo bisogno di assumere degli educatori. Questo quindi è uno dei problemi, forse quello più impattante e più comodo da comunicare per far capire i problemi dell'istruzione a chi ci ascolta.
L'ultimo quesito invece riguarda le graduatorie su cui avevo già fatto un'altra iniziativa consiliare, forse era un'interrogazione. Ricordo che il Ministero ha dato le linee guida per aprire le graduatorie provinciali, per noi regionali, il 10 di luglio del 2020 e questo ovviamente ha spiazzato il nostro Assessorato, la Soprintendenza in quanto ovviamente non poteva procedere alla creazione di una nuova piattaforma, perché noi abbiamo dovuto creare una nuova piattaforma, ma, rileggendo un po' la sua risposta alla mia interpellanza, lei aveva appunto detto che sperava di non essere smentito e quindi cerco di controllare un po' lo status quo dei lavori e cerco di chiederle come stanno andando avanti i lavori di formazione di questa piattaforma proprio per verificare che non ci siano problemi e per non avere sorprese poi in estate.
In ultimo, sempre in merito alla graduatoria, leggendo il decreto del 10 luglio del 2020 del ministro Azzolina, vi è scritto da più parti, e prendo, ad esempio, la lettera b) del comma 5 all'articolo 3: "la seconda fascia è costituita dagli studenti che nell'anno accademico 2019/2020 risultano iscritti al terzo, quarto, quinto anno del corso di laurea di scienze di formazione primaria, avendo assolto rispettivamente almeno 150-200 CFU entro il termine della presentazione dell'istanza". Idem vale per il comma 7, sempre lettera b), in cui si dice che "la seconda fascia è costituita dai soggetti privi del relativo titolo di specializzazione che, entro l'anno scolastico 2019/2020, abbiano maturato tre annualità di insegnamento sul posto di sostegno nel relativo grado e che siano in possesso di alcuni requisiti", che poi elenca di seguito.
Ovviamente noi non abbiamo riaperto come nelle altre province le graduatorie in agosto del 2020, le riapriremo in estate 2021, quello che vogliamo chiedere è che questi requisiti, cioè il possesso di questi requisiti viene verificato nell'anno scolastico 2020/2021, quindi anch'esso viene slittato, oppure viene mantenuto quanto previsto a livello ministeriale 2019/2020? Mi auguro che possa essere slittato in quanto sennò i neolaureati anche dell'Università della Valle d'Aosta in cui tanto investiamo rimarrebbero ovviamente fuori da questo aggiornamento, cioè avremmo perso un anno di tempo senza dare la possibilità a chi si è laureato nell'ultimo anno di poter accedere a queste graduatorie.
Presidente - Per la risposta, ha chiesto la parola l'assessore Caveri, ne ha facoltà.
Caveri (VdA Unie) - Allora, la commissione, come da mandato, ha compiuto entro il 15 febbraio gli approfondimenti normativi che erano stati richiesti e ha trasmesso la relazione conclusiva dei lavori che le farò avere nella sua estensione, adesso mi limito a una sintesi.
Io stesso ho partecipato ad alcuni passaggi: ad esempio, a un'illuminante audizione con la Provincia di Trento, che, dal punto di vista comparativo, è utile, abbiamo scoperto, ad esempio, che loro applicano al momento in toto i concorsi su base nazionale, quindi fanno esattamente come facciamo noi in questo momento; abbiamo avuto un'ora di dialogo con una funzionaria, ma ci tornerò. Per chi si occupa dello Statuto e della sua applicazione è stato comunque un esercizio interessante. L'analisi della commissione era incentrata su due aspetti: il primo relativo alla competenza sullo stato giuridico ed economico del personale e il secondo sulla competenza, sull'abilitazione delle professioni, considerato che, per essere assunto in ruolo come docente, ci vuole l'abilitazione all'insegnamento. La commissione è pervenuta alla conclusione che il potere della Regione di disciplinare procedure di reclutamento del personale docente ed educativo, che appartiene ai ruoli regionali e conseguentemente la possibilità di bandire concorsi e predisporre autonomamente le prove per il reclutamento dei docenti non trovi sufficiente fondamento nell'attuale quadro di competenze e di norme di riferimento, benché esso non sia in maniera univoca interpretabile come preclusivo di tale potere, ma si ritiene comunque che ci vogliano delle norme di attuazione, una norma di attuazione specifica quale strumento più adatto per precisare e per codificare in maniera definitiva le competenze in materia di stato giuridico e anche di conseguenza di reclutamento del personale docente ed educativo che appartiene ai ruoli regionali. La stessa commissione ritiene che lo strumento della norma di attuazione sia dunque, proprio per sua natura pattizia e per le finalità di adattamento alle specificità della Regione, lo strumento idoneo per avviare una revisione complessiva della disciplina in questione. La commissione evidenzia anche come ogni eventuale adattamento dovrà essere preceduto da una valutazione dell'impatto organizzativo delle nuove disposizioni, e ne parlerò in dettaglio un po' più avanti.
Per quanto riguarda la seconda domanda sulla questione del reclutamento, come già ricordato sempre in quest'aula, sono in corso di svolgimento alcune procedure concorsuali bandite nel 2020, che sono un concorso straordinario per la scuola secondaria, posti comuni e di sostegno, un concorso ordinario per la scuola secondaria, posti comuni e di sostegno, e un concorso ordinario per la scuola primaria, posti comuni e di sostegno, e una procedura straordinaria per l'accesso ai percorsi di abilitazione nella scuola secondaria. Si tratta di procedure concorsuali alle quali la nostra amministrazione scolastica ha destinato i posti vacanti della dotazione organica regionale tenuto anche conto di quelli che si potrebbero rendere vacanti nel prossimo triennio scolastico, quindi 2020/2021, 2021/2022, 2022/2023. Purtroppo la pandemia ha determinato un rallentamento nello svolgimento dei concorsi, compresi quelli della scuola. Le prove scritte del concorso straordinario iniziate in autunno sono poi state sospese e di recente sono riprese, si sono appena concluse, il 19 febbraio; con riguardo ai concorsi ordinari e alla procedura straordinaria di abilitazione, si è in attesa della pianificazione da parte del Ministero dell'istruzione. Alla conclusione di questi concorsi i posti vacanti potranno essere coperti con le assunzioni in ruolo, sempre che nelle graduatorie di merito vi sia un numero di candidati sufficienti, e dovrebbe ridursi considerevolmente il numero dei cosiddetti "precari stabilizzabili". Io la scorsa volta, ricorderà Consigliere Carrel, avevo fatto un distinguo fra quella parte organica di persone che non sono dei precari ma sono delle persone che vanno a sostituire degli insegnanti che siano in maternità, piuttosto che in part-time.
Resta la problematica del personale educativo del Convitto Federico Chabod, in quanto, come lei ha ricordato, sono decine di anni, vent'anni che non c'è stato un concorso a livello nazionale e devo dire che anche su questo la commissione ritiene che la Regione non possa bandire autonomamente. Io so che c'è stato un intervento al Senato ambiguo dell'ex ministro Azzolina che diceva che forse si poteva fare, ma, come sempre, era una lettura double face. Io ho incontrato via zoom il ministro Bianchi, a cui ho spedito su questo punto, come sugli altri punti, una memoria, ci ha dato... una funzionaria del Ministero cui le Regioni possono fare riferimento e segnalo come il ministro Bianchi sia stato molto bravo come primo atto del suo Ministero a incontrare gli Assessori regionali che il ministro Azzolina aveva scelto di non incontrare mai.
Per riprendere il tema, è mia intenzione avere la valutazione dell'impatto organizzativo che deriverebbe dall'ampliamento delle competenze delle Regioni in materia di reclutamento del personale docente ed educativo dei ruoli, che come punti specifici avrebbe necessità della creazione di enti e organismi competenti nello studio e nella predisposizione del percorso concorsuale abilitante - perché Trento fa le prove con quanto scritto dallo Stato e in contemporanea con lo Stato - verifica della presenza nel contesto valdostano delle professionalità necessarie per definire le procedure concorsuali e di abilitazione per tutte le diverse materie di insegnamento, cioè le cosiddette "classi di concorso", individuazione degli interventi di modifica alla struttura organizzativa regionale e individuazione del nuovo fabbisogno di risorse umane da assegnare agli uffici dell'amministrazione scolastica che, come tutti sanno, è già piuttosto sofferente, quantificazione delle risorse finanziarie necessarie. Tutto questo serve a fronte della norma di attuazione, cioè la norma di attuazione, per quanto metterà un po' di tempo, ci consente di essere attrezzati poi per poterlo fare; non ci sarebbe niente di peggio, com'è avvenuto con alcune norme di attuazione, e non dico quali, per carità di patria, tipo la Motorizzazione, in cui noi abbiamo assunto delle competenze per poi essere in sofferenza... in sofferenza naturalmente per colpa di tutti noi, non di qualcuno in specifico, però è importante che, quando noi ci trasferiamo le competenze, poi siamo in grado di esercitarle.
Venendo al tema delle graduatorie provinciali, da noi regionali, si ricorda che si tratta di graduatorie di nuova istituzione, da cui devono discendere anche tutte le graduatorie di istituto e delle istituzioni scolastiche dipendenti dalla Regione. C'è un'ordinanza del Ministro del 10 luglio 2020, la realizzazione della specifica piattaforma informatica per la presentazione delle istanze e per tutto il resto è stata affidata all'INVA; le attività di analisi per il sviluppo della piattaforma sono in corso, sono iniziate in autunno e sono ancora in svolgimento, ancora di recente ho sollecitato l'INVA per dire: "fate in fretta perché non possiamo fare la figura dei cioccolatai", che peraltro è una nobile professione. I termini di presentazione delle istanze potranno essere individuate non appena il sistema informatico sarà implementato e collaudato e, fermo restando il periodo minimo di quindici giorni, è previsto indicativamente in aprile e in maggio. I requisiti per l'iscrizione sono quelli previsti dalla citata ordinanza, in più ovviamente bisogna conoscere il francese. Sui requisiti di iscrizione si ritiene che i requisiti debbano essere posseduti anche per le domande regionali al 6 agosto 2020, data di scadenza delle domande nazionali. Sono a disposizione della presidente Guichardaz, visto che ho un minuto e diciassette, per qualunque approfondimento su questa questione.
Vorrei aggiungere un elemento che però ci tenevo a segnalare. Quando noi abbiamo fatto la videoconferenza con Trento, questa gentilissima funzionaria ci ha spiegato che il legislatore provinciale aveva spinto sull'acceleratore e aveva presentato una legge provinciale: quella del 28 dicembre 2020 n. 16, che è poi in realtà la loro legge di stabilità provinciale. In questa legge c'è un articolo 13, che novella un articolo 13 di una legge precedente, e l'articolo 15 che novella un articolo 15 precedente, riguardanti la stabilizzazione del personale docente. Loro, sulla base della loro norma di attuazione, si sono spinti più avanti di quanto avessero fatto fino ad oggi. Vanno quindi adesso veramente verso dei concorsi provinciali. Devo dire per simpatia che la funzionaria era del tutto convinta che questa legge sarebbe stata impugnata di fronte alla Corte costituzionale, e non lo è stata. È un precedente per noi prezioso e rassicuro che su questo lavoreremo e chiedo al presidente Guichardaz di poter fare un approfondimento perché il breve tempo di un'interpellanza non ci consente di approfondire la questione.
Presidente - Per la replica, la parola al consigliere Carrel.
Carrel (PA) - Grazie Assessore per la risposta. Sì, come ha detto lei appunto, Trento è molto avanti e si è spinta molto avanti con questa legge provinciale, ovviamente dopo aver avuto la norma statutaria, quindi la legge statutaria, pertanto capisco bene il discorso. Speravo o, meglio, sono ancora convinto che, visto com'è stata utilizzata l'autonomia scolastica per rimandare le graduatorie e per fare certi passaggi, si potesse in qualche modo utilizzare per cercare di stabilizzare gli insegnanti.
Detto questo, credo che sia veramente opportuno - e guardo qui la collega Guichardaz - parlare anche di questa questione in V Commissione e magari fare anche un report più dettagliato di quello che è stato il tavolo di lavoro, perché capisco bene che i tempi qui sono limitati e magari cercare di audire anche professori senza cattedra per spiegare loro e per capire quali sono le loro esigenze e cercare di lavorare al meglio con la futura Commissione paritetica, che a questo punto diventa veramente una priorità assoluta perché dobbiamo in ogni modo cercare di accelerare su questi temi.