Objet du Conseil n. 362 du 24 février 2021 - Resoconto
OGGETTO N. 362/XVI - Interrogazione: "Differenze tra il piano vaccinale predisposto dall'Azienda USL e il piano vaccinale approvato dalla Giunta regionale".
Bertin (Presidente) - Punto 11 all'ordine del giorno. Per la risposta l'assessore Barmasse, ne ha facoltà.
Barmasse (UV) - In quanto alle differenze che intercorrono tra il piano vaccini predisposto dall'azienda USL e approvato il 22 dicembre 2020 e il piano regionale vaccinale anti-Covid approvato con delibera di Giunta regionale n. 51 del 21 gennaio 2021, si precisa: che l'azienda USL ha predisposto una prima bozza che è stata implementata via via con le interlocuzioni e le decisioni che sono state assunte nel tempo e da ultimo da parte del Gruppo tecnico di coordinamento attività vaccinale Covid-19, nel frattempo costituitosi in data 4 gennaio 2021; che l'azienda USL ha trasmesso formalmente il piano vaccinale il 14 gennaio 2021 con nota dell'Assessorato alla sanità salute e politiche sociali e al Presidente della Regione, ma non ha approvato tale piano.
Le differenze tra la bozza del piano vaccinale anti Covid-19 dell'azienda USL della Valle d'Aosta, richiamato per la prima volta in un comunicato stampa aziendale del 22 dicembre 2020 ed il piano regionale definitivamente approvato con DGR n. 51/2021, dipendono sostanzialmente dai tempi nei quali sono stati redatti. Il piano aziendale era stato pensato ancor prima che fosse chiaramente definita a livello nazionale la campagna vaccinale e dal lavoro del gruppo tecnico di coordinamento attività vaccinale Covid-19, nominato dal Commissario dell'azienda USL su indicazione del Presidente della Giunta regionale.
Le differenze sostanziali che si rilevano nel piano approvato con DGR 51/2021 stanno: nell'analisi più accurata dei dati di popolazione, suddivisa per fascia d'età e per zona; nella semplificazione del percorso del piano, riducendo il numero di fasi dalle quattro del piano strategico nazionale, vaccinazione anti-Sars-Cov2-Covid-19 del 12 dicembre 2020 a due, distinte in fase A e B; nella attuazione del piano della comunicazione che rientra tra le azioni di comunicazione istituzionale della Presidenza della Regione per l'anno 2021, di concerto con i competenti uffici dell'azienda USL; nella previsione dell'operatività di sottogruppi di progetto composti da profili professionali o di ruolo nelle rispettive organizzazioni, deputati alla gestione di tematiche specifiche come logistica, informatica, gestione operativa, eccetera.
Inoltre, il piano regionale approfondisce e dettaglia i seguenti argomenti prevalentemente relativi all'organizzazione della fase B, vaccinazione di massa. Punto A: allestimento logistico e strutturale dei centri di vaccinazione; punto B: definizione dei compiti delle figure professionali che costituiscono le unità che operano all'interno delle postazioni vaccinali; punto C: alla registrazione dei dati; punto D: alla formazione del personale e all'informazione della popolazione e dei gruppi di interesse; punto E: all'operatività del piano dei vaccini con identificazione e articolazione di sottogruppi con indicazione della funzione degli obiettivi da perseguire. Sottogruppi di progetto per la logistica, per la piattaforma informatica, per la gestione operativa delle vaccinazioni.
Oltre questo posso anche dire che ovviamente il tipo di vaccino influisce purtroppo pesantemente sull'andamento della programmazione, perché voi sapete che certi tipi di vaccini hanno delle indicazioni e altri ne hanno delle altre. La fornitura del vaccino non dipende da noi, ma dipende ovviamente dalla Protezione civile, quindi in base ai tipi di vaccini che ci vengono forniti, dobbiamo un pochettino tarare il tiro sul tipo di popolazione. Sapete anche che il vaccino di AstraZeneca, che fino all'altro ieri era indicato per la popolazione "in buone condizioni di salute fino a 55 anni" con una circolare del Ministero di ieri è stato portato a 65 anni e anche per persone che hanno una patologia che potrebbe portare anche delle conseguenze gravi, se si infettassero di SARS e quindi sviluppassero un Covid-19.
Quindi la necessità di questa campagna vaccinale, non dal punto di vista logistico ma sulle indicazioni e sui cluster che vengono utilizzati, cioè per sottoporre la popolazione alla vaccinazione, devono ovviamente e necessariamente variare in base al tipo di vaccini, alla quantità di vaccini che ci stanno somministrando e all'indicazione sui vaccini delle persone da vaccinare con quei vaccini.
Presidente - Per la replica il consigliere Manfrin, ne ha facoltà.
Manfrin (LEGA VDA) - La ringrazio Assessore per aver fatto un largo excursus su quello che è il piano vaccini, che però era solo marginalmente oggetto di questa interrogazione, la quale in realtà verteva sulle differenze fra un piano vaccini annunciato, come lei saprà e l'ho riportato nell'interrogazione, il 22 dicembre. Il 22 dicembre 2020 è uscito un comunicato stampa dell'azienda USL che diceva, tra le altre cose: "Le incombenze logistiche, trasporto, consegna, stoccaggio, conservazione dei vaccini, fanno parte del piano vaccini predisposto dall'azienda USL e approvato in questi giorni". Ora, "in questi giorni" significa probabilmente nei giorni precedenti il 22 di dicembre. Quindi il 22 di dicembre la USL dice: "abbiamo approvato il piano vaccini".
Io ho telefonato alla USL per avere notizie di questo piano vaccini e il problema è che il piano vaccini non c'era. Allora, se io faccio una comunicazione pubblica dicendo che c'è un piano vaccini che prevede tutta una serie di operazioni, sulla base delle quali io poi vado a eseguire la campagna vaccinale, mi aspetto che questo piano ci sia. Non c'è! E immagini la mia sorpresa quando vedo una delibera di Giunta, la n. 51 del 25 di gennaio, che ci dice che Il piano vaccinale anticovid è stato adottato con deliberazione di Giunta regionale del 25 di gennaio. Vuol dire che il piano è stato annunciato ed è stato definito come approvato il 22 di dicembre e un mese dopo in realtà poi è effettivamente arrivato.
Io non so questo a cosa sia dovuto, però lei Assessore ci dice che era una bozza, ma qua non ci dice che è una bozza, ci dice che era stato approvato. Non so di chi sia la responsabilità di questa comunicazione, ma effettivamente può immaginare che un minuto dopo in cui esce una comunicazione di questo tipo in un periodo come questo, ci sono tutta una serie di soggetti che sono interessati a capire quando sarà il loro turno o quali sono le previsioni di vaccinazione, e se un piano vaccini non c'è è inutile annunciarlo.
Io le chiedo, Assessore, di parlare con la USL, di fare in modo che questi annunci e questa malattia della "annuncite" venga guarita, perché altrimenti siamo qui ad annunciare, magari non so, di aver sconfitto il Covid-19 e poi magari verrà sconfitto tra due anni; non capisco sinceramente quale sia la rispondenza fra quello che viene annunciato e quello che effettivamente è.
Anche sulla questione dei soggetti da vaccinare ce ne sarebbe da dire. Giustamente lei ha fatto un accenno ad AstraZeneca, perché vede, io ho letto il piano vaccini, lei dice che è prevista la fase A dove è stato semplificato, ci sono una serie di persone previste, pare che siano in corso vaccinazioni anche su soggetti differenti rispetto a quelli che sono i soggetti previsti. È chiaro che giustamente, come dice lei, ci arrivano varie tipologie di vaccino che possono essere applicate in un caso o in un altro su differenti tipologie di soggetti, però è chiaro che se si dichiarano a piano alcuni soggetti e poi in effetti queste vaccinazioni vengono effettuate a altri soggetti, qualche discrepanza c'è; ma su questo avremo modo di approfondire.
Le chiedo soltanto un impegno in questo senso, Assessore: si finisca la politica degli annunci e si annuncino le cose quando ci sono concretamente e non quando sono soltanto delle bozze.