Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 361 du 24 février 2021 - Resoconto

OGGETTO N. 361/XVI - Interrogazione: "Ruolo riservato allo sport nelle linee programmatiche di governo".

Bertin (Presidente) - Punto 10 all'ordine del giorno. Per la risposta l'assessore Jean-Pierre Guichardaz.

Guichardaz J. (PCP) - Grazie colleghi Spelgatti e Brunod. La vostra interrogazione nelle premesse si aggiunge alle molteplici iniziative sull'argomento Palaindoor. Sul tema abbiamo già detto negli scorsi Consigli e avremo modo nel corso del Consiglio odierno di approfondire sia gli aspetti legati al centro vaccinale sia quelli relativi alle ricollocazioni delle discipline sportive, che si svolgevano nella struttura di proprietà comunale. Mi limiterei quindi a rispondere all'interrogazione, cercando di delimitarla proprio alla sua domanda, e cioè quale spazio la maggioranza riservi allo sport nelle proprie linee programmatiche.

Intanto vorrei premettere che per questo esecutivo lo sport e l'attività motoria in genere rappresentano priorità, sia sotto l'aspetto dei corretti stili di vita basati su politiche di prevenzione attenti al benessere psicofisico del singolo e della comunità, sia perché lo sport trasmette in modo diretto valori sociali importanti, soprattutto nelle fasi di sviluppo dei bambini e dei ragazzi. Imparare a socializzare e cooperare nel rispetto degli altri e delle regole autodisciplina, abitua alla fatica e all'impegno, porta ad aver cura della propria salute, in più insegna ad accettare le sconfitte e a ripartire da esse, gestendo le difficoltà e i problemi con atteggiamenti propositivi. Specifici capitoli, tra l'altro, del piano della prevenzione, sul quale ormai da anni lavorano le nostre strutture e molteplici altri soggetti istituzionali e no, vanno proprio nella direzione di caldeggiare, di incentivare la pratica dello sport come elemento per una crescita personale sana e, appunto, come abitudine a corretti stili di vita, che sappiamo essere la ricetta per un benessere diffuso e per una riduzione dei costi sanitari ma anche sociali.

Naturalmente lo sport è anche un importante collettore di interessi turistici, commerciali e imprenditoriali e quindi indirettamente il sostegno di iniziative aventi a oggetto lo sport nelle sue varie declinazioni, io poi parlo di sport ma si ricomprendono anche altri tipi di attività, è di fatto un modo per sostenere le attività e l'importante indotto che questo genere determina sull'economia dei nostri territori. Certo la situazione sanitaria contingente non sta favorendo una programmazione lineare e ordinaria delle attività sportive e degli eventi, tanto che in questi primi mesi di legislatura abbiamo dovuto prendere atto di numerosi rinvii e addirittura cancellazioni di iniziative che la Regione ha sempre sostenuto con convinzione, anche in un'ottica turistica oltre che promozionale. Ne ho già ampiamente parlato rispondendo alle numerose iniziative del collega Brunod, così come ho evidenziato la volontà dell'Amministrazione di guardare comunque avanti malgrado le limitazioni attuali e prospettive di riapertura e di pratica davvero incerte.

Per rispondere alla sua interrogazione posso dirle che, oltre alla definizione di misure compensative di ristoro conseguenti all'epidemia e alle restrizioni operate a livello statale e regionale, che nelle prossime settimane e mesi perfezioneremo ulteriormente attraverso un'apposita norma da incardinare nella legge di variazione, proprio a favore delle professioni che a vario titolo operano nel settore sportivo e similari, oltre al sostegno ordinario e straordinario delle società sportive, delle federazioni, delle associazioni di promozione sportiva, degli sci club, da poco abbiamo deliberato tra l'altro contributi per quasi un milione e mezzo di euro e altri saranno erogati nei prossimi mesi, oltre ai contributi per le competizioni ed eventi di vario genere che incentivano la pratica dello sport a più livelli e che continueremo a erogare ai sensi delle varie leggi di settore anche attraverso altre modalità, oltre le politiche volte a incentivare la formazione e l'addestramento delle professioni sportive e similari, sulle quali peraltro interveniamo in alcuni casi direttamente, di cui ho già parlato rispondendo a specifiche iniziative, posso aggiungere che abbiamo in agenda la predisposizione di una nuova legge quadro sullo sport finalizzata a rivedere gli attuali strumenti legislativi volti a sostegno del mondo sportivo in chiave più globale, contestualizzata e organica. A distanza di oltre sedici anni dal varo della legge regionale 3 del 2004, la nuova disciplina degli interventi a favore dello sport, riteniamo opportuno infatti procedere a una valutazione sull'idoneità della stessa di rispondere alle attuali esigenze del mondo sportivo valdostano individuando, anche in conformità con la legge nazionale sullo sport che è in fase di discussione e di elaborazione, gli strumenti che si sono rivelati nel tempo scarsamente utili alla crescita del movimento sportivo valdostano, individuandone eventuali ulteriori e diversi più efficaci.

Da un punto di vista metodologico prevediamo la consultazione dei principali organismi sportivi valdostani rappresentati in seno alla consulta regionale per lo sport, istituita ai sensi dell'articolo 15 della legge regionale 3 del 2004 che abbiamo tra l'altro ampliato recentemente, al fine di raccogliere proposte e suggerimenti di modifica del vigente impianto normativo costituito, oltre che dalla legge in questione, dalle diverse disposizioni applicative nel tempo approvate dalla Giunta regionale, a cui seguirà l'elaborazione di un documento di sintesi dei contributi forniti che costituirà la base di lavoro per l'elaborazione della nuova disciplina regionale; naturalmente poi l'iter proseguirà nelle apposite commissioni e in aula, secondo la prassi consueta stabilita dai regolamenti consiliari.

Stiamo lavorando inoltre per rafforzare i rapporti tra Regione, CONI, istituzioni scolastiche ed enti territoriali per giungere a una più sinergica e coordinata programmazione delle iniziative dei servizi, alla razionalizzazione di impianti e interventi di edilizia sportiva. L'attività prevista si sostanzierò nella costituzione di un tavolo di lavoro congiunto volto all'individuazione delle problematiche riguardanti la consistenza e l'idoneità dell'impiantistica sportiva, in accordo con la struttura dell'Assessorato ai lavori pubblici che si occupa direttamente degli aspetti manutentivi e gestionale e con l'Assessorato all'istruzione che pianifica l'offerta di palestre scolastiche, che tra l'altro sono in incremento, ma che sappiamo essere strutture multivalenti, le palestre scolastiche, di interesse ben più ampio rispetto al solo ambito della scuola e che possono soddisfare esigenze di pratica sportiva ulteriori, al fine di meglio orientare le attività di programmazione degli interventi regionali in tali ambiti ai sensi della legge regionale 16 del 2007.

Aggiungo solo che l'esecutivo in questi mesi ha cercato di agevolare, per quanto possibile, la pratica agonistica amatoriale degli sport invernali e delle attività outdoor attraverso una politica di apertura, peraltro piuttosto onerosa come lei ben sa, degli impianti di risalita. Questi naturalmente per i soli atleti, perché era l'unico spazio che ci era concesso dai Dpcm, delle piste di fondo, queste anche per gli amatori, e attraverso la adozione di ordinanze in deroga alle regole nazionali e ai Dpcm. Ricordo tra le altre le regole sull'attività motoria nell'ambito di tutto il territorio comunale, l'apertura delle piste di fondo anche con accesso al di fuori del proprio comune e più recentemente l'apertura delle palestre, naturalmente con tutti i vincoli sanitari, e con il rapporto uno a uno, il cosiddetto personal trainer la cui connotazione abbiamo comunque recentemente anche un po' ampliato. Tutto questo ovviamente nella convinzione che l'attività fisica e lo sport siano utili a rafforzare il sistema immunitario, ma più in generale anche la salute psicofisica delle persone e dell'intera nostra comunità.

Presidente - Per la replica consigliera Spelgatti, ne ha facoltà.

Spelgatti (LEGA VDA) - Vede Assessore, a parole andiamo molto d'accordo, l'ho già visto su altri ambiti. Quando lei dice che lo sport è importante per gli aspetti della salute psicofisica e soprattutto c'è stato un passaggio molto importante sul fatto dell'importanza dello sport per la crescita dei nostri ragazzi ma sotto ogni profilo, imparare proprio a cadere e rialzarsi, andiamo perfettamente d'accordo. Noi puntiamo tantissimo sullo sport, perché riteniamo che sia assolutamente fondamentale per la crescita dei nostri ragazzi, per tutti quanti ma soprattutto per dare un futuro anche ai nostri ragazzi, perché lo sport è scuola di vita, non solo è salute fisica, è salute mentale, è un giusto equilibrio tra corpo e mente, ma soprattutto è educazione alla socialità. Soprattutto, lo sport è l'unico ambito dove c'è una vera meritocrazia, perché lo sport insegna ai nostri ragazzi che per ottenere qualsiasi cosa devi faticare, devi sudare, per ottenere dei risultati devi comunque lavorare intensamente e impari nella vita che c'è sempre qualcuno più bravo di te, impari a stimare gli avversari, a stimare altre persone che sono più brave di te, impari a vincere e anche arrivare ultimo, impari a perdere e quindi questa è sanità dell'uomo nella sua totalità.

Non andiamo d'accordo nel momento in cui però, io dico, si va al di là di tutte le parole. La sua buona volontà la potremo vedere nel lungo periodo, perché giustamente non le si può addebitare tutto ciò che è stato fatto prima e quindi il fatto che in Valle d'Aosta sullo sport sostanzialmente non si è mai puntato, ma mai, neanche lontanamente, non c'è mai stata una seria volontà della pubblica amministrazione di investire nello sport. Lo vediamo sullo sfacelo di tutta la questione Palaindoor per la quale siamo arrivati alla chiusura quando si sarebbe potuto agire da tanti anni, visto che il problema era noto. Lo vediamo ogni anno sul discorso del Palaghiaccio e delle attività sportive: per anni non potevano fare una seria programmazione, perché non si sapeva se si sarebbe aperto o chiuso e quant'altro. Lo vediamo sul rugby ad Aosta che se ne è dovuto andare via. Valichiamo, andiamo a Chamonix e vediamo tutto quello che viene organizzato, ma anche dalla pubblica amministrazione, perché è indotto, perché è economia, perché è turismo, perché c'è una vitalità enorme in tutto questo. Lo vediamo anche spostandoci su tutte le altre regioni dell'arco alpino quanto investono sullo sport. Qui in Valle d'Aosta no, non abbiamo neanche le palestre: è un disastro. E anzi, invece che andare incontro alle società sportive, al di là del fatto di dare il piccolo contributo, le società sportive meno male che ci sono loro che organizzano gli eventi, ma normalmente sono pure osteggiate nel loro fare. Già che sopperiscono alla mancanza di attività e di visione della pubblica amministrazione per investire sullo sport, addirittura si trovano i paletti tra le ruote ancora più spesso.

Quello che però non ho minimamente condiviso è il primo gesto e lo trovo molto grave. Se le idee possono essere buone lo vedremo nel tempo, il problema è che però i fatti contraddicono queste buone idee, se partiamo con il discorso del Palaindoor, io ripeto, con tutti, tutti i locali di cui dispone la Regione! Ce ne abbiamo una quantità infinita, si va a scegliere il Palaindoor? Si va a scegliere il Palaindoor come centro vaccinale? Ne abbiamo una quantità infinita di luoghi a disposizione per fare questo. E soprattutto, a quei poveracci delle associazioni sportive che sono lì, che hanno organizzato delle gare, che hanno organizzato delle attività, gli si dice: "Comunque si chiude a marzo". Che già, ripeto, arrivare a chiudere è una cosa indecente, ma questa non è una sua responsabilità, ma magari di qualcun altro che siede in Giunta con lei e per pregresse attività, non per le attività della presente Giunta. Comunque sia, poi cosa si fa? Gli si dice: "Ah no, abbiamo scherzato, abbiamo deciso di fare proprio lì il centro vaccinale". Quindi tutti fuori ancora prima. Avete organizzato gare? Organizzare gare per una società sportiva significa investire risorse, investire tempo della propria società, ma soprattutto gli atleti, gli atleti che sono i nostri ragazzi che si allenano, che fanno sacrifici, che si impegnano, che non aspettano altro che la gara per poter avere le soddisfazioni rispetto a tutto il lavoro che hanno fatto.

Quando si fa sport non si può fare un giorno sì e un giorno no, quando soprattutto si fa a certi livelli, e ricordo che i migliori atleti di solito sono anche bravissimi a scuola. E, anzi, ringrazio il fatto che ci sono degli istituti di eccellenza, come il Liceo classico di Aosta a cui faccio tutti i complimenti, che hanno comunque finalmente una visione anche di accettazione dello studente atleta; parlo per mio figlio, visto che io sono cresciuta a libri e sport, cresco i miei figli a libri e sport e sono ben contenta di vedere anche degli istituti superiori di livello che comprendono e accettano che ci siano degli sportivi che possono anche andare bene a scuola e non vengono limitati per questo.

Io mi auguro veramente che ci sia una visione e veramente un acceleratore su questo sport per tutti quanti, un acceleratore per dare una visione a questa Valle d'Aosta e, ripeto, guardiamo cosa succede oltre confine.