Objet du Conseil n. 336 du 11 février 2021 - Resoconto
OGGETTO N. 336/XVI - Interpellanza: "Definizione di una misura di sostegno specifica per le attività degli sci club".
Marguerettaz (Presidente) - Punto 40 all'ordine del giorno. Per la presentazione la parola al collega Aggravi.
Aggravi (LEGA VDA) - Questa interpellanza ha due obiettivi: fare il punto su quella che era stata la misura votata da questo Consiglio nel dicembre, riguardo alla concessione di contributi a favore di aziende esercenti impianti a fune sul territorio regionale, con l'aggiunta che fu fatta nella legge dei debiti fuori bilancio, e capire quale è la prospettiva che il Governo regionale intende portare avanti riguardo alla successiva azione che è stata fatta per permettere agli atleti di potere sciare, di poter allenarsi.
Quella misura aveva un orizzonte temporale limitato, perché tutti ci auguravamo di poter riaprire i nostri impianti già a gennaio. Purtroppo, così non è avvenuto e quindi poi successivamente le varie società esercenti impianti a fune, dovendo limitare la fruibilità dei comprensori ai soli atleti, si sono organizzate definendo porzioni limitate del proprio comprensorio, sulla base delle misure di contenimento del contagio da Covid, e soprattutto si sono poi interfacciate con gli operatori che si occupano della gestione degli allenamenti. In particolare, le varie società si sono poi interfacciate con gli sci club locali, al fine di definire le modalità di compartecipazione alle spese di apertura dei vari comprensori. Abbiamo avuto penso, tutti un po' a vario titolo, delle segnalazioni, perché ovviamente le varie società hanno costi diversificati, ma in alcuni casi ci sono state delle situazioni in cui singoli ragazzi e singole ragazze - così sono per le pari opportunità, sennò poi dall'altra parte dei tavoli magari mi accusano di pensare solo agli uomini - e singole famiglie, hanno avuto ovviamente delle ripercussioni differenziate di spesa, perché poi ogni realtà si è organizzata un po' a sé.
L'interpellanza punta a capire quale sia lo stato di erogazione dei contributi di cui alla DGR 1304, che poi ha attuato la legge che ho citato, quale sia stato il grado di coinvolgimento dell'Amministrazione nella definizione degli accordi di compartecipazione alle spese, nonché di relativa suddivisione tra le varie società e sci club, se vi è stata, e soprattutto in prospettiva se sia intenzione del Governo regionale definire una specifica misura di sostegno all'attività degli sci club nel prossimo intervento di assestamento al bilancio a fronte delle spese da questi sostenute, perché sicuramente le società, le associazioni, gli sci club hanno dovuto sostenere dei costi, hanno dei costi. Io credo anche che l'azione che tutte queste realtà fanno sia di duplice natura: sia cercare di sfornare dei futuri campioni che possano, come è già successo, anche dare in realtà un ritorno di immagine alla nostra realtà, sia soprattutto un ruolo anche sociale, perché come spesso diciamo lo sport ha una valenza sia in ambito sociale, ma anche di salute, perché sport è salute, quindi attuano un'azione importante.
Perché pensare a una misura di sostegno? Perché purtroppo stiamo oggi discutendo di riapertura, ma la stagione è andata molto avanti e quindi le spese sono state notevoli e soprattutto hanno gravato sia sulle famiglie ma anche sulle singole società; quindi capire se in prospettiva c'era questa intenzione.
Io quello che mi auguro su questo aspetto - già lo dico prima di ascoltare la risposta dell'Assessore competente - è che qualsiasi misura si adotti sia una misura in cui l'impatto burocratico sia il meno pesante possibile, perché poi sappiamo che queste società sono strutturate per fare il loro mestiere e non ovviamente per perdersi nei meandri della carta pubblica.
Presidente - Per la risposta l'assessore Bertschy.
Bertschy (AV-SA) - Grazie collega Aggravi. L'interpellanza credo sia utile per fare il punto e anche proprio per lanciare un po' una prospettiva e chiarire a nome di tutti che la volontà da parte nostra è di dare la risposte a questo momento, nel quale è mancata la possibilità di costruire programmazione e di lavorare con un certo ordine, perché se noi avessimo saputo in quella discussione della legge dei debiti fuori bilancio che la prospettiva di chiusura sarebbe stata così lunga, avremmo aggiunto delle risorse a quel contributo agli impianti e probabilmente avremmo mitigato questa situazione. Questo è un po' il risultato di quel lavoro fatto dal Governo nazionale a step e le ricadute che ha avuto sono state piccole o grandi, ma alla fine anche sui cittadini.
Rispetto a quanto viene richiesto, ai tre quesiti. Il primo quesito, quale sia a oggi lo stato di erogazione dei contributi: a oggi con la delibera 1304 sono stati definiti i criteri e le società hanno rendicontato la loro attività; vanno completati questi rendiconti e l'obiettivo nostro è di riuscire a erogare nel mese di marzo il contributo alle società, che ovviamente è riferito a quella prima parte di stagione che scadeva al 27 dicembre e che per buona parte è stato utilizzato dalla società che ha avuto un maggiore periodo di apertura fino a quel periodo. Su questo nei prossimi giorni si completerà l'iter e poi si riuscirà a erogare queste risorse.
Per quanto riguarda invece il secondo quesito, quando ci siamo trovati tutti quanti a dover dare una risposta a quella fase di incertezza, che doveva essere tra il 27 dicembre e il 7 gennaio e che poi invece è diventata dal 27 fino ad oggi, avevamo dato mandato alle società di cercare di trovare una buona risposta per gli sci club, per evitare di vedere uno spostamento continuo degli sci club dell'alta e della bassa Valle verso un unico punto, con i rischi che in quel momento a livello sanitario tutti correvano, quindi spostamenti con rischio di assembramento, con rischio di contagio, e con l'obiettivo anche di rendere nel limite del possibile la vitalità necessaria ad alcune zone, ad alcuni paesi e dare la risposta ai nostri giovani sciatori e agli organizzatori, quindi maestri sci e dirigenti, nel luogo più vicino a loro. Per farlo c'è stata la disponibilità delle società a lavorare in questa direzione e abbiamo coinvolto da subito l'ASIVA, per evitare di non avere un regolatore di questi protocolli che poi sono stati definiti. L'Amministrazione regionale quello che ha chiesto è di cercare di andare incontro alle esigenze degli sci club con la richiesta di dare apertura a porzioni di comprensori e ha cercato anche come indirizzo di dire: utilizziamo criteri uguali per tutti, non nel riparto dei costi tra sci club, ma nel costo della gestione delle infrastrutture delle piste. Oltre a questo non siamo andati, anche perché poi ogni realtà ha la sua situazione, numero di iscritti, posizioni storiche, costi di trasporti da uno sci club all'altro, quindi sotto questo profilo abbiamo lasciato che società, ASIVA e sci club trovassero un giusto rapporto, con l'obiettivo comunque finale di avere poi un resoconto e di fare una valutazione complessiva, per valutare che tutti fossero soddisfatti o quantomeno che tutti possano aver avuto il loro spazio.
Sappiamo bene che in alcuni casi ci sono stati costi maggiori per alcune famiglie rispetto ad altre, quindi rispetto a questo anche una valutazione finale si farà. Devo dire che però tutte le famiglie hanno riconosciuto la possibilità che è stata data ai loro figli di poter, in un momento molto particolare, uscire, sciare, stare all'aria aperta, continuare ad allenarsi. Sappiamo che lo sci è un'attività costosa e che sicuramente in questo periodo è diventata ancora più costosa, però tante famiglie sono riconoscenti per questa possibilità che è stata data.
Rispetto al terzo punto invece si sta lavorando. Questo è un lavoro che sta già facendo l'assessore Guichardaz con l'ASIVA per definire, ai sensi dell'articolo 9 comma 2 della legge 3 del 2004, un contributo straordinario all'ASIVA con le risorse già attualmente in bilancio, per provare appunto a dare una risposta a questi maggiori costi che gli sci club hanno avuto, ed è assolutamente raccolta anche la sensibilità della richiesta che perviene con l'interpellanza di lavorare a una misura da inserire in questa fase di assestamento al bilancio, a compensazione eventuale delle risorse che non sono a disposizione attualmente. Avere un resoconto finale da parte dell'ASIVA per conto degli sci club ci permetterà anche di misurare un po' questo intervento, che dovrà essere visto come straordinario. Giustamente cercheremo di avere un rapporto diretto con l'ASIVA, di modo che poi si continui il solito flusso che già utilizzano nel dare i contributi, con i criteri che saranno da valutare rispetto a questa situazione straordinaria.
Chiudo dicendo che speriamo che dal 18 febbraio tutto questo sia finito, nel senso che con l'apertura dei comprensori si ritorni, almeno per gli ultimi 30-40 giorni di stagione, nei comprensori che saranno aperti alla normalità e quindi a eliminare questa parte di maggiori costi.
Presidente - Per la replica il collega Aggravi.
Aggravi (LEGA VDA) - Grazie Assessore delle risposte, delle specifiche. Penso che il ruolo centrale di ASIVA sia molto importante, al di là dell'attività che già svolge anche in questa fase, perché permette anche di interfacciarsi in maniera più puntuale nei confronti delle varie società. Sono anche contento che si stia lavorando a una misura di contributo e di aiuto: non vedo l'assessore Guichardaz, ma sono sicuro che da lontano ci ascolta e segue anche il dibattito e ci sarà occasione di valutare in maniera più approfondita la misura.
Io quello che vorrei anche sottolineare, al di là di quello che ho detto in premessa e mi sembra di condividere anche con lei, quindi il ruolo importante dello sport, è che queste società hanno anche un ruolo, spesso ce lo dimentichiamo, di incremento turistico, perché comunque sono una occasione, chi più chi meno, perché ovviamente sappiamo che ci sono delle realtà più giovani, delle realtà più consolidate che hanno soprattutto un ruolo importante nella crescita di atleti. È bene che insomma ci sia comunque tra tutte una concordanza e un'alleanza che permetta la crescita delle nostre comunità e delle nostre realtà e non si creino delle spiacevoli situazioni che spesso potrebbero crescere nel mondo della concorrenza.
Dalle premesse mi sembra che l'impatto di complicazione della misura sia minore, perché passando da un unico soggetto è già una prima misura, però è importante anche considerare la funzione chiamiamola turistica o di attrattività che le nostre società danno rispetto ad altre località e quindi possono permettere di attirare in loco non soltanto giustamente i nostri ragazzi residenti, ma anche chi viene da fuori e sceglie le nostre località per allenarsi e per crescere nel mondo dello sci.