Objet du Conseil n. 333 du 11 février 2021 - Resoconto
OGGETTO N. 333/XVI - Interpellanza: "Modifiche delle percentuali relative ai destinatari del vaccino COVID risultanti dai dati raccolti dalla Fondazione GIMBE".
Bertin (Presidente) - Punto 37 all'ordine del giorno. La parola al vicepresidente del Consiglio Sammaritani, ne ha facoltà.
Sammaritani (LEGA VDA) - Come recita già il titolo di questa interpellanza, abbiamo esaminato alcuni dati raccolti e poi elaborati da questa Fondazione GIMBE che è una fondazione indipendente, che elabora dati in ambito sanitario e poi ha anche altre iniziative. Da questi dati hanno preso risalto degli elementi che sono importanti, perché oltre a evidenziare delle diseguaglianze notevoli fra le regioni, soprattutto è emerso il dato relativo alla vaccinazione di personale non sanitario, che è una categoria che non era in realtà prevista nel piano vaccinale quantomeno nella prima fase, che individuava invece questa prima fase tre categorie prioritarie: gli operatori sanitari e sociosanitari, personale ospite delle RSA e persone maggiori di 80 anni. Da questi dati si evince, in particolare per la Valle d'Aosta, che le percentuali dei destinatari dei vaccini sono state le seguenti: 59 percento a operatori sanitari e sociosanitari, 8 percento a ospiti delle RSA, 5 percento agli over 80 e ben il 28 percento a personale non sanitario.
Ora è opportuno fare una premessa, perché come già è stato detto ieri noi presentiamo le iniziative da due settimane a dieci giorni prima del Consiglio in cui poi si discuteranno, pertanto è evidente che nel frattempo le cose cambiano, soprattutto in materia di vaccini, quindi di cose che corrono abbastanza in questo periodo, perciò sono dati che naturalmente fanno riferimento a quell'epoca, cioè praticamente a un mese dall'avvio della campagna vaccinale. In ogni caso, sulla base dell'esame di questi dati ci è venuto chiaramente spontaneo porre delle domande al Presidente o all'Assessore competente che vorrà rispondere. Le domande sono queste: se i dati risultanti dalle statistiche sopracitate corrispondano ai dati in possesso dell'azienda USL e dell'Assessorato; se il piano vaccinale sia stato rispettato e con quali criteri e le competenti strutture dell'azienda USL e/o dell'Assessorato abbiamo deciso la somministrazione del vaccino contro il Covid-19 alle varie fasce di destinatari; a quale tipologia di popolazione corrisponda la fascia del personale non sanitario e con quali criteri all'interno di essa siano stati individuati i destinatari del vaccino; in ogni caso, se sia intendimento degli organi competenti e deputati a individuare le fasce di destinatari dei vaccini modificare le percentuali di somministrazione risultanti dalle statistiche sopra riportate o meno.
Dalle ore 9:53 assume la Presidenza il vicepresidente Marguerettaz.
Marguerettaz (Presidente) - La parola all'assessore Barmasse.
Barmasse (UV) - Grazie al Consigliere Sammaritani, anche perché è sempre utile fare un po' di chiarezza sulle percentuali e su quello che è stato fatto nella campagna vaccinale.
Alla domanda se ai dati risultati dalle statistiche sopracitate corrispondano ai dati in possesso dell'azienda USL e dall'Assessorato, posso risponderle che i risultati delle statistiche pubblicati da GIMBE nel mese di gennaio sono sostanzialmente corretti, pur non essendo chiaro se, ad esempio, in tale gruppo siano considerati i volontari del soccorso pubblici e privati.
Se il piano vaccinale sia stato rispettato: ricordo che nel comunicato stampa di presentazione del piano vaccini della Regione dell'11 gennaio 2021 si indicava chiaramente la road map che si intendeva seguire, ovvero la prima fase del piano avviata il 27 dicembre con il V-Day è stata destinata agli operatori sanitari e sociosanitari, agli ospiti e operatori delle strutture residenziali per soggetti anziani e fragili, nonché agli OSS delle strutture residenziali socioassistenziali e a quelli non sanitari dell'azienda USL e ai volontari del soccorso pubblici e privati.
Nei prossimi giorni, per ottimizzare le scorte dei vaccini - questo era quello che era stato dichiarato come road map - che sono già stati consegnati alla Valle d'Aosta, si provvederà alla somministrazione delle dosi di richiamo, nonché all'avvio dei primi slot per gli ultraottantenni stratificati per comorbidità e, compatibilmente al flusso di consegna dei vaccini, alla definizione delle modalità di avvio dell'immunizzazione delle categorie già oggetto di screening, quali insegnanti, forse dell'ordine, eccetera. E direi che noi siamo stati un po' dei precursori di quello che poi è diventato il piano vaccinale nazionale che di fatto, se in un primo tempo era stato stratificato quasi esclusivamente per fasce di età, adesso è stratificato per classi di rischio, cosa che noi avevamo già fatto precedentemente dividendo i valdostani in quattro cluster di categoria a rischio.
Tale percorso è stato comunque sostanzialmente rispettato. La somministrazione di vaccini a soggetti ultranovantenni è iniziata il 14 gennaio e ha riguardato soggetti del distretto 2, popolazione corrispondente a 538 cittadini su 1760 totali; i richiami sono stati regolarmente avviati il 21 gennaio e si concluderanno entro la metà di febbraio. È prevista una seconda chiamata per operatori sanitari e sociosanitari che per motivi diversi non hanno aderito inizialmente alla campagna vaccinale.
Alla richiesta di quale tipologia di popolazione corrisponde la fascia del personale non sanitario e con quali criteri all'interno di essa siano stati individuati i destinatari del vaccino: la fascia di personale non sanitario reclutata con la vaccinazione corrisponde a operatori non sanitari dell'azienda USL, cioè amministrativi operanti in ospedale e sul territorio, dipendenti di servizi aziendali appaltanti, pulizie, trasporto pazienti, ristorazione, rifiuti, oltre a volontari operanti nel soccorso pubblici e privati e impegnati in attività di particolare rilevanza, quali operatori di elisoccorso o piuttosto soggetti volontari quotidianamente impegnati nell'assistenza in ospedale o a domicilio, quali ad esempio i volontari della LILT.
Tutte queste categorie sono state reputate essenziali ai fini dell'organizzazione dell'emergenza delle attività dell'azienda USL e vaccinate. Sono stati coinvolti e vaccinati, ma solo per un brevissimo periodo, 14 e 15 gennaio vista l'indicazione ministeriale di diminuire la somministrazione per costituire le scorte in previsione di annunciati ritardi nelle consegne o riduzione di produzione dei farmaci, un gruppo di soggetti appartenenti alle forze dell'ordine e circa 220 insegnanti, questi ultimi nella fascia di età compresa fra i 55 e i 65 anni, categorie a nostro avviso che garantiscono servizi essenziali per la nostra società. Si sottolinea peraltro che nel recente piano strategico presentato dal commissario Arcuri e dai ministri Speranza e Boccia queste ultime due categorie sono state espressamente indicate come da vaccinare prioritariamente non appena sarà disponibile il vaccino AstraZeneca.
La campagna vaccinale continuerà seguendo le raccomandazioni concordate fra Stato e Regione e sulla base delle indicazioni contenute nel piano vaccinale anti-Covid approvato con DGR 51 del 25 gennaio 2021. Lo scopo fondamentale è quello di raggiungere prima possibile tutta la popolazione target, compatibilmente con la disponibilità di dosi vaccinali. La Valle d'Aosta, secondo fonti del ilsole24ore.com "i vaccini in diretta", è su questa strada: i dati aggiornati al 5 febbraio indicano che sono state somministrate il 95,4 percento delle dosi consegnate, cioè 7376 su 7730, rispetto all'84 percento della media nazionale, migliore performance fra le regioni italiane. Dall'esame delle medesime fonti si evince inoltre che la Valle d'Aosta ormai da settimane è collocata stabilmente nella seconda posizione tra le ventuno regioni e province autonome italiane per quanto riguarda la percentuale di popolazione vaccinata e ha una percentuale di ultraottantenni vaccinati significativamente superiore alla media nazionale.
Presidente - Per la replica il vicepresidente Sammaritani.
Sammaritani (LEGA VDA) - Ringrazio l'Assessore perché, come ha giustamente detto in esordio nella sua risposta, è importante fare chiarezza. È importante che non solo noi ma chi sta fuori di qua sappia quali sono le linee di azione dell'Amministrazione, in particolare l'amministrazione in ambito sanitario, perché è importante appunto sempre monitorare questo tipo di attività in un momento così delicato.
Le statistiche e le valutazioni, che erano state fatte da GIMBE già qualche settimana fa, facevano rilevare come in questa categoria del personale non sanitario ci potesse entrare un po' di tutto così come definita, quindi era importante e la ringrazio di questa precisazione, dove si tiene sempre comunque presente, nell'individuazione di questa categoria, come sia importante garantire i servizi essenziali. Perché avevamo notato che, quantomeno per i dati di allora che probabilmente ormai saranno già anche un po' superati, la Valle d'Aosta era sopra la media nazionale nella percentuale di vaccinazione di questa categoria, la quale però, come abbiamo visto e come ci è stato detto, tratta appunto di personale che agisce in settori che sono comunque chiave sia per l'emergenza sia per la gestione di servizi di pubblico interesse generale.
Sono sicuramente soddisfatto di questa risposta. Segnalo soltanto in ultimo, anche perché non è bello comunque scatenare nessun tipo di "lotta sociale" e ci sono delle priorità che vanno rispettate evidentemente, che abbiamo letto anche di recente nella stampa locale che ci si è avvalsi addirittura di elaborazione di algoritmi per stabilire quali siano le categorie e le fasce di popolazione e le priorità in ambito di vaccinazione. Abbiamo peraltro in qualche occasione - è fisiologico, per carità - sentito notizie anche o comunque voci di categorie che magari non sono così prioritarie, come magari dipendenti di enti pubblici non economici, dipendenti che magari lavorano anche in smart working. Sarebbe bene monitorare queste situazioni, perché è giusto comunque che questi piani, che vengono elaborati in modo anche scientifico attraverso studi algoritmici eccetera, vengano rispettati nella misura maggiore possibile.