Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 320 du 10 février 2021 - Resoconto

OGGETTO N. 320/XVI - Interpellanza: "Motivazioni di mancate informazioni relativamente all'avvio di un iter legislativo finalizzato al riconoscimento delle consorterie valdostane".

Marguerettaz (Presidente) - Punto n. 26 all'ordine del giorno. Per la presentazione, la collega Foudraz.

Foudraz (LEGA VDA) - La presente interpellanza scaturisce da un comunicato stampa emesso dall'ufficio stampa regionale del 21 gennaio scorso, avente ad oggetto "Confronto sulla nuova legge sulle consorterie per avviare a breve l'iter di approvazione in Consiglio regionale".

Considerato che durante la seduta del Consiglio regionale di approvazione del bilancio del 15 dicembre 2020, quando si trattava l'oggetto numero 175, riguardante la possibilità di prevedere a bilancio delle somme da destinare a investimenti per i consorzi di miglioramento fondiario e irrigui valdostani, nulla era emerso in merito a una nuova legge sulle consorterie.

Constatato, appunto, che, durante l'esposizione della risposta all'oggetto sopra richiamato da parte dell'assessore Sapinet, questa volontà dell'Amministrazione regionale di procedere all'avvio di un iter legislativo al fine di definire gli aspetti operativi finalizzati al riconoscimento e alla tutela delle consorterie valdostane non era emersa, si interpella l'Assessore competente per conoscere quali siano le motivazioni per le quali abbia taciuto l'esistenza del gruppo di lavoro e della contestuale redazione di una proposta di legge sulle consorterie.

Presidente - Per la risposta, la parola all'assessore Sapinet.

Sapinet (UV) - Lungi da me voler tacere, io che faccio del confronto e della condivisione, in Comune come in Amministrazione regionale, il mio operato di lavoro.

In merito alla seduta del Consiglio regionale - di dicembre se non sbaglio - come lei ben ha ricordato mi era stato chiesto con un ordine del giorno, in merito alla variazione di bilancio, di prevedere adeguati stanziamenti per i consorzi di miglioramento fondiario e irrigui della Regione autonoma Valle d'Aosta.

La legge che lei ha citato con il relativo comunicato stampa invece è relativa alle consorterie.

I consorzi di miglioramento fondiario e le consorterie sono due enti distinti.

L'uno, il consorzio di miglioramento fondiario, si occupa della gestione del territorio, prevalentemente della viabilità rurale, degli impianti irrigui a nome dei proprietari in modo organizzato e normato; l'altra, la consorteria, a parte poche realtà di consorterie riconosciute, è proprietaria di strutture rurali e di porzioni di territorio ma con numerose difficoltà a far valere la propria titolarità sui beni.

I consorzi di miglioramento fondiario sono normati dalla legge 3/2001, "Disposizioni sull'ordinamento dei consorzi di miglioramento fondiario". Le consorterie invece sono normate dalla l.r. del 5 aprile 1973 numero 14, "Norme riguardanti le consorterie della Valle d'Aosta".

Un consorzio di miglioramento fondiario è un ente di natura privata senza scopo di lucro, è costituito tra i proprietari degli immobili agricoli ed extra agricoli situati nell'ambito del perimetro del relativo comprensorio territoriale. La partecipazione al consorzio è obbligatoria, la qualifica di consorziato è acquisita con l'iscrizione delle proprietà immobiliari nel catasto consortile, invece le consorterie valdostane sono enti speciali di natura pubblicistica. Fanno parte delle consorterie, con i relativi obblighi e diritti, i proprietari di fondi rustici siti nelle frazioni e nelle località delle consorterie.

Questo semplicemente per chiarire la differenza.

Comunque, relativamente all'iter legislativo delle consorterie, la ringrazio per questa suggestione, perché mi permette di ricostruire il percorso fatto in modo volontario da un gruppo di lavoro, percorso che ho seguito in parte da Sindaco ma che ho potuto approfondire proprio con la richiesta - e ringrazio anche il collega Marzi - da parte del gruppo di lavoro di un incontro e con la sollecitazione che abbiamo avuto per procedere con un iter legislativo.

Brevemente leggo la relazione: "La proposta di costituire un gruppo di lavoro che si occupasse della redazione di un testo legislativo regionale volto ad attualizzare la l.r. 14/73 conformemente alla legge 168/2017, "Norme in materia di domini collettivi", è scaturita in esito a una riunione intercorsa in data 31 agosto 2018 presso l'allora Assessorato Agricoltura e Ambiente, organizzata in risposta a una specifica richiesta dell'Associazione "ABC", Autonomie Beni Comuni, promotrice della costituzione del gruppo di lavoro e coordinatrice tecnica della redazione della proposta di legge.

Da subito l'obiettivo condiviso da tutti i partecipanti al gruppo di lavoro è stato dar corso a un percorso di tipo partecipativo per il recepimento della normativa nazionale sui domini collettivi, pertanto le rappresentanze invitate al tavolo sono state numerose e qualificate, al fine di garantire la massima interdisciplinarietà del gruppo di lavoro, quindi gli Ordini degli ingegneri, degli agrotecnici e dei commercialisti e, ovviamente, il Consorzio Enti locali Valle d'Aosta, due strutture regionali competenti in materia, agronomi forestali eccetera eccetera.

Per giungere a una proposta legislativa completa e condivisa anche con il territorio, il gruppo di lavoro ha operato da ottobre 2018 a settembre 2019, proponendosi sia in modalità plenaria sia attraverso sottogruppi dedicati a specifiche tematiche.

A metà di questo percorso, è stata fatta la scelta di accogliere le istanze del territorio organizzando dieci incontri serali dal 4 marzo al 4 aprile 2019 in altrettanti Comuni.

Questi dieci incontri sono stati strutturati in modo da garantire la presenza al tavolo dei relatori in modo preciso e specifico. Inoltre, preliminarmente agli incontri, il gruppo di lavoro ha elaborato un documento traccia denominato "Verso una nuova legge regionale per i domini collettivi", in cui vengono affrontate dieci tematiche ritenute prioritarie, formando una sommaria trattazione interpretativa che è stata oggetto di confronto con la popolazione nel corso degli incontri.

Complessivamente, alle dieci serate hanno partecipato non meno di 350 persone.

Il comitato spontaneo delle consorterie inoltre ha svolto, autonomamente o in collaborazione con l'associazione ABC, un'intensa attività sul territorio, organizzando in particolar modo le Rencontres des consorteries valdôtaines, la cui edizione 2019 è stata particolarmente ricca di contenuti.

Come sopra ricordato, l'attività del gruppo di lavoro si è conclusa formalmente a settembre del 2019, lasciando il passo a un ristretto gruppo redazionale formato dall'Associazione ABC e dalle strutture regionali coinvolti con la supervisione giuridica del professor Roberto Louvin.

Con nota datata 29 novembre 2019, i rappresentanti che avevano seguito l'iter avevano richiesto un incontro all'allora Assessore regionale alle finanze e attività produttive e artigianato e all'allora Assessore al turismo, sport, commercio, agricoltura e beni culturali, poi tale incontro, ahimè, non ebbe luogo a causa delle note vicende politiche e dell'emergenza pandemica.

Ecco quindi che nel dicembre 2020, probabilmente anche successivamente alla seduta del Consiglio, il comitato spontaneo delle consorterie si è formalmente costituito in un'associazione "Réseau des consorteries valdôtaines" e ha richiesto, in seguito appunto a questa fase, un nuovo incontro che si è svolto - come lei giustamente ha citato - il 19 gennaio 2021 alla presenza del sottoscritto e del collega Marzi.

All'esito di questo incontro è appunto emersa l'urgenza di avviare un confronto politico sulla proposta di legge regionale delle consorterie valdostane formulata dal gruppo di lavoro come riportato nel comunicato stampa emesso in data 21 gennaio.

Si precisa infine che sin dalle prime riunioni del gruppo di lavoro, al fine di generare un processo partecipativo e trasparente e per ricevere il contributo di quanti più attori possibili, l'Amministrazione regionale ha messo a disposizione, su un'apposita sezione del sito istituzionale, tutto il materiale prodotto e distribuito, compresa la prima bozza del progetto di legge, risalente a novembre del 2019, similmente anche l'associazione ABC ha reso da subito disponibile tutto il materiale utile alla più ampia condivisione e discussione sull'importante tema dei domini collettivi in Valle d'Aosta.

Infine, riguardo all'iter legislativo vero e proprio si auspica che questo possa prendere avvio quanto prima, secondo le modalità previste dal Consiglio regionale e tenuto conto della grave emergenza sanitaria in atto e delle conseguenti priorità organizzative.

Presidente - Per la replica, la collega Foudraz.

Foudraz (LEGA VDA) - Grazie, Assessore, per la chiarissima spiegazione che ha dato all'Aula sulla differenza tra consorzi di miglioramento fondiario irriguo e consorterie, però la mia interpellanza era un po' una sorta di tranello, perché non era lì che volevo arrivare.

Quello che io contesto è quello che appunto c'è scritto sul comunicato stampa: l'iter per l'approvazione di una proposta di legge, che deve comunque seguire determinati e specifici requisiti. Come prevede il regolamento interno del Consiglio regionale all'articolo 26, i progetti di legge vengono esaminati dalla Commissione consiliare all'uopo predisposta - in questo caso stiamo parlando della III Commissione - e l'Assessore - quindi lei - dovrebbe conoscere l'iter che deve seguire un atto affinché possa approdare in quest'aula consiliare per essere sottoposto all'esame e alla conseguente votazione.

A oggi non mi risulta che la Commissione consiliare preposta all'esame della proposta di legge di cui stiamo parlando sia stata riunita per l'esame della bozza sulla nuova legge sulle consorterie, bozza che - leggiamo dal comunicato - sembra già essere definitiva.

Mi viene da pensare che lei, Assessore, abbia confuso il termine proposta di legge con disegno di legge. C'è una differenza sostanziale tra i due poiché il disegno di legge segue un altro iter, ovvero viene approvato dalla Giunta regionale e in seguito portato all'attenzione delle Commissioni competenti e infine approda in Consiglio.

Probabilmente c'è un poco di confusione, dato che la Commissione consiliare competente non è al corrente di questa nuova iniziativa legislativa, con questo però non voglio dire che una nuova legge sulle consorterie non sia utile, anzi è utilissima, anche in virtù del fatto che occorre comunque recepire i nuovi principi introdotti a livello nazionale con l'entrata in vigore della legge 168/2017.

Credo però fermamente che tutti noi Consiglieri dovremmo essere messi nella posizione di conoscere quello che si sta facendo e soprattutto non confondere una proposta di legge con un eventuale disegno di legge, perché quando si ricoprono cariche di un certo rilievo, occorrerebbe bene conoscere materie e iter.

Quindi, a conclusione del mio breve intervento, aspettiamo di vedere arrivare al più presto in Commissione la proposta di legge sulle consorterie, dato che dal comunicato stampa del 21 gennaio scorso era stata dichiarata come una bozza definitiva.