Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 315 du 10 février 2021 - Resoconto

OGGETTO N. 315/XVI - Interpellanza: "Iniziative per la ripresa dello svolgimento dell'attività ordinaria da parte degli ambulatori specialistici".

Marguerettaz (Presidente) - Punto n. 21 all'ordine del giorno. La collega Foudraz per la presentazione.

Foudraz (LEGA VDA) - Con la presente iniziativa si vuole portare l'attenzione di questa assemblea consiliare sulla tematica relativa alla ripresa delle attività ambulatoriali specialistiche che vengono svolte sul territorio regionale.

Considerato che allo stato attuale numerosi sono gli ambulatori specialistici che non hanno ancora ripreso la loro normale attività di visite ambulatoriali a seguito del perdurare della crisi sanitaria a causa del Covid;

constatato che purtroppo le persone non si ammalano solo di Covid ma anche di altre malattie e viene quindi meno anche la possibilità di fare prevenzione, prevenzione che è uno strumento utilissimo per non incorrere in patologie che possono arrecare danni gravissimi agli individui;

evidenziato che nello specifico si è a conoscenza dell'impossibilità di prenotare, da ormai diversi mesi visite gastroenterologiche, se non per casi di urgenza, e che nemmeno gli stessi operatori addetti al ricevimento delle chiamate telefoniche per le eventuali prenotazione di visite mediche specifiche sono a conoscenza di una possibile data di ripresa della regolare attività ambulatoriale;

per tutte queste premesse, si interpella l'Assessore per conoscere in primo luogo quali altri ambulatori specialistici ricadano in questa situazione e quale sia l'intento dell'Amministrazione regionale per risolvere tale problematica e, in secondo luogo quale sia la tempistica di risoluzione.

Presidente - Per la risposta, l'assessore Barmasse.

Barmasse (UV) - Con riferimento all'oggetto dell'interpellanza, si precisa che la seconda ondata della pandemia, come è noto, ha portato alla chiusura di alcuni reparti e alla riduzione di numerose attività, concentrando gli sforzi sui reparti Covid.

Attraversata questa fase di forte criticità, in considerazione del calo della curva dei contagi e dei ricoveri ospedalieri, numerosi servizi hanno riaperto progressivamente la loro attività a beneficio della popolazione.

A onor del vero, alcune agende relative a servizi ospedalieri e territoriali non sono mai state chiuse, garantendo così una risposta alle necessità dei cittadini.

Nella fattispecie, le agende della Gastroenterologia sono chiuse agli operatori CUP e vengono gestite direttamente dal personale del reparto, soprattutto a seguito della necessità di ultimare la ricollocazione dei pazienti con prenotazioni ancora in sospeso.

Ciò significa che la risposta ai bisogni dei cittadini viene in ogni caso garantita.

Le prestazioni urgenti o differibili vengono gestite e calendarizzate dal reparto, tenuto altresì conto che si tratta per la maggior parte di attività interventistica con prestazioni invasive che richiedono un lungo e attento trattamento della sala tra una prestazione e l'altra nel rispetto dei protocolli di sicurezza.

Restano ancora chiuse, parzialmente o totalmente, alcune agende relative a specialità afferenti ai dipartimenti di medicina e di chirurgia, che stanno però progressivamente riaprendo agli operatori CUP.

A tal merito, il direttore generale dell'Azienda USL della Valle d'Aosta ha informato di aver inviato una nota formale ai direttori delle strutture dei dipartimenti, invitandoli a riaprire le agende, rendendole disponibili agli operatori CUP o su CUP Web, o a motivare l'esigenza di procrastinare la riapertura.

Presidente - Per la replica, la collega Foudraz.

Foudraz (LEGA VDA) - Grazie, Assessore, la risposta non è che mi soddisfi pienamente. La situazione sanitaria in Valle d'Aosta in questi anni sta scendendo verso il baratro più velocemente di quanto si possa pensare. Siamo passati da essere una delle eccellenze a livello nazionale a essere tra gli ultimi in classifica come tempistica delle prenotazioni erogate ai cittadini. Meno male che in Valle non siamo in molti abitanti sennò saremmo sicuramente all'ultimo posto delle classifiche.

La Valle d'Aosta conta all'incirca una popolazione di 130 mila abitanti e vorrei rimarcare come questi 130 mila abitanti corrispondano, al di fuori della Valle d'Aosta, all'incirca a un quartiere di una città come Milano o Torino.

L'emergenza sanitaria causata dalla pandemia Covid sicuramente ha influito maggiormente sulla tempistica delle erogazioni delle prestazioni sanitarie ma, diciamoci la verità, non è che prima di marzo 2020 fossimo celerissimi nell'ottenere la prenotazione di una visita specialistica: passavano parecchi mesi per accedere all'ambulatorio specialistico dal momento in cui si effettuava la fatidica prenotazione.

Ricordo, perché mi è capitato personalmente, che nel 2018 per ottenere una visita pneumologica la lista di attesa variava dai sei agli otto mesi dal momento della prenotazione.

In quei sei-otto mesi una persona può anche morire e spesso purtroppo capita, e allora cosa succede? Succede che chi può permettersi di pagare somme che si attestano intorno ai 150 euro a visita si prenota o privatamente o tramite intramoenia e dall'oggi al domani miracolosamente gli stessi medici che operano nella struttura ospedaliera sono liberi per visitare.

Il fatto è che tutti noi paghiamo le tasse e abbiamo il diritto e il dovere di essere curati dall'assistenza sanitaria nazionale senza ulteriori esborsi, esborsi che per tante famiglie vogliono dire fare delle scelte: o mangiare o farsi curare.

L'emergenza sanitaria probabilmente vedrà e avrà i suoi effetti ancora per molto tempo, credo, tanto che già si sta parlando, si ventila una probabile eventuale terza ondata ma tutto questo non può e non deve assolutamente fermare la macchina sanitaria preposta a tutt'altro genere di erogazioni sanitarie.

Ho appreso con piacere di un comunicato dell'ufficio stampa regionale del 4 febbraio scorso che dichiarava che la nostra unità di chirurgia dell'Ospedale Parini è entrata a far parte dei diciotto maggiori centri italiani che si dedicano alla chirurgia del cancro gastrico-esofageo ma è inqualificabile, lascia senza parole, il fatto di non poter prenotare una visita gastroenterologica perché non si sa quando si rientrerà a una certa normalità.

Mi viene quindi spontaneo chiedermi se è chiaro che non esiste solo il Covid a far ammalare le persone; ci sono un'infinità di patologie, di malattie che potrebbero insorgere negli individui, e se si viene indirizzati dal proprio medico di base verso determinati ambulatori specialistici per delle visite o per degli esami diagnostici non lo si fa perché si è ipocondriaci ma perché sussistono delle problematiche che a lungo andare possono diventare molto serie e tutti questi comportamenti malsani di una sanità alla deriva non permettono a noi cittadini, che paghiamo le tasse, di fare anche quel minimo di prevenzione, prevenzione che tanto si sbandiera nelle campagne pubblicitarie e che poi purtroppo non sempre si riesce a mettere in atto.

Presidente - Solo per annunciarvi, guardate le vostre mail, che è stata presentata una risoluzione che metteremo in votazione successivamente.