Objet du Conseil n. 308 du 10 février 2021 - Resoconto
OGGETTO N. 308/XVI - Interrogazione: "Notizie in merito all'aumento di decessi in Valle d'Aosta non attribuibili al Covid-19".
Marguerettaz (Presidente) - Punto n. 15 all'ordine del giorno. La parola all'assessore Barmasse.
Barmasse (UV) - La prima domanda è questa: "se sia stato fatto uno studio per conoscere le cause dell'eccesso di morti in Valle d'Aosta non attribuibili al Covid". L'eccesso di morti nel 2020 è quasi totalmente imputabile al Covid-19, tuttavia l'analisi non è stata ancora condotta in quanto i dati che pervengono dai Comuni di residenza dei deceduti al Dipartimento di prevenzione dell'Azienda USL della Valle d'Aosta, cioè il registro delle cause di morte attraverso le schede di morte, non saranno disponibili in modalità consolidata prima della fine del primo trimestre del 2021.
Per quanto riguarda la domanda: "se vi sia stata una riduzione delle visite mediche e delle operazioni nel periodo di riferimento", è evidente e certa la riduzione delle visite e degli interventi chirurgici ma ciò deve ricondursi, da un lato, per la quasi totalità dei casi alle indicazioni stabilite dalla legge 24 aprile 2020 n. 27, che all'articolo 5 (Attuazione degli adempimenti previsti per il sistema sanitario) autorizzava le Aziende Sanitarie Locali nel Paese a convogliare tutte le risorse disponibili verso le attività sanitarie di gestione clinica dell'emergenza pandemica e, dall'altro, dalla conseguente interruzione dell'attività programmabile al fine di limitare il più possibile ai cittadini il rischio di esposizione al contagio che la frequentazione dell'Ospedale avrebbe potuto provocare nelle fasi più acute. Ovviamente le visite delle persone inserite nei percorsi assistenziali oncologici e tutte le prestazioni in urgenza sono state garantite.
In conclusione l'Azienda USL della Valle d'Aosta ha attuato in tutto il periodo pandemico, che ancora vige, ogni misura organizzativa finalizzata a garantire la sicurezza dei percorsi assistenziali in essere alla popolazione e a fronte di ciò sono state riaperte, dopo il picco pandemico, molte delle attività ambulatoriali e molte sale operatorie precedentemente chiuse per le ragioni sopra esposte. Nonostante i protocolli di sicurezza messi in atto, va tuttavia registrato un rifiuto di molti cittadini in lista di attesa richiamati per le visite e gli interventi chirurgici già programmati a beneficiare della prestazione per il timore di un contagio ritenuto ancora possibile. Se posso aggiungere qualcosa a questa interpellanza - e questo direi è forse un apporto personale -, forse quello che abbiamo visto soprattutto nel periodo pandemico è stato un aumento delle complicanze a volte chirurgiche legate proprio al fatto che le persone, nonostante non stessero bene, erano molto restie a recarsi in Ospedale. Questo quindi ha portato i clinici a dover trattare delle forme patologiche non essenzialmente oncologiche quando queste si erano già portate avanti nel tempo.
Per quanto riguarda invece gli effetti e le cause delle morti, io penso che i morti cosiddetti "non Covid-19" non è un dato che vedremo adesso nell'immediato ma, secondo me, sarà un dato che potrà essere analizzato e probabilmente avremo delle sorprese nei prossimi anni perché per particolari patologie come quelle oncologiche in cui anche gli screening sono stati sospesi per un periodo - questo non solo in Valle d'Aosta ma in tutta Italia - questo potrà portare purtroppo - io mi auguro di no, questa è un'idea e una possibile previsione - a un aumento dei decessi delle persone non Covid-19 direttamente correlato.
Presidente - Per la replica, ha chiesto la parola il collega Manfrin.
Manfrin (LEGA VDA) - La ringrazio, Assessore, anche per questa sua ultima presa di posizione, che peraltro è anche in linea con quello che ha dichiarato in occasione della Giornata mondiale della lotta contro il cancro, perché? Perché questa nostra iniziativa si origina da un'indagine che è stata fatta sul totale delle morti in eccesso rispetto a quelle dell'andamento tra il 2015 e il 2019. Quello che si è originato... e questo studio che poi è stato pubblicato anche su "Il Corriere" era che risulta un eccesso di 30 mila morti rispetto alle cause dirette o indirette della pandemia, quindi i morti Covid si fermano a una cifra ma ce ne sono 30 mila che non sono spiegabili con i decessi dovuti al Covid.
Veniva quindi presentata una statistica, però su base di dati ISTAT, quindi giustamente lei ci ha detto che i dati saranno disponibili in seguito, probabilmente magari la fotografia del totale di quello che è accaduto sarà sicuramente disponibile in seguito ma questa fotografia attesta quello che è accaduto nel 2020, quindi probabilmente si riferisce al 2020. In alcuni casi è effettivamente preoccupante e allarmante, guardavo, adesso qui ho i dati di quel dossier: per esempio, il 66 percento dei decessi avvenuti nella provincia autonoma di Bolzano sono spiegabili con il Covid-19 e rimane tutta una parte molto ampia di decessi che non sono spiegabili: questo è quello che dice lo studio, non lo dico io. In Valle d'Aosta, da quello che emerge, il 91 percento dei decessi in più rispetto al quinquennio preso in esame è spiegabile con il Covid-19 e rimane un 10 percento di queste cause.
È chiaro che giustamente, come lei ha detto - e lo ha detto anche in occasione della Giornata della lotta contro il cancro -, era necessario recuperare l'attività sospesa con il Covid e quello che dice è importante, lo abbiamo visto anche, per esempio, su altre interrogazioni in quest'aula rispetto agli accessi ai Pronto Soccorso, che sono crollati rispetto, per esempio, al triennio precedente dal 2019 al 2020, quindi gli afflussi medi sono quasi al 50 percento. È ovvio che tante persone si sono spaventate, quindi anche a fronte di visite che erano già prenotate non si sono presentate e quindi sono preoccupate, è altrettanto vero che tante persone e qui parliamo, per esempio, della questione di coloro che soffrono o hanno sofferto di cancro che, per esempio, magari dovevano presentarsi a visite di controllo e si sono viste annullare l'appuntamento perché c'erano le disposizioni che annullavano questi appuntamenti. Io non sono un tecnico come lei ma mi hanno spiegato che chi ha fatto l'intervento e deve fare visite di controllo deve ridurre al minimo possibile lo stress, perché lo stress potrebbe causare l'insorgenza nuovamente o la possibilità che insorga nuovamente quel tipo di patologia, quindi annullare queste visite di controllo può fare insorgere stress.
Io credo che sarà importante andare a stabilire anche questo, perché se da una parte ci siamo trovati ad avere a che fare con una pandemia che era sconosciuta e che abbiamo affrontato nella prima fase con le armi e le risorse che avevamo, nella seconda fase, nella seconda parte della pandemia però non possiamo dire di essere arrivati e partiti da zero, quindi è importante mettere in campo tutte le risorse necessarie per fare in modo che una situazione come quella dei decessi dovuti non al Covid... poi ci sarebbe da fare un approfondimento con i morti con Covid o per Covid ma abbiamo anche qui affrontato già un discorso di questo tipo... sarebbe importante appunto evitare che delle concause legata al Covid ma non direttamente a esso riconducibili possano portare a delle conseguenze tragiche che direi sono assolutamente da evitare soprattutto in questo momento.