Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 296 du 10 février 2021 - Resoconto

OGGETTO N. 296/XVI - Interrogazione a risposta immediata: "Valutazione della possibilità di intervenire sulla proroga degli orari di apertura delle attività di somministrazione".

Bertin (Presidente) - Punto n. 3.02 all'ordine del giorno. Per l'illustrazione, ha chiesto la parola il consigliere Manfrin, ne ha facoltà.

Manfrin (LEGA VDA) - Abbiamo avuto un prologo di questa question time poco fa quando si è parlato appunto su una domanda del collega Aggravi relativamente alla questione appunto dei ristoranti e dell'incontro con i rappresentanti, però vede, Presidente, noi abbiamo letto la sua ordinanza che in maniera coraggiosa - e glielo riconosciamo - ha deciso di intervenire non soltanto nel settore della ristorazione convenzionata e sul settore dei musei, che peraltro però ha un legame anche con quello che riguarda il nazionale, ma ha deciso di intervenire - e la ringraziamo - anche sul settore delle palestre. Quello del settore delle palestre è un tema che a livello nazionale non è stato trattato, nel senso che permane, com'è stato riportato nell'ordinanza, il divieto di apertura delle palestre. Noi invece abbiamo preso atto che lei coraggiosamente ha deciso di aprire - e noi la ringraziamo e ovviamente concordiamo su questo - e le motivazioni che lei adduce sono la considerazione della rilevanza del benessere psicofisico per la collettività, quindi questa è sostanzialmente la motivazione che lei adduce a supporto di questa sua apertura. Allora, alla luce di questo e del fatto che, come lei saprà, c'è stata una manifestazione mercoledì scorso e ha ricevuto ovviamente i rappresentanti... da questa sera non so in quanti terranno aperto per protestare contro queste chiusure... richiamando anche tutta una serie di posizioni nazionali e regionali che la Lega ha avuto, quella della Lombardia, piuttosto che di altre Regioni governate che hanno chiesto l'apertura fino alle 22; vedendo che anche il Comitato tecnico-scientifico ha sostanzialmente disciplinato il settore della riapertura anche serale, abbiamo voluto quindi porre questa interrogazione per chiedere se è possibile prevedere un'apertura anche in questa regione, perché riteniamo che il settore della somministrazione generale sia in grande sofferenza, sia stato completamente ignorato e quindi abbia necessità di un intervento importante.

Presidente - Per la replica, ha chiesto la parola il Presidente della Regione, ne ha facoltà.

Lavevaz (UV) - Come detto, in parte abbiamo già affrontato nel question time l'argomento, concordo con lei, ed è di tutta evidenza il fatto che le attività di somministrazione, le attività di ristorazione siano tra le attività che più hanno sofferto in questo anno le chiusure.

Come giustamente ha ricordato, dove possibile abbiamo attuato delle iniziative per venire incontro alle necessità del nostro territorio adeguando le norme nazionali alle nostre peculiarità regionali: spostamenti su tutta la regione, la possibilità di fruire dei servizi nei comuni vicini, l'aspetto dei personal trainer che lei ricordava. Tutti questi aspetti, al di là che non siano di competenza del Governo regionale, com'è stato inserito nell'interrogazione, ma sono di competenza ovviamente di ordinanze che condivido con il Governo, sono oggetto di analisi soprattutto all'interno dell'Unità di supporto nella quale la parte sanitaria ovviamente ha la parte preponderante delle considerazioni, si è ritenuto che l'attività di palestra uno a uno, quindi all'interno di spazi ampi con rapporto uno a uno, personal trainer-utente, potesse essere un aspetto affrontabile.

Purtroppo diversa è la questione della somministrazione serale, perché questo, a detta del Comitato tecnico-scientifico, è uno degli aspetti un pochettino più delicati proprio nella gestione pandemica. Qua quindi la situazione è un pochettino duplice: da un lato, dobbiamo cercare di rimanere per quanto possibile con dei dati pandemici in posizione positiva, quindi restare in zona gialla o, meglio, cercare di andare in zona bianca per evitare innanzitutto nuove chiusure e soprattutto andare verso le riaperture come quelle che prevediamo per la prossima settimana del mondo dello sci, ad esempio; dall'altro, come ho già avuto modo di dire prima, possiamo muoverci nell'ambito di un quadro normativo che non ci dà grandissime possibilità di movimento.

Per quanto riguarda le iniziative che lei ha ricordato di cosiddetta "disobbedienza civile", io ho avuto modo di dire anche alle persone con le quali ho parlato, non ultimo nell'incontro di lunedì, che se l'obiettivo di questa iniziative è quello di sensibilizzare il Governo regionale, sono poco utili perché ci riteniamo assolutamente sensibili su questo tema, nel senso che dappertutto dove abbiamo potuto abbiamo cercato di porre la questione a chi di dovere, in particolare nella Conferenza delle Regioni, anche nella nostra unità di supporto quelli di ipotetiche aperture sono ragionamenti che abbiamo fatto, il problema è che non sono sostenibili dal punto di vista dei rischi sulla gestione della pandemia, basti guardare cos'è successo o cosa sta succedendo nella provincia autonoma di Bolzano. Da questo punto di vista, quindi riteniamo di essere assolutamente sensibili e sensibilizzati, quindi io sconsiglio le attività di disobbedienza civile perché le conseguenze poi sono difficilmente controllabili, perché giustamente le Forze dell'ordine devono fare il loro lavoro e non si può pretendere che il Presidente della Regione nelle sue competenze prefettizie poi non applichi le norme che sono in vigore.

Presidente - Per la replica, ha chiesto la parola il consigliere Manfrin, ne ha facoltà.

Manfrin (LEGA VDA) - Nessuno le chiede di disapplicare le norme, però, vede, ho trovato un po' curioso, cioè lei richiama la peculiarità della Valle d'Aosta sia per quanto riguarda gli spostamenti - e sappiamo che la Valle d'Aosta è una piccola comunità che non potrebbe rispettare certi parametri relativi allo spostamento perché ha comuni di piccole dimensioni spesso che non hanno tutte le attività commerciali magari a cui potersi rifornire - e sullo stesso piano mette ovviamente le palestre e i personal trainer che tendenzialmente... ripeto: noi siamo assolutamente d'accordo sull'apertura, anzi, la vorremmo la più ampia possibile, però non ha un'attinenza nazionale, né ha a questo punto una peculiarità.

Certo è che se ci fosse del coraggio e se si volesse andare a disciplinare anche quel settore dicendo che, come lei giustamente ha richiamato, c'è un benessere psicofisico per la collettività, o c'è un benessere economico, c'è un benessere sociale nell'apertura delle attività di somministrazione, non potremmo che riconoscere il coraggio. Evidentemente così i ristoratori e coloro che gestiscono avrebbero la possibilità di farlo rispettando la legge. È chiaro, Presidente, che noi saremo chiaramente sempre e nettamente dalla parte di chi in questo momento sta patendo queste gravi conseguenze della pandemia.